È morto Luis Sepúlveda
Morto Luis Sepúlveda, lo scrittore cileno aveva contratto il coronavirus, una grave perdita per la letteratura. Era un nemico del neoliberismo ed ecologista convinto.
Sei qui: Home »È morto Luis Sepúlveda, lo scrittore cileno aveva 70 anni e stava lottando contro il coronavirus da alcune settimane. Era ricoverato a causa del COVID19 nell’Ospedale Universitario di Oviedo, nelle Asturie. Viveva infatti nella regione spagnola a Gijon dal 1996, con la moglie Carmen Yáñez, poetessa cilena.
Luis Sepúlveda ha scritto romanzi indimenticabili come Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, pubblicato in Italia nel 1993, grazie al quale aveva conquistato fama internazionale. Nel 1989 scrisse Il mondo alla fine del mondo, nel 1994 uscì Un nome da torero, nel 1995 in bellissimo Patagonia express. Appunti dal sud del mondo.
Nel 1996 scrisse Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare, che lo ha consacrato come scrittore non solo per un pubblico adulto ma per tutte le età. Libro che è diventato anche un film d’animazione diretto da Enzo D’Alo,
La sua produzione favolistica, iniziata con Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, continuò con Storia di un topo e del gatto che diventò suo amico e Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà.
Disse a proposito delle sue favole: “delle mie favole sono sempre protagonisti animali e questo, come accadeva in quelle antiche, ti permette di vedere da lontano il comportamento umano per comprenderlo meglio”.
Era nato a Ovalle, in Cile, il 4 ottobre del 1949 ed era cresciuto in un quartiere proletario di Santiago del Cile, a 13 anni sognava di diventare un calciatore. L’incontro con Gloria, ”la ragazza più bella del mondo” lo indirizzò verso la poesia, la cosa che lei amava di più.
Arrestato due volte e condannato all’esilio durante la dittatura di Pinochet, Sepulveda aveva riottenuto la cittadinanza cilena nel 2017
Divenne così un fervido lettore di Garcia Lorca, Antonio Machado e Gabriela Mistral. Durante la presidenza di Salvador Allende si era iscritto al Partito Socialista ed era entrato a far parte della guardia personale del Presidente cileno. Venne arrestato nel 1973 dopo il colpo di stato con cui si era instaurata la dittatura di Augusto Pinochet, per essere liberato sette mesi dopo grazie alle pressioni di Amnesty International. In seguito ad un nuovo arresto Luis Sepúlveda venne condannato all’esilio.
Nel 1979 Luis Sepúlveda si unì alle Brigate Internazionali Simon Bolivar in Nicaragua. Poi si trasferì alla fine della rivoluzione prima ad Amburgo e poi in Francia. Tra il 1982 e il 1987 è stato membro dell’equipaggio su una nave di Greenpeace, esperienza determinante per la scrittura di Il mondo alla fine del mondo. Successivamente si trasferì in Spagna. Nel 2017 aveva riottenuto la cittadinanza cilena.
Luca Miglietta