Il fascino discreto della borghesia di Luis Buñuel

Il fascino discreto della borghesia di Luis Buñuel

Il fascino discreto della borghesia, scheda film di Luis Buñuel

Un film in cui il regista spagnolo si diverte a far una pungente satira del mondo della borghesia

Il fascino discreto della borghesia, 1972, Luis Buñuel, Jean-Pierre Cassel, Fernando Rey
Una scena de Il fascino discreto della borghesia, che ha come protagonisti Jean-Pierre Cassel e Fernando Rey
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Il fascino discreto della borghesia è la trentesima pellicola del cineasta spagnolo Luis Buñuel, maestro del cinema surrealista. Un film che da molti è considerato il suo capolavoro, perché raccoglie molti dei tratti caratteristici del suo cinema. Anche grazie a questo Il fascino discreto della borghesia si è aggiudicato il premio Oscar come miglior film straniero nel 1972. Luis Buñuel nel film si diverte a fare una intelligente e beffarda critica verso il mondo borghese. Non mancano anche una serie di sequenze oniriche e surreali tifiche del regista spagnolo.

La trama

Il fascino discreto della borghesia ha come protagonisti un gruppo di sei amici, i signori Thévenot, i signori Sénéchal, la signorina Florence e il diplomatico sudamericano Don Rafael, ambasciatore della Repubblica di Miranda. I 6 continuano a darsi appuntamento per pranzare insieme, eppure, ogni volta che sono sul punto di mettersi a tavola accade qualche assurdo imprevisto che gli impedisce di portare a termine il proprio pasto.

Il fascino discreto della borghesia è composto da diverse scene legate tematicamente: i cinque raduni del gruppo di amici borghesi e i quattro sogni di personaggi diversi. L’inizio del film si concentra sugli incontri, mentre l’ultima parte si concentra sui sogni, ma entrambi i tipi di scene si intrecciano. Ci sono anche scene che coinvolgono altri personaggi, come quelle legati ad una terrorista latinoamericana della Repubblica di Miranda. Gli eventi bizzarri nel film vengono accettati dai personaggi, anche se impossibili o contraddittori.

Il fascino discreto della borghesia, 1972, Luis Buñuel, Stéphane Audran, Julien Bertheau
Una scena de Il fascino discreto della borghesia, che ha come protagonisti Stéphane Audran e Julien Bertheau

Il fascino discreto della borghesia è un film con molto humor nero e che punta molto sulla dimensione onirica

Luis Buñuel nel 1972 dirige Il fascino discreto della borghesia, uscito col titolo originario francese di Le charme discret de la bourgeoisie. La sceneggiatura è stata scritta da Buñuel con il fedele collaboratore Jean-Claude Carrière e comprende una serie di situazioni improbabili ed esilaranti, che porta spesso Il fascino discreto della borghesia oltre i limiti del reale.

Il regista concepisce Il fascino discreto della borghesia come un succedersi di brevi episodi indipendenti in cui si verificano i raduni dei protagonisti che tentano, nonostante le continue interruzioni, di cenare insieme. I protagonisti si aspettano pasti raffinati, che però non si verificano perché puntualmente accadono gli eventi più bizzarri e imprevedibili che si possano immaginare. Si irritano ed esprimono educatamente il loro indignazione, ma non smettono mai di provare a organizzare le cene. La seconda parte invece è più onirica.

La dimensione onirica

Nelle sequenze del sogno Il fascino discreto della borghesia esplora le paure dei protagonisti, non solo quella dell’umiliazione pubblica, ma anche di essere catturati dalla polizia e che gli sparino. Non voglio farvi spoiler, ma vi anticipo che alla fine si scoprirà che la sequenza del sogno di almeno un personaggio si interseca nella sequenza del sogno di un altro personaggio. Il fascino discreto della borghesia sconfina più volte nel campo dell’onirico, del resto come molti di voi sapranno la dimensione del sogno è un tema ricorrente nell’intera opera di Luis Buñuel. Il regista, come spesso accade, si diverte a portare all’estremo la sua poetica del surreale miscelando continuamente verità e fantasia.

La critica alla borghesia

Nel film Buñuel prende di mira con un divertente humor nero le meschinità e il carattere parassitario della classe borghese. I protagonisti della pellicola cercano di ottenere tutto ciò che desiderano, come se fosse per loro un diritto naturale farsi servire e viziare dagli altri. Il film però allo stesso tempo denuncia anche quell’universo servile e accondiscendente che gravita intorno alla borghesia e che fa di tutto per proteggerla, coprendone ad esempio le colpe. E’ un discorso che vale per politici, esercito, forze dell’ordine e addirittura gli ecclesiastici.

