Discorso di Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica

Discorso di Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica

Discorso di Tony D’Amato

Un monologo che il personaggio interpretato da Al Pacino fa in Ogni maledetta domenica – Any Given Sunday

Discorso di Tony D'Amato in Ogni maledetta domenica - Any Given Sunday, 1999, Oliver Stone, Al Pacino, Tony D'Amato
Una scena di Ogni maledetta domenica – Any Given Sunday che ha come protagonista Al Pacino nel ruolo di Tony D’Amato
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Oggi vi parlerò del discorso motivazionale di Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica – Any Given Sunday. Al Pacino in questo famoso film di Oliver Stone, interpreta l’allenatore Tony D’Amato. Lui è un coach vecchio stile ed è molto stimato nell’ambiente. il discorso di Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica, oltre che essere bellissimo è reso ancora più intenso dalla bravura di Al Pacino. Una pellicola sportiva che ci fa conoscere il football americano non solo sul terreno di gioco e nelle trasmissioni televisive, ma anche nello spogliatoio e nella vita privata dei giocatori.

Se avete visto questa pellicola sarete sicuramente rimasti colpiti dal meraviglioso discorso motivazionale di Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica. L’allenatore lo fa ai suoi giocatori prima della partita più importante della loro carriera professionale. Un monologo intenso di ben 4 minuti con cui il coach cerca di spingere i suoi ragazzi oltre le proprie potenzialità. Il discorso di Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica infatti da loro una maggiore consapevolezza e responsabilità.

Si tratta di uno dei monologhi più belli della storia del cinema, se cercate su Google un discorso motivazionale, troverete quello di Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica nelle prime posizioni. Lo troverete anche in streaming su YouTube in diversi video, molti allenatori di qualsiasi sport lo fanno sentire ai loro atleti.

Il discorso motivazionale di Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica

Non so cosa dirvi davvero. Tre minuti alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta. Io però non posso farlo per voi. Sono troppo vecchio. Mi guardo intorno, vedo i vostri giovani volti e penso “certo che ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare”. Si perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no.

Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi dà anche fastidio la faccia che vedo nello specchio. Sapete con il tempo, con l’età, tante cose ci vengono tolte, ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri, e così è il football. Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine di errore è ridottissimo. Capitelo. Mezzo passo fatto un po’ in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono, sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo.

Continua così il discorso di Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica:

In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro, e io so che se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro.

La nostra vita è tutta lì, in questo consiste. In quei 10 centimetri davanti alla faccia, ma io non posso obbligarvi a lottare. Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. È il football ragazzi, è tutto qui. Allora, che cosa volete fare?

Discorso di Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica in lingua originale

I don’t know what to say, really. Three minutes to the biggest battle of our professional lives. All comes down to today. Either, we heal as a team, or we are going to crumble. Inch by inch, play by play. Till we’re finished. We are in hell right now, gentlemen. Believe me. And, we can stay here and get the shit kicked out of us, or we can fight our way back into the light. We can climb outta hell… one inch at a time. Now I can’t do it for you, I’m too old. I look around, I see these young faces and I think, I mean, I’ve made every wrong choice a middle-aged man can make.

I, uh, I’ve pissed away all my money, believe it or not. I chased off anyone who’s ever loved me. And lately, I can’t even stand the face I see in the mirror. You know, when you get old, in life, things get taken from you. I mean, that’s… that’s… that’s a part of life. But, you only learn that when you start losing stuff. You find out life’s this game of inches, so is football. Because in either game, life or football, the margin for error is so small. I mean, one half a step too late or too early and you don’t quite make it. One half second too slow, too fast and you don’t quite catch it. The inches we need are everywhere around us.

Il discorso motivazionale di Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica continua così:

They’re in every break of the game, every minute, every second. On this team we fight for that inch. On this team we tear ourselves and everyone else around us to pieces for that inch. We claw with our fingernails for that inch. Because we know when we add up all those inches that’s gonna make the fucking difference between winning and losing, between living and dying! I’ll tell you this, in any fight it’s the guy whose willing to die whose gonna win that inch. And I know, if I’m gonna have any life anymore it’s because I’m still willing to fight and die for that inch, because that’s what living is, the six inches in front of your face.

Now I can’t make you do it. You’ve got to look at the guy next to you, look into his eyes. Now I think you going to see a guy who will go that inch with you. Your gonna see a guy who will sacrifice himself for this team, because he knows when it comes down to it your gonna do the same for him. That’s a team, gentlemen, and either, we heal, now, as a team, or we will die as individuals. That’s football guys, that’s all it is. Now, what are you gonna do?

Altre curiosità su Al Pacino è Ogni maledetta domenica – Any Given Sunday

Vi è piaciuto il discorso di Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica? Pronuncia delle parole davvero intense per spronare la sua squadra a fare di tutto per vincere una difficile sfida. Dopo aver letto il discorso di Tony D’Amato, potete leggere anche questi interessanti pezzi sull’attore e il film:

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Luca Miglietta

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Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.