Le migliori frasi di Meredith Grey in Grey’s Anatomy

Le migliori frasi di Meredith Grey in Grey’s Anatomy

Le migliori frasi di Meredith Grey in Grey’s Anatomy

Ecco le migliori citazioni di questo personaggio femminile della famosa medical drama

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Una scena di Grey’s Anatomy, che ha come protagonisti Ellen Pompeo e Patrick Dempsey – Le migliori frasi di Meredith Grey
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Le migliori frasi di Meredith Grey in Grey’s Anatomy. Seguono ora alcune frasi e citazioni di Meredith Grey tratte dalla serie tv che ha come protagonisti Ellen Pompeo, Sandra Oh, Katherine Heigl, Justin Chambers, T. R. Knight, Chandra Wilson, James Pickens Jr., Isaiah Washington, Patrick Dempsey, Kate Walsh e Eric Dane. Solo una breve introduzione a cui, nella seconda parte dell’articolo, seguiranno anche i dialoghi da non perdere. La seconda sezione è infatti più completa ed esaustiva.

Le migliori frasi di Meredith Grey

Frasi nella prima stagione di Grey’s Anatomy – Le migliori frasi di Meredith Grey

Episodio 1, Quando il gioco si fa duro

Nel gioco si dice che una persona ha la stoffa per entrare in partita oppure no. Mia madre era una dei campioni… mentre io, io sono fottuta! (voce narrante)

Non riesco a trovare una ragione per la quale vorrei fare il chirurgo. Riesco a trovarne migliaia per cui dovrei smettere. Rendono apposta le cose difficili. Abbiamo delle vite nelle nostre mani. Arriva un momento in cui diventa più che un semplice gioco. E puoi fare quel passo in avanti, oppure voltarti e andare via. Potrei mollare, ma c’è un problema… mi piace troppo l’arena. (voce narrante)

Come ho già detto… io sono fottuta!

Ha detto che aveva cinque regole. Erano solo quattro.

Episodio 2, Il primo taglio è il peggiore

Voglio solo due illustri sconosciuti con cui non debba parlare o essere gentile.

È tutta una questione di linee, di confini: la linea del traguardo alla fine della specializzazione, quella invisibile tra te e il tavolo operatorio. E poi la più importante di tutte: quella che ti separa dalle persone con cui lavori. Non è d’aiuto diventare troppo intimi, fare amicizia. Devi alzare delle barriere tra te e il resto del mondo. Gli altri sono troppo complicati e occorre mettere dei confini. Tracciare linee sulla sabbia e pregare intensamente che nessuno le attraversi. (voce narrante)

A un certo punto devi prendere una decisione: i confini non tengono fuori gli altri, servono solo a soffocarti. La vita è un problema e noi siamo fatti così. Quindi puoi sprecare la tua vita a tracciare confini. Oppure puoi decidere di vivere superandoli. Ma ci sono dei confini che è decisamente troppo pericoloso varcare. Però una cosa la so: se sei pronto a correre il rischio, la vita dall’altra parte è spettacolare. (voce narrante)

Ho visto Allison, non puoi immaginare come è stata pestata. E adesso vedere questo.

E poi i succhi gastrici non hanno lasciato molto su cui lavorare.

Episodio 3, Vincitori e vinti – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Viviamo la nostra vita in reparto. 7 giorni su 7 in reparto, 14 ore al giorno. Passiamo più tempo insieme che da soli. Dopo un po’ di tempo, il modo di gestire la casa diventa uno stile di vita. Numero uno: metti tutto in conto. Numero due: fai il possibile per fregare il tuo avversario. Numero tre: non fare mai amicizia col nemico. Numero quattro: ogni cosa, ogni cosa è una competizione. (voce narrante)

C’è un’altra cosa che devi imparare se vuoi sopravvivere, una cosa di cui nessuno parla e che devi imparare da solo. Numero cinque: non è una gara, mai. Non ci sono vincitori né vinti. Le vittorie si contano col numero di vite salvate. E una volta ogni tanto, se siete bravi, la vita che salvate potrebbe essere la vostra. (voce narrante)

Chi ha detto che l’ importante è partecipare, non ha mai tenuto in mano un bisturi. (voce narrante)

Episodio 4, Le regole dell’intimità

Intimità è una parola di quattro sillabe che sta per “ecco il mio cuore e la mia anima”, prego ficcali dentro un hamburger e buon appetito. L’intimità è anche legata alle tre colonne della vita: parenti, romanticismo e compagni di stanza. Ci sono delle cose dalle quali non si sfugge e altre, che semplicemente non si vogliono sapere. (voce narrante)

Vorrei che ci fosse un breviario sull’intimità, una specie di guida che ti spieghi quando si supera il limite. Sarebbe bello poterlo prevedere, ma non saprei come farlo rientrare in uno schema: spingi fin dove puoi arrivare e resisti finché puoi. E in merito alle regole, forse non ce ne sono, forse le regole per l’intimità sono qualcosa che bisogna definire da sé. (voce narrante)

Episodio 5, Crescere, che fatica! – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Ricordi quando da bambina, le tue maggiori preoccupazioni erano ricevere una bicicletta per il compleanno o mangiare biscotti a colazione? Beh, l’età adulta è assolutamente sopravvalutata. Non farti incantare dai tacchi alti, dalla libertà di fare sesso e dal fatto che i tuoi non ti stanno più addosso; essere adulti vuol dire avere delle responsabilità. Le responsabilità, sono una gran rottura, davvero, una gran rottura. Gli adulti devono andare in certi posti, fare certe cose, guadagnarsi da vivere, e pagare l’affitto e se ti stai specializzando in chirurgia devi anche tenere fra le mani un cuore umano. Insomma, parliamone delle responsabilità. Tutto ciò fa sembrare meravigliosi biciclette e biscotti vero? Le responsabilità sono davvero una gran rottura… sfortunatamente superata l’età degli apparecchi per i denti e dei reggiseni sportivi, le responsabilità vanno affrontate, non si possono evitare; o qualcuno ci obbliga ad affrontarle, oppure, ne subiremo le conseguenze. Nonostante tutto, l’età adulta ha dei vantaggi, puoi mettere i tacchi alti, la libertà di fare sesso, e il fatto che i tuoi non ti stiano più addosso… non è affatto male. (voce narrante)

Siamo adulti. Quando è successo? E come si torna indietro? (voce narrante)

Grey's Anatomy, Ellen Pompeo, Katherine Heigl, Justin Chambers, Sandra Oh - Le migliori frasi di Meredith Grey in Grey's Anatomy
Una scena di Grey’s Anatomy, che ha come protagonisti Ellen Pompeo, Katherine Heigl, Justin Chambers e Sandra Oh – Le migliori frasi di Meredith Grey

Episodio 6, Se non ci fosse un domani

Circa duecento anni fa Benjamin Franklin spiegò al mondo il segreto del suo successo: non fare mai domani quello che puoi fare oggi. È l’uomo che ha scoperto l’elettricità, molti di noi dovrebbero ascoltare quello che ha detto. Non so perché noi procrastiniamo le cose, ma se dovessi indovinarlo direi che ha molto a che fare con la paura. Paura del fallimento, paura del dolore, paura del rifiuto. Talvolta la paura è solo quella di prendere una decisione perché… se ti fossi sbagliato? Se stessi facendo uno sbaglio irrimediabile? Di qualunque cosa si abbia paura, di sicuro c’è una verità: nel momento in cui il dolore di non fare una cosa diventa più forte della paura di farla, ci si sente come se si avesse un tumore gigantesco. (voce narrante)

L’uccellino mattiniero acchiappa il verme, chi ha tempo non aspetti tempo. Colui che esita è perduto. Non possiamo far finta che non ci sia stato detto: abbiamo sentito i proverbi, abbiamo sentito i filosofi, abbiamo sentito i nostri nonni che ci ammonivano sullo spreco del tempo, abbiamo sentito i poeti maledetti che ci spingevano a prendere al volo il momento. Però qualche volta dobbiamo cavarcela da soli. Dobbiamo compiere i nostri errori. Dobbiamo imparare sulla nostra pelle. Dobbiamo spazzare le possibilità dell’oggi sotto il tappeto del domani, fino a che non potremo più farlo, fino a che non comprenderemo da soli quello che voleva dire Benjamin Franklin: che cercare risposte è meglio che farsi domande, che stare svegli è meglio che dormire. E anche il più terribile fallimento, anche il peggiore, il più irrimediabile degli errori, è di gran lunga preferibile al non averci provato. (voce narrante)

Episodio 7, Cerchi di fuoco

Allora, a chiunque dica che per dormire c’è sempre tempo dopo la morte, dite di venire a fare due chiacchiere con me dopo qualche mese di specializzazione! Ovviamente non è solo il lavoro che ci tiene svegli tutta la notte. (voce narrante)

Forse ci piace soffrire. Forse è proprio nella nostra natura. Perché senza sofferenza, non so… forse non ci sentiremmo reali. Com’è quel detto? Perché continuo a farmi del male? Perché è meraviglioso quando smetto di farlo. (voce narrante)

Episodio 8, Salvami

Vi ricordate di quando eravate piccoli e credevate alle favole? Quali erano i sogni fantastici della vostra vita? L’abito bianco, il principe azzurro che vi portava in un castello sulla collina. Eravate a letto la notte, chiudevate gli occhi nutrivate una cieca e assoluta fiducia. Babbo Natale, il topolino del dente, il principe azzurro erano così reali che potevi toccarli, ma col tempo si cresce, un bel giorno apri gli occhi e la favola svanisce. Molte persone hanno bisogno di sostegno e devono credere in qualcosa. Il problema è che è difficile abbandonare completamente quel mondo fatato perché quasi tutti hanno ancora quel piccolissimo pezzetto di speranza e di fiducia e sperano un bel giorno di aprire gli occhi e di vedere il loro sogno trasformato in realtà. (voce narrante)

Alla fine del giorno la fiducia è una cosa misteriosa. Appare improvvisamente quando meno te lo aspetti. E un giorno ti accorgi che la favola è leggermente diversa da come l’avevi sognata. Il castello beh, potrebbe non essere un castello. E non è tanto importante che la felicità sia eterna, ma che si possa essere felici al momento. Perché una volta ogni tanto, una volta può capitare che le persone ti sorprendano. Una volta ogni tanto le persone possono anche toglierti il fiato. (voce narrante)

Non puoi dire a me di stare calma, io mi calmerò quando mi sentirò calma!

Episodio 9, Segreti – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

I segreti non si possono nascondere alla scienza, la medicina tende a svelare le menzogne. Tra le mura di un ospedale la verità viene messa a nudo. Come manteniamo i nostri segreti al di fuori dell’ospedale, beh quella è un’altra storia. Una cosa è certa, qualsiasi cosa tentiamo di nascondere non siamo mai pronti per il momento in cui la verità viene fuori. È questo il problema dei segreti, come le avversità adorano la compagnia, si accumulano, accumulano fino a quando non prendono il sopravvento su tutto. E non c’è più posto per altro, e sei così pieno di segreti che ti senti come se stessi per esplodere. (voce narrante)

Quello che la gente tende a dimenticare è quanto ci si senta bene quando ci si libera di un segreto, che sia bello o brutto, comunque si resta allo scoperto che ci piaccia o no. E una volta che i segreti sono stati rivelati, non occorre più nascondersi dietro ad essi. Il problema dei segreti è che nel momento in cui pensi di controllarli, non li controlli. (voce narrante)

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Una scena di Grey’s Anatomy, che ha come protagonisti Ellen Pompeo e Justin Chambers – Le migliori frasi di Meredith Grey
Frasi nella seconda stagione di Grey’s Anatomy – Le migliori frasi di Meredith Grey

Episodio 1, La pioggia

Per diventare un chirurgo bravo, devi sempre pensare come un chirurgo. Le emozioni confondono. Bisogna lasciarle fuori quando entri in sala operatoria, pulita e sterile, dove quello che devi fare è molto semplice: tagliare, suturare e chiudere. Ma qualche ferita a volte non riesci a chiuderla. È una ferita che non si rimargina, che resta aperta… Dicono che la pratica renda perfetti. La teoria è: più ragioni come un chirurgo, più possibilità hai di diventarlo. Più sei bravo a restare freddo, cinico nel tagliare, suturare e chiudere e più sarà difficile cambiare atteggiamento. Smettiamo di ragionare come chirurghi e ricordiamoci cosa vuol dire pensare da essere umani. (voce narrante)

Chiudi il becco, sono la tua persona. (a Cristina)

Episodio 2, Quando è troppo è troppo

Ho una zia che ogni volta che versa qualcosa da bere a qualcuno dice: «dimmi tu quando basta». Mia zia diceva sempre: «dimmi quando basta» e noi ovviamente non lo dicevamo mai. Nessuno dice mai “basta”, così resta aperta la possibilità di averne ancora. Più tequila, più amore, più di tutto. Di più è meglio. […] Vorrei dire una cosa a proposito del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, e del sapere quando dire basta. La linea che divide il vuoto dal pieno è un barometro dei nostri bisogni e dei nostri desideri. Decidiamo noi dov’è quella linea. Tutto dipende anche da cosa ci stanno versando. A volte ne vogliamo soltanto un sorso, altre volte non è mai abbastanza, il bicchiere è senza fondo… e vogliamo averne di più. (voce narrante)

Episodio 3, Una giornata da dimenticare

I chirurghi sono dei maniaci ossessivi. Con un bisturi in mano… ti senti inarrestabile. Non provi più paure, né dolore. Ti senti come un gigante forte e invincibile. Ma poi esci dalla sala operatoria e tutta quella perfezione e quell’autocontrollo perdono di significato. […] Perdere il controllo non piace a nessuno, ma per un chirurgo… non c’è niente di peggio. È un segno di debolezza, di non essere all’altezza. Eppure ci sono momenti in cui proprio non riesci a farne a meno, in cui il mondo smette di girare e ti accorgi che il tuo piccolo bisturi luccicante stavolta non potrà salvarti. Per quanto ci si affanni per evitarlo, a volte si cade. E fa paura da morire… a meno che… questo precipitare verso il fondo non diventi l’occasione per i tuoi amici di afferrarti e salvarti. (voce narrante)

È solo che sono esausta. Mia madre mi sta sfinendo, poi quello che è successo a Cristina… e anche tu. Odiare te è la cosa che più mi sfinisce, 3 non voglio odiarti, non posso. (a Derek)

Episodio 4, Negare, negare, negare – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

La chiave per sopravvivere quando sei uno specializzando in chirurgia è negare. Neghiamo di essere stanchi, neghiamo di avere paura, neghiamo di cercare il successo a tutti i costi. E, cosa più importante, neghiamo che stiamo negando. Noi vediamo solo quello che vogliamo vedere e crediamo solo a quello che vogliamo credere. E funziona. Mentiamo così tanto a noi stessi che dopo un po’ le menzogne cominciano a sembrare realtà. Mentiamo così tanto che non sappiamo più riconoscere la verità, neanche quando l’abbiamo di fronte […] A volte la realtà ha un modo tutto suo assolutamente inaspettato di presentarsi e quando la diga cede la sola cosa che si può fare è nuotare. Il mondo della finzione è una prigione, non un posto dove mettersi al sicuro. Non possiamo mentire a noi stessi troppo a lungo. Siamo stanchi. Siamo impauriti. E negare non cambia la realtà. Prima o poi dobbiamo disfarci del nostro negare e guardare in faccia la realtà, sfidandola a duello. Negare, negare, negare. Negare l’evidenza rischia di farci perdere di vista la realtà. (voce narrante)

Episodio 5, Il potere del dolore

Il dolore ti colpisce in tutte le sue forme: una fitta leggera, un po’ di amarezza, un dolore che va e viene, la normale sofferenza con cui conviviamo tutti i giorni. Poi c’è un tipo di sofferenza che non riesci ad ignorare. Una sofferenza così grande che cancella tutti gli altri pensieri, che fa scomparire il resto del mondo. E a un certo punto non riusciamo a pensare ad altro che alla nostra grande sofferenza. Come affrontiamo il dolore dipende da noi. Il dolore: ci anestetizziamo, lo accettiamo, lo elaboriamo, lo ignoriamo. E per alcuni di noi il miglior modo per affrontarlo è conviverci. […] Il dolore: devi aspettare che se ne vada, sperare che scompaia da solo, sperare che la ferita che l’ha causato guarisca. Non ci sono soluzioni né risposte facili. Bisogna fare un respiro profondo e aspettare che il dolore si nasconda da qualche parte. La maggior parte delle volte il dolore può essere sopportato, ma a volte il dolore ti afferra: quando meno te lo aspetti ti colpisce sotto la cintura e non ti lascia in pace. Il dolore… devi solo conviverci, perché la verità è che non puoi evitarlo e la vita te ne porta sempre dell’altro. (voce narrante)

Forse ci piace il dolore. Forse gli siamo legati. Perché senza di esso non capiremmo ciò che è reale. (voce narrante)

Episodio 6, Dentro di te come un treno

In generale, la gente si può dividere in due categorie: quelli che amano le sorprese e quelli che non le amano. Io… non le amo. Non ho mai conosciuto un chirurgo che ami le sorprese. Perché, come chirurghi, ci piace sapere cosa succede. Dobbiamo sapere cosa succede, perché altrimenti la gente muore e i parenti ci fanno causa. Sto delirando? Sì, forse sto delirando. Ok, la mia opinione; in effetti ne ho una, non c’entra niente con le sorprese o la morte, le cause legali o l’essere chirurghi. La mia opinione è questa: chiunque abbia detto: «Quello che non sai non può farti male» è un completo e totale imbecille, perché per la maggior parte della gente che conosco il non sapere è la sensazione peggiore al mondo. Ok, va bene, forse c’è qualcosa di peggio. […] Come chirurghi ci sono tante cose che dobbiamo sapere. Dobbiamo sapere di avere quello che ci serve. Dobbiamo sapere come prenderci cura dei nostri pazienti. E come prenderci cura l’uno dell’altro. E comunque dobbiamo anche capire come prenderci cura di noi stessi. Come chirurghi dobbiamo essere informati, ma come esseri umani a volte è meglio restare all’oscuro… perché nell’oscurità può esserci la paura, ma anche la speranza. (voce narrante)

Episodio 7, Qualcosa di cui parlare

Comunicare. È la prima cosa che impariamo davvero nella vita. La cosa buffa è che più noi cresciamo, impariamo le parole e cominciamo a parlare e più diventa difficile sapere cosa dire, o peggio ottenere quello che davvero vogliamo. […] E alla fine della giornata ci sono delle cose delle quali non si può fare a meno di parlare. Certe cose semplicemente non vogliamo sentirle, e altre le diciamo perché non possiamo più tenerle dentro. Per certe cose non servono parole, certe cose si fanno e basta. Alcune cose si dicono perché non si ha altra scelta. E alcune cose le lasciamo dentro noi stessi. E non accade molto spesso, ma di tanto in tanto alcune cose semplicemente parlano da sole. (voce narrante)

Episodio 8, Lascia che sia – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

A scuola un giorno, durante una lezione, leggemmo Giulietta e Romeo. Per migliorare i nostri voti la professoressa Snyder ci fece interpretare i vari ruoli. Sal Scaffarillo fece Romeo e il destino volle che io fossi Giulietta. Le mie compagne erano tutte gelose, ma io la vedevo in modo diverso. Dissi alla Snyder che Giulietta era un’idiota. Innanzitutto si era innamorata dell’unico uomo che non poteva avere, dopodiché diede la colpa al destino per una decisione che era soltanto sua. La professoressa Snyder mi spiegò che quando entra in gioco il destino spesso non siamo più noi a scegliere. Alla veneranda età di tredici anni mi era già estremamente chiaro che in amore, come nella vita, tutto è frutto delle nostre decisioni… e il destino non c’entra assolutamente nulla! Tutti trovano Giulietta e Romeo estremamente romantico. Il vero amore. Che tristezza. Se Giulietta è stata così stupida da innamorarsi del nemico, bersi una bottiglia di veleno e adagiarsi in un sepolcro… be’, ha avuto ciò che si meritava. […] Forse Giulietta e Romeo erano destinati a stare insieme, ma solo per un po’, e poi il loro momento passò. Se l’avessero potuto sapere prima, forse sarebbe andato tutto bene… Alla professoressa Snyder dissi che da grande avrei preso in mano le redini della mia vita, che non avrei permesso a nessun uomo di buttarmi giù. La professoressa disse che sarei stata fortunata se avessi vissuto una passione del genere con qualcuno, e che se fosse successo saremmo stati insieme per sempre. Anche adesso credo che per la maggior parte l’amore sia fatto di scelte. Bisogna posare veleno e pugnale e crearsi il proprio lieto fine, la maggior parte delle volte. È che a volte, nonostante le migliori scelte, tutte le migliori intenzioni… il destino vince comunque. (voce narrante)

Ho un megaforuncolo in fronte e l’umore sotto i piedi… Carpe un corno!

Io non mi farei neanche il test… a che pro? Tutti dobbiamo morire… Scusate, è il cerotto di Hello Kitty che mi fa straparlare.

Grey's Anatomy, Ellen Pompeo, Meredith Grey, Justin Chambers, Alex Karev, ospedale - Le migliori frasi di Meredith Grey in Grey's Anatomy
Una scena di Grey’s Anatomy, che ha come protagonisti Ellen Pompeo e Justin Chambers – Le migliori frasi di Meredith Grey

Episodio 9, Grazie per i ricordi

Gratitudine, apprezzamento, ringraziamento. Non importa che parola usiamo, intendiamo sempre la stessa cosa: felicità. Dovremmo essere tutti felici, contenti dei nostri amici, della nostra famiglia, felici di essere vivi, che questo ci piaccia o no! […] Forse non siamo destinati ad essere felici, forse la gratitudine non c’entra niente con la gioia, forse l’essere grati significa dare il giusto valore alle cose, apprezzare le piccole vittorie, stupirsi della fatica che ci vuole per essere un essere umano. Forse siamo riconoscenti per le cose che conosciamo e forse siamo riconoscenti per quelle che non conosceremo mai… ma alla fine della giornata, il fatto che abbiamo ancora il coraggio di stare in piedi… è già un motivo sufficiente per festeggiare. (voce narrante)

Ecco, vedi, in questo momento mi sento talmente infelice da non riuscire a stare insieme alle altre persone. Come se la mia tristezza le infettasse.

