Mamma ho perso l’aereo citazioni e dialoghi della pellicola di Chris Columbus
Un film del 1990, che ha come protagonisti Macaulay Culkin, John Heard, Catherine O’Hara, Joe Pesci, Daniel Stern, Anna Slotky, Michael Maronna, Devin Ratray, Gerry Bamman, Daiana Campeanu, John Candy, Kieran Culkin, Jedidiah Cohen, Angela Goethals, Larry Hankin, Kristin Minter, Senta Moses, Hillary Wolf, Roberts Blossom
Sei qui: Home »Mamma ho perso l’aereo citazioni e dialoghi. Seguono ora alcune frasi e citazioni tratte dalla pellicola di Chris Columbus. Solo una breve introduzione a cui, nella seconda parte dell’articolo, seguiranno anche i dialoghi da non perdere. La seconda sezione è infatti più completa ed esaustiva.
Mamma ho perso l’aereo citazioni
Frasi di Kevin McCallister
Voglio vivere da solo!
Non voglio dormire con Fuller! Se beve qualcosa fa la pipì a letto! Mi piscerà addosso, lo so!
Vorrei che sparissero tutti!
voce fuori campo
C’è nessuno? Mamma? Papà? Mamma? Papà? Ma dove siete? Buzz, Buzz, Buzz. Megan? Ehi! Megan? Rod? Zio Frank? Zio Frank, è uno scherzo, vero? Megan? Linnie? È uno scherzo, vero?
Le macchine sono ancora qui! Quindi non sono partiti!
Ho fatto sparire la mia famiglia!
Ho fatto bene a far sparire la mia famiglia!
Tutte quelle donne nude… che schifo!
dopo aver sfogliato Playboy
Buzz, sto frugando fra le tue cose, mi senti? Vieni fuori e picchiami!
fingendo di chiamare Buzz
Buzz, la tua ragazza! Che brutta!
mentre guarda la foto della fidanzata del fratello
Ehi, sto mangiando schifezze e guardo un film da grandi, venite a impedirmelo!
fingendo di chiamare i genitori
No, è ridicolo. Solo i vigliacchi si nascondono sotto il letto, e io non sono un vigliacco… sono l’uomo di casa.
Ho fatto la doccia e mi sono passato il sapone dappertutto. Proprio dappertutto: davanti, didietro, fra le dita dei piedi, anche nell’ombelico! Tutte cose che non ho mai fatto volentieri. Mi sono lavato i capelli con uno shampoo per adulti e ho usato un balsamo che li fa risplendere. Non ho trovato lo spazzolino da denti, ma ne comprerò uno più tardi. A parte questo mi sento in forma.
si mette il dopobarba sul viso, ma brucia e si mette a urlare dolorante
Sono un criminale…
dopo aver rubato uno spazzolino da denti
Questa è la mia casa… devo difenderla!
Benedici questo piatto di maccheroni al formaggio cotti al microonde e benedici quelli che me li hanno venduti. Amen.
Frasi di Harry Lime
Non si preoccupi per la sua casa, è in buone mani!
a Kate, travestito da poliziotto
Hai paura, Marv? Hai paura? Coraggio, scavalca!
Frasi di Kate McCallister
Avremo dimenticato niente?
Hello? Hello? Metta giù, richiamerà!
al telefono dell’aeroporto
Se è necessario mi piazzerò sulla pista e chiederò un passaggio!
Anche a costo di vendermi l’anima al diavolo in persona io arriverò a casa da mio figlio!
Uomo travestito da Babbo Natale
Per la miseria! Non hanno più ritegno! Fare la multa a Babbo Natale la sera della vigilia! E alla Befana che faranno, le sequestrano la scopa?
Frase tradotta nel film in italiano
How low! Giving Kriss Kringle a parking ticket on Christmas Eve! What’s next, rabies shots for the Easter Bunny?
Frase in lingua originale
Frasi di altri personaggi
Tu sei quello che i francesi chiamano “les incompétents”.
