16 aprile nasceva Charlie Chaplin

16 aprile nasceva Charlie Chaplin

Il 16 aprile nasceva Charlie Chaplin, uno dei più grandi artisti mai vissuti

Correre l’anno 1889, era la fine del diciannovesimo secolo

16 aprile nasceva Charlie Chaplin, Il grande dittatore, 1940, Adenoid Hynkel, mappamondo
Una scena de Il grande dittatore, che ha come protagonista Charlie Chaplin
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Il 16 aprile del 1889 nasceva a Londra l’inimitabile Charlie Chaplin uno dei più grandi artisti che il cinema abbia mai conosciuto. Sono passati esattamente 133 anni, tantissimo, eppure il suo ricordo è ancora indelebile. Non era solo un attore comico e drammatico, ma anche un regista, sceneggiatore, compositore e produttore cinematografico britannico. E’ stato autore di oltre novanta film, alcuni dei quali hanno fatto la storia del cinema.

Il suo personaggio più famoso è quello noto in Italia come Charlot. In realtà questo personaggio nella versione originale inglese non aveva nome e si chiamava semplicemente “The Tramp“, che in italiano si può tradurre come “il vagabondo“. Lo stesso Charlie Chaplin raccontò come nacque il suo personaggio in “La mia autobiografia“.

Mentre puntavo al guardaroba, pensai di mettermi un paio di calzoni sformati, due scarpe troppo grandi, senza dimenticare il bastone e la bombetta. Volevo che fosse tutto in contrasto: i pantaloni larghi e cascanti, la giacca attillata, il cappello troppo piccolo e le scarpe troppo grandi. Ero incerto se truccarmi da vecchio o da giovane, poi ricordai che Sennett mi aveva creduto un uomo assai più maturo e così aggiunsi i baffetti che, argomentai, mi avrebbero invecchiato senza nascondere la mia espressione. Non avevo la minima idea del personaggio. Ma come fui vestito, il costume e la truccatura mi fecero capire che tipo era. Cominciai a conoscerlo, e quando m’incamminai verso l’enorme pedana di legno era già venuto al mondo

Il 16 aprile nasceva Charlie Chaplin, un artista che cambiò il modo di fare cinema

Un artista visionario che ha creato solide basi per un modo di fare cinema che va avanti ancora ai giorni nostri. Le sue opere sono diventate immortali, tra queste ricordiamo: Il monello (1921), La donna di Parigi (1923), La febbre dell’oro (1925), Il circo (1928), Luci della città (1931), Tempi moderni (1936), Il grande dittatore (1940), Monsieur Verdoux (1947), Luci della ribalta (1952), Un re a New York (1957) e La contessa di Hong Kong (1967). Celebre è il Discorso all’Umanità del Grande Dittatore.

Charlie Chaplin aveva descritto il suo personaggio di Charlot in questo modo:

All’inizio Charlot simboleggiava un gagà londinese finito sul lastrico, lo consideravo soltanto una figura satirica. Nella mia mente, i suoi indescrivibili pantaloni rappresentavano una rivolta contro le convenzioni, i suoi baffi la vanità dell’uomo, il cappello e il bastone erano tentativi di dignità, e i suoi scarponi gli impedimenti che lo intralciavano sempre.

Le frasi più famose di Charlie Chaplin

Il cinema è poco più di una moda. È dramma in scatola. Ciò che gli spettatori vogliono vedere è carne e sangue sul palcoscenico.

Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato. I ricchi comprano rumore. L’animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca.

Non si ha ogni volta la fortuna che un lavoro cresca come un albero. La Febbre dell’oro, Vita da cani, Il Monello sono eccezionali. Quando rendevo perfetta una scena, si staccava dall’albero. Ho scosso i rami e sacrificato i migliori episodi. Sono autosufficienti. Li potrei proiettare separatamente, a uno a uno, come le mie prime pellicole.

Sento di avere il privilegio di esprimere una speranza. La speranza è questa: che avremo finalmente la pace in tutto il mondo: che aboliremo le guerre, e risolveremo tutte le differenze internazionali al tavolo delle conferenze: che aboliremo tutte le bombe atomiche e all’idrogeno, prima che siano esse ad abolire noi.

Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.

Vivi! È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perché il mondo appartiene a chi osa! La Vita è troppo bella per essere insignificante!

Le frasi più famose di Charlie Chaplin tratte da “La mia autobiografia”

Sapevo appena di avere un padre, e non ricordo che abbia mai vissuto con noi. Anche lui era un artista di varietà, un uomo silenzioso e meditabondo dagli occhi scuri. Mia madre diceva che somigliava a Napoleone.

Il suo personaggio

Il mio era un personaggio originale e poco familiare agli americani; poco familiare persino a me. Ma una volta nei suoi panni io m’immedesimavo in esso, per me era una realtà e un essere vivente. Anzi m’infiammava di idee folli di tutti i generi, che non avrei mai avuto se non mi fossi messo il suo costume e la sua truccatura.

Il successo

È indubbio che chi ha raggiunto il successo vive in un mondo diverso; pur essendo intellettualmente un parvenu, le mie opinioni erano tenute in seria considerazione. Quando incontravo qualcuno, scoprivo sempre visi sorridenti ed espressioni improntate alla massima gentilezza. Tutti volevano stringere amicizia con me e partecipare ai miei problemi quasi fossero dei parenti. Certo la cosa mi lusingava, ma la mia natura non ama una simile intimità. Mi piacciono gli amici come la musica: quando sono in vena. Questa libertà, comunque, doveva costarmi lunghi periodi di solitudine.

Dove prendeva le idee per i suoi film

Parecchi intervistatori mi hanno chiesto dove vado a prendere le idee per i miei film e ancora oggi non sono in grado di dare una risposta soddisfacente. Col passare degli anni ho scoperto che le idee vengono quando se ne ha un intenso desiderio; a forza di desiderare, la mente diventa una specie di osservatorio sempre all’erta per cogliere gli incidenti capaci di stimolare l’immaginazione: la musica, un tramonto, possono dare un volto a un’idea. Direi: scegliete un tema in grado di stimolarvi, elaboratelo e svolgetelo, poi, se non riuscite a svilupparlo ulteriormente, scartatelo e prendetene un altro.
Questa eliminazione progressiva è il migliore sistema per trovare quello che cercate. Come si fa ad avere delle idee? Perseverando fin quasi a impazzire. Bisogna avere la forza di soffocare l’angoscia e dare sfogo all’entusiasmo per un lungo periodo di tempo. Forse per alcuni è più facile che per altri, ma ho i miei dubbi.

La comicità

Attraverso la comicità vediamo l’irrazionale in ciò che ci sembra razionale; il folle in ciò che ci sembra sensato; l’insignificante in ciò che sembra pieno di importanza. Essa ci aiuta anche a sopravvivere preservando il nostro equilibrio mentale. Grazie all’umorismo siamo meno schiacciati dalle vicissitudini della vita. Esso attiva il nostro senso delle proporzioni e ci insegna che in un eccesso di serietà si annida sempre l’assurdo.

Le parole sulla Prima guerra mondiale

Alcuni sostenevano che la Prima guerra mondiale dipendeva dall’assassinio di un arciduca; ma questo non sembrava un motivo sufficiente per lo scoppio di una conflagrazione mondiale. La gente aveva bisogno di una spiegazione più realistica. Allora si disse che era una guerra per la difesa della democrazia. Anche se la minoranza aveva più cose da difendere della maggioranza, le perdite furono crudelmente democratiche.

Un artista che ha cambiato il cinema

Il 16 aprile nasceva Charlie Chaplin e ci ha regalato dei capolavori incredibili, quindi è bene ricordare questa data.

Lui nel 1914 disse:

Intendo smetterla col cinema. È troppo per me. Non ci riuscirò mai. È troppo rapido. Non riesco a capire che cosa stia facendo né che cosa si voglia che io faccia.

Per fortuna, sua e ovviamente nostra, alla fine cambiò idea e continuò a regalarci grandissimi capolavori. Sapevate che il 16 aprile del 1889 nasceva Charlie Chaplin? Apprezzate questo incredibile artista?

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Luca Miglietta

La mia autobiografia

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.