Episodio 10, Davvero troppo – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Da bambini si fa con i dolci di Halloween, senza farti vedere dai tuoi genitori te li mangi tutti fino a sentirti male. Al college c’è l’esaltante combinazione di gioventù, tequila e… be’, lo sapete. E da chirurgo ti prendi tutto ciò che c’è di buono dove puoi, visto che non capita spesso di trovarlo dove lo si vorrebbe. Perché le cose positive non sono sempre come sembrano. L’eccesso di qualunque cosa, anche quando si tratta di amore, non è sempre positivo. (voce narrante)

Come facciamo a sapere quando qualcosa è in eccesso, quando è troppo presto, quando si parla troppo, quando ci si diverte troppo, quando c’è troppo amore, quando si chiede troppo e quando qualcosa è troppo per noi? (voce narrante)

Episodio 11, Cuore Solitario

Quaranta anni fa i Beatles fecero al mondo una semplice domanda: volevano sapere da dove provenissero tutti i cuori solitari. La mia ultima teoria è che molti dei cuori solitari provengano dagli ospedali e con esattezza dai reparti di chirurgia. Siamo chirurghi, trascuriamo le nostre necessità per andare incontro alle necessità dei pazienti. Trascuriamo i nostri amici, le nostre famiglie per salvare amici e famiglie di altre persone. Questo vuol dire che alla fine della giornata tutto quello che ci resta è il nostro cuore e niente al mondo può farci sentire più soli di così. (voce narrante)

Quattrocento anni fa un altro inglese famoso aveva una sua opinione sulla solitudine: John Donne. Pensava che noi non siamo mai soli, ma lui lo diceva da grande poeta. Nessuno è un’isola chiuso su sé stesso. Tornando al discorso dell’isola, credo che Donne intendesse dire che tutti abbiamo bisogno di qualcuno e di sapere che non siamo soli e chi ha detto che non possa essere qualcuno a quattro zampe, qualcuno con cui giocare e correre insieme o che ti stia solo accanto. (voce narrante)

Episodio 12, Lo spirito del Natale

È una leggenda metropolitana che i suicidi subiscano un’impennata sotto le feste. In realtà risulta che addirittura diminuiscano. Gli esperti sostengono che sia perché le persone sono meno inclini a farsi fuori quando sono circondate dai familiari. Stranamente però è proprio la stessa vicinanza con i familiari che si pensa sia la causa dell’effettivo aumento delle depressioni sotto le feste natalizie. Sì, va bene, per Izzie non conta. (voce narrante)

C’è un vecchio proverbio che dice che non puoi scegliere la tua famiglia, è il destino che decide per te e anche se non ti piace, se non la ami o se non la capisci tu ti arrangi. Poi c’è la scuola di pensiero che dice che la famiglia in cui si nasce è semplicemente un punto di partenza. La famiglia ti nutre, ti veste, si prende cura di te finché non sei pronto ad andare in giro per il mondo a cercare qualcosa di tuo. (voce narrante)

Episodio 13, Ricominciare

Un nuovo inizio grazie al calendario. Succede ogni anno. Rimettiamo l’orologio su gennaio. Il nostro premio per essere sopravvissuti alle feste è un nuovo anno. Rinverdire la grande tradizione dei propositi per l’anno nuovo. Buttati il passato alle spalle e ricomincia. È difficile resistere alla tentazione dell’inizio, alla voglia di accantonare i problemi dell’anno vecchio. (voce narrante)

Chi può determinare dove finisce il vecchio e comincia il nuovo? Non è un giorno di festa, non è un compleanno né un capodanno. È un evento grande o piccolo. Qualcosa che ci cambia e che idealmente ci dà speranza. Un nuovo modo di vivere e di vedere il mondo, liberarsi delle vecchie abitudini, dei vecchi ricordi. La cosa importante è non smettere mai di credere che si può sempre ricominciare. Ma c’è un’altra cosa importante da ricordare: in mezzo a tanto schifo ci sono alcune cose alle quali vale la pena di aggrapparsi. (voce narrante)

Episodio 14, Tenere piccole bugie

Come medici ci hanno insegnato ad essere diffidenti, perché i nostri pazienti mentono continuamente. La regola è che ogni paziente mente finché non si dimostra il contrario. Mentire è sbagliato, almeno così ci dicono, continuamente, fin dalla nascita. L’onestà è la miglior condotta, la verità ti rende libero. «Ho tagliato l’albero di ciliegie», disse George Washington! Il fatto è che mentire è una necessità. Mentiamo a noi stessi perché la verità ferisce maledettamente. […] Non importa quanto cerchiamo di ignorarle o di negarle, alla fine le bugie piano piano svaniscono. Che ci piaccia oppure no. Ma questa è la verità sulla verità: la verità fa male. Per questo mentiamo. (voce narrante)

Episodio 15, La linea – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

In chirurgia c’è una linea rossa sul pavimento che segna il punto in cui l’ospedale da accessibile diventa off-limits per tutti tranne che per pochi autorizzati. Superare la linea senza permesso non è tollerato. In generale le linee esistono per una ragione: per protezione, per sicurezza, per chiarezza. Se decidi di oltrepassare la linea quasi sempre lo fai a tuo rischio e pericolo. Allora come mai più larga è la linea e più grande è la tentazione di oltrepassarla? […] Non possiamo evitarlo, vediamo una linea e vogliamo attraversarla. Forse per l’entusiasmo di lasciare il noto per l’ignoto, una specie di linea personale. L’unico problema è che, una volta che l’hai attraversata, è quasi impossibile tornare indietro. Ma se fai in modo di riuscire a riattraversarla quella linea, puoi trovare la salvezza nei tuoi amici. (voce narrante)

Episodio 16, Apocalisse, Codice Nero pt. 1

È un velo che i pazienti hanno negli occhi, è un profumo, è l’odore della morte, una sorta di sesto senso, quando la morte ti si avvicina, la senti arrivare… c’è qualcosa che sognavi fare prima di morire? (voce narrante)

Ho… come un presentimento…

Sai che non ricordo l’ultima volta che l’ho baciato? Perché non pensi che quella volta possa essere l’ultima, ma che non finirà mai. (Meredith, parlando di Derek)

Episodio 17, Presentimento, Codice Nero pt. 2

Negli ospedali dicono che lo sai, sai quando stai per morire. Alcuni medici dicono che è un velo negli occhi dei pazienti. Altri dicono che è un profumo, l’odore della morte. Altri ancora credono che sia una sorta di sesto senso: quando la morte ti si sta avvicinando la senti arrivare. Qualunque cosa sia fa paura, perché anche se lo sai, che cosa puoi farci? Scaccia il pensiero della paura dalla tua mente. Se uno sapesse qual è il suo ultimo giorno, che cosa vorrebbe fare? […] Se sapessi che è il tuo ultimo giorno di vita, come vorresti trascorrerlo? (voce narrante)

Episodio 18, Ieri – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Dopo un approfondito esame e innumerevoli notti insonni, ecco le mie conclusioni: non esistono persone adulte. Andiamo avanti, ce ne andiamo lontani, ci allontaniamo dalle nostre famiglie e da noi stessi. Ma tutte le principali insicurezze, le nostre paure, tutte le vecchie ferite invecchiano insieme a noi. Diventiamo più grandi, più alti, più vecchi, ma in realtà siamo sempre un manipolo di ragazzini che corrono durante la ricreazione tentando disperatamente di far parte del gruppo. (voce narrante)

Orgasmi spontanei, pensa a quanti problemi risolverebbero.

Ho sentito dire che crescere è possibile, io però non ho mai conosciuto nessuno che ci sia riuscito. Senza genitori a cui disobbedire infrangiamo le leggi che noi stessi ci siamo imposti e ci arrabbiamo quando le cose non vanno come volevamo noi. Nel buio sussurriamo segreti ai nostri amici, cerchiamo sostegno ovunque possiamo trovarlo; e continuiamo a sperare, contro ogni logica, contro ogni esperienza. Come i bambini non rinunciamo mai alla speranza. (voce narrante)

Episodio 20, Quando un cerotto non basta

Non importa quanto ci vorrà, ma quando deciderai di guardarti indietro io ci sarò ancora. (a George)

Ai medici i pazienti dicono sempre come dovrebbero fare il loro lavoro. “Mi metta un punto, mi applichi un cerotto e mi mandi a casa”. È facile suggerire una soluzione rapida quando non conosci bene il problema, quando non capisci il motivo che lo provoca o non sai quant’è profonda la ferita. Il primo passo verso la completa guarigione è sapere esattamente di quale malattia si soffre, ma non è quello che la gente vuole sentire. Dovremmo dimenticare il passato che ci ha condotti a questo punto, ignorare le complicazioni che potrebbero sorgere in futuro e cercare un rimedio veloce. […] Come medici, come amici, come esseri umani, cerchiamo di fare il meglio che possiamo, ma la vita è piena di curve e capovolgimenti e quando credi di aver imparato a conoscere il territorio ti viene a mancare la terra sotto i piedi e perdi l’equilibrio. Se sei fortunato te la cavi con qualche graffio, qualcosa per cui basta un cerotto. Ma alcune ferite sono più profonde di quello che sembrano, non basta un semplice cerotto. Per quelle ferite devi strapparlo via il cerotto, lasciarle respirare e dare loro il tempo di guarire. (voce narrante)

Episodio 21, Se un soldino troverai…

Nel mio college c’era una statua magica. Tra gli studenti c’era l’antica usanza di strofinarle il naso per avere fortuna. La mia coinquilina del primo anno credeva molto nel potere di questa statua e insisteva nell’andare a grattare il naso prima di ogni esame. Forse avrebbe fatto meglio a studiare, visto che è stata buttata fuori al secondo anno. Ma il fatto è che ognuno di noi compie dei piccoli gesti scaramantici e quando non si crede nelle statue magiche magari si evitano le fessure sui marciapiedi o ci si infila sempre per prima la scarpa sinistra o si tocca ferro. “Se una fessura pesterai allora si saranno guai”. L’ultima cosa che vorremmo fare è offendere gli dei. […] La superstizione occupa quello spazio che c’è tra ciò che possiamo controllare e ciò che non possiamo controllare. “Se un soldino troverai tutto il dì fortuna avrai”. Nessuno vuole farsi sfuggire un occasione fortunata, ma dirsi questa cosa trentatré volte aiuta davvero? Qualcuno ascolta veramente? E se nessuno ascolta perché ci preoccupiamo di fare le strane cose che facciamo? Ci affidiamo alle superstizioni perché siamo abbastanza intelligenti da sapere che non abbiamo tutte le risposte. E che la vita segue dei percorsi misteriosi. Mai rifiutare una pozione, da qualunque parte arrivi! (voce narrante)

Episodio 22, Le regole del gioco

Una bella partita di basket può tenerci incollati alla sedia. I giochi hanno a che fare con la gloria, la sofferenza, si vivono minuto per minuto e poi ci sono anche i giochi più solitari, quei giochi che amiamo fare da soli. Giochi di società, giochi di abilità, li facciamo per passare il tempo, per rendere la vita più interessante, per distrarci da quello che sta realmente accadendo. Alcuni di noi amano giocare e poi ci sono alcuni di noi che amano giocare un po’ troppo […] La vita non è lo sport che vedi in tv, si vince, si perde o si pareggia, ma il gioco continua che lo si voglia o no. Quindi va’ avanti, discuti con l’arbitro, cambia le regole, imbroglia un po’, prenditi una pausa e leccati le ferite, ma gioca, gioca, gioca duro, gioca veloce, gioca rilassato e libero. Gioca come se non ci fosse un domani. Ok, non ha importanza se vinci o perdi, ma come giochi la partita, giusto?! (voce narrante)

Episodio 23, Combattere

La chiave per avere successo come specializzando è rinunciare: al sonno, agli amici, a una vita normale. Sacrifichiamo tutto per un momento speciale, il momento in cui ufficialmente puoi considerarti un chirurgo. Ci sono giorni in cui pensi che valga la pena sacrificarsi e ci sono giorni in cui ogni cosa sembra un sacrificio. E poi ci sono sacrifici che non si capisce proprio perché si facciano. (voce narrante)

Un vecchio saggio una volta disse: «Puoi avere qualsiasi cosa nella vita se sacrifichi tutto per quella cosa». Quello che il saggio intendeva dire è che ogni cosa ha un prezzo, quindi prima di affrontare una battaglia è meglio decidere quanto si è disposti a perdere. Molto spesso fare quello che ti far star bene non significa fare ciò che è giusto. E aprirsi a qualcuno significa abbattere i muri che hai costruito per tutta la vita. Ovviamente i sacrifici più duri sono quelli che ci piombano addosso all’improvviso, quando non c’è tempo di escogitare una strategia, di fare una scelta o di valutare le potenziali perdite. Quando questo accade, quando è la battaglia a scegliere noi e non viceversa, allora il sacrificio diventa più grande di quanto riusciamo a sopportare. (voce narrante)

Episodio 24, Questione di equilibrio

Tutti noi passiamo attraverso la vita come elefanti in una cristalleria, graffiamo qui, rompiamo lì, facendo del male a noi stessi, ad altre persone. Il problema è trovare il modo di riparare alle ferite che abbiamo inferto, o che qualcuno ha inferto a noi. A volte il dolore ci coglie di sorpresa. A volte pensiamo di poter riparare al danno. E a volte il danno è qualcosa che non riusciamo neanche a vedere. […] Siamo tutti feriti, a quanto pare… alcuni di noi più di altri. Ci portiamo dentro le ferite dell’infanzia; poi, da adulti, restituiamo quello che abbiamo ricevuto. In fin dei conti, tutti noi feriamo qualcuno… e poi ci mettiamo all’opera per rimediare. Per quanto possiamo. (voce narrante)

Episodio 25, 17 secondi – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Nella vita ci insegnano che esistono sette peccati capitali; tutti noi conosciamo i principali: gola, superbia, lussuria… Ma un peccato di cui non si parla tanto è l’ira. Forse perché pensiamo che l’ira non sia abbastanza pericolosa e che si possa controllare. Quello che voglio dire è che forse sottovalutiamo l’ira. Forse potrebbe diventare molto più pericolosa di quanto pensiamo. Dopotutto, quando provoca reazioni distruttive… diventa il più grave dei sette peccati. (voce narrante)

Allora cos’è che rende l’ira differente dagli altri sette peccati capitali? È piuttosto semplice: se ti abbandoni a un peccato come l’invidia e la superbia, ferisci solo te stesso. Se cedi alla lussuria o al desiderio, non solo fai male a te stesso, ma probabilmente anche a qualcun altro. Ma l’ira, l’ira è la peggiore. È la madre di tutti i peccati. Non solo l’ira può portarti a superare ogni limite, ma quando succede, rischi di coinvolgere un mucchio di altra gente. (voce narrante)

Episodio 27, Ho perso il mio credo

Certo, così ti buttano fuori dal programma. Invece terrai la bocca chiusa, anzi tutti noi cercheremo di tenere la bocca chiusa.

Ci ho pensato e ripensato mille volte cercando di mettere tutti i pezzi insieme. È stato lei, lei è stato la causa della separazione dei miei genitori. Non era soltanto un avventura, mia madre l’amava davvero, non era una relazione squallida in cui si evita di dire che si è sposati, non c’erano squallide bugie. Si separò da suo marito, per lei. Invece lei rimase con sua moglie, perché era la cosa più giusta da fare. Preferì la sicurezza perché sua moglie era la donna più adatta a stare insieme a lei. E diciamolo, mia madre tutta l’opposto della sicurezza, non preferì un uomo perché era quello giusto, e la sua scelta ha compromesso tutta la sua vita. Invece lei fece la sua decisione e non ha mai avuto rimpianti, vero?

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Episodio 1, È questione di tempo

In sala operatoria il tempo perde ogni significato: mentre si sutura e si salvano vite, l’orologio non ha importanza. Quindici minuti, quindici ore. In sala operatoria i chirurghi fanno volare il tempo. Fuori dalla sala operatoria comunque, il tempo si diverte e ci prende a calci nel sedere. Anche ai più forti di noi gioca brutti scherzi: rallenta, indugia, fino a fermarsi, lasciandoci intrappolati in un attimo incapaci di muoverci in una direzione o nell’altra. (voce narrante)

Perché guardate tutti me? (…) Io non sono pratica di un bel niente! Non so cosa fare. Danny è morto. L’uomo che amava è morto… Cosa sono, la reginetta del club “Vite spezzate”?

La cupa e triste Meredith… Io non sono cupa e triste, e se sono cupa e triste è perché vivo la mia vita fuggendo continuamente.

Il tempo vola… Il tempo non aspetta nessuno… Il tempo guarisce tutte le ferite… Quello che tutti quanti vogliamo è altro tempo: tempo per alzarsi, tempo per crescere, tempo per lasciar andare… Tempo… (voce narrante)

Episodio 2, Scelte – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Il cervello contiene 14 miliardi di neuroni che viaggiano a una velocità di 450 miglia all’ora. Gran parte di questi sfugge al nostro controllo, per cui quando abbiamo freddo, ecco la pelle d’oca; quando siamo eccitati, ecco l’adrenalina. Il nostro corpo segue naturalmente i suoi impulsi, e penso che in parte sia per questo che ci risulta così difficile controllarlo. Naturalmente qualche volta accade che proviamo impulsi che preferiamo non controllare… anche se dopo, vorremmo averli controllati. […] Il corpo è schiavo dei suoi impulsi e quello che ci rende umani è il fatto che possiamo porre rimedio. Dopo la tempesta, dopo il temporale, dopo le forti emozioni del momento possiamo calmarci e sistemare i guai che abbiamo combinato. Possiamo cercare di dimenticare il passato ma poi, invece. (voce narrante)

Episodio 3, Fantasie

I chirurghi di solito fantasticano su interventi rischiosi e improbabili: qualcuno ha un infarto al ristorante, tu gli apri il torace con un coltello da burro, e gli sostituisci una valvola con un pezzo di carota svuotato. Ma spesso e volentieri si insinua qualche altra fantasia… Tutte le fantasie si dissolvono quando ci svegliamo, e finiscono in fondo alla nostra mente. Ma a volte, vi assicuro, che se ci sforziamo un po’… possiamo rivivere il sogno. (voce narrante)

È facile fantasticare. Il piacere ci piace, e un piacere doppio ancora di più. Il dolore ci fa male, e non provarlo è meglio. Ma la realtà è diversa, la realtà è che il dolore esiste per dirci qualcosa. E possiamo avere solo una certa quantità di piacere o ci viene la nausea. Forse certe fantasie sono possibili soltanto nei nostri sogni.. (voce narrante)

Ora basta! Questo non è un appuntamento! Io voglio il chiaro di luna, i fiori, dei dolci e qualcuno che cerchi di sedurmi! E qui nessuno sta cercando di sedurmi, non mi state neanche guardando. Sono una specializzanda e ho poco tempo per me, avete idea quanto mi sia costato rendermi presentabile? Mi sono fatta la ceretta, ritoccata le sopracciglia e ho messo una maglietta nuova e voi neanche mi guardate. No! Le mie fantasie non sono certo due uomini che nemmeno mi guardano. Neanche una parola finché non capirete come si organizza un appuntamento. Voglio passione, voglio romanticismo dannazione! Voglio che mi facciate sentire una donna! (a Derek e Finn)

Episodio 4, Ciò che siamo – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Ad un certo punto del tirocinio, la maggior parte degli specializzandi comincia a rendersi conto di quello che vuole diventare, e a quale settore della chirurgia si vuole dedicare. Se glielo chiedi, ti diranno che vogliono diventare chirurghi del torace, chirurghi ortopedici, neurochirurghi, distinzioni queste che non descrivono solo le loro aree d’interesse, ma che aiutano a definire chi sono. Perché al di fuori della sala operatoria la maggior parte dei chirurghi non solo non sa chi è, ma ha anche una gran paura di scoprirlo.

Episodio 5, Sensi di colpa

Primo: non nuocere. Noi medici giuriamo di vivere rispettando questo principio. Ma il male capita. E poi viene il senso di colpa. E in questi casi, non c’è giuramento che tenga. Il senso di colpa non va mai a spasso da solo: si fa accompagnare dai suoi amici, il dubbio e l’insicurezza.

Primo: non nuocere. Più facile a dirsi che a farsi. Possiamo prendere tutte le precauzioni del mondo, ma il fatto è che la maggior parte di noi, il più delle volte fa danno. Qualche volta anche quando cerchiamo di dare aiuto, non facciamo altro che causare danni. E poi il senso di colpa alza la testa minacciosamente. Quello che ne farai, dipende da te. Ci resta da scegliere: o lasciamo che il senso di colpa ci induca a ripetere il comportamento che fin dall’inizio ci ha messi nei guai, oppure lasciamo che ci insegni qualcosa, e facciamo del nostro meglio per andare avanti.

Episodio 6, Questioni di impegno

Come si riesce? Come si riesce davvero a diventare un chirurgo? Ci vuole un grandissimo impegno. Dobbiamo essere pronti a prendere un bisturi, e fare un’incisione che potrebbe causare più danni che benefici. Se non c’è impegno, tanto vale non prenderlo in mano per niente quel bisturi.

A volte anche il migliore di noi ha delle titubanze, quando si tratta di assumersi un impegno. E potremmo restare sopresi dall’impegno che riusciamo ad esprimere in certe occasioni. Impegnarsi è complicato. Potremmo sorprendere persino noi stessi per quanto riusciamo ad impegnarci, ma impegnarsi richiede uno sforzo notevole, e anche sacrificio, il che spiega perché, certe volte, siamo costretti a imparare la lezione a nostre spese, e a scegliere con attenzione le situazioni in cui impegnarci.

Episodio 7, Un nuovo inizio – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Come chirurghi, siamo addestrati a individuare le malattie: a volte il problema è facile da individuare. La maggior parte delle volte devi fare un passo alla volta: prima devi osservare la superficie cercando anche il più piccolo campanello d’allarme. Una verruca, una lesione, o una sgradita neoformazione. La maggior parte delle volte non possiamo capire ciò che non va in una persona alla prima occhiata; dopotutto le persone possono sembrare perfette all’esterno, ma quello che hanno dentro ci racconta tutta un’altra storia.

Non tutte le ferite possono essere superficiali. Alcune ferite sono molto più profonde di quanto possiamo immaginare, non le puoi vedere ad occhio nudo. E poi ci sono alcune ferite che ci colgono di sorpresa. Il trucco con qualsiasi tipo di ferita o di malattia, è scavare fino in fondo, e trovare la vera fonte del problema. E una volta che l’hai trovata, prova con tutte le tue forze a guarire quella ferita.

Episodio 8, Guardando il sole

Molta gente non sa che l’occhio umano ha un angolo cieco nel suo campo visivo. C’è una parte di mondo che noi non possiamo letteralmente vedere. Il problema è che certe volte gli angoli ciechi ci impediscono di vedere cose che non dovremmo assolutamente ignorare. A volte invece sono proprio gli angoli ciechi a dare felicità e contentezza alla nostra vita. […] Tornando ai nostri angoli ciechi, forse è il cervello che non compensa perché forse ci vuole proteggere.

Episodio 10, Non starmi così vicino

Sei mia sorella. Sei la mia famiglia. Sei tutto quello che ho. (a Cristina)

A fine giornata, quando tiriamo le somme, l’unica cosa che vogliamo davvero è stare vicino a qualcuno. Se è così, perché manteniamo le distanze e fingiamo di non aver cura dell’altra persona? Sono soltanto alibi. E così scegliamo le persone a cui vogliamo stare vicino. E una volta fatta la nostra scelta, quelle persone non le lasciamo più. Anche se facciamo loro del male, le persone che sono ancora con te alla fine della giornata, sono quelle che vale la pena tenersi strette. Certo, a volte la vicinanza può diventare eccessiva, ma a volte quell’invasione dello spazio privato, può essere proprio quello di cui abbiamo bisogno. (voce narrante)

Episodio 12, Sei giorni (2) – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Come posso essere figlia di quell’uomo.. Guardatelo, è un casino. Insomma è un disastro, un disastro balbettante, farfugliante e impacciato con cui non ho assolutamente niente in comune. Niente di niente.

Hai una relazione con un uomo e non ci parli e tu sei ricca e porti scarpe da 20 dollari e quindi?

Episodio 13, Aspettative

Nessuno crede mai che la propria vita possa essere semplicemente normale. Tutti pensiamo che dovrà essere fantastica, e il giorno in cui decidiamo di diventare chirurghi, siamo pieni di aspettative. Aspettative sulla strada che dovremo percorrere, le persone che aiuteremo, la differenza che sapremo fare. Grandi aspettative su chi diventeremo, e su dove andremo. E poi…arriva la realtà. (voce narrante)

Noi tutti siamo conviti che diventeremo il massimo. E poi ci sentiamo un po’ derubati quando le nostre aspettative vengono deluse, ma alcune volte la realtà supera di gran lunga le aspettative. A volte quello che ci aspettiamo, al confronto con quello che non ci aspettiamo, impallidisce. Dovremmo chiederci perché ci aggrappiamo alle nostre aspettative.. Perché quello che ci aspettiamo, ci fa restare fermi, in attesa. Quello che ci aspettiamo è solo l’inizio. Quello che non ci aspettiamo invece, è quello che cambia la nostra vita. (voce narrante)

Episodio 14, Desideri e speranze

Come chirurghi, viviamo in un mondo dove siamo testimoni delle situazioni peggiori. Evitiamo di sperare che le cose vadano per il meglio, perché fin troppe volte il meglio non accade. Pero ogni tanto succede qualcosa di straordinario. E, all’improvviso, anche la situazione migliore, appare possibile. E ogni tanto accade anche qualcosa di sorprendente. E a dispetto dei nostri più fondati timori, cominciamo di nuovo a sperare. (…) Come medici siamo addestrati a dare ai nostri pazienti solo i fatti, ma quello che i pazienti vogliono sapere veramente è: “Il dolore passerà? Mi sentirò meglio? Sono guarito?”. Quello che i pazienti voglio sapere è: “C’è speranza?”. Ma inevitabilmente ci sono delle volte in cui ti ritrovi nella peggiore situazione possibile. Quando il corpo del paziente l’ha tradito e tutta la scienza che abbiamo da offrire ha fallito, quando la peggiore situazione possibile diventa realtà, aggrapparci alla speranza è tutto ciò che ci resta.

Episodio 15, Camminare sull’acqua – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Scientificamente parlando, le sparizioni avvengono, le malattie possono improvvisamente scemare, i tumori scomparire. Apriamo qualcuno per scoprire che il cancro non c’è più. Non ci sono spiegazioni. Capita raramente, ma capita. La chiamiamo “diagnosi errata”, diciamo di non essercene accorti inizialmente, usiamo una spiegazione qualsiasi, ma non la verità. La vita è piena di queste sparizioni. Se qualcosa che non sapevamo di possedere scompare, ne sentiamo la mancanza?

Episodio 16, Annegare sulla terra ferma

Come ho detto, avvengono delle sparizioni. Il dolore diventa un fantasma, il sangue smette di scorrere e le persone, le persone svaniscono. Ho altre cose da dire, molte altre cose ma.. sono scomparse.

Episodio 17, Una specie di miracolo

Ci sono i miracoli della medicina e, dato che noi siamo i fedeli adoratori dell’altare della scienza, non ci piace credere che i miracoli esistano. Invece è così, queste cose succedono e noi non riusciamo a spiegarle, non riusciamo a controllarle, però succedono. I miracoli in medicina accadono, ogni giorno, ma non sempre quando lo vorremmo.

Io stavo nuotando, stavo lottando… poi ho pensato solo per un secondo, ho pensato “A che scopo?”. E ho mollato. Ho smesso di lottare.

Alla fine di una giornata come questa, in cui tante preghiere sono state esaudite e tante altre no, noi prendiamo i nostri miracoli lì dove li troviamo. Annulliamo le distanze e volte, contro ogni previsione, contro ogni logica, le tocchiamo.

