Lettera di addio di Kim Ki-taek al figlio Ki-woo in Parasite

Lettera di addio di Kim Ki-taek al figlio Ki-woo in Parasite

Lettera di addio di Kim Ki-taek al figlio Ki-woo in Parasite

Si tratta di una pellicola di Bong Joon-ho del 2019, vincitrice della Palma d’oro alla 72ª edizione del Festival di Cannes e di 4 Premi Oscar

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Una scena di Parasite che ha come protagonisti Song Kang-ho, Park So-dam, Choi Woo-shik
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Lettera di addio di Kim Ki-taek al figlio Ki-woo in Parasite. Nella pellicola una sera, mentre Ki-woo osserva con un binocolo la casa dei Park da una collina, nota che un lampadario si accende e spegne a intervalli irregolari. Si tratta di un messaggio che il padre Ki-taek gli sta mandando con l’alfabeto Morse, mentre è nascosto nei sotterranei della casa.

Ki-woo gli manda poi a sua volta un messaggio, in cui scrive che troverà un lavoro per pagarsi l’università e laurearsi, guadagnando poi abbastanza denaro da poter comprare la casa e permettere così al padre di uscire dallo scantinato in cui si trova nascosto. Kim Ki-woo però sa in cuor suo che il suo proposito è molto difficile da realizzare. Ora vi lascio alla lettera di addio di Kim Ki-taek al figlio Ki-woo in Parasite.

Lettera di addio di Kim Ki-taek al figlio Ki-woo, comunicata ingegnosamente utilizzando il codice Morse accendendo e spegnendo ad intervalli regolai una luce

Figlio mio, forse tu sei l’unico che sarà in grado di leggere questa lettera. Visto che sei stato un boy scout sono certo che saprai decifrarla. Le tue ferite sono guarite? Sono sicuro che tua madre è in ottima salute. Io sto bene qui dentro, ma se penso a Ki-jung mi metto a piangere. Perfino ora, se ripenso a quel giorno, non mi sembra vero. È come se vivessi un sogno, ma so perfettamente che non è così. Tutto è accaduto e non si può cancellare.

Quel giorno, uscito dalla casa, ho improvvisamente capito dove dovevo andare. Non sarebbe stato facile vendere una casa dove era avvenuto un crimine tanto atroce. Non è stato facile resistere tanto a lungo in una casa vuota, in attesa che arrivasse un nuovo proprietario. Tuttavia, grazie al fatto che la casa era vuota… come si chiamava quella donna? Moon-ja… Koah-ja… Moon-gwang… sono riuscito a darle una sepoltura adeguata.

Lettera di addio di Kim Ki-taek al figlio Ki-woo continua

Dicono che seppellire qualcuno sotto un albero è di moda, quindi al diavolo! Ho fatto del mio meglio. Ma gli squali delle agenzie immobiliari sono scaltri e furbi, così sono riusciti a raggirare una famiglia di stranieri appena arrivata in Corea e gli hanno venduto la casa. Con i genitori che lavorano e i bambini che vanno a scuola la famiglia sta fuori un bel po’, ma la governante no! Quella maledetta sta inchiodata qui 24 ore al giorno.

Ogni volta che vado di sopra so che mi gioco la vita. Per fortuna ho scoperto che i tedeschi non mangiano solo würstel e patate, che sollievo! Passando il tempo qui sotto tutto comincia a diventare confuso. Per questo sono felice di essere riuscito a scriverti una lettera. Forse se spedisco ogni sera una lettera usando questo modo [in codice morse] forse un giorno ho la speranza che riuscirai a vederla. A presto.

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Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.