Luigi Lo Cascio e il padre

Luigi Lo Cascio e il padre

Luigi Lo Cascio e il padre

Le parole dell’attore siciliano

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Una scena di The Bad Guy che ha come protagonista Luigi Lo Cascio
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Luigi Lo Cascio ha parlato di suo padre in una intervista: “mio padre è stata una perdita prematura, io e i miei fratelli lo abbiamo perso che aveva solo cinquantasei anni. È qualcosa di sempre aperto: dovevamo ancora fare tante cose assieme, raccontarci, confrontarci. Anche scontrarci, certo”. L’attore palermitano è cresciuto con ben quattro fratelli. Per Luigi Lo Cascio e i fratelli la perdita del padre è stato un brutto colpo.

Luigi Lo Cascio dice: “penso che noi umani tendiamo a sentirci illimitati, senza fine. Ecco perché rimandiamo, rimandiamo a domani ogni cosa. Confronti, riappacificazioni, scontri, dimostrazioni d’affetto. Quanto dolore ci risparmieremmo se oggi, adesso, in questo momento prendessimo il telefono e dicessimo ‘ti amo’ a qualcuno, o se mettessimo termine a un conflitto tanto annoso quanto inutile. I nostri errori più comuni nascono dal fatto che ci sentiamo senza fine”.

Per Luigi Lo Cascio perdere il padre è stata dura. Lui però da buon siciliano riesce a cogliere il bello della vita: “il padre “per fortuna noi siciliani risolviamo con un’ironia particolare. La definirei ‘estenuata’: non è immediata e non nasce da una battuta ma scaturisce da una situazione assurda, paradossale. Il riso arriva alla fine, quando capisci che nulla ha senso. È liberatorio”.

Luigi Lo Cascio e i fratelli hanno perso il padre ancora relativamente giovane

L’attore aveva studiato medicina: “non mi sentivo un bravo medico e mi piaceva di più mettere in scena la condizione umana. Però qui torna mio padre: lui, comprensibilmente, non approvava la mia scelta di lasciare studi che all’epoca erano “sicuri” come Medicina e di mettermi a fare un lavoro considerato precario come l’attore”. Luigi Lo Cascio riuscì a convincere i padre che la scelta di abbandonare gli studi era giusta: “però lo convinsi a modo mio.. Facendolo ridere!”

Racconta: “pazientemente, scegliendo i personaggi giusti. Alla sera mi mettevo davanti a lui e impersonavo scene tratte da Petrolini, facevo Gastone”. Luigi Lo Cascio notava che al padre piacevano molto i suoi personaggi: “lui si metteva a ridere e la tensione si scioglieva. Senza volerlo, gli stavo dimostrando che quella scelta per me era importante, che rappresentava ciò che ero nel profondo”.

Luigi Lo Cascio ama molto il suo lavoro: “non possiedo grandi verità in tasca, né mi sento un uomo dotato di opinioni. Però fare l’attore a volte ti permette di risolvere i conflitti con la rappresentazione. Poi, detto questo, io sono uno che ama anche un altro tipo di comicità: Crozza, per dire, mi fa ridere molto, come Totò”.

Luigi Lo Cascio durante gli studi collaborava con una compagni teatrale

L’attore aveva cominciato a recitare durante gli studi. Luigi Lo Cascio racconta che spesso il padre andava a vederlo: “mentre studiavo anatomia o farmacologia, mi esercitavo in una compagnia teatrale e andavo in segreto a recitare. Una sera a cena papà se ne uscì con ‘ah, bello lo spettacolo di oggi’. Ma come, replicai, eri lì? ‘Certo che ero lì’, rispose.

Luigi Lo Cascio capiva che il padre apprezzava il suo modo di recitare: “e non ci dicemmo più nulla. Ma capii che lui mi era accanto. Ci sono molti modi per stare vicino a un figlio, a un genitore, a una moglie. Mio padre, siciliano, aveva trovato il suo. E ancora oggi gliene sono grato perché è stato anche grazie a quell’incoraggiamento che io ho trovato una giusta direzione”.

Altre curiosità su Luigi Lo Cascio

Sapevate che Luigi Lo Cascio ha perso il padre quando era ancora giovane? La figura paterna per l’attore è stata molto importante e lo ha sempre rispettato nella sue scelte. Dopo aver letto Luigi Lo Cascio e il padre, potete dare un’occhiata anche a questi interessanti pezzi sui due:

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Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.