Episodio 18, Vecchie ferite

La gente ha cicatrici in posti impensabili, sono come mappe segrete delle storie personali, diagrammi di tutte le vecchie ferite. La maggior parte delle nostre vecchie ferite guarisce, lasciando solo cicatrici. Ma alcune non guariscono. Certe ferite le portiamo con noi ovunque e anche se si sono rimarginate da tempo il dolore resta. Quali sono le peggiori: le nuove ferite che sono così terribilmente dolorose o quelle vecchie che dovevano guarire e invece sono ancora lì. Forse le nostre vecchie ferite ci insegnano qualcosa, ci ricordano dove siamo arrivati e cosa abbiamo superato. Ci danno lezioni su cosa evitare in futuro e questo che ci piace pensare, ma non è sempre così, vero? Certe esperienze non possiamo che ripeterle tante, tante, tante volte.

Episodio 19, Lo sbaglio che preferisco

I chirurghi pianificano tutto: dove tagliare, dove clampare, dove suturare…Ma anche agendo con le migliori intenzioni, possono comunque insorgere delle complicazioni. Le cose possono andare storte, e ad un tratto vieni sorpreso con i pantaloni abbassati.

Il problema dei piani è che non tengono conto dell’imprevisto: perciò quando qualcosa ci sorprende, che ci capiti in ospedale o nella vita di tutti i giorni, dobbiamo improvvisare. Ovviamente, qualcuno di noi ci riesce meglio di qualcun altro. Qualcuno deve soltanto passare al piano B, e fare del suo meglio. E qualche volta, quello che vogliamo è proprio quello che ci serve. Ma qualche volta…qualche volta quello che ci serve è un nuovo piano.

Episodio 20, Attimo dopo attimo

La storia di un paziente è tanto importante quanto i suoi sintomi. Ci fa capire se un dolore al petto è un attacco cardiaco, se un mal di testa è un tumore. Qualche volta i pazienti cercano di riscrivere la loro storia, affermano che non fumano, o si dimenticano di menzionare alcune medicine, il che, in chirurgia, equivale al bacio della morte. Possiamo ignorarla quanto vogliamo, ma la nostra storia, alla fine, torna sempre a tormentarci.

Alcune persone pensano che senza una storia, le nostre vite non varrebbero nulla. Ad un certo punto dobbiamo scegliere. Dobbiamo affidarci a ciò che conosciamo o dobbiamo andare avanti verso qualcosa di nuovo? È difficile non essere perseguitati dal proprio passato. La nostra storia è ciò che ci da forma, che ci guida. La nostra storia torna sempre a galla.. sempre, sempre, sempre. Quindi dobbiamo ricordarcelo.. qualche volta la storia più importante è la storia che stiamo costruendo oggi.

Episodio 21, Desiderio – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Noi specializzandi sappiamo cosa vogliamo: diventare chirurghi. E faremmo di tutto per riuscirci. Affrontiamo esami micidiali, sgobbiamo cento ore alla settimana, stiamo in piedi tutto il giorno nelle sale operatorie, e chi ne ha più ne metta. La parte difficile però sta nel conciliare il nostro grande desiderio, diventare dei chirurghi, con tutte le altre cose che vogliamo.

Troppo spesso la cosa che desideri di più è quella che non puoi avere. Il desiderio ci lascia col cuore infranto, ci esaurisce. Il desiderio può distruggerci la vita. Ma per quanto si possa volere qualcosa, le persone che soffrono di più sono quelle che non sanno che cosa vogliono.

Episodio 22, L’altro lato della vita (1)

Il sogno è questo. Saremo veramente felici quando avremo raggiunto i nostri obiettivi: trovare un uomo e finire la specializzazione. Questo è il sogno… poi lo si realizza… e se siamo umani… cominciamo subito a sognare qualcos’altro. Perché se questo è il sogno allora è meglio svegliarsi. E subito per favore.

Episodio 23, L’altro lato della vita (2)

A un certo punto forse accettiamo che il sogno sia diventato un incubo, diciamo a noi stessi che la realtà è migliore. Ci convinciamo che sia meglio non sognare affatto, ma i più forti tra noi, i più determinati restano attaccati ai loro sogni. Oppure ci troviamo davanti a un nuovo sogno, che non avevamo mai preso in considerazione. Ci svegliamo per ritrovarci, contro ogni previsione, speranzosi. E se siamo fortunati ci rendiamo conto, nonostante tutto, nonostante la vita, che il vero sogno, è quello di essere capaci di sognare, ancora.

Episodio 24, Il giorno dell’esame

L’istruzione di un chirurgo non finisce mai: ogni paziente, ogni sintomo, ogni operazione è un esame, un occasione per dimostrare quanto sappiamo, e quanto dobbiamo ancora imparare.

Ciao… io stavo, stavo venendo da te…

Non hai ancora scritto niente??

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Episodio 1, Cambiamenti

Nella pratica medica il cambiamento è inevitabile: si sviluppano nuove tecniche chirurgiche; le procedure vengono aggiornate; le proprie capacità crescono; L’innovazione è tutto: niente rimane invariato a lungo… e noi o ci adattiamo al cambiamento o restiamo indietro.

La stanza per chi è di guardia. Dormite quando e dove potete però non con chiunque e soprattutto non con gli strutturati, il sesso con gli strutturati non è una buona idea. Dov’ero rimasta?

Lo dico io, George si comporta da idiota.

Vai fuori! Prima che ti faccia male.

Spiritualmente la Bailey è al di sopra di tutti noi.

Il cambiamento non ci piace, ci fa paura… ma non possiamo evitare che arrivi: o ci adattiamo al cambiamento o rimaniamo indietro. Crescere è doloroso. Chiunque vi dica il contrario sta mentendo. Ma la verità è che qualche volta più le cose cambiano più restano le stesse. E qualche volta, oh, qualche volta il cambiamento è bello. Qualche volta il cambiamento è… tutto.

Episodio 2, A proposito di dipendenza – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

In ospedale abbiamo sempre a che fare con delle dipendenze. È pazzesco quanti tipi di dipendenze esistano, sarebbe troppo facile se fossero solo da droghe, da alcolici e da sigarette. Penso che la cosa più difficile per liberarsi di un’abitudine sia volersene liberare. Voglio dire, ci sarà un motivo se abbiamo una dipendenza, no? Spesso, troppo spesso, le cose che all’inizio erano solo parte della tua vita, a un certo punto, passano il limite: diventano ossessioni, compulsioni, che ti fanno perdere il controllo. È l’ebrezza che inseguiamo, l’ebrezza per cui tutto il resto svanisce.

Il brutto della dipendenza è che non finisce mai bene, perché ad un certo punto, qualunque cosa sia quella che ti fa stare bene, smette di farti bene e comincia a farti male. Eppure, dicono che non ti togli il vizio finché non tocchi il fondo. Ma come fai a sapere quando l’hai toccato? Non importa quanto una cosa ci faccia male, certe volte, rinunciare a quella cosa, fa ancora più male.

Episodio 3, Lascia che la verità venga a galla

I medici danno molte cose ai pazienti: noi diamo farmaci, diamo consigli e il più delle volte diamo loro nostra incondizionata attenzione. Ma in assoluto, la cosa più difficile da dare ad un paziente, è la verità. La verità è dura. La verità è scomoda e, molto spesso, la verità fa male! Insomma, le persone dicono di volere la verità, ma la vogliono davvero? (voce narrante)

La verità è dolorosa e nessuno vuole conoscerla, soprattutto quando ci tocca troppo da vicino. A volte diciamo la verità perché è l’unica cosa che abbiamo da offrire. Alcune volte diciamo la verità perché abbiamo bisogno di dirla ad un’altra persona per poterla sentire noi stessi. Altre volte la diciamo perché è più forte di noi e qualche volta la diciamo perché è l’unica cosa che resta da fare. (voce narrante)

Episodio 4, Il cuore del problema

Nella vita c’è solo una cosa certa, a parte la morte e le tasse. Non importa quanto ci provi, non importa quanto buone siano le tue intenzioni: finirai col commettere degli errori, ferirai le persone e verrai ferito a tua volta. E se mai vorrai riparare c’è solo una cosa che potrai dire: ti perdono. (voce narrante)

Perdona e dimentica, è così che si dice. È un buon consiglio ma non è molto realistico. Quando qualcuno ci ferisce, anche noi vogliamo ferirlo. Quando qualcuno ci tratta ingiustamente, noi vogliamo essere giusti. Senza perdono i vecchi rancori non passano, le vecchie ferite non guariscono. E la cosa migliore che possiamo sperare è che un giorno saremo abbastanza fortunati da dimenticare. (voce narrante)

Episodio 5, Ciò che ci preoccupa

C’è una ragione per cui noi chirurghi impariamo a usare il bisturi: ci piace fingere di essere degli scienziati duri e gelidi; ci piace fingere di non aver paura di niente. Ma la verità è che diventiamo chirurghi perché da qualche parte, nel profondo, pensiamo di poter recidere ciò che ci preoccupa: la debolezza, la fragilità, la morte. (voce narrante)

Non sono solo i chirurghi, la verità è che non conosco nessuno che non sia ossessionato da qualcosa o da qualcuno e possiamo tentare di tagliare il dolore con un bisturi o di chiuderlo in fondo a un armadio. I nostri sforzi di solito falliscono, quindi l’unico modo di liberare la mente da tutte le angosce è voltare pagina, oppure dare pace a una vecchia storia. Finalmente, finalmente darle pace. (voce narrante)

Episodio 6, Abbassare la guardia

Succede questo a un chirurgo forse per orgoglio, forse perché cerca di farsi vedere forte, ma un vero chirurgo non ammette mai di avere bisogno di aiuto, a meno che non sia assolutamente necessario. I chirurghi non hanno bisogno di chiedere aiuto, sono forti, i chirurghi sono dei cowboy hanno la pelle dura, sono persone toste. Almeno così vogliono far credere. (voce narrante)

Non riesco a farne a meno, Cristina. Non riesco a fare a meno di vedere Derek. E non è per il sesso, non è per quello. Il sesso non c’entra, è per il momento che viene dopo, quando il mondo si ferma e ci si sente sicuri, così sicuri… Non sono pronta a rinunciarci! (a Cristina)

Nel profondo di noi stessi tutti vogliamo credere di essere tosti, ma essere tosti non significa solo essere duri. Bisogna imparare ad accettare, imparare ad accettare il fatto che per una volta si può non essere tosti. Non bisogna per forza essere dei duri ogni minuto di ogni giorno; non c’è niente di male nell’abbassare la guardia. Infatti, ci sono momenti in cui questa è la cosa migliore da fare, a patto di saperli scegliere con saggezza. (voce narrante)

Episodio 7, Fisica attrazione… chimica reazione

Prima di essere medici, eravamo studenti di medicina il che significa che abbiamo passato molto tempo a studiare chimica. Abbiamo studiato tutto: chimica organica, biochimica. Ma quando si parla di chimica umana, solo una cosa è fondamentale: o c’è, o non c’è. (voce narrante)

Chimica: o c’è, o non c’è. (voce narrante)

Episodio 8, Sempre giovani – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Arriva il momento nella vita di ognuno di noi in cui si diventa ufficialmente adulti. All’improvviso si è in grado di votare, di bere e di intraprendere altre attività da adulti. All’improvviso tutti si aspettano che tu sia responsabile, serio, adulto. Cresciamo, invecchiamo ma diventiamo mai veramente adulti?

In un modo o nell’altro cresciamo. Mettiamo su famiglia, ci sposiamo, divorziamo. Ma quasi tutti continuiamo ad avere gli stessi problemi di quando avevamo 15 anni. Non importa se diventiamo grandi o diventiamo vecchi saremo sempre instabili, sempre curiosi… sempre giovani.

Episodio 9, Scontro interiore – Prima parte

Scegliamo medicina perché vogliamo salvare vite umane. Scegliamo medicina perché vogliamo fare del bene. Scegliamo medicina per l’adrenalina, per l’euforia, per l’emozione. Però alla fine di quasi tutte le giornate quello che ci torna in mente è la perdita. Quello che ci tiene svegli la notte è il pensiero del dolore che abbiamo causato, delle cure che abbiamo fallito, delle vite che non siamo riusciti a salvare. Quindi l’esperienza che ricaviamo dalla pratica della medicina raramente somiglia alle aspettative. Anzi, molto spesso, l’esperienza è completamente diversa, addirittura contraria.

Episodio 10, Scontro interiore – Seconda parte

Alla fine della giornata, l’esperienza della medicina somiglia ben poco al sogno che avevamo. Scegliamo medicina perché vogliamo salvare vite umane. Scegliamo medicina perché vogliamo fare del bene. Scegliamo medicina per l’adrenalina, per l’euforia, per l’emozione. Però alla fine di quasi tutte le giornate quello che ci torna in mente è ciò che abbiamo perso. Quello che ci tiene svegli la notte è il pensiero del dolore che abbiamo causato, delle malattie che non abbiamo curato, delle vite che abbiamo rovinato di coloro che non siamo riusciti a salvare. Alla fine della giornata la realtà non è affatto come ce l’aspettavamo. La realtà alla fine della giornata ci dimostra il contrario, è invertita… è capovolta. […] A volte, sembra che il mondo stia andando al contrario. E poi, in qualche modo incredibilmente, quando meno te l’ aspetti le cose ritornano a posto.

Non voglio che tu veda altre donne. Se non ti sto dando abbastanza, ti darò di più, ma io non voglio che tu veda altre donne. È tutto. Ho paura! Ho paura per quanto ti voglio eppure sono qui che ti voglio ad ogni costo. E se ho paura significa che ho qualcosa da perdere, giusto? E io non voglio perderti. (a Derek)

Episodio 12, Custodi della nostra umanità

Ci piace credere di essere delle creature razionali, umane, coscienziose, civili, premurose. Ma quando la struttura si sgretola, anche solo un po’, diventa evidente; noi non siamo migliori degli animali. Noi abbiamo i pollici opponibili, noi pensiamo, camminiamo eretti, parliamo, sogniamo. Ma nel profondo di noi stessi continuiamo a grufolare nella melma primordiale, mordendo, graffiando, scavandoci un’esistenza nel mondo freddo e buoi, come se fossimo rospi o bradipi. […] C’è un piccolo animale in tutti noi e forse questa è una cosa da festeggiare. Il nostro istinto primordiale è ciò che ci fa cercare le comodità, il calore è un branco col quale correre. Possiamo sentirci in gabbia, possiamo in trappola, tuttavia come esseri umani possiamo trovare il modo di sentirci liberi. Noi siamo custodi gli uni degli altri, siamo custodi della nostra umanità e anche se c’è una bestia dentro ognuno di noi, quello che ci distingue dagli animali è che noi pensiamo, sentiamo, sogniamo e amiamo e contro ogni aspettativa, contro ogni istinto, noi ci evolviamo.

Episodio 13, Un pezzo del mio cuore

No, perché ci scopiamo i ragazzi come delle puttane ubriache di tequila…

Grandi chirurghi non si diventa, si nasce. Ci vuole un periodo di gestazione, uno di incubazione e sacrifici, ma quando lavi via il sangue,, le viscere e tutte le cose schifose, il chirurgo che sei diventato merita tutto. […] Partorire può essere intenso e magico e tutto il resto ma l’atto in sé non è proprio piacevole, anche se è l’inizio di qualcosa di straordinario, qualcosa di nuovo, qualcosa di imprevedibile, qualcosa di vero, qualcosa da amare, qualcosa che ti manca, qualcosa che ti cambierà la vita, per sempre.

Episodio 14, Vincere le paure

Ho una persona in mente. È brillante, capace, sa operare e eseguire craniotomie, sa gestire un codice blu con lucidità, è proprio un bravo chirurgo, forse un chirurgo eccellente, potrei essere io, ma non sono così brava. E ho paura che non diventerò mai la persona che ho in mente, perché ho paura che ci sia qualcosa che me lo impedisce: ogni volta che Derek entra nella stanza riesco a pensare solo alla sua lingua, nella mia bocca. (voce narrante)

È stata una buona giornata, anzi una splendida giornata. Sono stata un buon medico e anche se non è stato facile, sono stata la persona che avevo in mente. C’è stato un momento in cui ho pensato “non ce la faccio”, “non ce la posso fare da sola”, poi ho chiuso gli occhi e ho immaginato me stessa mentre agivo. E ce l’ho fatta, ho superato la paura e ce l’ho fatta. (voce narrante)

Episodio 15, Perdere la testa

Il problema dell’essere un medico è che ti senti pazzo il più delle volte. Non dormi da anni, trascorri le tue giornate con gente in profonda crisi, perdi la capacità di capire ciò che è normale sia in te stesso che negli altri. Eppure le persone ti chiedono costantemente di dirgli come stanno. E tu come diavolo potresti saperlo se non sai neanche come stai tu? (voce narrante)

Non chiederti perché la gente diventa pazza, chiediti perché non lo diventa. Davanti a tutto quello che possiamo perdere in un giorno, in un istante, è meglio chiedersi che cos’è che ti fa restare intero. (voce narrante)

Episodio 16, Libertà – Parte I – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Mia madre diceva sempre che, per un chirurgo, un giorno senza morte è un dono speciale. Ogni giorno affrontiamo la morte. Ogni giorno perdiamo una vita. E ogni giorno speriamo di poter rimandare un esecuzione. Noi siamo legati alla morte, incatenati, come prigionieri in cattività. (voce narrante)

Episodio 17, Libertà – Parte II

Non so se mi fido, mi voglio fidare di te ma non so se mi fido. Però cercherò di fidarmi di te perché credo che insieme potremmo essere straordinari piuttosto che ordinari separati. (a Derek)

Grey's Anatomy, Ellen Pompeo, Katherine Heigl, Meredith Grey, Izzie Stevens - Le migliori frasi di Meredith Grey in Grey's Anatomy
Una scena di Grey’s Anatomy, che ha come protagonisti Ellen Pompeo e Katherine Heigl – Le migliori frasi di Meredith Grey
Frasi nella quinta stagione di Grey’s Anatomy – Le migliori frasi di Meredith Grey

Episodio 1, Sognami – 1ª parte

Tutti ricordiamo le favole della buonanotte della nostra infanzia: Cenerentola che calza la scarpetta, il ranocchio che si trasforma in principe, la bella addormentata che si risveglia con un bacio. “C’era una volta”. “E vissero per sempre felici e contenti”. Favole, la sostanza dei sogni. Il problema è che le favole non diventano realtà. Sono le altre storie, quelle che iniziano con “Era una notte buia e tempestosa…” e finiscono in modo terribile. Sono gli incubi che sembrano sempre diventare realtà. Il primo che ha scritto “E vissero per sempre felice e contenti…” dovrebbe essere preso a calci nel sedere.

Episodio 2, Sognami – 2ª parte – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Il primo che ha scritto “E vissero per sempre felice e contenti…” dovrebbe essere preso a calci nel sedere… “C’era una volta… e vissero felici e contenti…” le storie che raccontiamo sono fatte della stessa sostanza dei sogni. Le favole non si avverano. La realtà è molto più burrascosa, più oscura, più spaventosa… La realtà è molto più interessante del “E vissero per sempre felici e contenti.”

Episodio 3, Piove sul bagnato

Come chirurghi siamo addestrati a riparare ciò che si rompe. Il punto di rottura è il nostro punto di partenza, sul lavoro. Ma nella nostra vita, il punto di rottura è un segno di debolezza. E faremmo di tutto per evitarlo.

Che senso ha? È un posto orribile, i giovani muoiono di cancro. Non ha alcun senso cercare di essere felici in un mondo che è un posto orribile.

Le ossa si rompono, gli organi cedono, la pelle si lacera. Possiamo ricucire la pelle e riparare il danno, alleviare il dolore. Ma quando la vita va in pezzi, quando noi andiamo in pezzi, non c’è una scienza, non ci sono regole scritte, possiamo solo camminare a tentoni. E per un chirurgo non c’è niente di peggio e niente di meglio.

Episodio 4, Il nuovo mondo – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

6.500 anni prima di Cristo un uomo guardò un amico malato e disse: “Ho un idea che ne dici di lasciarti bucare il cranio? Ti farà stare meglio!” E così nacque la chirurgia. Ci vuole una bella dose di follia per farsi venire l’idea di trapanare il cranio a qualcuno ma, i chirurghi sono sempre molto sicuri di sé! Di solito sappiamo ciò che facciamo e quando non lo sappiamo ci comportiamo come se lo sapessimo, ci addentriamo audacemente in territori inesplorati e cominciamo a impartire ordini… è rassicurante e terrificante!

Ci piace pensare di non conoscere la paura, di essere ansiosi di esplorare terre ignote e di fare nuove esperienze, ma la verità è che siamo sempre terrorizzati, forse il terrore un po’ ci attrae: c’è chi vede i film dell’orrore, noi tagliamo e apriamo le cose, nuotiamo in acque torbide. E alla fine della giornata, non è di questo che vuoi sentir parlare? Se hai da bere, un amico e un po’ di tempo. Se tutto va bene la storia è noiosa, una piccola calamità: di questo vale la pena parlare.

Episodio 5, In una squadra non c’è posto per l'”io”

Io sono una roccia. Io sono un’isola. Questo è il Mantra di quasi tutti i chirurghi che io abbia conosciuto. Ci piace pensare di essere indipendenti, dei lupi solitari, individualisti e che per fare il nostro lavoro ci basta una sala operatoria, un bisturi e un corpo disponibile. Ma la verità è che neanche i migliori di noi ce la possono fare da soli. La chirurgia come la vita è uno sport di squadra. E a un certo punto, ci si deve alzare dalla panchina, e decidere per quale squadra si gioca.

Ho fatto cadere un rene! Sul pavimento!

Scegliere una squadra nella vita non è come quando la si sceglieva all’ora di ginnastica. Essere scelti per primi ci può spaventare. Ed essere scelti per ultimi non è la cosa peggiore al mondo. E così restiamo a bordo campo, aggrappati al nostro isolamento. Perché sappiamo che non appena ci alziamo dalla panchina… arriva qualcuno che cambia completamente il gioco.

Episodio 6, La vita durante la guerra

Per un chirurgo i pazienti sono un campo di battaglia. Sono il nostro terreno sul quale si avanza, si retrocede, si prova a rimuovere tutte le mine. E proprio quando pensi di aver vinto la battaglia, di aver reso il mondo un posto più sicuro, ecco che incontri un’altra mina.

Alcune guerre finiscono con una vittoria totale e assoluta, alcune guerre finiscono con un’offerta di pace e alcune guerre finiscono con la speranza. Ma tutte queste guerre non sono niente paragonate alla guerra più spaventosa di tutte, quella che devi ancora combattere!

Episodio 7, Sollevarsi – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Se sei una persona normale, una delle poche cose su cui puoi contare nella vita è la morte. Ma, se sei un chirurgo, anche quel conforto ti viene negato. Noi chirurghi inganniamo la morte, la prolunghiamo, la neghiamo. Ci fermiamo e, con sfida, mostriamo il dito medio alla morte. (voce narrante)

Nasciamo, viviamo, moriamo. A volte non necessariamente in questo ordine. Mettiamo a tacere le cose, solo per vederle riapparire di nuovo. Quindi, se la morte non è la fine, su che cosa si può contare? Perché di certo non si può contare su niente nella vita. La vita è la cosa più fragile, instabile e imprevedibile che ci sia. In realtà, c’è solo una cosa di cui possiamo essere assolutamente certi riguardo la vita: non è finita finchè non è finita. (voce narrante)

Episodio 8, Legami indissolubili

È intenso quello che succede in sala operatoria, quando ci sono in ballo delle vite, e si gioca con un cervello come se fosse plastilina. Si crea un legame con i chirurghi accanto a te, un legame indissolubile, indescrivibile. C’è qualcosa di intimo nell’essere legati così, che ti piaccia o no. Che i chirurghi ti piacciano o no, si diventa come una famiglia.

I legami che ci vincolano a volte sono impossibili da spiegare. Ci uniscono anche quando sembra che i legami si debbano spezzare. Certi legami sfidano le distanze e il tempo e la logica. Perché ci sono legami che sono semplicemente… destinati ad essere.

Episodio 9, Nel cuore della notte

Quando si è piccoli la notte fa paura, perché ci sono mostri nascosti sotto il letto. Da grandi i mostri sono diversi: insicurezza, solitudine, rimpianti. E anche se si è più grandi e più saggi, ci si ritrova ad avere ancora paura del buio.

Dormire, la cosa più semplice del mondo, basta… Chiudere gli occhi. Ma per molti di noi il sonno sembra una meta irraggiungibile. Lo desideriamo, ma non riusciamo a prendere sonno. ma una volta affrontati i nostri demoni, affrontate le nostre paure… Ci giriamo l’uno verso l’altro per chiedere aiuto. La notte non ci spaventa tanto perché capiamo che non siamo soli nel buio.

Episodio 10, Per conto mio – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Mia madre lo definì il momento più bello e terrificante della sua vita. Stare davanti a un tavolo operatorio e sapere che la vita di un paziente dipende da te, da te soltanto. È quello che sogniamo tutti. Perché la prima persona che ottiene l’intervento da “primo” in sala operatoria è quasi una leggenda.

