Bob Gale difende Netflix: “È colpa della Universal”
Lo sceneggiatore ha difeso Netflix discolpandolo della censura del film cult anni Ottanta Ritorno al Futuro – Parte II
Sei qui: Home »Bob Gale difende Netflix, dopo che si era scatenata l’indignazione dei fan della pellicola, a causa della versione censurata di Ritorno al Futuro – Parte II, proposta dalla popolare piattaforma streaming. Vi avevo parlato di questo problema in una articolo di venerdì scorso: Netflix censura una scena di Ritorno al Futuro – Parte II.
Dopo le proteste su Twitter, Facebook e Reddit, Netflix è corso ai ripari inserendo sui suoi server la versione originale non censurata.
La scena incriminata è quella in cui Marty McFly, cerca di recuperare il Grande Almanacco Sportivo, che gli era stato rubato da Biff Tannen. Dopo aver ripreso l’Almanacco, il ragazzo interpretato da Michael J. Fox, scopre però che, all’interno della sovra-copertina, c’è in realtà la rivista osé Oh Là Là.
Bob Gale difende Netflix alla rivista The Hollywood Reporter, scaricando tutte le colpe sulla Universal
Bob Gale, lo sceneggiatore della saga diretta da Robert Zemeckis, ha dichiarato all’Hollywood Reporter che, in realtà, la piattaforma streaming non ha nessuna responsabilità e che la colpa è da imputare alla Universal.
La colpa è della Universal che ha fornito a Netflix una versione ritoccata di Ritorno al Futuro – Parte II. Sono venuto a sapere di questa cosa una decina di giorni fa grazie ad alcuni fan molto attenti e ho fatto sì che lo studio rettificasse l’errore. Quella presente ora in streaming è la versione non censurata e non ritoccata, insomma, la versione originale. A quanto pare, si trattava di un edit per dei mercati esteri di cui non conoscevamo l’esistenza né io né Robert Zemeckis. In pratica, per alcune nazioni, c’era un problema con la copertina del magazine Oh La La. Ho chiesto allo studio di distruggere questa versione. Per vostro interesse: Netflix non ritocca i film. Propongono sempre le versioni dei film che vengono fornite loro. Non hanno colpe. Potete indirizzare le vostre ire verso la Universal, anche se penso che in futuro staranno molto più attenti.
Luca Miglietta
io sono contro la censura per tutto dai film, alla liberta di espressione sul web e suoi social, si limita la libertà intellettuale
una volta si vedevano in prima serata film d’azione, violenti e pure erotici, senza che nessuno protestasse. Son cresciuti giovani molto più forti ed intelligenti di quelli attuali
basta far una tv omogeizzata per i film e le espressioni intellettuali, e poi lasciare programmi volgarissimi come la durso. questo va bene per i bambini? non limitiamo i film, ma questi programmi