Cosa pensa Michael Imperioli del finale dei Soprano?

Cosa pensa Michael Imperioli del finale dei Soprano?

Cosa pensa Michael Imperioli del finale dei Soprano?

L’attore ha parlato dell’ultimo episodio della famosa serie in cui interpreta Christopher Moltisanti il nipote di Tony

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Una scena dei Soprano, che ha come protagonisti James Gandolfini e Michael Imperioli

Cosa pensa Michael Imperioli del finale dei Soprano? La serie ideata dallo sceneggiatore statunitense David Chase è andata in onda sulla HBO tra il 1999 e il 2007. I Soprano fin dal loro debutto nel 1999 sono stati considerati una delle migliori serie tv di tutti i tempi. Nel 2016 ad esempio quando Rolling Stone ha stilato la classifica delle migliori serie ha ha posizionato I Soprano alla prima posizione.

Questo perché la serie ha una sceneggiatura impeccabile e coinvolgente e interpretazioni straordinarie da parte del cast, a partire da James Gandolfini che interpreta il boss mafioso Tony Soprano. Tra gli altri attori Lorraine Bracco interpreta il ruolo della dottoressa Jennifer Melfi, Edie Falco quello di Carmela Soprano, Dominic Chianese di Corrado Junior Soprano, Steven Van Zandt di Silvio Dante ed infine Tony Sirico quello di Paulie Gualtieri. Michael Imperioli invece interpreta Christopher Moltisanti.

Il successo della serie è stato fondamentale per la HBO, perché ha dato al network la possibilità di sperimentare nuove serie ed ha spianato la strada a show di grande qualità come Game of Thrones, Westworld, The Wire e Boardwalk Empire. Anche a più di 20 anni dall’uscita della sua prima puntata nel 1999 I Soprano continuano ad emozionare. Uscirà a breve il film prequel I molti santi del New Jersey (The Many Saints of Newark) in cui Michael, il figlio di Gandolfini, interpreta un giovane Tony Soprano.

Cosa pensa Michael Imperioli del finale dei Soprano? Perchè l’ultima puntata ha disivo il pubblico?

I Soprano nonostante siano una serie quasi perfetta hanno un finale un po’ confuso e che ha diviso i fan. “Made in America“, l’ultimo episodio della serie, si conclude con la famiglia Soprano, Tony, sua moglie Carmela, il loro figlio AJ, a cena in una tavola calda. Si vede la figlia Meadow parcheggiare la sua auto e arrivare leggermente in ritardo per incontrare la sua famiglia. Si sente un campanello suonare e, quando la porta si apre, Tony alza lo sguardo. Gli spettatori non vedono però chi è appena entrato perché lo schermo diventa immediatamente nero.

Il finale dei Soprano è molto improvviso e ha indotto milioni di persone a credere che la loro TV via cavo si fosse spenta o avesse perso il segnale. La schermata nera dura dieci secondi e subito dopo cominciano a scorrere i titoli di coda. Cosa pensa quindi Michael Imperioli del finale dei Soprano?

Michael Imperioli pensa, come molti altri, che Tony sia stato ucciso. Crede che il finale sia il modo di David Chase di mostrare cosa accade prima di morire. L’attore ne ha parlato in una intervista a Vanity Fair nel 2007.

Ricordi alcuni piccoli dettagli e qualcosa attira la tua attenzione e basta. Non conosci le conseguenze perché te ne sei andato.

Si vede la scena dal punto di vista di Tony Soprano

Sembra che David Chase voglia ricordare agli spettatori che stanno vedendo la vita attraverso gli occhi di Tony. Non sentiranno quindi lo sparo o la reazione della sua famiglia perché tutto è sbiadito e lui non c’è più. Insomma è morto. 

Ora che sapete cosa pensa Michael Imperioli del finale dei Soprano, condividete la sua teoria?

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Luca Miglietta

Poster serie – sponsorizzato

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.