Veniamo al mondo da soli e lo lasciamo da soli. E tutto quello che succede nel mezzo è un dovere verso noi stessi a cercare un po’ di compagnia. Abbiamo bisogno di aiuto, abbiamo bisogno di sostengo. Altrimenti siamo destinati a restare soli… degli estranei. Isolati gli uni dagli altri. E dimentichiamo quanto siamo tutti uniti. Perciò preferiamo scegliere l’amore. Scegliamo la vita, e per un momento ci sentiamo… un po’ meno soli…

Episodio 11, Vorrei che tu fossi qui

Tutti esprimiamo almeno un desiderio l’anno, prima di spegnere le candeline del compleanno, qualcuno ne aggiungi altri… con un ciglio, in una fontana, per le stelle cadenti, e ogni tanto… uno di questi desideri si avvera. E quindi? È bello come avevamo sperato? Ci crogioliamo nel dorato splendore della nostra felicità oppure… Ci accorgiamo di avere una lunga lista di altri desideri che attendono di venire esauditi?

Non desideriamo cose facili. Desideriamo cose grandi, cose ambiziose, fuori portata. Esprimiamo desideri perché abbiamo bisogno di aiuto e abbiamo paura e sappiamo di chiedere troppo però continuiamo ad esprimere desideri perché qualche volta, si avverano.

Episodio 12, Compassione per il diavolo

Mia madre diceva questo sulla specializzazione: ci vuole un anno per imparare ad operare, ci vuole una vita per imparare a non farlo. Quando hai davanti tutti i ferri su un vassoio chirurgico prendere la decisione più sensata è la cosa più difficile da fare, ma se non la prendi sei come un bambino che corre con un bisturi in mano. Siamo umani. Commettiamo degli errori. Degli errori di giudizio, diciamo: “Ho sbagliato”.

Lei mi sembra una persona molto carina, è stata molto gentile e mi ha dato una chance e vorrebbe che le piacessi per forza, quindi è più che giusto che lei sappia che l’elastico rosa e la coda di cavallo e il sorriso a 32 denti sono un imbroglio, è falso. Io non sono una che piace alle madri, non sono simpatica e positiva, sono cupa e torbida, perché solo una persona così pazza sta male per un serial-killer. (alla mamma di Derek)

Siamo esseri umani, commettiamo degli errori, degli errori di giudizio! diciamo “ho sbagliato”! Ma quando un chirurgo fa una valutazione sbagliata, non è così semplice. Le persone stanno male, sanguinano. Perciò lottiamo, per ogni punto. Ci tormentiamo, per ogni sutura. Perché le decisioni improvvise, quelle che ci vengono all’improvviso, con facilità, senza esitazioni… sono quelle che ci perseguitano, per sempre…

Episodio 14, Battito accelerato

Tutti gli studenti al primo anno di medicina sanno che un battito cardiaco accelerato è segno di un problema. Il battito accelerato può indicare qualsiasi cosa… da un attacco di panico… a qualcosa di molto, molto più serio. Un cuore che fibrilla o che salta un battito potrebbe essere indice di un’afflizione segreta, o potrebbe essere segno di un amore. Il che è il problema più grande di tutti.

Sembra che non abbiamo alcun controllo sul nostro cuore.

Le condizioni possono mutare senza preavviso, l’amore fa battere il cuore proprio come il panico. E il panico… può farti gelare il cuore. Non mi sorprende che i medici si impegnino tanto per mantenere il cuore stabile, per farlo pulsare lentamente, in modo sincrono, regolare, per impedirgli di battere all’impazzata, nel timore di qualcosa di terribile o nell’anticipazione di qualcosa di completamente diverso.

Episodio 15, Prima e dopo

Le storie dei pazienti cominciano tutte nello stesso modo. Con i pazienti che stanno bene. Cominciano nel prima, e loro si aggrappano a quel momento al ricordo dello stare bene, al prima. Come se parlarne potesse farli tornare nel prima. Ma ciò di cui pazienti non si rendono conto è il fatto che parlano del prima con noi, con i loro medici, il che significa che non c’è ritorno. Quando vedono noi, sono già nel dopo. Ma mentre la storia di ogni paziente inizia nello stesso modo, la fine della storia dipende da noi, dalla nostra abilità nel fare la diagnosi e dare la terapia. Sappiamo che la storia dipende da noi, e vorremmo tutti fare il miracolo.

Episodio 16, Un errore in buona fede

Capita una cosa quando le persone scoprono che sei un medico. Smettono di vederti come una persona e cominciano a considerarti più di quello che sei. Loro ci devono vedere così, come degli dei, altrimenti siamo come tutti gli altri, insicuri, imperfetti, normali. Così facciamo i forti, facciamo gli stoici, nascondiamo il fatto di essere fin troppo umani.

I pazienti ci considerano degli dei oppure ci vedono come mostri. Ma la verità è che, che siamo solo persone. Sbagliamo, perdiamo la testa. Anche i migliori fra noi hanno delle giornatacce. Comunque andiamo avanti. Non dormiano sugli allori, non ci vantiamo delle vite salvate in passato. Perché c’è sempre un’altra paziente che ha bisogno del nostro aiuto. Per questo ci forziamo, per continuare a provare, per continuare a imparare. Nella speranza di poter, un giorno, avvicinarsi almeno un po’ a quegli dei che i nostri pazienti hanno bisogno.

Episodio 17, Ti seguirò nell’oscurità

Tutti i chirurghi che conosco hanno un’ombra, una nube nera di paure e dubbi che segue in sala operatoria perfino i migliori tra noi. Fingiamo di credere che quell’ombra non ci segue, che a forza di salvare vite, di padroneggiare tecniche sempre più sofisticate, di correre più veloci e più lontano, il nulla si stanchi e vinci la caccia. Ma si sa, non puoi sfuggire alla tua ombra.

Ogni chirurgo ha un’ombra, e l’unico modo per liberarsi di un’ombra è spegnere la luce, smettere di fuggire all’oscurità e affrontare ciò di cui si ha paura a testa alta.

Episodio 18, Stammi vicino

I chirurghi non sono famosi per la cordialità e il calore. Sono arroganti, impazienti, cattivi molto spesso. Si potrebbe credere che non abbiano amici, perché chi li sopporterebbe? Ma i chirurghi sono come un brutto raffreddore, fastidiosi e persistente. Chirurghi: cattivi, aggressivi, inarrestabili; proprio il genere di persone che vuoi accanto quando sei messo male.

La pratica della medicina non si presta molto ad avere degli amici, forse perché la vita e la morte sono sempre sotto i nostri occhi. Forse perché guardando la morte in faccia ogni giorno siamo costretti a pensare che la vita, ogni minuto di vita è tempo regalato. E ogni persona alla quale ci permettiamo di voler bene sarà solo un’altra perdita ad un certo punto del nostro cammino. Per questa ragione, conosco medici che evitano di avere degli amici, ma il resto di noi fa del proprio lavoro un modo per spostare quel punto lungo il cammino e per portare quella perdita il più lontano possibile. (voce narrante)

Episodio 20, Dolce resa – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

La sconfitta non esiste. Non per un chirurgo. Noi non ci allontaniamo dal tavolo operatorio finché l’ultimo respiro non è stato esalato. I malati terminali sono una sfida. Una vita in pericolo ci fa alzare al mattino. Non ci facciamo intimorire facilmente. Noi non vacilliamo, non indietreggiamo e di sicuro non ci arrendiamo. Almeno, non sul lavoro.

Per svolgere il nostro lavoro dobbiamo credere che la sconfitta non possa realizzarsi, che non importa quanto il nostro paziente sia malato, c’è sempre una speranza. Ma perfino quando la nostra speranza devo sottostare alla realtà e ci dobbiamo arrendere alla verità per forza, vuol dire che abbiamo perso la battaglia di oggi, non la guerra di domani. C’è una cosa strana nella resa, quando ti arrendi, quando ti sei arreso veramente, dimentichi persino il motivo per cui avevi litigato. (voce narrante)

Episodio 21, Non riuscire a dire “mi dispiace”

Ricordate quando da piccoli al parco per sbaglio davamo un morso ad un bambino? La maestra ci diceva “Vai a dire scusa”. E noi lo dicevamo ma senza credergli. Perché quello stupido bambino il morso lo meritava eccome. Ma da grandi, dire “mi dispiace” non è più tanto semplice. Passato il tempo dell’asilo, non puoi dirlo e basta. Devi crederci. Certo, se sei un medico “mi dispiace” non è bello da dire. Significa che tu stai morendo e io non posso aiutarti. Oppure, che ti farà tanto male.

Come medici non possiamo correggere i nostri errori e raramente ci perdoniamo per averli commessi. Ma sono rischi del mestiere. Però come esseri umani, possiamo sempre cercare di migliorare, di essere migliori, di rimediare ad un torto, anche quando sembra irrimediabile. Certo, dire “mi dispiace” non funziona sempre. Forse perché lo usiamo in tanti modi diversi. Come arma, come giustificazione. Ma quando ci dispiace davvero, quando lo usiamo nel modo giusto, quando lo diciamo credendoci, quando le nostre azioni esprimono ciò che le parole non riusciranno mai ad esprimere, quando lo diciamo bene, “mi dispiace” è perfetto. Quando lo diciamo bene, “mi dispiace” è redenzione.

Episodio 23, Ai giorni futuri

Quando una cosa inizia, di solito non sai come andrà a finire. La casa che volevi vendere diventa la tua casa, gli inquilini che sei stata costretta a prendere diventano la tua famiglia, e l’avventura di una notte che volevi dimenticare diventa l’amore della tua vita.

Passiamo tutta la vita a preoccuparci del nostro futuro. A pianificare il futuro. A cercare di prevedere il futuro. Come se prevederlo potesse in qualche modo attutire i colpi. Ma il futuro cambia sempre. Il futuro è la dimora delle nostre paure più profonde. E delle nostre speranze più folli. Ma una cosa è certa, quando alla fine si rivela, il futuro non è mai come l’avevamo immaginato. (voce narrante)

Episodio 24, Ora o mai più – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

I medici trascorrono tanto tempo a concentrarsi sul futuro, a pianificarlo, a lavorare per realizzarlo. Ma ad un certo punto si rendono conto che la vita è adesso. Non dopo l’università, non dopo la specializzazione, è adesso, è tutto qui, è ora. Un attimo e te la sei persa.

L’hai mai detto? Ti amo. Non posso più vivere senza di te. Hai cambiato la mia vita. L’hai mai detto? Fai dei progetti. Scegli un obiettivo. Lavora per raggiungerlo, ma di tanto in tanto, guardati attorno… Goditi ogni cosa. È tutto qui. E domani potrebbe non esserci più. (voce narrante)

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Episodio 1, Cordoglio

Secondo Elizabeth Kübler Ross quando stiamo per morire, o abbiamo subito una perdita drammatica, tutti noi passiamo attraverso cinque diverse fasi del dolore. C’è la fase del rifiuto, perché la perdita è talmente impensabile, che non possiamo credere che sia vera. La rabbia esplode contro tutti, rabbia contro chi sopravvive, rabbia contro noi stessi, poi patteggiamo. Preghiamo. Imploriamo. Offriamo tutto ciò che abbiamo, offriamo la nostra anima in cambio anche di un solo giorno in più. Quando il patteggiamento fallisce ed è troppo difficile contenere la rabbia, cadiamo nella depressione, nella disperazione, finché alla fine ammettiamo di aver fatto tutto il possibile e ci abbandoniamo. Ci abbandoniamo, ed arriviamo all’accettazione. (voce narrante)

Alla facoltà di medicina abbiamo centinaia di lezioni per imparare a combattere la morte… e neanche una che c’insegni come continuare a vivere. (voce narrante)

Episodio 2, Addio – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Il dizionario definisce il cordoglio come dolore profondo o angustia causata da un’afflizione o una perdita, pena straziante, rimpianto doloroso. Come chirurghi, come scienziati, ci hanno insegnato ad apprendere facendo riferimento a libri, a definizioni, a dati certi, ma nella vita le definizioni semplici si applicano di rado, nella vita il cordoglio può assumere forme che hanno ben poche affinità con la pena straziante.

Il dolore arriva a tempo debito per tutti, a ciascuno il suo… La cosa più insopportabile, la cosa peggiore del cordoglio, è che non lo puoi controllare… La cosa peggiore è che quando pensi di averlo superato, ricomincia tutto da capo.

Episodio 3, Qualcuno mi osserva

La paranoia. Dà un vantaggio in sala operatoria. I chirurghi immaginano gli scenari peggiori… Sei pronto a chiudere, hai fermato l’emorragia, lo sai. Ma c’è quella vocina nella testa che ti dice: «E se non fosse andata bene? E se il paziente morisse quando tu avresti potuto salvarlo?». E così controlli il tuo lavoro un’ultima volta prima di chiudere. La paranoia è il miglior amico di un chirurgo. (voce narrante)

Siamo tutti vulnerabili per il timore, l’ansia di non sapere ciò che accadrà. E alla fine è inutile, perché tutte le preoccupazioni e tutto il pianificare cose che potrebbero o non potrebbero accadere peggiorano solo la situazione. E allora porta a spasso il cane, o fa un riposino, insomma fa qualunque cosa ma smettila di preoccuparti. Perché l’unica cura contro la paranoia è essere, qui, così come sei. (voce narrante)

Episodio 4, Obblighi forzati

Cominciamo la vita con pochi obblighi. Giuriamo fedeltà alla bandiera, promettiamo di restituire i libri alla biblioteca… Ma crescendo, facciamo voti, facciamo promesse, ci impegniamo a non fare del male. A dire la verità, e nient’altro che la verità. Ad amare ed onorare, finché morte non ci separi. E così, l’elenco continua ad allungarsi, finché dobbiamo tutto a tutti.

Il brutto di essere un chirurgo? Tutti vogliono un pezzetto di te. Noi facciamo un breve giuramento ed all’improvviso siamo strozzati dagli obblighi. Verso i nostri pazienti, verso i nostri colleghi, verso la medicina stessa. Così facciamo ciò che farebbe chiunque sano di mente. Scappiamo a gambe levate dalle nostre promesse, sperando che vengano dimenticate. Ma, prima o poi, ci raggiungono. E a volte scopri che dagli obblighi che più temi, non valeva la pena scappare.

Episodio 5, Invasione – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Quando ti ammali tutto comincia da un singolo batterio. Un intruso, solitario e virulento. Molto presto l’intruso si replica… diventano due. Poi quei due diventano quattro. E quei quattro diventano otto. E poi, prima che il corpo se ne accorga, sei già sotto assedio. È un’invasione. La domanda per un medico è: una volta che gli invasori sono atterrati, una volta che hanno occupato il tuo corpo… come diavolo ti libererai di loro?

Che cosa fai quando l’infezione ti colpisce, quando prende il sopravvento? Fai quello che devi fare e prendi i farmaci. O impari a conviverci e speri che un giorno se ne vada. Oppure ti arrendi del tutto e lasci che l’infezione ti uccida.

Episodio 6, Ho visto ciò che ho visto

Per fare una buona diagnosi, i medici devono cambiare continuamente prospettiva. Iniziamo ascoltando il punto di vista del paziente, che spesso non ha idea di ciò che gli accade. Perciò osserviamo il paziente da ogni angolazione possibile. Escludiamo delle cose, scopriamo nuove informazioni, cercando di capire ciò che effettivamente non va. Ci viene chiesto un secondo parere, nella speranza che qualcuno di noi veda ciò che è sfuggito ad altri. Per il paziente, un nuovo punto di vista può fare la differenza tra vivere o morire. Per il medico, può significare uno scontro con tutti coloro che sono venuti prima di lui. (voce narrante)

Quando arriviamo ad una diagnosi troppo orribile da accettare, andiamo a cercare un altro parere. E qualche volta, la risposta che otteniamo conferma le nostre peggiori paure. Ma altre volte, può far luce sul problema, fartelo vedere in un modo del tutto diverso. Dopo che tutte le opinioni sono state ascoltate, e tutti i punti di vista sono stati valutati, finalmente scopri quello che cercavi. La verità. Ma la verità non è la fine di tutto, è il nuovo punto di partenza con una nuova serie di domande. (voce narrante)

Episodio 8, Rischiare per amore

È impossibile spiegare come il panico ti assale se sei un chirurgo e il tuo cercapersone suona nel bel mezzo della notte. Il cuore batte all’impazzata, la mente è come paralizzata, le dita intorpidite, ti senti coinvolto. Si tratta della madre di qualcuno, del padre di qualcuno, del figlio di qualcuno e adesso tocca a te. Perché la vita di quella persona ora è nelle tue mani. In quanto chirurghi siamo sempre concentrati sui nostri pazienti. Ma quando il paziente è un bambino non siamo solo concentrati, siamo anche responsabili. Responsabili del fatto che quel bambino sopravviva, che abbia un futuro. E basterebbe questo per terrorizzare chiunque. (voce narrante)

Dicono che più investi e più guadagni. Ma devi essere disposto a rischiare. Devi capire che potresti perdere tutto. Ma se corri il rischio, se investi in modo saggio, la ricompensa potrebbe sorprenderti. (voce narrante)

Episodio 9, Nuova storia

I medici vivono in un mondo in costante progresso, in continua evoluzione. Ti fermi un secondo e rimani indietro. Ma per quanto ci impegniamo ad andare avanti e per quanto tentiamo di non guardarci mai indietro, il passato torna sempre a morderci le chiappe. E come i corsi e ricorsi storici insegnano, chi dimentica il passato è condannato a ripeterlo. (voce narrante)

Alcune volte il passato è una cosa che non si riesce proprio a dimenticare e altre volte il passato è una cosa che faresti di tutto per dimenticare. E a volte impariamo qualcosa di nuovo dal passato, che cambia tutto ciò che sappiamo del presente. (voce narrante)

Episodio 10, Conciati per le feste

Il regalo di Natale più bello che abbia mai ricevuto è stato quando avevo 10 anni: il mio primo kit da suture. L’ho usato finché non mi sanguinarono le dita e poi ho cercato di usarlo per ricucirmi le dita. Mi ha messo sulla via per diventare chirurgo. Il punto è che, a volte, i regali più belli arrivano in pacchetti sorprendenti. (voce narrante)

Ogni giorno abbiamo occasione di dare il dono della vita, può essere doloroso, può essere spaventoso, ma alla fine ne vale la pena. Ogni volta, tutti noi abbiamo l’opportunità di dare. Magari i doni non saranno così eclatanti come quelli della sala operatoria. Forse il dono è semplicemente provare a chiedere scusa. Forse è capire il punto di vista di un’altra persona. Forse è mantenere il segreto di un amico. La gioia, a quanto sembra, è nel dare. Così, quando la gioia sparisce, quando dare comincia a diventare un peso, allora smetti. Ma se sei come la maggior parte delle persone che conosco, darai fino a stare male, e dopo darai ancora. (voce narrante)

Episodio 11, Cambiamenti – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

A volte non ti accorgi nemmeno che qualcosa è cambiato. Credi di essere sempre tu e che la tua vita sia sempre la tua vita. Invece un giorno ti svegli, ti guardi intorno e non riconosci niente, assolutamente niente.

Non puoi dimenticare il momento in cui diventi un medico. Scatta un interruttore, all’improvviso non giochi più a metterti il camice, il camice è tuo. Quello di cui potresti non accorgerti è che il momento in cui diventi un medico, ti cambia.

Episodio 12, Mi piaci di più quando sei te stessa

La prima regola di un chirurgo è limitare l’esposizione. Tenere pulite le mani, fare incisioni piccole e coprire le ferite. La seconda regola di un chirurgo è: quando la prima regola non funziona più, prova qualcosa di diverso. Perché a volte non puoi limitare l’esposizione, a volte la lesione è così estesa, che devi tagliare, e tagliare di netto. (voce narrante)

Stranamore fa lo strastronzo!

Nella chirurgia il processo di guarigione inizia con un taglio, un’incisione, la lacerazione della carne. Dobbiamo danneggiare il tessuto sano per mettere a nudo la parte malata. Sembra crudele, sembra contrario al buon senso, però funziona: rischi l’esposizione, per il bene della guarigione. E quando è finita, una volta che l’incisione viene chiusa, aspetti. Aspetti. E speri che il tuo paziente guarisca. E speri di non aver peggiorato le cose. (voce narrante)

Episodio 14, Il massacro del giorno di San Valentino

Il bisturi è fatto di acciaio, temperato, inossidabile e sterilizzato. Questo è un gran bel passo in avanti rispetto al primo bisturi, che era in pratica una stecca appuntita. La medicina si rinnova costantemente. Ciò significa che anche i chirurghi devono sempre rinnovarsi. Sei sempre sotto pressione per adattarti ai cambiamenti. Può essere un processo doloroso, ma se non ti adatti, ti ritroverai ad andare indietro invece che avanti.

Dobbiamo rinnovarci quasi ogni minuto, perché il mondo può cambiare in un istante e non c’è tempo per guardarsi indietro. A volte i cambiamenti ci vengono imposti, a volte capitano per caso. E cerchiamo di ricavarne il massimo. Dobbiamo procedere con continui aggiustamenti, così cambiamo, ci adattiamo. Creiamo delle nuove versioni di noi stessi. Dobbiamo solo essere certi che la nuova versione sia migliore della precedente.

Episodio 16, Succede tutto per caso

I nostri pazienti vivono perché a noi piace studiare i passaggi, ma per quanto vorremmo sempre far affidamento sui numeri e sul protocollo, sappiamo anche che alcune delle più grandi scoperte scientifiche sono capitate grazie ad un incidente. Dalla muffa la penicillina, dalla corteccia di un albero velenoso una cura contro la malaria. Da una compressina blu contro la pressione alta l’impotenza è stata bandita. È difficile accettare il fatto che non siano sempre il duro lavoro o l’attenzione ai dettagli a darci le risposte che cerchiamo. Ma a volte dobbiamo solo sederci, rilassaci e aspettare l’incidente fortunato.

Non importa quanti programmi facciamo o quanti protocolli seguiamo, non sapremo mai come finirà la nostra giornata, preferiremo sapere certo quali scherzi ci riserva il destino. Alla fine proprio gli incidenti sono la parte più interessante della giornata, della vita. le persone che mai ci saremo aspettate di vedere, gli avvenimenti che mai avremo scelto di vivere. E all’improvviso ti ritrovi in un posto in cui non ti saresti mai aspettato di essere, ed è bello. Oppure ti ci devi solo abituare. E comunque, prima o poi finirai per apprezzarlo. Vai a dormire ogni sera con il pensiero del giorno dopo, prepari i progetti, studi i vari passaggi nella speranza che qualsiasi incidente capiti sul cammino sia uno di quelli felici.

Episodio 17, La scalata – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

I chirurghi non sono persone soddisfatte. Noi non dormiamo sugli allori, non stiamo fermi, qualunque sia il gioco a noi piace vincere. E una volta vinto, cerchiamo un altro gioco. Ci impegniamo al massimo, specializzandi, strutturati. Non importa quali obbiettivi raggiungi, quando sei uno scalatore c’è sempre un’altra montagna. (voce narrante)

Non importa quali obiettivi raggiungi. Quando sei uno scalatore c’è sempre un’altra montagna.

Si scattano fotografie agli scalatori quando arrivano in cima alla montagna mentre sorridono estasiati, trionfanti. Non si scattano foto durante la scalata perché… chi vuole ricordarsi il resto!? Ci impegniamo al massimo perché dobbiamo, non perché ci piace. L’incessante scalata, il dolore e l’angoscia per arrivare al livello successivo: nessuno fotografa questo, nessuno vuole ricordarlo. Vogliamo solo ricordare il panorama della vetta, quel momento in cima al mondo che ci toglie il fiato. È quello che ci spinge a salire e per cui vale la pena soffrire. È questa la cosa più assurda. Vale la pena a qualunque costo.

Episodio 19, I mestieri del genitore

Gli psicologi ritengono che ogni aspetto della nostra vita, tutti i nostri processi mentali, gli schemi di comportamento siano il diretto risultato del rapporto coi nostri genitori. Che ogni rapporto umano che avremo sarà soltanto un’altra versione di quel primo rapporto. E noi cerchiamo continuamente di riuscire a capirlo.

È il mestiere più importante al mondo, probabilmente servirebbe un diploma per farlo ma la maggior parte di noi non supererebbe nemmeno l’esame scritto. Certe persone hanno un talento naturale, sono nate per farlo. Altre hanno altri talenti. Ma la buona notizia è che comanda la natura, non devi fare tutto da solo. Puoi sprecare la vita a chiedertelo, ma l’unico modo per sapere che tipo di genitore sarai, è smettere di parlarne e farlo. (voce narrante)

Episodio 20, Amo, lenza e peccatore

Siamo medici, siamo preparati per curare gli esseri umani e siamo più che sicuri di sapere cosa cercare. Infezioni, tagli, mutazioni genetiche. (voce narrante)

Come medici, abbiamo un arsenale di armi a portata di mano. Antibiotici per stroncare le infezioni. Sedativi per combattere il dolore. Bisturi e divaricatori per rimuovere ampie masse tumorali, per sradicare la minaccia. Ma soltanto la minaccia fisica, per tutte le altre sei da solo. (voce narrante)

Episodio 21, La giornata della sensibilità

La cute è l’organo più esteso del corpo, ci protegge, ci tiene insieme, ci dice letteralmente ciò che sentiamo. La pelle può essere morbida e delicata, altamente sensibile, facile da ferire. A noi chirurghi la pelle non interessa, la incidiamo e basta. Entriamo e scopriamo i segreti che nasconde. (voce narrante)

Non importa quanto cerchiamo di essere impermeabili. Sulla pelle ci sono milioni di terminazioni sensibili, aperte ed esposte, fin troppo sensibili. Anche se cerchiamo di evitare il dolore, a volte purtroppo è inevitabile, a volte l’unica cosa che ci resta è sentire.