Linnie McCallister a Kevin
Mamma, anche Babbo Natale deve passare la dogana?
Brooke McCallister
Fuller, vacci piano con la Pepsi, tesoro!
Zia Leslie
Guarda cos’hai fatto, piccolo delinquente!
Zio Frank a Kevin
Non ci siamo svegliati!
Peter e Kate McCallister urlano in coro agitati perché non è suonata la sveglia
Buon viaggio! Portatemi qualcosa dalla Francia!
Mitch Murphy
Kevin, ti darò in pasto alla mia tarantola!
Buzz McCallister nel flashback
Kevin, sei un disastro della Natura!
Jeff McCallister nel flashback
Babbo Natale non porta doni al cimitero!
Marv Merchants
Vieni, ti porto a casa tua.
Vecchio Marley
Bella mossa quella di lasciare i rubinetti aperti! Così ora sappiamo quali sono le case che avete visitato!
Poliziotto a Harry e Marv
Ehi, che cos’è questo?
Peter McCallister
Mamma ho perso l’aereo citazioni e dialoghi
Un articolo su Mamma ho perso l’aereo citazioni e dialoghi. In breve una serie di dialoghi tratti da Mamma ho perso l’aereo, selezionati per voi.
Anche la sezione sui dialoghi contiene solo quelli più importanti.
Kevin McCallister: Mamma, lo zio Frank non mi fa vedere il film alla TV! Però agli altri sì… perché a me no?
Kate McCallister: Kevin, sono al telefono!
Kevin McCallister: Non è nemmeno vietato ai minori! Per me quello è scemo!
Kate McCallister, mentre sta parla al telefono: Kevin, se lo zio Frank ha detto di no… deve essere proprio brutto!
Dopo
Kevin McCallister: Io non la so fare una valigia, Jeff. Non l’ho mai fatta in tutta la mia vita!
Jeff McCallister: Zuccone!
Kevin McCallister: È quello che ha detto Megan!
Megan McCallister: Cosa ho detto io?
Jeff McCallister: Che è uno zuccone!
Megan McCallister: Certo, stava piagnucolando per la valigia! Che dovevo fare, stringergli la mano e dirgli “congratulazioni, sei un idiota!”?
Poco dopo
Kevin McCallister: Sai che ci devo mettere?
Jeff McCallister: Te l’ha già detto Buzz, faccia da culo! Un vaso da notte!
Dopo
Kevin McCallister: Buzz…
Buzz McCallister: Non si usa bussare, moccioso!?
Kevin McCallister: Posso dormire in camera tua, non voglio quella di Fuller, se beve fa la pipì ha letto.
Buzz McCallister: Non ti farei dormire in camera mia, nemmeno se mi stessi incollato al culo!
Mentre Kevin, Buzz e Rod guardano dalla finestra il vecchio Marley che spargere il sale sui marciapiedi
Buzz McCallister: Non avete mai sentito parlare dell’assassino della pala di South Bend?
Rod McCallister: No.
Buzz McCallister: È lui. Nel 1958 ha ucciso tutta la famiglia e la metà dei suoi vicini di casa con una pala da neve. Da allora si nasconde nel nostro quartiere.
Rod McCallister: Ma se è l’assassino della pala, perché non lo arrestano?
Buzz McCallister: Non hanno prove sufficienti. Non hanno mai trovato i corpi. Tutti qui intorno sanno che è stato lui. Adesso è solo questione di tempo, ucciderà ancora.
Rod McCallister: Cosa fa adesso?
Buzz McCallister: Va su e giù per le strade tutta la notte a spargere sale sui marciapiedi.
Rod McCallister: Forse sta solo cercando di redimersi.
Buzz McCallister: Non è così. Vedi quel bidone pieno di sale? È lì che mette le sue vittime. Il sale intacca i cadaveri e li trasforma in mummie!
Kevin McCallister spaventato: Mummie?
Poco dopo
Kevin McCallister: Nessuno me ne ha ordinata una solo al formaggio?