Perché vedere Il fascino discreto della borghesia?

In questo film Luis Buñuel dà alla narrazione un tono grottesco, creando un irresistibile crescendo di comicità. Pensate ad esempio a quando i protagonisti si ritrovano in un ristorante completamente vuoto e, mentre attendono di essere serviti, scoprono che all’interno del locale sta avendo luogo la veglia funebre per il cuoco, deceduto poche ore prima. Un’altra situazione grottesca è quando la cena a casa dei Sénéchal viene interrotta dall’inaspettata irruzione di una gruppo di soldati.

Tra le varie sequenze divertenti e surreali non si può dimenticare quella in cui la sala da pranzo del colonnello si trasforma di colpo in un palcoscenico, con tanto di spettatori seduti oltre il sipario. Gli invitati alla cena restano sbigottiti, ma reagiscono con classe. Per non parlare del surreale vescovo, che prima si presenta a casa Sénéchal travestito da giardiniere e chiede loro di fare questo mestiere, poi in un’altra scena, dopo aver sentito la confessione di un uomo, gli spara con il fucile.

Il fascino discreto della borghesia fa una satira della società borghese, dimostrando come possa essere ipocrita e corrotta. Nel film non mancano litigi, omicidi nel bel mezzo di un elegante ricevimento e attentati terroristici. Per non parlare dei loschi traffici di droga, delle sparatorie, dei misteriosi avvelenamenti o delle scappatelle extraconiugali dei protagonisti. La dimensione del paranormale non manca perché sono frequenti visioni, incubi, e addirittura qualche fantasma. Da vedere.

Il fascino discreto della borghesia, 1972, Luis Buñuel, Paul Frankeur, Bulle Ogier, Fernando Rey, Delphine Seyrig
Una scena de Il fascino discreto della borghesia, che ha come protagonisti Paul Frankeur, Bulle Ogier, Fernando Rey e Delphine Seyrig
Dati tecnici del film

Titolo originale: Le charme discret de la bourgeoisie
Lingua originale: francese, spagnolo
Paese di produzione: Francia, Italia, Spagna
Anno: 1972
Durata:105 min
Genere commedia, grottesco, satirico
Regia: Luis Buñuel

Soggetto: Luis Buñuel, Jean-Claude Carrière
Sceneggiatura: Luis Buñuel, Jean-Claude Carrière
Fotografia Edmond Richard
Montaggio: Hélène Plemiannikov
Musiche: Guy Villette, Luis Buñuel
Scenografia: François Sune

Alcuni degli attori secondo l’odine IMDb:

Fernando Rey: Rafaël Acosta
Paul Frankeur: François Thenevot
Delphine Seyrig: Simone Thenevot
Milena Vukotic: Inès
Michel Piccoli: ministro
Bulle Ogier: Florence
Julien Bertheau: Monsignor Dufour
Stéphane Audran: Alice Sénéchal

Jean-Pierre Cassel: Henri Sénéchal
Pierre Maguelon: gendarme
Maria Gabriella Maione: guerrigliera
François Maistre: il commissario
Damaso Muni: contadina
Bernard Musson: cameriere
Claude Piéplu: il colonnello

Il fascino discreto della borghesia curiosità
L’idea alla base della pellicola

Luis Buñuel aveva annunciato che Tristana (1970) sarebbe stato il suo ultimo film, perché sentiva di ripetersi. Incontrò poi lo sceneggiatore Jean-Claude Carrière e parlò con lui del tema della ripetizione. Poco dopo, Buñuel ha incontrato il produttore cinematografico Serge Silberman, che gli ha raccontato un aneddoto sull’aver dimenticato una cena ed essere stato sorpreso di trovare sei amici affamati che si sono presentati alla sua porta di casa. Questa storia ha ispirato il regista.

Il cast di Il fascino discreto della borghesia

Luis Buñuel ha scelto molti attori con cui aveva già lavorato in passato, come Fernando Rey e Michel Piccoli, e ha adattato i loro ruoli alle loro personalità. Ha avuto più difficoltà a scegliere le protagoniste femminili e ha concesso alle attrici Delphine Seyrig e Stéphane Audran di scegliere le parti che avrebbero voluto interpretare. Poi cambiò la sceneggiatura per adattarla meglio alle attrici. Jean-Pierre Cassel fece il provino e rimase sorpreso quando Buñuel lo scelse dopo averlo semplicemente guardato.