Episodio 22, Persone felici

È convinzione comune che pensare positivo contribuisca una vita più sana e più felice. Da bambini ci dicono di sorridere essere allegri e fare la faccia contenta, da adulti ci dicono di considerare il lato positivo, di essere ottimisti e vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma a volte la realtà diventa un ostacolo alla nostra capacità di interpretare la parte allegra. La salute può non assisterti, il fidanzato tradirti e gli amici deluderti: é in quei momenti che vuoi solo la realtà, smetterla di recitare, ed essere te stesso vero spaventato e infelice.

Chiedete alla gente cosa vuole dalla vita, la risposta è semplice: essere felice. Forse è questa aspettativa, però, il desiderio di essere felici, che ci impedisce di esserlo. Forse più cerchiamo e vogliamo uno stato di beatitudine, più questo desiderio ci confonde al punto da non riuscire a riconoscerci più. E invece continuiamo a sorridere e basta, sforzandoci in tutti i modi di apparire felici come vorremmo essere. Finché alla fine la verità ci colpisce, la felicità è sempre stata lì, non nei nostri sogni o nelle nostre speranze, ma in ciò che conosciamo, che è confortevole, familiare.

Episodio 23, Santuario – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Per la maggior parte della gente l’ospedale è un posto che fa paura, un posto ostile, un posto dove accadono cose brutte. La maggior parte della gente preferisce la chiesa, o la propria casa, ma io sono cresciuta qui. Mentre mia madre faceva il giro delle visite ho imparato a leggere nella galleria di chirurgia, giocavo nell’ obitorio, disegnavo sulle vecchie cartelle del pronto soccorso… L’ospedale era la mia chiesa, la mia scuola, la mia casa: l’ospedale era il mio posto sicuro, il mio santuario. Io amo stare qui! Mi correggo… Amavo stare qui… (voce narrante)

Imparavo a leggere nella galleria di chirurgia, giocavo nell’obitorio, disegnavo sulle vecchie cartelle del pronto soccorso. L’ospedale era la mia chiesa, la mia scuola, la mia casa: era il mio posto sicuro, il mio santuario. Io amo stare qui. Mi correggo… Amavo stare qui… (voce narrante)

Episodio 24, Vivere o morire

Io ti amo, ti prego non morire… Non devi morire! Hai capito? Io non posso vivere senza di te! Se tu muori muoio anche io! (a Derek)

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Episodio 1, Con te rinasco

Tutte le cellule del corpo umano si rigenerano in media ogni 7 anni, come i serpenti, a modo nostro, cambiamo pelle. Biologicamente diventiamo una persona nuova. Possiamo sembrare gli stessi, probabilmente è così, il cambiamento non è visibile, almeno non alla maggior parte di noi, ma siamo cambiati, completamente, per sempre.

Quando diciamo cose tipo “Le persone non cambiano”, facciamo impazzire gli scienziati. Perché il cambiamento è letteralmente l’unica costante di tutta la scienza. L’energia, la materia, cambiano continuamente, si trasformano, si fondono, crescono, muoiono. È il fatto che le persone cerchino di non cambiare che è innaturale, il modo in cui ci aggrappiamo alle cose come erano invece di lasciarle essere ciò che sono, il modo in cui ci aggrappiamo ai vecchi ricordi invece di farcene dei nuovi, il modo in cui insistiamo nel credere, malgrado tutte le indicazioni scientifiche, che nella vita tutto sia per sempre. Il cambiamento è costante. Come viviamo il cambiamento, questo dipende da noi. Possiamo sentirlo come una morte o possiamo sentirlo come una seconda occasione di vita. Se apriamo le dita, se allentiamo la presa e lasciamo che ci trasporti, possiamo sentirlo come adrenalina pura, come se in ogni momento potessimo avere un’altra occasione di vita, come se in ogni momento potessimo nascere ancora una volta.

Episodio 2, Shock al sistema – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Dicono che un fulmine non cada mai due volte nello stesso punto, ma è una leggenda. Non capita spesso, il fulmine di solito fa centro la prima volta. Quando ti colpisce una scarica elettrica di 30.000 ampere, la senti. Può farti dimenticare chi sei, può ustionarti, accecarti, fermarti il cuore e causare gravissime lesioni interne. Ma, sebbene sia una cosa che accade in un millesimo di secondo, può cambiare la tua vita per sempre.

Un fulmine non cade spesso due volte nello stesso punto, è una cosa che capita una sola volta nella vita, anche se sembra di continuare a provare quello shock molto spesso prima o poi il dolore scompare, lo shock svanisce. E cominci a guarire, a riprenderti da qualcosa che non hai neanche visto arrivare. Ma a volte le probabilità sono a tuo favore. Se sei nel posto giusto al momento giusto, puoi ricevere un colpo tremendo e avere ugualmente la possibilità di sopravvivere.

Episodio 3, Strane creature

Noi chirurghi da piccoli eravamo strane creature, mentre gli altri bambini giocavano all’aperto, noi ci rinchiudevamo in camera a memorizzare la tavola periodica, chini per ore sul nostro microscopio giocattolo a sezionare la prima rana. Immaginate che sollievo quando, una volta cresciuto abbiamo scoperto che ce n’erano altri in giro. Altre strane creature come noi, con lo stesso microscopio, la stessa rana morta, lo stesso inesplicabile bisogno di fare a pezzi un essere umano.

Secondo anno di liceo. Paul Westman, e non aveva assolutamente idea di quello che stava facendo. (parlando della perdita della verginità)

Nessuno sceglie di essere strano, la maggior parte delle persone non si accorge di essere strana finché non è troppo tardi per cambiare. Ma per quanto strano tu possa essere, è possibile che al mondo ci sia comunque qualcuno che ti voglia, a meno che, naturalmente, non ti stia già dimenticando. Perché quando si tratta dell’amore neanche gli strani possono aspettare per sempre.

Episodio 4, Non puoi competere con la biologia

La biologia determina molto il modo in cui viviamo. Dal momento in cui nasciamo, sappiamo come respirare e mangiare; crescendo emergono nuovi istinti: difendiamo il territorio, impariamo a competere, cerchiamo una tana e, cosa più importante di tutte, ci riproduciamo. A volte però la biologia può rivoltarsi contro di noi. Sì, la biologia è una gran rottura a volte.

La biologia dice che noi siamo quel che siamo dalla nascita, che il nostro DNA è inciso nella pietra: immutabile. Però non tutto quello che facciamo è giustificato dal DNA, siamo esseri umani, la vita ci cambia. Sviluppiamo tratti nuovi, difendiamo meno il territorio, smettiamo di competere, impariamo dai nostri errori, affrontiamo le nostre più grandi paure. Nel bene o nel male troviamo il modo di diventare qualcosa di più della biologia. Il rischio, naturalmente, è che si possa cambiare troppo, al punto di non riconoscere più noi stessi. Ritrovare la strada può essere difficile, non ce n’è bussola, né mappa. Possiamo solo chiudere gli occhi, fare un passo, e pregare Dio di riuscire ad arrivarci.

Episodio 5, Spiccare il volo – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

La formazione di un medico è lenta, ci osservano mentre ci esercitiamo sulle rane, sui maiali, sui cadaveri e poi sui vivi. Ci fanno esercitare di continuo, ci educano come dei bambini e ad un certo punto ci danno un calcio nel sedere e ci buttano fuori dal nido.

Tutti vogliamo crescere, vogliamo riuscirci, per afferrare tutte le opportunità possibili, per vivere. Siamo così impegnati a cercare di uscire dal nido che non pensiamo al fatto che farà freddo fuori, davvero un freddo gelido. Perché crescere a volte significa lasciarsi qualcuno alle spalle. E quando ci ritroviamo a camminare con le nostre gambe, dobbiamo camminare da soli.

Episodio 7, Una giornata non facile

Domanda: quando è stata l’ultima volta che una perfetta sconosciuta si è spogliata davanti a te, ha indicato una grossa voglia purpurea sulla schiena e ti ha chiesto: ‘Che diavolo è questa roba’? Se sei una persona normale la risposta è speriamo mai, se sei un medico la risposta probabilmente è 5 minuti fa. La gente si aspetta che un medico abbia una risposta a tutto. La verità è che a noi piace pensare di avere una risposta a tutto. In pratica i medici sanno tutto, finché non capita qualcosa che ci ricorda che non è così.

Tutti cerchiamo delle risposte, nella medicina, nella vita, in tutto. A volte le risposte che cerchiamo sono nascoste appena sotto la superficie. Altre volte troviamo delle risposte senza renderci nemmeno conto di aver fatto una domanda. Altre ancora la risposta può prenderci completamente alla sprovvista. E altre volte, anche quando troviamo la risposta che cercavamo, le domande che ci restano sono sempre troppe.

Episodio 8, Sotto pressione

Il corpo umano è un sistema in cui le pressioni sono molto importanti. La pressione del sangue misura la forza che il sangue esercita sulle pareti delle arterie. È importante mantenere regolare questa pressione. Una pressione bassa o insufficiente può provocare debolezza o collasso. È quando la pressione è troppo alta che ci sono problemi, se la pressione invece continua ad aumentare è necessario un esame approfondito. Perché indica sicuramente che sta succedendo qualcosa di molto grave.

I sistemi pressurizzati hanno bisogno di una valvola di sfogo. Ci dev’essere un modo per ridurre lo stress, la tensione, prima che diventi impossibile da sopportare. Ci dev’essere un modo per avere sollievo, perché se la pressione non trova una via d’uscita se ne procurerà una. Esploderà. È la pressione alla quale sottoponiamo noi stessi la più difficile da sopportare, la pressione per migliorare quello che siamo, la pressione per migliorare quello che pensiamo di poter essere… La pressione non scende mai, mai. La pressione aumenta, aumenta, aumenta.

Episodio 9, Una lunga notte

Noi medici andiamo fieri del fatto di poter mettere in pratica il dormire in piedi, in qualunque momento, ovunque. Ma è un falso orgoglio perché la verità è che 20 ore senza dormire è come se andassi a lavorare ubriaco, medico o no. Perciò non c’è da meravigliarsi che gli errori medici fatali aumentino di notte, quando noi medici dormiamo fieramente in piedi. Ultimamente il nostro orgoglio comune e il nostro ego sono stati feriti da nuove leggi, che ci impongono di dormire durante il giorno prima di dormire durante la notte. Noi non ne siamo contenti ma voi che un giorno potreste aver bisogno di assistenza medica, voi dovreste esserlo davvero.

Col favore delle tenebre le persone fanno cose che non farebbero mai alla luce del sole. Le decisioni sembrano più sagge, le persone si sentono più audaci. Ma quando sorge il sole devi prenderti la responsabilità per ciò che hai fatto nelle tenebre e guardarti sotto la luce fredda e spietata del sole.

Episodio 10, Un grosso se

Le prime 24 ore dopo un intervento sono cruciali. Ogni tuo respiro, ogni liquido che produci viene registrato meticolosamente e analizzato, con gioia o con rammarico. Ma le 24 ore successive? Che succede quando quel primo giorno diventa il secondo, e le settimane diventano mesi? Cosa succede quando il pericolo immediato è passato, quando le macchine vengono staccate e il gruppo di medici e infermieri se ne va? L’intervento ti salva, ma il decorso post-operatorio dopo l’intervento, è la guarigione. Ma, se non guarisci?

L’obiettivo di ogni intervento è la piena guarigione, uscire meglio di come si è entrati. Alcuni pazienti guariscono in fretta e stanno subito bene. Per altri la guarigione è più lenta, e solo dopo mesi o persino dopo anni si rendono conto di non soffrire più. Quindi dopo ogni intervento la sfida è avere pazienza. Ma se riesci a superare le prime settimane e i mesi, se credi che guarire sia possibile, allora puoi riavere la tua vita di prima. Ma è un grosso se.

Episodio 11, Il ritorno – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

In qualche modo la medicina è una scienza. Ma io direi che è anche un arte. Un medico che ritiene la medicina una scienza e basta non lo vorresti accanto a te quando un’emorragia non si ferma, o quando tuo figlio urla dal dolore. Il clinico segue i sacri testi, l’artista segue l’istinto. L’artista sente il tuo dolore e arriva all’estremo per farlo smettere. Misure estreme, là finisce la scienza e comincia l’arte.

La chirurgia è qualcosa di estremo, incidiamo un corpo, tiriamo fuori dei pezzi e rimettiamo insieme quello che resta. Fortuna che per la vita non c’è un bisturi, perché se ci fosse, non appena le cose iniziano a far male, cominceremo a tagliare, tagliare e tagliare. Il problema è che quello che si taglia con un bisturi non si può recuperare. Perciò, come dicevo, meno male.

Episodio 12, Voltare pagina

Le persone sono romantiche davvero all’inizio. Ricominciare da capo, voltare pagina, un mondo di possibilità. Ma in qualunque nuova avventura tu ti stia imbarcando, tu resti sempre tu. Resti sempre tu qualunque cosa tu stia per iniziare, perciò quale differenza potrà esserci?

Un perizoma è poco professionale.

È quello che vogliono tutti no? voltare pagina, ricominciare da capo. Come se fosse più facile. Chiedilo ad uno che spinge un masso su per un montagna, ricominciare non è più facile per niente, proprio per niente.

Episodio 13, Non m’ingannare

I medici sono abituati a ingannare sempre. Diamo risposte vaghe a domande difficili, non parliamo di dolore post-operatorio, diciamo: “Avrà qualche fastidio”. Se non sei morto ti diciamo: “L’intervento è andato bene”. Ma il più grande inganno dei medici è l’effetto placebo. A metà dei nostri pazienti diciamo la verità, per l’altra metà speriamo che l’effetto placebo esista, e diciamo a noi stessi che staranno meglio comunque, crediamo di aiutarli in qualche modo, quando in realtà li lasciamo morire.

I medici ingannano ogni giorno. I pazienti, le loro famiglie. Ma l’inganno più grande lo riserviamo a noi stessi. Ecco perché a volte ci mettiamo un po’ a capire che la verità l’avevamo sotto gli occhi da sempre.

Episodio 14, Giovane e carina – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Una delle cose più difficili da imparare per un medico è a cosa dare la priorità. Impariamo a fare di tutto per salvare la vita e un arto, ma se amputare un braccio vuol dire salvare una vita impariamo a farlo senza esitazione. Non si impara facilmente, e tutto si riduce ad una domanda: che cosa c’è in gioco? Cosa rischiamo di vincere o di perdere? Alla fine siamo solo dei giocatori di azzardo che cercano di non perdere anche la camicia.

La chirurgia è un gioco ad alto rischio. Non importa quanto sia alto il rischio, prima o poi dovrai seguire il tuo istinto e, forse, ma solo forse, questo ti porterà proprio dove dovevi stare fin dall’inizio.

Episodio 15, L’ora d’oro

Che cosa si può fare in realtà in un’ora? Una commissione forse, stare nel traffico, un cambio d’olio. Se ci si pensa, un’ora non è molto. Sessanta minuti, tremilaseicento secondi, tutto qui. In medicina però un’ora spesso è tutto. Noi la chiamiamo l’ora d’oro, quella magica finestra temporale che può determinare se un paziente vivrà o morirà.

Un’ora, una sola ora, può cambiare tutto, per sempre. Un’ora può salvarti la vita, un’ora può farti cambiare idea, a volte un’ora è solo un regalo che ci facciamo. Per alcuni un’ora può non avere alcun valore, per altri, un’ora fa tutta la differenza del mondo. Ma, alla fine, è comunque solo un’ora, una delle tante, tantissime, a venire. 60m minuti, 3600 secondi, tutto qui. Poi ricomincia tutto da capo.

Episodio 16, Irresponsabili

Tutti credono che i medici siano le persone più responsabili del mondo. Hanno in mano la vita degli altri. Non sono inaffidabili. Non tralasciano dettagli importanti, né prendono decisioni clamorosamente sbagliate. Perché sarebbe un male, giusto?

Noi siamo responsabili con i nostri pazienti. Il problema è che consumiamo la responsabilità al lavoro. Nella nostra vita non riusciamo a vedere le cose in modo chiaro, non prendiamo le decisioni giuste, le prendiamo tutto il giorno in ospedale. Quando tocca a noi, non sappiamo più che fare. E vale la pena di essere responsabili? Perché se prendi le vitamine e paghi le tasse e non salti mai la fila, l’universo ti darà comunque persone da amare, e poi lascerà che ti scivolino tra le dita come acqua, e allora che cosa ti resterà? Vitamine e basta.

Episodio 17, Siamo così – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Ribelli, spregiudicati, gangster col bisturi, così ci piace vedere noi stessi, ci fa sentire fichi, sexy. Il problema, è che questo non è del tutto vero, alla fine rispettiamo le regole, siamo pecore, non infrangiamo il protocollo, lo seguiamo fino all’ultima virgola, perché se non seguiamo il protocollo, i nostri pazienti muoiono, e allora non siamo più fichi, ma cattivi medici.

Mi piace, è astratto.

Ti sfugge parecchio! C’è stata una ragazza che è diventata pazza per lui, sua moglie stava per morire e alla fine l’ha lasciato, gli hanno sparato ed è quasi morto dissanguato in un ascensore. Ne ha passate tante. L’uomo di Neanderthal è solo una commedia… Molto ben recitata.

È il dilemma di ogni medico. Andare sul sicuro e seguire il protocollo, o correre dei rischi e inventarne uno nuovo. Può esserci una ricompensa nel rischio, ma possono esserci delle conseguenze. Comunque, si deve sfidare il sistema ogni tanto, scommettere forte. E quando ottieni i risultati che volevi, non c’è sensazione più bella al mondo. Ma quando non li ottieni…

Episodio 18, Una canzone per rinascere

Ieri alla festa del bambino io ero gelosa di Callie, perché lei è rimasta incinta senza neanche provarci. E noi ci proviamo. Io mi faccio le iniezioni, prendo la temperatura, mi metto con le gambe in alto e niente. L’universo dice ‘Fanculo Meredith’ e dà un figlio a Callie. E poi manda Callie fuori dal parabrezza. Insomma, che cavolo succede? Ma perché?? Insomma c’è una ragione per tutto questo? Perché se ti viene in mente una ragione, una qualsiasi, per cui l’universo è così sballato e confuso e perfido questo sarebbe il momento giusto per dirmelo perché io ho bisogno di una risposta. (a Derek, piangendo)

Episodio 19, Ritornare come prima

Dopo un trauma, il vostro corpo è vulnerabile al massimo, il tempo di reazione è fondamentale. Così all’improvviso sei circondato da tante persone: medici, infermieri, specialisti, tecnici. La chirurgia è uno sport di squadra, tutti spingono per arrivare al traguardo, per rimetterti in sesto. Ma un intervento è un trauma già di per sé, e una volta finito inizia la guarigione vera. La chiamiamo convalescenza. La convalescenza non è uno sport di squadra, è una maratona in solitaria, è lunga, è faticosa e sei solo come un cane.

La durata della convalescenza è determinata dalle estensioni delle lesioni, e non sempre ha successo. Non importa quanto ci impegniamo, ci sono ferite che non si rimarginano mai del tutto. Potresti doverti abituare ad un modo di vivere completamente diverso, le cose possono essere cambiate in un modo troppo radicale per poter tornare com’erano prima. Potresti perfino non riconoscerti più, è come se non ti fossi ripreso per niente, sei una persona tutta nuova, con una vita tutta nuova.

Episodio 20, Tempo di matrimoni

Germi, malattie, tossine, il nostro corpo entra continuamente in contatto con i pericoli, nascosti appena sotto la superficie. Che tu lo sappia o no, il tuo corpo si protegge costantemente. Ogni volta che batti le palpebre espelli migliaia di microbi indesiderati e quando respiri troppo polline involontariamente, starnutisci. Il corpo sa quando incontra qualcosa che non gli appartiene, il corpo rivela l’intruso, rilascia i globuli bianchi e attacca.

Il mio lavoro per l’Alzheimer batte gli orfani africani, il mio lavoro batte tutti.

Proprio quando crediamo di aver pensato a tutto, l’universo ci lancia una palla curva e dobbiamo improvvisare. Troviamo la felicità in luoghi inaspettati, ritroviamo la via che ci riporta alle cose che contano di più. L’universo è così strano, a volte trova il modo di farci finire esattamente dove dovevamo stare.

Episodio 21, Sopravvivrò – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

È un detto che abbiamo sentito tutti, è una di quelle cose che si imparano a lezione di scienze alle medie: adattarsi o morire. Però adattarsi non è facile, devi lottare contro gli avversari, prevedere i loro attacchi e, a volte devi uccidere. Fai ciò che devi fare per sopravvivere.

Adattarsi o morire, per quanto lo possiamo aver sentito dire non è una lezione facile da imparare. Il problema è che siamo esseri umani, vogliamo di più, non solo sopravvivere. Vogliamo l’amore, vogliamo il successo, vogliamo il meglio da noi stessi. Così lottiamo come dannati per ottenere queste cose, tutto il resto ci sembra come la morte.

Episodio 22, Ritrovarsi soli

Ho sempre detto che sarei stata più felice da sola. Con il mio lavoro, i miei amici ma, stare con qualcuno per sempre? Dà più problemi che vantaggi. A quanto pare, ho cambiato idea.

C’è una ragione se dicevo che sarei stata meglio da sola. Non è perché pensassi che sarei stata felice da sola. Era perché pensavo che se avessi amato qualcuno e poi fosse finita, potevo non farcela. È più facile stare da soli: perché se impari che hai bisogno dell’amore, e poi non lo hai, e se ti piace, e ti appoggi ad esso, se fondi la tua vita su di esso e poi… tutto crolla? Potresti sopravvivere ad un dolore del genere? Perdere l’amore è come una lesione fisica, è come morire. L’unica differenza però è che la morte è un attimo… e questo, può andare avanti per sempre.

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Episodio 1, Caduta libera

Anche i matrimoni più belli finiscono. Un attimo prima sei saldo come una roccia, un attimo dopo non lo sei più. E ci sono sempre due versioni: la tua e la loro. Tutte e due le versioni, però, cominciano nello stesso modo: tutte e due cominciano con due persone che si innamorano. Nessuno si sposa pensando di sbagliare, pensano tutti che sarà un matrimonio riuscito. Arriva sempre come uno shock, il momento in cui ti rendi conto che è finita. Un attimo prima sei saldo come una roccia, un attimo dopo non lo sei più.

Hai quello che serve? Se il tuo matrimonio è in crisi, riesci a superare la tempesta? Quando la terra cede e tutto il tuo mondo crolla, forse devi solo avere fede, fede nel poter superare tutto insieme. Forse devi solo tenere duro, e qualunque cosa accada, non mollare mai.

Episodio 2, Se n’è andata – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Quando mia madre lasciò mio padre, non gli disse che andava via e mi portava con sé finché non atterrammo dall’altro parte del paese. A quell’epoca si chiamavano problemi familiari. Oggi si chiamerebbe rapimento.

Credo di aver rapito una bambina… Janet si sarebbe presa la bambina, così me ne sono andata.

Pensi che il vero amore sia l’unica cosa che possa spezzarti il cuore, la cosa che ti riempie la vita e la illumina, o la distrugge. Poi, diventi madre.

Episodio 3, Prendi il controllo

Lavori, studi, ti prepari. Mesi e anni che portano a un giorno: il giorno in cui dovrai farti avanti. In quel giorno dovrai essere pronto a tutto. Ma c’è una cosa per cui non sarai mai del tutto pronto. Il giorno in cui dovrai farti da parte.

A volte succede in un istante, facciamo un passo avanti, diventiamo il capo, vediamo una via davanti a noi. Vediamo una strada e la percorriamo, perfino quando non abbiamo idea di dove ci condurrà.

Episodio 5, L’amore per un figlio

Il corpo umano è progettato per compensare la perdita, si adatta in modo che non gli serva ciò che non può avere. Ma a volte la perdita è troppo grande e il corpo non riesce a compensare da solo, è allora che entra in gioco il chirurgo.

Siamo così pieni di speranze all’inizio delle cose, ma sembra che ci sia solo un mondo da conquistare, non da perdere. Dicono che l’incapacità di accettare la perdita sia una forma di follia, probabilmente è vero, ma a volte è l’unico modo per restare vivi.

Episodio 6, La forza del silenzio

Da bambini eravamo semplici: un urlo e avevamo fame, un altro eravamo stanchi. È solo da adulti che diventiamo complicati. Cominciamo a nascondere i sentimenti, a costruire muri, si arriva al punto in cui non sappiamo mai veramente cosa qualcuno pensi o provi. Senza volerlo diventiamo maestri del travestimento.

Faccio nascere bambini, faccio nascere la vita.

Non sempre è facile dire quel che pensi, a volte devi sentirti costretto a farlo. A volte però è meglio tenere le cose per sé, volare basso, anche quando il tuo corpo vibra per la voglia di dire tutto. E così resti in silenzio, mantieni il segreto e trovi altri modi che ti rendano felice.