Buzz McCallister: Certo che c’era. Ma se proprio la vuoi vuol dire che qualcuno dovrà vomitarla, perché non ce n’è più!
Prima di andare a dormire
Kate McCallister: Di’ “Buonanotte”, Kevin!
Kevin McCallister: “Buonanotte, Kevin!”.
Dopo
Kevin McCallister: Mi odiano tutti in questa famiglia!
Kate McCallister: Allora chiedi a Babbo Natale un’altra famiglia.
Kevin McCallister: Io non la voglio un’altra famiglia! Non voglio nessuna famiglia! Le famiglie rompono!
Kate McCallister: Resta lassù. Non voglio vederti per il resto della serata.
Kevin McCallister: E io non voglio più vederti per tutto il resto di tutta la mia vita, anzi, non voglio vedere proprio nessuno!
Kate McCallister: Spero che non parli sul serio. Sarebbe molto triste per te se ti svegliassi domattina e non avessi uan famiglia.
Kevin McCallister: No, nient’affatto.
Kate McCallister: Allora ridillo. Potrebbe avverarsi.
Kevin McCallister: Spero di non rivedere più nessuno di voi!
Il giorno dopo
Frank: Non riusciremo assolutamente a prendere quell’aereo! Parte tra quarantacinque minuti!
Peter: Non essere così pessimista!
Frank: Non sono pessimista, sono realista!
Kate McCallister dopo, da solo a casa, guarda in tv il film di gangster “Gli angeli con la faccia sporca” (Angels with Dirty Faces)
Johnny: Chi è?
Cobra: Sono io, Cobra. Ho portato la roba.
Johnny: Lasciala davanti alla porta e levati dalle scatole!
Cobra: D’accordo, Johnny. Ma i miei soldi?
Johnny: Quali soldi?
Cobra: Acey ha detto che avevi un po’ di grana per me.
Johnny: Ah sì? E quanto dovrei darti?
Cobra: Acey ha detto il 10%.
Johnny: Peccato che Acey non comandi più niente qui!
Cobra: Gli voglio parlare!
Johnny: Adesso è di sopra a fare un bagno. Gli parlo io quando scende. Ehi, intanto vorrei farti una proposta, Cobra. Ti do il tempo di contare fino a dieci per far sparire la tua brutta faccia gialla dalla mia proprietà, prima che ti riempia le budella di piombo!
Cobra: Va bene, Johnny. Scusami. Me ne vado.
Johnny: Uno, due… dieci! (ride mentre spara col mitra uccidendo Cobra) Tieni il resto, lurido bastardo!
Mentre i genitori di Kevin sono sull’aereo per Parigi
Kate McCallister: Ho una terribile sensazione.
Peter McCallister: Che sensazione?
Kate McCallister: Di non aver fatto qualcosa…
Peter McCallister: No, ti senti così perché siamo partiti in fretta e furia. Non abbiamo trascurato niente, credimi.
Kate McCallister: Ho spento il gas?
Peter McCallister: No… l’ho fatto io.
Kate McCallister: Hai chiuso tutto?
Peter McCallister: Sì.
Kate McCallister: Hai chiuso il garage?
Peter McCallister: Hai ragione… ho dimenticato di chiudere il garage, è vero.
Kate McCallister: No… Non è questo.
Peter McCallister: Cos’altro abbiamo dimenticato…?
Kate McCallister urla: Kevin!
Poco dopo
Kate McCallister: Com’è potuto succedere? L’abbiamo dimenticato!
Peter McCallister: Non l’abbiamo dimenticato. Abbiamo solo contato male.
Kate McCallister: Che razza di madre sono?!
Zio Frank: Se ti può far sentire meglio, io ho dimenticato gli occhiali!
Dopo al telefono con la polizia
Poliziotta Rose: Sì, distretto di polizia.
Kate McCallister: Ah, senta, sto chiamando da Parigi. Uno dei miei figli è rimasto solo in casa. Il nostro telefono è guasto, perciò vorrei che qualcuno andasse a casa nostra a dirgli che stiamo tornando a prenderlo.