Il fascino discreto della borghesia tra finzione e realtà

Buñuel una volta ha scherzato dicendo che ogni volta che aveva bisogno di una scena in più, filmava semplicemente uno dei suoi sogni. Il fascino discreto della borghesia include tre dei sogni ricorrenti di Buñuel: il sogno di essere sul palco e dimenticare le sue battute, il sogno di incontrare il cugino morto per strada e seguirlo in una casa piena di ragnatele ed infine il sogno di svegliarsi vedere i suoi genitori morti che lo fissavano.

La citazione in Mr. Robot

Le tematiche della pellicola vengono riprese nel film fittizio “L’attento massacro della borghesia“, più volte citato nella serie televisiva Mr. Robot. Attorno a questo film ruotano le vicende del quarto episodio della seconda stagione, intitolato “Annientamento“.

Altre curiosità su Il fascino discreto della borghesia
  • Il fascino discreto della borghesia è stato un successo al botteghino sia in Europa che negli Stati Uniti ed è stato molto elogiato dalla critica.
  • Le riprese sono iniziate il 15 maggio 1972 e sono durate due mesi e Il fascino discreto della borghesia aveva un budget di 800.000 dollari.
Il fascino discreto della borghesia, 1972, Luis Buñuel, Paul Frankeur, Bulle Ogier, Fernando Rey, Delphine Seyrig
Una scena de Il fascino discreto della borghesia, che ha come protagonisti Paul Frankeur, Bulle Ogier, Fernando Rey e Delphine Seyrig
Il fascino discreto della borghesia frasi, citazioni e dialoghi

Non è caro questo ristorante. Un ristorante non caro vuoto, è preoccupante.

Alice Sénéchal

Rafaël, sa bene che il Martini Dry si beve come lo champagne: va un po’ mantecato.

François Thenevot

Hubert, figlio mio. Sono io, non avere paura. Ascoltami, avvicinati. L’uomo che vive in questa casa e che ti chiama figlio non è tuo padre. Mi capisci? Guarda. Il tuo vero padre è lui. L’altro lo uccise tanto tempo fa. Noi ci amavamo molto. Ma ora ascoltami, quello che ti dico su tuo padre: ha l’abitudine di svegliarsi ogni notte per bere un bicchiere di latte. Guarda nell’armadietto della stanza da bagno, troverai una bottiglietta blu. Prendila e vuotala nel suo bicchiere. È l’ultima cosa che tua madre ti chiede. Addio, figlio mio.

Fantasma della mamma di Hubert

Decisamente tu sei più adatta per l’amore che per giocare alla guerra.

Rafaël Acosta
Dialoghi

François: Non esiste al mondo un tranquillante migliore del Martini Dry, l’ho letto su una rivista femminile. Se permettete ve lo preparo io. Eh, sfortunatamente questi bicchieri non sono adatti. La moda è cambiata: l’ideale del Martini Dry è il bicchiere classico a forma di cono.
Florence: Eccolo.
François: Sì, pressappoco così. Primo. l’importante è il ghiaccio. Dev’essere di qualità eccellente, molto freddo, molto duro, tra 15/16 gradi sottozero, esattamente come questo.

Dopo

François: Avete visto? Questo è proprio l’esempio di come non si deve bere un Martini Dry.
Simone: Bisogna anche capirlo, Maurizio è un uomo del popolo, non ha avuto un’educazione.
Rafaël: Ah, nessun sistema potrà mai dare al popolo tutta la hospitality e raffinatezza. Eppure voi mi conoscete. Io non sono un reazionario.

Dopo

Florence: Proprio non lo sopporto quel suonatore.
Alice: Quale?
Florence: Il violoncellista.
Alice: Perché non ti piace il violoncello?
Florence: Mi fa orrore, mi fa. Mi cambiereste il posto con me, per favore?

Dopo

Simone: Chi è?
Rafaël: È suo marito.
François: È mia moglie in camera tua?
Rafaël: Sì, è arrivata da cinque minuti.

Dopo

Colonnello: Io so quello che dico.
Rafaël: Se io non fossi un suo invitato, le chiederei soddisfazione.
Colonnello: Ignoravo che questo costume cavalleresco avesse attecchito in quella vostra contrada semi-selvaggia.
Rafaël: Signore, lei ha insultato la Repubblica di Miranda.
Colonnello: Detto fra di noi, io della Repubblica di Miranda me ne sbatto.
Rafaël: E io defeco sul vostro esercito nella sua totalità.

Il fascino discreto della borghesia trailer

Streaming del trailer in italiano se non riuscite a vedere l’anteprima del video di YouTube: non ancora presente

Ecco infine il link del trailer in lingua originale: The Discreet Charm of the Bourgeoisie (1972) – French Trailer

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Colonna sonora de Il fascino discreto della borghesia: non ancora presente

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Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.