Episodio 7, Coach fammi giocare

I chirurghi non possono essere pigri, i rischi sono troppo grandi. Appena smettiamo di dare il massimo succede qualcosa di terribile, una cosa che non avevamo previsto.

Perciò forse non saremo sempre vincenti, ma non siamo pigri. Corriamo dei rischi, ci esponiamo al fallimento, miriamo in alto e a volte, sì, ci capita lo strike-out. Ma a volte riesci a fare un fuori campo.

Episodio 8, Un cuore in una scatola

Diciamo che ti trovi in sala operatoria a riparare una vena cava, quando a un tratto scoppia l’inferno. Allora tagli qui, suturi là e presto quella brutta situazione sarà solo acqua passata. Peccato che non si possano risolvere tutti gli imprevisti della vita col bisturi, cioè, ci si potrebbe provare ma credo che verrebbe considerata un’aggressione a mano armata.

Sì, speriamo, stiamo aspettando che apra la tac.

Questa donna ha lavorato così duramente per crescere suo figlio e poi un giorno lui si è buttato sotto un autobus, certo si l’ha fatto per salvare una persona ma… Tu lavori e lavori, per insegnare ai tuoi figli a fare la cosa giusta e vuoi essere fiera di loro quando si impegnano per fare ciò che ritengono giusto ma vederli distruggersi per farlo, per fare quello che gli hai insegnato ti fa impazzire. Tu, tu mi fai impazzire. Lui era il mio preferito, George O’Malley, è vero, era il mio preferito.

Fa un po’ paura come tutto può finire male in un attimo. Qualche volta ci vuole una grossa perdita per ricordarti quello a cui tieni di più, qualche volta il risultato è che ti ritrovi più forte, più saggio, più preparato per affrontare il prossimo disastro che ti si presenterà. Qualche volta, ma non sempre.

Episodio 9, Buia Era La Notte

“Ho avuto una giornata terribile”, lo diciamo continuamente. Una lite col capo, l’influenza intestinale, il traffico. È questo che definiamo terribile, quando non è successo nulla di terribile.

Queste sono le cose per cui preghiamo: una cura canalare, il colloquio col fisco, il caffè versato sul vestito buono. Quando capitano le cose davvero terribili, preghiamo un dio in cui non crediamo perché ci restituisca i piccoli orrori e si riprenda questo. Sembra ridicolo adesso, vero? La cucina allagata, l’orticaria, la lite che ti lascia tremante di rabbia. Sarebbe stato diverso se avessimo potuto vedere cos’altro ci aspettava? Avremmo capito che quelli erano i più bei momenti della nostra vita?

Episodio 10, All’improvviso

Le vittime di un impatto improvviso sono tra le più difficili da curare. Non è tanto durante la collisione che rimangono ferite ma da ciò che accade dopo: la forza centrifuga continua a farle muovere, le sbatte dentro il veicolo, le butta fuori dal parabrezza, fa sbattere i loro organi interni contro lo scheletro, i corpi vengono colpiti più volte, perciò non c’è modo di sapere l’effettiva entità dei danni fino a quando non si fermano.

Non puoi prepararti a un impatto improvviso, non puoi aggrapparti a qualcosa, ti colpisce e basta, dal nulla. E all’improvviso la vita che facevi prima è finita, per sempre.

Episodio 11, Momento magico

Sei mai stato il protagonista di una commedia, il solista in un concerto? Tutti gli occhi sono puntati su di te, in attesa che tu faccia quello che sono venuti a vedere, hai un’ansia incredibile di esibirti. Un tempo le sale operatorie erano chiamate teatri di anatomia, fa ancora quest’effetto: gruppi di persone che si preparano per lo spettacolo, le scene vengono allestite, ci sono i costumi, le maschere, gli arredi di scena, tutto deve essere provato, coreografato, tutto in funzione del momento in cui si aprirà il sipario.

Se la vita fosse tutta una prova generale e avessimo il tempo per rifarla, potremmo provare e riprovare ogni momento, finché non lo facciamo bene. Purtroppo, ogni giorno della nostra vita è una performance a sé. E sembra che anche quando abbiamo la possibilità di provare e prepararci e riprovare, non sei mai veramente pronto per i grandi momenti della vita.

Episodio 12, Speranza per chi non ha speranza

“Non c’è più niente da fare per lei”: è l’ultima cosa che un chirurgo vorrebbe dire a un paziente. Rinunciare non è facile per noi, perciò facciamo tutto il possibile per evitarlo. Per un chirurgo una causa persa vuol dire solo impegnarsi di più.

Mi serve cibo per la festa di Zola. Non ho tempo per la spesa. La decimillesima operazione di Richard durerà un secolo! Teddy si arrabbierà se prendo un po’ del suo cibo per vedova?

Quando getti la spugna? Quando ammetti che una causa è davvero persa. Si arriva ad un punto in cui tutto diventa troppo. Quando non ne possiamo più di litigare e allora ci arrendiamo. È allora che comincia il lavoro vero. Trovare speranza laddove sembra che non ce ne sia assolutamente più.

Episodio 13, “E Se…” – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

“Il figlio che hai è il figlio che eri destinato ad avere, doveva andare per forza cosi” ti dicono questo nell’ufficio adozioni, in ogni caso mi piace pensare che sia vero. Ma tutto il resto nella vita sembra puramente casuale. E se… avessi detto o fatto una piccola cosa e avessi mandato tutto all’aria? E se avessi scelto un’altra vita? O un’altra persona? Forse non ci saremmo mai trovati. E se fossi stata cresciuta in modo diverso? Se mia madre non si fosse mai ammalata? Se avessi avuto un buon padre? E se… e se…

È solo che niente, niente va come credevo che sarebbe andato. È come se non riconoscessi neanche più la mia vita.

La tua vita è un dono, accettalo. Non importa quanto incasinata o piena di dolore possa sembrare. Ci sono cose che accadono perché è come se fossero destinate ad accadere, come se dovessero andare per forza così.

Episodio 14, Quello che ti serve è l’amore

A volte nella vita l’amore vince veramente su tutto: stanchezza, privazione del sonno, tutto. E poi altre volte l’amore sembra che porti solo dolore.

Cerchiamo sempre un modo per placare il dolore. Qualche volta plachiamo il dolore sfruttando al meglio ciò che abbiamo, qualche volta perdendoci nel momento. E qualche volta per placare il dolore basta solo dichiarare una tregua.

Episodio 15, Mi hai visto ultimamente?

Quando le hai provate tutte ma quel mal di testa non passa, non smetti di tossire, il gonfiore non se ne va, è il momento di rivolgersi a un professionista. Come chirurghi passiamo anni ad affinare capacità di percezione che ci permettano di capire esattamente quale sia il problema, il guaio è che a volte tutto il tempo trascorso ad affinare quelle capacità di percezione ti può rendere una persona con un punto di vista molto limitato, e come discuti con qualcuno che ha la scienza dalla propria parte?

Magari non ci piacerà ma è davvero importante fermarsi una volta ogni tanto, uscire dalla propria testa e vedere le cose in prospettiva. In effetti scoprire che guardavi le cose nel modo sbagliato può essere quasi liberatorio. E all’improvviso vedi nuove potenzialità, nuove possibilità, dove non le avevi mai viste prima e va tutto bene quando in un situazione disperata all’improvviso vedi la luce, purtroppo però a volte accade il contrario.

Episodio 16, Facciamo tutto da soli

Come chirurghi siamo abituati a consultarci tra noi, valutare punti di vista opposti, incoraggiamo perfino i pazienti a chiedere una seconda opinione. Perché chiedere una seconda opinione quando sai di avere ragione? Perché, se vogliamo essere sinceri, i chirurghi sono molti simili ai cowboys: è più probabile che facciano tutto da soli.

Che progetti hai? I tuoi progetti, perciò i nostri progetti. Qualsiasi cosa sia devo saperlo. Stai progettando un omicidio, un attacco nucleare? Va bene, io ti aiuto. Sono sicura che ci sarà una buona ragione ma dimmi che vuoi fare! (a Cristina)

Puoi chiedere consiglio agli altri, circondarti di consiglieri fidati, ma alla fine la decisione è sempre tua e solo tua. E quando è il momento di agire e sei da solo, con le spalle al muro, l’unica voce che conta è quella nella tua testa, quella che ti dice ciò che probabilmente sapevi già, quella che quasi sempre ha ragione.

Episodio 17, Un passo di troppo – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Siamo abituati ad essere vigli, a indagare sul problema, a fare tutte le domande giuste, a scoprire l’origine del problema finché non sappiamo esattamente qual è, e possiamo affrontarlo. Ci vuole estrema cautela o rischiamo di fare un passo falso. Possiamo creare problemi dove non ce ne sono.

Sì, lei si innamorerà di te e dopo impazzirà e farà pipì sul mio divano… Sì, ma tienila lontana dal mio divano, ti prego!

Le nostre intenzioni sono sempre pure, vogliamo sempre fare quello che è giusto, ma abbiamo anche la grinta per superare i limiti. Perciò corriamo il rischio di andare oltre. Ci dicono: “Non fare del male”, mentre ci insegnano a farci spazio con una lama. E così facciamo qualcosa, quando avremmo fatto meglio a lasciar perdere. Perché è difficile ammettere che non ci sono problemi da affrontare e lasciar stare, prima di peggiorare le cose, prima di provocare un danno irreparabile.

Episodio 18, Il leone si è addormentato

C’è un detto in sala operatoria: non coccolare il leone. Vuol dire che per quanto un tumore possa sembrare benigno, per quanto sia piccolo, per quanto siano definiti i suoi margini, è comunque un tumore, è comunque pericoloso e ti può mordere.

Abbiamo sentito gli avvertimenti, e li abbiamo ignorati. Sfidiamo la fortuna, lanciamo i dadi, giochiamo col fuoco. È la natura umana: quando ci dicono di non toccare una cosa, di solito la tocchiamo, anche se sappiamo di non doverlo fare. Forse perché, sotto sotto, cerchiamo solo guai.

Episodio 19, Apparati vitali

C’è una canzoncina che dice: l’osso del piede è collegato all’osso della gamba, l’osso della gamba è collegato all’osso del ginocchio. In medicina impari che tutto è più complicato, eppure la canzoncina non è sbagliata, tutto è collegato. L’osso del piede è collegato all’osso della gamba, l’osso della gamba è collegato all’osso del ginocchio e se togli un pezzo, il resto finisce in pezzi. […] Il corpo umano è fatto di apparati che lo tengono in vita, c’è quello che ti fa respirare e quello che ti fa stare in piedi, quello che ti fa sentire la fame e quello che ti fa essere felice. Sono tutti collegati, tira via un pezzo e tutto il resto finisce in pezzi. Ed è solo quando sembra che i nostri apparati possano venir meno che ci rendiamo conto di quanto dipendevamo da loro da sempre.

Basta usare mia sorella come database, l’abbiamo rotta!

Cristina, ci sei? Ti sento respirare, tutto bene? Ti senti meglio? (…) Cristina, so che non vuoi parlarne ma io sono qui. Sono qui perciò voglio stare al telefono con te finché non vorrai mettere giù, sono qui. Sono qui.

Episodio 20, La ragazza senza nome

Quando sei piccolo vorresti che le cose restassero come sono: la stessa maestra, la stessa casa, gli stessi amici. Fare il chirurgo non è diverso, ti abitui agli stessi specializzandi, le stesse infermiere, lo stesso ospedale. Naturalmente tutto questo cambia non appena arrivi al quinto anno di specializzazione e devi trovare un altro posto. Abbandonare il passato è facile, è andare avanti che è doloroso, così qualche volta lottiamo per mantenere le cose come stanno. Però le cose non possono restare come sono, a un certo punto devi abbandonare tutto, andare avanti, perché, per quanto sia doloroso, è l’unico modo per crescere.

È una di quelle cose che dicono tutti, non puoi andare avanti finché non abbandoni il passato. Abbandonare il passato è facile, è andare avanti che è doloroso. Così qualche volta lottiamo. Per mantenere le cose come stanno. Però le cose non possono restare come sono. A un certo punto devi abbandonare tutto, andare avanti. Perché per quanto sia doloroso, è l’unico modo per crescere.

Episodio 21, Il momento della verità – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Prova a immaginare, hai fatto cinque anni di specializzazione per cercare di diventare chirurgo, ma quei cinque anni all’improvviso non contano. L’unica cosa che conta, l’unica cosa che si frappone tra te e la tua corriera è un esame, in un hotel a caso, di una città a caso, con un esaminatore a caso che ti fa domande a caso. Nervoso? Faresti bene ad esserlo. […] Asilo, liceo, college, facoltà di medicina, specializzazione: tutto porta a questo momento. Alcuni crollano per la tensione, altri danno il meglio. Comunque sia non c’è altro da fare, non si può più né studiare né prepararsi. Che ti piaccia o no, il momento è ora, l’unica cosa che può fare è esserci.

Mia figlia mi ha chiuso il telefono in faccia.

Episodio 22, Lascia andare i brutti momenti

Carpe diem, quant’è fastidioso il carpe diem? Come fai a pianificare una vita, una carriera, una famiglia, se pensi solo a carpire il diem? Se dovessimo godere ogni momento di ogni giorno, non ci sarebbero medici, chi finirebbe medicina? Saremmo troppo impegnati a vivere il qui e ora, qualunque cosa ciò significhi. […] Ammetterò che gli antichi romani avevano ragione, si deve vivere la vita. E vivere significa che ogni mattina quando ti svegli devi scegliere, fra cogliere ciò che la vita ci offre sul momento e andare avanti, anche col brutto tempo; oppure tirare le tende e chiudere fuori il giorno.

Forse verrò a vivere qui, nel gabinetto, nel mio vomito, fino alla morte.

Epidosio 23, La grande migrazione

Ci sono degli uccellini, una specie di rondine credo, in settembre in migliaia lasciano la piovosa Seattle per svernare in Messico, non sono mica scemi! E ogni anno la gente a gruppi si raduna in giro per Seattle a bere birra e guardare gli stormi volare via. La chiamano la grande migrazione. Non so come facciano quegli uccellini, viaggiano per migliaia di miglia senza perdersi, sbattono contro le finestre, vengono mangiati dai gatti ma od ogni primavera sono sempre qui. Forse tornano nel posto che conoscono. La gente dice che è meraviglioso vederli partire, dicono che riesci a vedere il momento preciso nel quale, con qualche misterioso segnale, tutti insieme decidono di prendere il volo.

Episodio 24, Distacchi

I sette anni da specializzandi in chirurgia saranno i più belli e i più brutti della nostra vita. Verremo messi sotto pressione. Questo è il punto di partenza, la nostra arena, la nostra partita dipende da noi.

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Episodio 1, Sto andando. Sto andando. Sono andato

La morte cambia tutto. C’è il crollo emotivo, certo, ma ci sono anche le cose pratiche. Chi farà il tuo lavoro? Chi si prenderà cura della tua famiglia? L’unica cosa positiva per te, è che non devi preoccupartene tu. Gente che non hai mai visto abiterà in casa tua, prenderà il tuo posto. Il mondo andrà avanti, senza di te.

Dicono che la morte sia più dura per chi sopravvive. È difficile dire addio, a volte è impossibile. In realtà non smetti mai di sentire la perdita. È questo che rende tutto agrodolce. Lasciamo dei pezzetti di noi alle nostre spalle, piccoli ricordi. Una vita di ricordi, fotografie, gingilli. Cose per cui saremo ricordati, anche quando non ci saremo più.

Episodio 2, Ricordando il passato

Avevo un gioco da piccola, il memory. Un mazzo di carte coperte in file diverse. Su ogni carta c’è una figura, ne scopri una, la guardi e la rimetti giù coperta. Poi devi cercare di ricordare dove si trova la carta uguale. A volte non ne hai idea e altre volte trovi esattamente quello che ti serve. Le carte sembrano completamente in disordine e poste a caso, ma continui a scoprirle e più carte vedi, più capisci che tutto si incastra.

Questo è un luogo dove accadono cose orribili. Avevi ragione ad andare via, probabilmente ti eviti una tragedia. Guarda me, in pratica sono cresciuta qui e, avevi ragione, mi ha fatto del male, tanto che probabilmente non lo supererò mai. Ho ricordi di tante persone, persone che ho perso per sempre. Ma ho anche tanti altri ricordi. Questo è il luogo in cui mi sono innamorata, il luogo in cui ho trovato la mia famiglia. È qui che ho imparato a fare il medico, è qui che ho imparato ad assumermi la responsabilità della vita di qualcun altro. Ed è il luogo in cui ho conosciuto te. Perciò penso che questo luogo mi abbia dato tanto quanto mi ha preso. Quindi ho vissuto tanto quanto sono sopravvissuta. Dipende da come la guardi, io scelgo di vederla così e di ricordarti così. Spero che tu stia bene. Ciao.

Episodio 3, Ama chi ti sta vicino

I chirurghi non scendono a compromessi. Noi sfidiamo la morte, andiamo oltre la perfezione. Operiamo per diciassette ore di seguito se serve. Noi non siamo fatti per metterci d’accordo, ma non vuol dire che non lo faremo.

Quando seguiamo il cuore, quando scegliamo di non scendere a compromessi, è strano vero? Ci togliamo un peso. Il sole brilla più luminoso e, almeno per un attimo, troviamo un po’ di pace.

Episodio 4, Nella vita ci si rialza

Tutto ciò che i chirurghi indossano, aiuta a presentarne l’immagine… I camici da laboratorio, quelli da sala operatoria ed i cartellini con i nomi… Tutti insieme aiutano ad indicare una figura autorevole… Qualcuno di cui potersi fidare… Quando però togliamo i vestiti… Beh, è un’altra cosa… Siamo sensibili, vulnerabili, umani.E soggetti a giudizi discutibili… Come chiunque altro.

Potrebbe essere difficile ammetterlo, per un chirurgo… Ma non c’è alcuna vergogna nell’essere umani. Smettere di nascondersi può essere un sollievo… Lo è anche accettare chi si è e lasciare che il mondo ti veda sotto questa luce. Un po’ di autocoscienza non ha mai fatto male a nessuno. Perché quando sai chi sei… Ti è più facile sapere cosa vuoi fare… E alla fine… quello di cui hai bisogno.

Episodio 5, Fuori controllo – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

A volte, le cose sfuggono al tuo controllo. Non le puoi cambiare. Non puoi piegarle al tuo volere. Non importa se sei già in ritardo di 45 minuti. Se i tuoi capelli non sono pettinati, non hai preparato la colazione e hai le cellule del cervello in emorragia da quando ti sei seduta qui. Mentre muori, muori dentro.

Episodio 6, Cambiare idea

I medici non hanno mai avuto tutte le risposte. Una volta quando eri malato ti toglievano il sangue come se ti servisse un cambio dell’olio. Dobbiamo costantemente ricrederci su ciò che ritenevamo vero e ridefinirlo. (voce fuori campo)

Ti puo spaventare scoprire che ti sei sbagliato su qualche cosa. Ma non dovremmo aver paura di cambiare idea. Di accettare che le cose sono diverse. Che non saranno mai più come prima. Nel bene e nel male. Dobbiamo essere pronti a rinunciare a quello che credevamo. Se siamo disposti ad accettare le cose come sono e non come le pensiamo, ci troveremo esattamente dove dobbiamo stare (voce fuori campo)

Episodio 7, Sono fatta per amarti

Due persone possono davvero essere destinate a stare insieme, fatte l’una per l’altra, anime gemelle. Sarebbe bello se fosse vero, che tutti abbiamo una persona che ci aspetta e che noi aspettiamo. Solo che non sono sicura di crederci.

I piani non vanno mai come credi che andranno, soprattutto con i bambini. Cerchi di restare incinta e non ci riesci, poi un figlio arriva quando meno te l’aspetti, forse perché non lo avevi pianificato. I piani non contano.

Forse invece ci credo, alla storia del fatti l’uno per l’altro. Perché non crederci, in fondo? Chi non vuole un po’ più di romanticismo nella vita? Forse dipende solo da noi fare in modo che accada. Incontrarsi ed essere fatti l’uno per l’altra. Almeno così saprai con certezza, se siete fatti l’uno per l’altra o no.

Episodio 8, L’amore ti rivolta

La maggior parte delle persone detestano gli ospedali. Ma non gli specializzandi del primo anno, per loro l’ospedale è un luogo magico, è poetico. Il rumore delle apparecchiature, il crepitio di un camice da trauma. È un luogo pieno di promesse, di emozioni, di sorprese. Un luogo i cui i sogni possono diventare realtà.

Non serve sentire il suono di un’arpa o il cinguettio degli uccelli o che cadano petali di rosa dal cielo. E sicuramente ci sono giorni nei quali non c’è poesia ma, se ti guardi intorno, le cose sono straordinarie. Perciò fermati un secondo, goditi la bellezza, senti la magia, vivitela. Perché non durerà per sempre, la poesia svanirà, le cose accadranno, le persone cambieranno, l’amore morirà. Ma forse non oggi.

Episodio 9, Non è finita

Il sistema adrenergico reagisce allo stress rilasciando ormoni che ci rendono vigili e reattivi. Il problema è che il sistema adrenergico non può dirci quello che è semplice nervosismo e quello che invece è un disastro incombente.

Il corpo non conosce la differenza fra nervosismo ed eccitazione, panico e dubbio, l’inizio e la fine. Il corpo ti dice solo di fuggire, certe volte lo ignori, è la cosa ragionevole da fare. Ma certe volte lo ascolti, devi seguire il tuo istinto, no? Quando il corpo ti dice di correre, corri.

Episodio 10, Le cose che abbiamo detto

Per poter affrontare nel modo giusto un problema, un chirurgo ha bisogno di tutte le informazioni possibili. Perciò facciamo domande, domande tipo: quando è iniziato il dolore? Ha mai avuto questi sintomi prima? Ci sono precedenti in famiglia? Al momento è sessualmente attivo? Ha subito un intervento ultimamente? Se non vuoi o non sei in grado di dare risposte, siamo costretti ad affidarci alle analisi per averle.

La prossima volta che sarai nello studio del tuo medico, ricorda: non ti fa tutte quelle domande per la sua salute, ma per la tua. Digli tutto, i piccoli dettagli non sono inutili, anzi completano il quadro. Non c’è fretta, prenditi tutto il tempo che vuoi. Comincia dall’inizio.

Episodio 11, La fine è l’inizio, l’inizio è la fine

Il grande giorno è arrivato, il giorno in cui avrai la notizia, il risultato dell’esame. La biopsia è maligna o benigna? Vivrò o morirò? Vuoi solo sapere, anche se la notizia ti spaventa. Così potrai andare avanti, qualunque cosa voglia dire.

Dicono che l’ignoranza sia una benedizione, perché una volta saputo del tumore o della prognosi non puoi tornare indietro. Sarai forte o soccomberai? È difficile prevederlo, perciò non ti preoccupare. Goditi il tempo che hai prima dell’arrivo della notizia. Sì, l’ignoranza è una benedizione.

Episodio 12, Camminare su un sogno

I pazienti dopo l’amputazione hanno spesso la sensazione della presenza dell’arto amputato, come se fosse ancora lì. Si chiama sindrome dell’arto fantasma. È come se il corpo non potesse accettare il terribile trauma subito. La mente cerca di avere di nuovo il corpo tutto intero. I pazienti con la sindrome dell’arto fantasma riferiscono diverse sensazioni, ma la più comune è il dolore. […] Il corpo può essere testardo quando si devono accettare cambiamenti. La mente non abbandona la speranza che il corpo possa tornare a essere intero. E la mente lotterà sempre per la speranza, con le unghie e con i denti. Finché non elabora un modo per comprendere questa nuova realtà, e accettare che quello che non c’è più, non ci sarà più.

Episodio 13, L’occhio che ci spia

Hanno installato le videocamere… Il grande fratello legge il tuo cartellino!

Abbiamo sentito tutte le parole d’ordine: Velocizzare, ottimizzare, integrare, adattare. Ogni giorno qualcuno inventa una nuova strategia, un metodo, una tecnologia per aumentare la nostra efficienza. Lo scopo è renderci la vita più facile. Ma la domanda è: Ci riesce?

Per essere davvero efficiente, devi eliminare quello che non funziona, devi capire quello che è importante e tenerti strette le cose che contano di più.

Episodio 15, Trattative difficile – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Dicono che ci sia un segnale sicuro di una negoziazione di successo, è quando le due parti lasciano il tavolo perché entrambe pensano di essere state fregate. Una situazione nella quale vincono tutti.

Dicono che negoziare sia un forma d’arte, eppure quando negoziamo abbiamo una strategia, usiamo tattiche. Strategie e tattiche non sono parole che usiamo per cercare un compromesso, sono parole per andare in guerra.

Episodio 16, Per questo lottiamo

C’è una procedura per curare l’epilessia che consiste nell’interruzione chirurgica del collegamento dell’emisfero destro e quello sinistro del cervello. L’obbiettivo è bloccare gli impulsi che provocano le crisi. Il problema è che interrompe anche la capacità del cervello di comunicare con se stesso. L’emisfero sinistro non ha più idea di cosa combini il destro, il paziente può avere problemi di coordinazione, memoria, parola. È una soluzione drastica che viene presa in considerazione solo quando non c’è alternativa perché quando un chirurgo fa quel taglio, non si torna indietro.