Poliziotta Rose: Ok, le passo l’emergenza crisi familiari.
Kate McCallister: No! Ma questa non è una crisi familiare!
Poliziotta Rose: Aspetti!
Subito dopo la poliziotta passa il telefono al collega
Poliziotta Rose: Larry, le vuoi parlare tu? C’è una signora che mi sembra un po’ suonata.
Sergente Larry Balzak: Che linea, Rose?
Poliziotta Rose: Mh, la 2.
Immediatamente dopo
Sergente Larry Balzak: Emergenza crisi familiari. Sergente Balzak.
Kate McCallister: Senta, sto chiamando da Parigi. Il mio bambino è a casa da solo.
Sergente Larry Balzak: È rimasto coinvolto in un alterco con un ubriaco e/o con un malato di mente e/o con un membro della famiglia?
Kate McCallister: No!
Sergente Larry Balzak: È rimasto coinvolto in un incidente casuale domestico?
Kate McCallister: Non lo so, non credo… Spero di no!
Sergente Larry Balzak, mentre si strafoga di ciambelle: Il bambino ha ingerito qualche veleno e/o qualche oggetto che può essergli rimasto in gola?
Kate McCallister: No! È semplicemente solo in casa e vorrei che qualcuno andasse lì a vedere se sta bene! Insomma, a dargli un’occhiata!
Sergente Larry Balzak: Lei vuole che andiamo a casa sua solo per dargli un’occhiata?
Kate McCallister: Sì!
Sergente Larry Balzak: Allora le passo il distretto di polizia.
Kate McCallister: Ma sono stati loro a passarmi lei!
Sergente Larry Balzak: Rose, la suonata sulla 2!
Poliziotta Rose: Passamela.
Sergente Larry Balzak: Aspetti in linea.
Dopo
Segreteria telefonica della famiglia Murphy: Salve, qui la famiglia Murphy. Lasciate un messaggio dopo il segnale acustico.
Peter McCallister lascia un messaggio: Chuck, sono ancora Peter McCallister e siamo sempre a Parigi, a casa di mio fratello. Ti do il numero di qui, ok? Il prefisso del dipartimento è 33, quello della città è 14 e il numero è 69-48-76-34. Hai scritto? Quando torni a casa, se torni a casa, chiamami per favore qui a Parigi.
Dopo
Harry Lime: L’hai rifatto, è così? Hai lasciato i rubinetti aperti. Tu sei picchiato! Perché lo fai? Ti avevo detto di smettere!
Marv Merchants: Harry, è il nostro biglietto da visita!
Harry Lime: Biglietto da visita!
Marv Merchants: Tutti i grandi lasciano la loro firma. Noi siamo i banditi del rubinetto!
Dopo
Megan McCallister: È tutto assurdo.
Buzz McCallister: Cosa?
Megan McCallister: Noi a Parigi in questo appartamento, Kevin a casa e la mamma all’areoporto.
Buzz McCallister: Allora?
Megan McCallister: Tu non sei preoccupato per Kevin?
Buzz McCallister: Perché dovrei esserlo? Quello fa sempre il cretino e vedrai che questo gli servirà di lezione!
Megan McCallister: Ma è così piccolo… Secondo te è un po’ picchiato?
Buzz McCallister: Quel delinquente per un paio di giorni se la spasserà come un matto!
Megan McCallister: Non ti preoccupa che possa succedergli qualcosa?
Buzz McCallister: No! Per tre ragioni: A, non sono così fortunato, B, abbiamo i rivelatori di fumo, e C, abitiamo nella strada più barbosa degli Stati Uniti d’America, dove non succede e non succederà mai niente di lontanamente pericoloso! Punto.
Dopo Kevin fa uno scherzo al fattorino della pizza utilizzando il film di gangster
Gangster Johnny, in tv: Chi è?
Fattorino: Little Nero, signore, ho portato la pizza!