C’è una ragione se i chirurghi sono disposti ad azzardare interventi rischiosi, vincere o perdere tutto, oltre il punto di non ritorno con conseguenza devastanti. A volte, funziona.

Episodio 17, Il nuovo nome

Per un paziente in gravi condizioni un trapianto di organi significa un nuovo inizio, una seconda chance. Ma il corpo è programmato per combattere ogni invasore estraneo, persino uno che cerca di salvarlo. Perché un trapianto non garantisce una vita più facile. C’è la minaccia che il corpo rigetti subito l’organo.

Il processo di trapianto spaventa, i pazienti passano dall’ansia di ricevere un organo all’ansia che l’organo venga rigettato. L’ansia continua finché non riescono ad aprire gli occhi dopo l’intervento per vedere che il dono è stato accettato.

Episodio 18, Mani in mano

Il lavoro mantiene attiva la nostra mente, ci tiene lontani dai guai. Quando non lavoriamo stiamo con le mani in mano e il diavolo trova lavoro per chi sta con le mani in mano. E quando hai la mente a riposo, beh anche quello diventa campo d’azione per il diavolo.

Probabilmente ha tre braccia e la coda.

Le cose brutte capitano e così almeno sono pronta quando capitano!

All’inizio poltrire sembra una bella distrazione, fare pasticci, divertirsi. Tutti hanno bisogno di poltrire un po’ per concentrarsi su qualcosa oltre al lavoro. Anche se ci si concentra su qualcosa che spaventa un po’. Allontanarsi dal lavoro è l’unico modo per acquisire una prospettiva. Ed è solo quando tutto è in prospettiva che ci ricordiamo dove devono stare davvero le nostre mani.

Episodio 19, Non posso combattere questo sentimento

Supponiamo di essere in sala operatoria, a guardare un aneurisma situato nel lobo frontale del paziente; servono tre cose per rimuoverlo. Servono fiducia in se stessi, un bisturi undici e un istinto infallibile.

Ci sono delle sensazioni che si rifiutano di lasciarci, sono piccole distrazioni che ti bisbigliano nell’orecchio. Certe cose ti restano sotto pelle… per quanto ci provi non puoi ignorare il tuo istinto. È vero ciò che si dice segui sempre il tuo istinto.

Episodio 20, Lei mi uccide – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

I pazienti lo dicono sempre: “Me lo dica chiaramente, voglio sapere che sta succedendo!” e “Me lo dica, ce la faccio”. Non evitiamo le vostre domande per cattiveria, lo facciamo perché quando dite di voler conoscere la verità, non avete idea di quello che dite.

La verità è più di quanto si possa sopportare.

Dicono che la verità ci renda liberi, che cavolo ne sanno? La verità è orribile, spaventosa. La verità è più di quanto non si possa sopportare. Dovremmo essere sinceri con voi, perciò attenti a cosa chiedete quando entrate in un ospedale. Perché quando scoprite quello che succede davvero, potreste non riprendervi più.

Episodio 22, Tu credi nella magia?

Non esiste niente come la magia, per quanto ne sappiamo. E mentre da chirurghi studiamo i segreti del corpo umano racchiusi nell’intricata rete di cellule, tessuti e organi, quando le cose vanno male, terribilmente, terribilmente male, non abbiamo molti assi nella manica per rimettere in sesto un corpo. Ma c’è una sorta di potere, più un incantesimo in effetti, e quando ci riesce può essere davvero magico.

In quanto chirurghi, non siamo estranei alle fratture e alle lacerazioni del corpo umano. Anzi, sacrifichiamo la maggior parte della nostra giovinezza per imparare come risanarlo. Ma ci sono ferite che un chirurgo non può sanare, non da solo. Richiede un potere che noi non abbiamo.

Non esiste niente come la magia, non nel senso tradizionale del termine, nell’abracadabra o nel genio della lampada. Ma c’è una magia nel sapere che, anche se non tutto può essere risanato, a quasi tutto si può sopravvivere.

Episodio 23, Pronti a tutto – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Ti colpiscono sbucando dal nulla. Quando le cose brutte arrivano, arrivano all’improvviso, senza avvertire. È raro vedere che la catastrofe si avvicina. Non importa quanto ci prepariamo ad affrontarla.

Facciamo del nostro meglio, ma a volte non è abbastanza. Allacciamo le cinture, indossiamo il casco, scegliamo strade illuminate.. cerchiamo di difenderci. Cerchiamo di proteggerci con tutte le forze, ma non fa alcuna differenza. Perché quando le cose brutte arrivano sbucano dal nulla. Le cose brutte arrivano all’improvviso, senza avvertire. Ma dimentichiamo che, a volte, arrivano così anche le cose belle.

Episodio 24, La tempesta perfetta

Avevo una docente pazzesca in medicina. Sembrava invincibile. Poi, un giorno, si è dovuta far togliere la cistifellea ed è morta durante l’intervento. È morta dissanguata sul tavolo operatorio. Tutto quello che poteva andare storto è andato storto. Noi chirurghi abbiamo dato un nome a questo: lo chiamiamo “la tempesta perfetta”. Strano, non pensavo che potesse capitare a me.

C’è una fine a tutte le tempeste. Dopo aver sradicato gli alberi, dopo che tutte le case sono crollate, il vento calerà, il cielo si schiarirà tra un istante. E solo allora, nel momento della calma dopo la tempesta, sapremo chi è stato forte al punto da sopravvivere.

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Episodio 3, Tutti chiedono pietà

C’è un gioco che fanno i bambini all’aperto: si tengono per mano e al 3 cercano di strapparsi le dita. Devi resistere finché puoi, o almeno più dell’altro. Il gioco non finisce finché qualcuno non dice “basta”, non si arrende, grida pietà. Non è un gioco divertente.

Nel gioco, quando uno dei bambini grida pietà, l’altro lo ascolta e non gli fa più male. Ti piacerebbe che fosse così facile adesso? Non è più un gioco ormai e noi non siamo dei bambini. Puoi chiedere pietà quanto vuoi, ma non ti ascolta nessuno. Ci sei solo tu, che urli nel vuoto.

Episodio 5, Scommetto che punge

Il primo giorno alla facoltà di medicina, ho imparato questo: ci devi pensare bene e a lungo prima di fare il chirurgo perché devi impegnarti al cento percento. Devi essere nelle migliori condizioni possibili ogni volta che entri in sala operatoria. Quando i pazienti sono sul tavolo, completamente alla tua mercé, devono sapere che quando farai il primo taglio, sai quello che fai. Nessun’altra specializzazione richiede tanto tempo, concentrazione e dedizione completa… a parte forse, fare la mamma. (voce fuori campo)

E se la concentrazione sfuma? Se non puoi dare tutto? Non ti rimarrà più niente? Forse devi solo trovare una strada diversa. Ecco cosa è terrificante. E se non riuscissi a dare il cento percento? Forse devi solo tornare all’inizio e ricominciare tutto da capo. (voce fuori campo)

Episodio 6, La mappa di te

Quello per cui non ho tempo adesso è sentirmi dire da te che non posso. Ci sono sempre stata per te, ogni volta che ne avevi bisogno ed ora sono io ad avere bisogno di te. E, in teoria, dovresti aiutarmi. Invece la settimana scorsa mi hai messa da parte. Non hai più tempo per me, ormai, perché non hai tempo per le persone che vogliono cose che tu non vuoi. (a Cristina)

Episodio 7, Thriller – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Ogni anno ad Halloween scegliamo il tipo di costume che indosseremo: qualcosa di sexy o magari qualcosa di terrificante o puoi essere un supereroe, che è quello che cerco di essere io quest’anno.

Halloween non è per i deboli di cuore: c’è una sorpresa dietro ogni angolo. Alcune sorprese sono belle e alcune sono brutte sorprese. L’importante è che non lasciare che la paura della sorpresa ti impedisca di mascherarti e di bussare alla porta di un estraneo per fargli una domanda. Allora che sarà? Dolcetto o scherzetto?

Episodio 8, Due contro uno

Glioma, fibroma, blastoma. Qualunque sia il tumore le persone pensano che il tuo approccio sia lo stesso: trovi il punto del corpo in cui si nasconde, poi apri il paziente e tagli via tutto. Ma non stai combattendo soltanto contro un tumore, in realtà sei in guerra contro un miliardo di cellule.

Ti fai forza, continui a spingerti oltre ogni limite razionale e non accetti di arrenderti. Ma la verità dei fatti è che, per quanto tu ti sforzi e lotti per mantenere il controllo, quando tutto è stato detto e fatto, capita che tu sia sopraffatto comunque.

Episodio 10 Qualcuno che una volta conoscevo

Il nostro corpo è una massa infinitamente complessa di sistemi che interagiscono. Alla gente piace pensare che i medici vedano tutto chiaramente. Ma non sempre è evidente se una cosa sia un problema minore o un disastro clinico completo. Questo lo capiamo durante il primo anno di specializzazione. Passiamo il resto della carriera a mentire al riguardo. (voce fuori campo)

È solo un colpo di freddo. Fatti forza e vai avanti. Passerà. Non è niente di grave. Siamo medici. Capiremmo se ci fosse qualcosa che non va. Staremo bene. Non c’è niente che non va. (voce fuori campo)

Episodio 11, L’uomo sulla luna

Ogni medico ha i propri segreti. Siamo tutti degli scienziati secchioni competitivi. Alle elementari facevamo i vulcani più belli e realistici, che eruttavano davvero lava finta, al liceo passavamo ore a studiare i topini nei labirinti, per essere un giorno la persona che cambierà il volto della medicina, per sempre.

Scopriremo cosa è andato storto e poi proveremo ancora e falliremo ancora, perché il progresso è fatto così. Il progresso è fatto di molti fallimenti. E puoi dispiacerti, perché è triste, ma non puoi abbatterti. E poi un giorno avremo successo e salveremo la vita di una persona. E cammineremo sulla luna! In senso figurato, almeno.

A volte la chiave per fare progressi è riconoscere come fare quel primo passo, poi cominci il tuo viaggio. Speri per il meglio e tieni duro, giorno dopo giorno, anche se sei stanco, anche se vorresti mollare, non molli, perché sei un pioniere. Ma nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile.

Episodio 12, Parla ora – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

L’errore è inevitabile, ineluttabile, ma l’errore non deve mai avere l’ultima parola. Devi aggrapparti a ciò che vuoi. Non accettare i no è accettare quello che ti viene dato. Non cedere mai. Non arrenderti mai. Fatti avanti. Fatti avanti e prendilo. (voce fuori campo)

Episodio 13, Se potessi tornare indietro

Il problema è che sia le decisioni epiche positive che le decisioni epiche negative sembrano esattamente uguali nel momento in cui le prendi.

Se usassimo il buon senso e ascoltassimo il nostro cuore, forse ci accorgeremmo di aver scelto in modo saggio ed eviteremmo il rimpianto più profondo e doloroso di tutti: il rimpianto di esserci lasciati sfuggire una cosa meravigliosa.

Episodio 14, Devi nascondere il tuo amore

Il cancro è un bullo biologico. Gli piace la lotta e ti prende alle spalle. Aspetta che il corpo si senta tranquillo, che si senta sano e forte. È allora che il cancro si fa strada e cresce sempre di più. Il corpo non si accorge neanche del suo arrivo. Perché il cancro è maestro nelle sorprese. (voce fuori campo)

Puoi provare a nasconderti per evitare il bullo, ma nasconderti non servirà a molto. In realtà c’è solo un modo per vincere, lo devi combattere. E se sei così fortunato da uscirne vivo, prenditi un momento per festeggiare, prima di rimetterti in guardia pronto a combattere il round successivo. (voce fuori campo)

Episodio 15, Butta via tutto

Hai presente l’osso sacro? Una volta era la coda. E quel pezzetto rosa all’angolo dell’occhio? una volta era una terza palpebra. L’appendice ci aiutava a digerire cibi duri… adesso non serve a niente. La storia della nostra evoluzione è la storia di quanto ci lasciamo alle spalle, di quello a cui abbiamo rinunciato. Il nostro corpo mantiene solo ciò che gli serve veramente. Le cose che non ci servono più… le buttiamo via, le lasciamo andare. (voce fuori campo)

Perché ci fa stare così bene buttare via le cose, scaricarci, lasciarle andare? Forse perché quando vediamo quanto poco ci serve per sopravvivere, ci rendiamo conto del potere che abbiamo, in realtà, nello spogliarci di tutto e restare solo con ciò che ci serve. Nel conservare solo ciò di cui non possiamo fare a meno. Ciò che ci serve, non solo per sopravvivere… ma per stare bene. (voce fuori campo)

Episodio 16, Via da qua

C’è una particolare fase del parto, che è la parte più dura, si chiama stadio di transizione. Hai spinto tanto e a lungo e sei esausto… stremato, e dopo tanta fatica… non hai risultati. Durante la fase di transizione sembra di non poter andare avanti, ma è solo perché ci sei quasi.

La transizione è movimento, da una fase della vita a un’altra del tutto nuova. E può sembrare un tunnel lungo, buio e spaventoso. Ma si deve uscire dall’altra parte. Perchè quello che ti aspetta là fuori… potrebbe essere glorioso.

Episodio 18, Ti ammalerai

Le persone si toccano il volto circa diciotto volte ogni ora di veglia, questo le espone alle infezioni circa diciotto volte al giorno. Le infezioni hanno il brutto vizio di approfittare delle nostre abitudini: si diffondono toccando le porte, le superfici, i tasti degli ascensori, le penne, il bere dallo stesso bicchiere, anche le banconote. Possiamo solo cercare di impedire che si diffondano perché quando si diffondono le infezioni vincono.

È risaputo che i medici sono i pazienti peggiori, ignoriamo tutti i sintomi finché non ci accasciamo al suolo. Ci piace pensare di essere di un’altra specie rispetto ai nostri pazienti, ma nessuno di noi è invincibile, prima o poi dobbiamo fare i conti con il fatto che siamo esseri umani e che a volte anche ai più forti di noi serve aiuto.

Episodio 21, Cambio di cuore – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Negli ultimi vent’anni uno degli strumenti più preziosi di un medico è l’algoritmo. Il disturbo del tuo paziente va in una scatola. E la formula ti aiuta a decidere il da farsi. Ma che succede se il problema non entra in una scatola. Bene, all’improvviso si è soli, inaspettatamente e tra mille strade da scegliere. (voce fuori campo)

Allora che cosa fai? Come decidi, quando resti al buio? Come puoi sapere di non commettere il peggiore errore della vita di un altro? Chiudi gli occhi. Tieni tutti e tutto lontani da te e preghi che la tua voce interiore abbia ragione. Perché quando hai deciso… non puoi più tornare indietro. (voce fuori campo)

Episodio 22, Mai più torneremo insieme

Certe volte hai bisogno di partire, di cambiare prospettiva. Ma non sempre capisci di aver bisogno di cambiare prospettiva perché… beh… devi cambiare prospettiva per capirlo. È complicato.

Apri gli occhi. Cosa vedi? Altre possibilità? Questa visione ti a più speranza? L’obiettivo è questo. Anche se non sempre funziona così. A volte cambiare prospettiva ti fa solo vedere quello che hai perso.

Episodio 23, Qualsiasi cosa io faccia sembra che non vada bene

Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. I pronto soccorso sono aperti per le persone che hanno imparato questa lezione nel modo peggiore: paracadutisti, toreri, persone con idee audaci che spesso finiscono con ossa rotte e milze spappolate. I chirurghi sono preparati per affrontare le conseguenze delle idee audaci: noi raccogliamo i pezzi e facciamo del nostro meglio per prenderli e rimetterli insieme. (voce fuori campo)

Il problema delle decisioni audaci è che ti spaventano. Possono finire in lacrime o ossa rotte… e per questa ragione sono così emozionanti. (voce fuori campo)

Episodio 24, Paura dell’ignoto

Non hai finito perché non è la fine per te. Non c’è un traguardo, non c’è un punto d’arrivo. Devi continuare.

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Episodio 1, Forse l’ho perso nel vento

Quando avevo cinque anni mia mamma mi ha perso nel parco. Non mi ricordo molto, tranne che ero su una giostra e un attimo dopo lei era sparita. Non mi ricordo come l’ho ritrovata. Non mi ricordo come sono arrivata a casa. Ricordo solo quello che è successo dopo. Mi ha detto di non preoccuparmi. Mi ha detto che sarebbe andato tutto bene. Mi aveva detto che comiciava il gioco del silenzio, perciò avevo capito che non dovevo fare domande.. altrimenti le avrei detto “Ho dimenticato la bambola”. Amavo tanto quella bambola, soffrivo da morire per averla lasciata là. Buffo, vero, come funziona la memoria? Certe cose non riesci a ricordarle e altre non le dimenticherai mai.

Le tue tette non mi interessano Wilson, fuori!

Può essere bello perdersi. Certe volte dobbiamo perderci per ritrovarci l’un l’altro. E certe volte ci ritroviamo solo per perderci di nuovo. Non sempre puoi controllare quello che ti manderà alla deriva. E mentre sei lì alla finestra, a guardare la vita che stai per lasciare dietro di te, devi accettare… che è finita, è persa, esattamente come te. Ora non puoi far altro che stare fermo… respirare il momento e cercare di aprirti e andare ovunque il vento ti porterà adesso.

Episodio 4, Solo mamma lo sa

È il ricordo che resta davvero di una persona, dopo che se n’è andata.

Dicono che possiamo reprimere i nostri ricordi. Mi domando se invece non li teniamo soltanto al sicuro, da qualche parte. Perché non importa quanto siano dolorosi, i ricordi sono i nostri beni più preziosi, fanno di noi ciò che siamo. (voce fuori campo)

Episodio 6, Non ricominciamo – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Tu vuoi che Richard venga a cena? Hai vinto, accetta la vittoria ma non spingere troppo.

Episodio 7, Possiamo ricominciare da capo

Era più carina prima che Alex la rovinasse!

Io lui non me lo sono mai fatto però mi sono fatta George… una volta!

È dura dare una seconda chance. È persino più dura chiederla. Una chance di ricominciare, ora che sai quello che sai, ora che hai imparato qualcosa. La chance di fare una cosa completamente diversa. Una chance di rimediare ai tuoi errori, di tentare di correggere i tuoi sbagli. La chance di provare a ricominciare… da zero. (voce fuori campo)

Episodio 9, E adesso dove andiamo

A me serve una mano con i bambini. Mi serve supporto, la mia vita e il mio lavoro sono imprevedibili e… mi serve una persona che capisca questo e che ci sia quando non ci sono io. E che capisca che se non ci sono è perché devo restare esattamente dove mi trovo. Mi serve qualcuno che creda in questo e che sia dalla mia parte. Mi serve una persona… che sia li al mio fianco e che creda in questo. E mi scusi.. mi scusi, lo so. Le sembrerò pazza ma… non lo sono affatto ma… ho avuto una brutta giornata.

Episodio 11, L’unica cosa che potevo fare era piangere

Nessuno ha la memoria perfetta, o intatta. Confondiamo le cose, perdiamo la nozione del tempo, siamo in un posto poi in un altro e sembra tutto lo stesso momento, lungo e ineluttabile. Allora che significa? Che ci porteremo via? Quali pezzi del puzzle ci perseguiteranno? Quali ci faranno soffrire? Quali ci distruggeranno? Quali ci ispireranno? È proprio come diceva mia madre, la giostra non smette mai di girare. Non si può scendere!

Episodio 12, La grande finzione – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Fa paura rivelare tutto di noi stessi. La paura ci trattiene. Ma è poi così sbagliato? Forse. Può darsi. Però ci aiuta a essere riservati, a proteggerci. Non è sicuro tirare fuori tutti i nostri segreti, non possiamo svelare tutta la verità ed esporci al giudizio di Dio e degli altri… perché non appena la verità viene svelata, la si deve affrontare. (voce fuori campo)

Episodio 15, Sento la Terra che si muove

Guarda noi, siamo entrambi adulti, abbiamo relazioni stabili. Per una volta viviamo una situazione equilibrata… Ho dovuto rinunciare a Washington ma non fa niente, a volte lui non può e io dico ok. Siamo felici in armonia!

Avevi ragione, non ho bisogno di Derek. Non ho bisogno di lui in casa. Chiaramente non ho bisogno di lui per dimostrare che posso fare 89 interventi riusciti di fila. Vado alla grande, i miei figli sono felici, la mia carriera mi sorride. La partenza di Derek ha avuto l’effetto che doveva avere: ricordarmi chi sono al di là del mio matrimonio… e sono, tra parentesi, davvero pazzesca. Ma non per questo non voglio condividerlo con lui. Voglio dirgli che sono… che siamo… sulla cresta dell’onda.

Episodio 16, Non sognare, è finita

I fatti non sono sempre come appaiono. Spesso invece ci fanno intuire che andando in profondità c’è qualcosa di più grave. Sintomi, bandiere rosse, segnali d’allerta, fatti a cui dovremmo fare attenzione. Cose che non dovremmo mai ignorare. Cose brutte che potrebbero farci davvero male. Fatti ai quali forse è troppo tardi per rimediare. (voce fuori campo)

Episodio 17, Con o senza te

Quando stiamo un po’ di tempo senza certe cose, è facile dimenticare quanto ne abbiamo bisogno. Dimentichiamo ciò che avevamo una volta, dimentichiamo com’è vivere con una cosa di cui non abbiamo bisogno ma che vogliamo. Ecco perché è importante per noi ricordarlo, tenerlo a mente. Anche se possiamo fare a meno di qualcosa, non vuol dire che dobbiamo per forza farne a meno. (voce fuori campo)

Episodio 18, Da grande

Immagina la vita che sognavi di fare. Alla persona con cui sognavi di stare. Immagina il lavoro che sognavi di fare. Stai vivendo la vita che sognavi per te? Sei chi volevi essere… da grande? Apri gli occhi. Osserva bene intorno a te. Com’è il panorama? Ti piace quello che vedi? Ripensa a quand’eri piccolo… vivi la vita che immaginavi per te? O stai sognando ancora qualcosa di più grande? (voce fuori campo)

Episodio 20, Precipitare – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Perché le cose brutte capitano alle persone buone? Ci poniamo questa domanda così spesso che è diventata un cliché. Ma ce lo chiediamo perché le cose brutte capitano davvero alle persone buone. Costantemente. Puoi solo sperare che quando sarà il tuo turno saprai cosa fare, come reagire, come tenere duro. Ma la verità è che non sai quale sarà la tua reazione alla cosa peggiore che può capitare. Nessuno di noi lo sa… finché non gli capita. (voce fuori campo)

Episodio 21, Come salvare una vita

Buffo, vero, come funziona la memoria? Certe cose non riesci a ricordarle… e altre non le dimenticherai mai. La giostra non smette mai di girare…

Si hai ragione, hai sbagliato, non sei stata brava. Lo sai che giorno è domani? È venerdì, ci saranno altri pazienti che arriveranno, che dovranno essere salvati, la madre di qualcuno, il figlio di qualcuno, il marito di qualcuno e dovrai salvarli tu perché non possono salvarsi da soli… perciò impara da questo, migliora te stessa e farai meglio la prossima volta… Perché lui è stato il tuo caso! In ogni paziente che tratterai vedrai la faccia di mio marito e ti verrà in mente che lui è il paziente morto durante il tuo turno! Ti tormenterà, con quelli più gravi succede. E ne basta anche uno solo ma è lui quello che ti farà lavorare di più, che ti farà migliorare o ti farà arrendere! E non puoi sprecare la vita di mio marito arrendendoti! Perciò torna dentro perché non salvi la vita a nessuno qui!

Derek… è tutto ok. Puoi andare. Noi ce la faremo.

Episodio 22, Lei è andata via

Credevo di non farcela. Un po’ pensavo “e se faccio questo figlio e muoio?” … e poi è arrivata lei e ho visto il suo viso… e ho visto lui in lei. E’ bellissima. (a Alex)

Episodio 23, Il tempo si ferma

Come si fa a rientrare nel mondo? Fa paura. Il tempo era fermo e ora si corre veloce. Cerchi una scialuppa di salvataggio, qualcosa che ti dia una nuova speranza… ma sei pronto davvero a lasciare la tua piccola bolla felice e rientrare in quel enorme, accecante, terribile mondo spaventoso? Sei pronto a ottenere l’impossibile? (voce fuori campo)

Episodio 24, Tu sei la mia casa

Mio marito è morto, si mi giocherò questa carta. Tu, tu hai lasciato Ellis, non sei mai potuto stare con lei e ora è morta, Adele è morta. E tu, non so chi sia morto per te ma siete entrambi molto vivi e respirate e vi date sui nervi a vicenda, urlate, discutete e litigate e dovreste essere entrambi felici di poter fare queste cose. Io darei qualunque cosa per poterle fare ancora e nessuna di queste cose è una ragione sufficiente per non stare con la persona che ami soprattutto quando non ce n’è abbastanza e non ce ne sarà mai abbastanza di tempo. E lo sapete entrambi questo perciò qualunque cosa si sia messa fra voi, volete per favore trovare una soluzione

Puoi costruire una casa con qualunque cosa, renderla solida quanto vuoi. Ma una casa, una casa vera, è più fragile di quattro mura. Una casa vera è fatta dalle persone con cui la riempi. E le persone posso spezzarsi, è vero… ma qualunque chirurgo sa che quello che si è spezzato si può ricomporre. Una ferita può guarire. E non importa quanto sia buio fuori… il sole sorgerà di nuovo. (voce fuori campo)

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Episodio 1, Mazzate

Potreste pensare “qui ci sono già stato, questo mi è familiare, è storia vecchia”. Forse, vi chiedete perché siamo qui, ma, vi assicuro che state per scoprire che tutto è cambiato.