Gangster Johnny, in tv: Lasciala davanti la porta e levati dalle scatole!
Fattorino: Ok, e… per i soldi?
Gangster Johnny, in tv: Quali soldi?
Fattorino: Quelli che mi deve per la pizza, signore!
Gangster Johnny, in tv: Ah sì? E quanto dovrei darti?
Fattorino: Ehm, sono 11 e 80, signore.
Kevin subito dopo stoppa la tv e mette dodici dollari fuori dalla porta attraverso la gattaiola, senza farsi vedere
Gangster Johnny, in tv: Tieni il resto, lurido bastardo!
Fattorino: Spilorcio!
Gangster Johnny, in tv: Ehi, ti do il tempo di contare fino a dieci per far sparire la tua brutta faccia gialla dalla mia proprietà, prima che ti riempia le budella di piombo! Uno, due… dieci! (In tv il gangster spara e il fattorino della pizza scappa via spaventato, credendo che il criminale non sia in tv, ma in casa)
Kevin McCallister: Ah, una bella pizza al formaggio tutta per me!
Dopo la supermercato
Commessa Supermercato: Ma tu sei venuto qui da solo?
Kevin McCallister: Signora, ho 8 anni, secondo lei posso essere venuto da solo?! Andiamo, che sciocchezze!
Commessa Supermercato: Dov’è tua madre?
Kevin McCallister: È fuori in macchina.
Commessa Supermercato: E tuo padre?
Kevin McCallister: Al lavoro.
Commessa Supermercato: E i tuoi fratelli?
Kevin McCallister: Sono figlio unico.
Commessa Supermercato: Dove abiti?
Kevin McCallister: Eh… non posso dirglielo!
Commessa Supermercato: Perché no?
Kevin McCallister: Perché è un’estranea!
Dopo
Caldaia nella fantasia di Kevin: Ahahah! Kevin!
Kevin McCallister: Chiudi il becco!
Dopo
Harry Lime: Va a dare un’occhiata!
Marv Merchants: Adesso?!
Harry Lime: No, domani sera, cretino… Adesso! Coraggio! “Adesso?!”.
Dopo
Gus Polinski: Permetta che mi presenti, signora? Gus Polinski. Molto lieto. Il re della polka del Midwest! Eh? Ehm… I Kenosha Kickers. No? Ah, non fa niente. Pensavo mi avesse riconosciuto. Comunque… Ehm, sa, io ho avuto un certo successo qualche anno fa, perché io sono quello di “Polka polka polka polka polka polka!” No, eh?
Kate McCallister: No…
Gus Polinski: E Twin Legs Polka? Yamahoozie Polka? Kiss Me Polka?
Kate McCallister: Ehm…
Gus Polinski: Polka Twist, eh?
Kate McCallister: Sarebbero canzoni…?
Gus Polinski: Sì, ehm… Sì, ecco, nostri grandi successi. Almeno agli inizi degli anni ’70. Sì, ne abbiamo vendute ben 623 copie per l’esattezza!
Dopo i due malviventi
Marv Merchants: Sì, i bambini hanno paura del buio!
Harry Lime: Anche tu hai paura del buio, Marv! Non dire di no.
Dopo
Kevin McCallister: Tanto lo so che non sei il vero Babbo Natale.
Uomo travestito da Babbo Natale: Che cosa te lo fa pensare? Sai curioso di saperlo.
Kevin McCallister: Sono grande abbastanza per conoscere la vita.
Uomo travestito da Babbo Natale: Giusto.
Kevin McCallister: Ma so anche che tu lavori per lui. E vorrei che gli dessi un messaggio.
Uomo travestito da Babbo Natale: Spara!
Kevin McCallister: Io sono Kevin McCallister, 671 Lincoln Boulevard. Vuoi il numero di telefono?
Uomo travestito da Babbo Natale: No, non fa niente.
Kevin McCallister: Ok. È estremamente importante. Vuoi dirgli per favore che quest’anno invece dei regali rivoglio solo indietro la mia famiglia? Niente giocattoli, ma soltanto Peter, Kate, Buzz, Megan, Linnie e Jeff, e mia zia e i miei cugini, e se ha tempo anche mio zio Frank. D’accordo?
Uomo travestito da Babbo Natale: Va bene. Vedrò cosa posso fare.
Dopo
Vecchio Marley: Abiti vicino a me, vero? Salutami pure quando mi vedi, non devi avere paura. Dicono un sacco di cose su di me, ma non è vero niente. Ok? Sei stato buono quest’anno?
Kevin McCallister: Credo di sì.
Vecchio Marley: Puoi giurarlo?
Kevin McCallister: Naaah…
Vecchio Marley: Io mi sentivo triste. Questo è il posto giusto se sei scontento di te.
Kevin McCallister: Davvero?
Vecchio Marley: Credo di sì.
Kevin McCallister: Tu sei scontento di te?
Vecchio Marley: No.
Kevin McCallister: Io sono stato cattivo ultimamente. Ho detto cose che non dovevo dire. Non sono stato per niente buono quest’anno. Per questo sono un po’ triste. Perché a me la mia famiglia mi piace, anche se certe volte dico il contrario. Certe volte mi sembra persino di odiarli. Lo puoi capire?
Vecchio Marley: Credo di sì. Con la tua famiglia hai dei rapporti un po’ complicati.
Kevin McCallister: Soprattutto con mio fratello più grande.
Vecchio Marley: Dentro di te tu li ami sempre, ma ti dimentichi che li ami e qualche volta vi ferite a vicenda e non so perché sei piccolo.
Poco dopo
Vecchio Marley: Tanti anni fa, prima che voi vi trasferiste qui, ho litigato con mio figlio.
Kevin McCallister: Quanti anni ha?
Vecchio Marley: Oh, è grande ormai. Una parola tira l’altra, e gli dissi che non ci tenevo più a vederlo. Lui disse lo stesso, e da allora non ci siamo più parlati.
Kevin McCallister: Se ti manca, perché non gli telefoni?
Vecchio Marley: Temo che se lo faccio lui non voglia parlarmi.
Kevin McCallister: Come fai a saperlo?
Vecchio Marley: Beh, non lo so, ma ho paura che succeda.
Kevin McCallister: Non ti offendere, ma non sei un po’ vecchio per avere paura?
Vecchio Marley: Si può essere un po’ vecchi per molte cose, ma mai troppo per avere paura.
Kevin McCallister: Sì, è vero. Io ho sempre avuto paura del nostro seminterrato: è buio, c’è roba strana, c’è uno strano odore e tutte cose strane. Erano anni che mi perseguitava.
Vecchio Marley: I seminterrati sono così.
Kevin McCallister: E poi mi sono costretto a scenderci per fare il bucato, e ho scoperto che non è così brutto. Mi ero preoccupato senza ragione, perché quando ho acceso la luce non era questo granché.
Vecchio Marley: Che vorresti dire?
Kevin McCallister: Cosa voglio dire? Che dovresti chiamare tuo figlio.
Vecchio Marley: E se non mi vuole parlare?
Kevin McCallister: Almeno lo saprai. Così potrai smettere di pensarci e non dovrai avere più paura. Anche se sono stato cattivo io vorrei parlare con il mio papà, specialmente adesso che è Natale.
Dopo i due malviventi
Harry: Prima diamo un’occhiata, possiamo sempre tornare per il furgone.
Marv: Sì… Allora, come vuoi entrare?
Harry: Dalla porta di servizio. Ci aprirà lui, non si sa mai.
Marv: Già! È un bambino, e i bambini sono stupidi!
Poco dopo
Harry Lime: Buon Natale signorino… lo sappiamo che sei lì, e anche che sei solo.
Marv Merchants: Su, da bravo ragazzino, apri! C’è Babbo Natale… e il suo folletto!
Dopo
Harry Lime: Marv!
Marv Merchants: Harry?
Harry Lime: Perché ti sei tolto le scarpe?!
Marv Merchants: E tu perché ti sei vestito da gallina?!
Dopo
Harry Lime: Faremo esattamente quello che ha fatto a noi! Gli brucio la testa come lui ha fatto a me!
Marv Merchants: Io gli rompo la faccia con una sbarra di ferro!
Harry Lime: Poi forse gli sbatto in faccia un barattolo di vernice!
Marv Merchants: E io gli pianto un chiodo in un piede!
Harry Lime: Ma prima di tutto gli strapperò a morsi questi ditini! Uno alla volta!
Dopo Kate e Gus discutono
Kate McCallister: Sono una cattiva madre… Sono una cattiva madre…
Gus Polinski: Ma non è vero. Non deve sentirsi in colpa. Sono cose che succedono sempre. Succedono a tutti, gliel’assicuro.
Kate McCallister: No…
Gus Polinski: Vuol sapere qualcosa sui cattivi genitori? Be, guardi noi. Insomma, noi siamo in giro quarantotto, quarantanove settimane l’anno. E chi le vede le nostre famiglie? Ehm, Joe, laggiù. Lo vede? Be, lui ha quasi dimenticato i nomi dei suoi figli. E Ziggy, quello che guida, non l’ha nemmeno mai visto suo figlio. Eddy… Spero che nessuno scriva mai la sua biografia. Eh…
Kate McCallister: Ma lei è mai andato in vacanza dimenticando suo figlio a casa?
Gus Polinski: Ehm… No.
Kate McCallister: Ecco!
Gus Polinski: Ma una volta ne ho lasciato uno alle pompe funebri. Eh, sì, fu terribile. Vede, ero distrutto, annientato, capisce? Mia moglie era morta e … e noi lasciammo il bambino per tutto il giorno nella camera ardente. Tutto il giorno, capisce? Solo quando tornammo a casa la sera ce ne siamo accorti. E lui era là, era stato tutto il giorno da solo con la madre morta.
Kate McCallister: Oh!
Gus Polinski: Eh… Ah, ma si riprese, sa? Sì, dopo sei settimane. Certo, si riprese. Ricominciò a parlare… Ora sta benissimo! Sa, i bambini superano tutto, si riprendono!
Dopo il ritorno dei genitori
Buzz McCallister: Ehi, Kevin! È già molto che non hai dato fuoco alla casa.
Kevin McCallister: Grazie, Buzz!
Poco dopo
Kate McCallister: Qualcuno corra al drugstore. Non abbiamo nemmeno il latte.
Kevin McCallister: Io ho fatto la spesa ieri.
Jeff McCallister: Tu hai fatto la spesa?!
Kevin McCallister: Ho preso un po’ di latte, uova e anche un ammorbidente.
Kate McCallister: Cosa?!
Peter McCallister: Stai scherzando?! Chi se lo aspettava! Che cos’altro hai fatto mentre eravamo via?
Kevin McCallister: Oh, niente di speciale…
Buzz McCallister: Sa fare la spesa?! Non sa nemmeno allacciarsi le scarpe ed è andato a fare la spesa! Non è il Kevin che conoscevo!
Infine altre informazioni a proposito della pellicola presenti sul blog – Mamma ho perso l’aereo citazioni e dialoghi
Recensione del film: Mamma ho perso l’aereo
Colonna sonora film: non ancora presente
Curiosità presenti nel film: non ancora presente
Una domanda che in molti si son sempre fatti: Che lavoro fanno i genitori di Kevin McCallister in Mamma ho perso l’aereo?
Un articolo interessante: Joe Pesci morse un dito a Macaulay Culkin
Errori presenti nel film: non ancora presente
Infine vi ricordo che, per rimanere sempre aggiornati sulle ultime notizie, potete seguire il blog sui canali Facebook, Instagram e Twitter. Se vi è piaciuto l’articolo “Mamma ho perso l’aereo citazioni e dialoghi” lasciate un commento o condividetelo.
Luca Miglietta