Non importa, c’è un modo giusto e uno sbagliato di comportarsi.

Voglio che vi fermiate a dare un’occhiata al corpo davanti a voi: non c’è niente di speciale in esso, è solo un corpo. Allora perché siete qui? Che c’è di tanto diverso? Cosa è cambiato? La mia risposta è: voi! Quello che è cambiato siete voi, voglio che buttiate tutto quello che credete di sapere sull’anatomia dalla finestra e guardiate questo cadavere come se non aveste mai visto un corpo umano. Ora prendete il vostro bisturi, mettetelo sotto il processo xifoideo, premete con forza, niente ripensamenti… e cominciamo!

Episodio 2, A testa alta

Il corpo ha undici apparati, tutti fanno cose diverse contemporaneamente. Per poterci mantenere in funzione o, meglio, vivi, gli serve una voce, un leader, un padrone e, nel nostro cervello, questo compito spetta all’ipofisi. Essa sente i bisogni del corpo ancora prima che si manifestino, lavorando no-stop. L’ipofisi comunica con tutte le altre ghiandole, dicendo loro quando produrre gli ormoni vitali, che ci servono per sopravvivere. Fa in modo che tutto fili liscio, in perfetto ordine. Non si può negare, ha il compito più difficile di tutti.

Allora aveva il potere assoluto sulla gente e rieccola qua!

Senza un leader forte la macchina va a scatafascio, ma è molto semplice: se il cervello lavora, il corpo ascolterà. Gli arti vogliono tenerti in piedi, i polmoni vogliono respirare, il cuore vuole battere, ma nessuno di loro può far niente… senza il cervello. Il cervello tiene tutto insieme come un capo.

Episodio 3, Io ho scelto te

Il corpo è un insieme di possibilità: ogni volta che ne incidiamo uno, dobbiamo affrontare una serie di decisioni. Alcune scelte vengono prese da altri, ma, in linea di massima, la chirurgia è come un libro in cui scegli tu il finale.

Non è un tuo problema. Insomma, è come quando cresci i figli: saranno quello che sono. Noi dobbiamo solo cercare di dargli tutti i vantaggi possibili. (ad Alex)

Quando devi fare scelte difficili, puoi farle solo tu. Con che cosa puoi convivere? Cosa puoi lasciarti alle spalle? Giusto o sbagliato, devi decidere. Per cosa sei disposto a lottare fino alla morte. La scelta è tua!

Episodio 4, Rock and Roll all’Antica

Forse vi sorprenderà, ma un chirurgo può sentirsi a disagio ad un corso di anatomia. Noi siamo abituati a rimettere assieme un corpo, preferiamo che i tessuti siano caldi, vivi. Di solito quando un chirurgo osserva un tessuto morto, significa che qualcosa è andato molto molto male.

Quando entrate in una stanza per dire a qualcuno che un loro caro è morto, non basta un elenco di procedure che avete memorizzato. La vostra faccia è quella che ricorderanno per il resto della loro vita. Stavano bene prima di incontrare voi, erano andati a prendere i figli a scuola, avevano preparato la cena ed è arrivata una telefonata, la polizia ha bussato alla loro porta, li ha portati qui con i loro figli, qui dentro. Perché voi poteste dar loro la notizia più brutta della loro vita. Cambierete la vita di quella persona per sempre, voi siete responsabili di quel momento. Perché, nell’istante in cui una persona passa da moglie a vedova, ci siete voi, solo voi, nessun altro che voi. Perciò quella persona non è un disturbo, non è una casella da cancellare su un elenco. Poi sarete parte della sua vita. Le vostre parole, la vostra faccia, perciò prendetelo sul serio e riconoscete l’importanza del vostro ruolo, e rispettate il fatto che il dolore di quella persona è la cosa più importante in quel momento. È tutto chiaro?

Io non mi domando cosa ci sia in giro… non sento di perdermi qualcosa, ho avuto un amore grande, stupendo, e quella fase è alle mie spalle. Ho i figli, e voi ragazzi, la chirurgia e sono felice. Non avrei mai pensato di poterlo essere, eppure lo sono, e non mi serve altro.

Ci sono cose nella vita che non si possono evitare. Non importa quanto ci mettano a disagio, e possono esserci dei vantaggi nell’uscire dalla nostra comfort zone, anche se il solo pensiero ci fa venire il vomito, anche quando non vorremmo fare altro che scappare su una montagna urlando. Ecco perché alcune persone dicono che, ciò che non uccide, ti rende più forte. Ma, certe volte, quelle persone non sanno neanche di cosa parlano.

Episodio 5, Indovina chi viene a cena

Voi due volete da bere? Margarita, vino, birra…

Io. Non ho. Fatto niente a te. Ho Perso mio marito, il padre dei miei figli, e tu sei disperata? Io non me lo posso permettere perché ho tre figli. Quindi ti prego chiudi il becco ed esci dalla mia camera! (…) Portala via da qui, prima che la uccida!

Ci vediamo lunedì. Non fare tardi!

Episodio 6, L’Io che nessuno conosce

Secondo i familiari, quest’uomo non era un fumatore, ma, in realtà, ha fumato due pacchetti di sigarette al giorno, chiuso in auto per vent’anni, all’insaputa della moglie e dei figli. A volte, la vergogna di un paziente è il problema più grosso. Cercano di nascondercelo, ma non puoi nascondere nulla a un chirurgo, il corpo non mente. La verità è qui, sotto gli occhi di tutti, e non serve neanche una parola.

Ci sto provando. Ho provato a superarlo, ad insegnarle, ma io non credo di poterlo fare. Ho pensato che Lui potesse sapere come devo fare con lei, perché lei è qui. Ho pensato che, forse, Lui può dirmelo. Perciò starò seduta qui ad aspettare un intervento divino, o chissà cosa.

Dicono che la vergogna controlli ogni aspetto del comportamento umano. È per quello che pensiamo di essere, ma, alla fine, non ci si può nascondere e il corpo non mente. La verità è lì, perché il mondo la veda. La vergogna può strangolarci, ucciderci, può farci marcire dentro, se decidiamo di lasciarglielo fare. Non lasciate che accada a voi!

Episodio 7, Qualcosa contro di Te

Ogni chirurgo è preparato a cercare problemi, a guardare una persona e dire “cosa c’è che non va?”. Siamo preparati ad aspettarci il peggior esito possibile. Se il tuo lavoro è far stare meglio le persone, sei automaticamente incline ad aspettarti il peggio per loro.

Odio quando fanno pipì.

È difficile lottare contro certi pregiudizi. È importante mantenere la mente aperta. È così che impariamo, è così che cresciamo, è così che andiamo avanti. Finché non lo facciamo più, finché non lasciamo che i nostri pregiudizi prendano il sopravvento. Finché non soccombiamo a quello che ci sembra giusto o bello o piacevole in quel momento. Perché, anche allora, dentro di noi, di solito, sappiamo che ce ne pentiremo!

Episodio 8, Cose perdute nell’incendio – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Si dice che il fuoco si combatte con il fuoco, nella medicina noi lo facciamo ogni giorno. Tagliamo per curare le ferite, facciamo del male per guarirti, attizziamo le fiamme, ma giocare con il fuoco è un gioco pericoloso.

Quando accendiamo il fiammifero, pensiamo di poter controllare la fiamma. Ci piace pensare di poterla controllare, in qualche modo. Ma il fuoco è estremamente difficile da controllare e, proprio quando credi di avere estinto le fiamme, il fuoco si riaccende, prende aria e divampa più caldo e più ardente di prima.

Episodio 9, Il suono del silenzio

Nelle riunioni di gruppo c’è il 75% di probabilità che siano gli uomini a parlare invece delle donne e quando parla una donna è statisticamente probabile che la controparte maschile la interrompa o si accavalli a lei mentre parla. Non sono maleducati. È scientifico, è scientificamente provato che percepire la voce femminile è più difficile per un cervello maschile. Che significa? Che in questo mondo, in cui gli uomini sono più grossi, più forti, più veloci, se non sei pronta a lottare… il silenzio ti ucciderà.

Ah, non ti diverti se guidi tu e ti fanno fare tardi!

Ho passato sei settimane senza parlare. Quando ti capita, vedi tante cose, ci sono tante cose che le persone non si dicono e che dovrebbero dirsi, perciò ascolta quello che ti dirò. So che ho avuto molto bisogno di te ma so anche che, e da molto tempo, che Jo ti ama. Ti ama tipo post-it sul muro. Non lo ignorare. Si può avere più di una persona, non credevo fosse possibile ma ora lo so, sembra che io abbia un paese intero! Perciò non devi preoccuparti per me, va e sta con Jo. Io me la caverò. Sto bene. (a Alex)

Non lasciare che la paura ti faccia tacere. Tu hai la voce, perciò usala. Parla forte. Alza la mano. Grida le risposte. Fatti sentire. A qualunque costo. Basta che trovi la tua voce e quando l’avrai fatto… riempi il silenzio maledetto.

Episodio 12, La mia prossima vita

Un giorno in cui non muore nessuno è una buona giornata. Così ha detto qualcuno una volta. Un attimo, io! L’ho detto io! Ogni volta che ti svegli e il tuo corpo si muove è una buona giornata. Puoi ricominciare, puoi dimenticare gli errori passati, puoi ricominciare da capo. Vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo. Tutte quelle scemenze che scrivono sui cuscini o sugli adesivi, sono tutte cose vere. Tu sei vivo, fanne tesoro. Non tutti sono vivi.

Katie Bryce, primo giorno del mio tirocinio, convulsioni misteriose, Cristina ed io abbiamo risolto, Derek ha operato, è stato il mio primo intervento Bailey. Come mai non lo ricordi?

Possiamo ricominciare. Ogni giorno abbiamo una seconda chance per diventare chi avremmo sempre voluto essere. Possiamo lasciarci il passato alle spalle o possiamo imparare dal passato e onorarlo. Sta a noi decidere che non è mai troppo tardi per cambiare.

Episodio 13, Tutti gli occhi su di me

A medicina conoscevo un tipo che negli week end faceva il mago alle feste di compleanno dei bambini. Fa uno strano effetto se pensi di segare in due una persona, ti devi esercitare molto. Quando sei sul palcoscenico e tutti gli occhi sono su di te, non vuoi che il pubblico ti veda in difficoltà, vuoi che veda solo la magia.

C’è una ragione per cui ci piace tenere certe cose per noi. Quando hai un pubblico, perfino i momenti più insignificanti diventano enormi. Perciò i momenti veramente grandi sembrano un terremoto. Il trucco sta nel non lasciare che la tensione ti impedisca di sfidare la fortuna. allora vai lì, nuda e impaurita…e fingi che nessuno ti guardi.

Episodio 14, Fuori posto

Alla nascita i bambini di solito piangono come se non ci fosse un domani. È rumoroso, spiacevole… ed è ingiusto. Quell’adorabile neonato è stato forzato a lasciare il grembo della madre e forzato a respirare l’aria con i suoi piccoli polmoni. È la natura umana, nessuno vuole essere lasciato fuori al freddo, rifiutato e solo.

Affetto, accettazione e amore incondizionato. Lo vogliamo tutti, lo cerchiamo tutti. Ma quando lo troviamo è assolutamente terrificante. Perché all’improvviso, come lo abbiamo trovato, può scomparire. E ci ritroviamo fuori al freddo… soli.

Episodio 15, Non aspetto più

Copriamo le ferite con cerotto e garza, per proteggere la ferita. Per prevenire l’infezione, per evitare al paziente ulteriori sofferenze. La parte difficile è quando devi strappare via la benda perché quello può far male da morire.

Fa male strappare quel bendaggio, non vogliamo vedere cosa c’è sotto ma forse non è la paura del dolore che ci trattiene. Forse, in realtà, abbiamo paura di scoprire che la ferita è ancora aperta… o che invece sta guarendo davvero.

Episodio 16, Quando fa tanto male

Non aver paura, non so quante volte l’ho detto. La matricola è davanti al paziente con in mano il bisturi o un ago o una clamp, impaurito di fare la prima mossa. Hanno paura. Sanno cosa fare. Gli serve solo una piccola spinta.

Non fermarti, non esitare, non puoi aver paura di quanto accadrà dopo. Non lasciare che la paura ti ostacoli. Per questo non operiamo da soli, ci sono medici, infermieri e specializzandi. La sala operatoria è piena di gente. Perciò quando qualcuno sta davvero male… non deve affrontare il momento da solo.

Episodio 17, Sai chi sei?

Mal di schiena, dolore alla mascella, nausea. Negli uomini probabilmente queste cose sono esattamente ciò che sembrano. Ma nelle donne sono tutti sintomi di un infarto. A volte il sintomo nasconde qualcosa di più profondo. Tutto dipende da come si presentano.

Che succede quando ti togli i guantoni e smetti di nasconderti dietro una maschera? Qual è la tua prossima mossa? Prendi bene la mira e vedi dove puoi colpire? Oppure ti fai da parte, aspetti un attimo e vedi se vieni colpito a tradimento? A te la mossa! Vai in ritirata o ti batti in quello in cui credi? Allora che pensi di fare?

Episodio 18, Una linea sottile – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Una volta studiavo per ore i vecchi filmati di mia madre. Analizzavo ogni mossa, ogni taglio, ogni decisione. Mettevo insieme un puzzle. Osservavo, studiavo, imparavo, è un lusso che non abbiamo quando un paziente aperto sul tavolo davanti a noi. Non c’è un tasto rewind, non c’è il replay. Dobbiamo solo tagliare e sperare in Dio di sapere quello che facciamo.

Con il senno di poi siamo tutti maestri. È facile capire quello che avresti dovuto fare quando lo puoi rivedere. Vedi i tuoi errori, sai come correggerli… ma è questo il bello, no?

Episodio 19, Tutto bene, mamma, è solo sangue

C’è un detto fra i chirurghi, ogni emorragia va fermata, è un po la nostra versione di anche questa passerà, ogni crisi prima o poi finisce, puoi salvare il tuo paziente oppure no. Così, in un modo o nell’altro l’emorragia si fermerà. A dire il vero, tra i modi di dire, non è tra i più confortanti.

Ogni emorragia va fermata… e a volte farlo ha un prezzo. Perdi un braccio, togli un organo… scegli di vivere con quella perdita, perché alla fine dei conti farai tutto quello che puoi per restare in vita. E a volte come per miracolo funziona, l’emorragia si ferma. Ma a volte, anche se dai il massimo… non è abbastanza.

Episodio 20, Grilletto facile

Spesso i chirurghi vengono valutati in base alla velocità e alla efficienza. Ma esse più veloci non vuol dire essere più bravi. Quando sei precipitoso rischi di fare la diagnosi sbagliata. Non sempre abbiamo il tempo di pensare prima di agire. E questo ci mette nei guai.

Una volta sparato il primo colpo ci siamo impegnati. Quasi non esiste il modo per tornare indietro. La questione diventa, continuiamo a rispondere al fuoco… e dichiariamo guerra senza esclusione di colpi?

Episodio 21, Avrai bisogno di qualcuno al tuo fianco

A volte non puoi farcela da solo, devi avere qualcuno al tuo fianco. In medicina abbiamo gli assistenti e il secondo parere. Giochiamo la mano, si tratta di vita e di morte qui.

La cosa importante nel far parte di una squadra è l’impegno, devi darti da fare, devi attribuire la vittoria, malgrado tutto. I tuoi compagni di squadra possono anche non piacerti qualche volta, devi imparare a passare la palla, devi dare tutto, da una parte o dall’altra. Ma se giochi duro, se dai tutto te sesso, se ti impegni davvero, la vittoria è molto più dolce.

Episodio 22, Mamma ci ha provato

C’è una storia nella Bibbia, due donne affermavano di essere la madre dello stesso bambino. Re Salomone doveva scegliere, due madri e il figlio va solo a una. A Salomone venne un’idea, propose di dividerlo a metà. Letteralmente propose di tagliare il bimbo in due. Le cose sono due, o una delle mamme rinuncia al figlio… o puntano i piedi entrambe… e il figlio viene fatto a pezzi.

Se vi domandate come finì la storia di Salomone, attenzione rovina la sorpresa, la vera mamma preferì rinunciare al bambino piuttosto che doverlo tagliare in due. Ma che succede quando ci sono due vere madri? È una sconfitta per tutti. Questa è tutta un’altra storia.

Episodio 23, Finalmente – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Le infezioni hanno un modo subdolo di insinuarsi. Ti senti benissimo, pensi che l’infezione sia passata e poi riappare… dal nulla. Quando il corpo è ancora debole, quando ti sei appena ripreso. E una volta che l’infezione si diffonde che va nel sangue, beh… devi stare attento, perché quel tipo di infezione… può ucciderti.

Entrambi abbiamo perso qualcuno, non vuol dire che apparteniamo a un club! (…) Dovrei essere come te, distaccato e fico! Qualcuno riesce mai a smuoverti?

Hai presente quella cosa? Quella cosa terribile di cui pensavi di esserti liberato? E se non fosse così? Hai presente quella cosa? Che credi di aver risolto? E se non fosse così? Quando sai di aver superato qualcosa? Quando è il momento di andare avanti? Forse non lo saprai mai. Forse devi solo tastare il terreno, vedere come ti fa stare. E se ti fa stare bene, ma bene davvero e allora che cavolo, io dico buttati!.

Episodio 24, Affari di famiglia

L’amore non conosce confini, così dicono. Io non lo so, mi sembra di aver visto dei confini e di averli superati un paio di volte. L’amore ha sicuramente di confini, io ho visto dove finisce.

Ti fai delle idee, non farti delle idee, non ci sono idee per te. (…) Non voglio essere perfida, solo che non voglio che ti affezioni, ho tre figli, un lavoro importante…

Ok, beh, prendo nota, non vuoi stare con me… Amici che hanno fatto sesso una volta!

No, abbiamo scritto i voti coniugali su…su un post-it! (…) Mi amava al punto che non glie n’è importato. Poveretto, gli ho a malapena concesso una cerimonia.

L’amore ha dei confini, lo sappiamo. Li abbattiamo, li ricostruiamo e poi li buttiamo giù di nuovo. Ma deve essere per forza cosi? Non possiamo imparare? Non possiamo essere coraggiosi? Non possiamo crederci? Perché forse ci serve solo questo. Un po’ di coraggio, un po’ di speranza, un po’ di convinzione. Forse non ci sono confini, se scegliamo di non vederli. Forse l’amore è infinito se siamo così coraggiosi da decidere che l’amore è infinito. Forse tutti possiamo essere felici. O forse…datemi un minuto, qualcosa mi verrà in mente.

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Episodio 1, Undo (Annulla)

Desideri mai di poter tornare indietro? Non dire quella cosa, non fare quella cosa. Non c’è il tasto annulla, possiamo solo sperare di imparare di cambiare, no? Possiamo fare meglio. Non possiamo cancellare quanto abbiamo fatto. Non si può annullare il passato. Perché il futuro continua a venirci incontro.

Meglio tenere il passato nel passato, andare avanti, imparare dal passato. Se non impariamo dai nostri errori, finiremo in un futuro che non abbiamo scelto. Il passato è scritto, non si può cambiare, quel che è fatto è fatto. Ma il futuro è una nostra scelta… nel bene e nel male.

Non è cieca, l’ha meritata. Quando sono arrivata qui era uno degli uomini peggiori che avessi incontrato nella mia vita e ora è uno dei migliori, so che entrambi quegli uomini sono ancora in lui, voglio solo che vinca quello giusto.

Episodio 2, Catastrofe e cura

Come chirurghi siamo custodi dei nostri fratelli, fino alla morte, dal grembo alla tomba. Vediamo le paure dell’altro, vediamo il panico del fallimento, vediamo noi stessi… e a chi piace vedere tutto questo?

Entriamo da quelle porte come specializzandi, pieni di problemi, lupi solitari, rock star minori che stanno per diventare grandi. Insieme veniamo gettati nella mischia, ci dicono di salvare delle vite insieme, di salvare noi stessi. Diventiamo una famiglia. E anche quando combini un gran casino, la famiglia è sempre lì, sempre a disposizione. Dal grembo alla tomba, fino alla morte.

Episodio 3, Non faccio miracoli

Ogni paziente che riceve brutte notizie vorrebbe essere l’eccezione, quell’uno su un milione, il miracolo. Ma noi chirurghi non crediamo nei miracoli, siamo quelli che devono farli succedere.

In realtà, una bella fetta dell’ospedale è mia, perciò tecnicamente lo sono!

I miracoli non sono sempre enormi, la febbre scende, i punti tengono, l’osso si salda, per questo può essere difficile notarli e possono essere una rottura di scatole. Non mi fraintendete, i miracoli piccoli sono enormi. Un piccolo miracolo è sempre un miracolo, solo che potrebbe non bastare per salvarci.

Episodio 4, Caduta lenta

Più il colpo è duro, più fa male. Di solito è così. Perciò noi prescriviamo farmaci, ghiaccio, compressione, riposo. Cose che fai per eliminare il dolore immediato. Ma il dolore lo puoi alleviare fino ad un certo punto e quando l’effetto dei farmaci svanisce… fa male davvero.

C’è una ragione per cui queste cure sono chiamate temporanee, non sono fatte per durare per sempre. Ma che succede se ti capita una cura che continua a funzionare? Ti opponi? Cerchi di resistere? O fai un passo indietro e decidi che forse accettarla… è la cura migliore di tutte.

Episodio 5, Entrambe le parti

C’è un motivo per cui tante barzellette sui medici iniziano con «c’è una notizia buona e una cattiva». Spesso le brutte notizie sono talmente brutte che quando capita qualcosa di buono, tendiamo un po’ ad esagerare.

Ho bisogno di aria.

Dietro ogni nuvola c’è il sereno. Ma è comunque una nuvola. Una nuvola può poter dire qualche goccia o una tempesta. Perciò goditi i giorni belli quando arrivano. Cerchi di essere ottimista. Cerchi di ricordati che anche quando ricevi una cattiva notizia… per qualcuno è una buona notizia.

Episodio 6, Ruggire – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Avete sentito quella storia? Un bambino intrappolato sotto un auto e i genitori trovano la forza sovrumana per sollevare l’auto e salvare la vita del figlio. Mi sono sempre chiesta se fosse vero. Se una persona che amo fosse ferita o in trappola, il mio istinto entrerebbe in azione? Saprei cosa fare? Io la solleverei l’auto? Farei scudo con il mio corpo? Picchierei qualcuno fino a fargli perdere i sensi? Mi piace pensare di sì.

Quando una persona che ami è fisicamente in pericolo, trovare la forza necessaria per salvarla è facile. Ma a volte la minaccia non è fisica, a volte è più profonda. In quel caso nessun istinto ti può salvare, nessuna forza sovrumana, nessuna scarica di adrenalina. Non puoi tirarti fuori da solo da sotto l’auto che ti schiaccia. Quello che puoi fare è sederti… e aspettare. E desiderare che fosse andata in modo diverso.

Episodio 7, Perché cercare di cambiare adesso?

Se non è rotto, non lo aggiustare. Vale per il corpo umano, come per una lavatrice o un frullatore. Un bravo chirurgo sa che se incasini qualcosa che in realtà va bene… alla fine chi va nei casini, sei tu.

È dura ammettere di aver sbagliato e che anche se sembra che tutto vada bene, c’è un problema…qualcosa si è rotto e devi capire se può peggiorare e pensare a ripararlo… sennò, tutto andrà a pezzi.

Episodio 8, La sala dove tutto accade

C’era una famiglia in Italia, che non dormiva mai. Soffrivano di una malattia genetica che li teneva svegli per mesi, fino a che il corpo non ha ceduto. Perfino dopo tanti anni, gli scienziati in realtà, non capiscono perché dormiamo, sappiamo solo che dobbiamo dormire, perché senza il sonno prendiamo decisioni sbagliate, diciamo cose che non dovremmo e a volte, vediamo cose che non ci sono.

Non lo posso guarire perché nessuno lo può guarire, perché è morto tesoro. Papà è morto.

Tutti siamo arrivati a quel punto di sfinimento. Il punto in cui nulla ha più senso. Senti dolori ovunque, il cervello si annebbia e ti senti intrappolato in un tunnel… e vuoi solo il tuo letto. Allora come puoi andare avanti? Come puoi non sederti e arrenderti? Certe volte è facile, certe volte fai dei giochi nella mente… inventi una persona, una persona buona. Qualunque cosa ti aiuti ad andare avanti.

Episodio 9, Non hai fatto niente

I chirurghi combattono. Combattiamo contro la morte, dobbiamo farlo. Ma alla fine, se ci si basa sul passato, vince la morte. Possiamo vincere la battaglia ma mai la guerra. Quindi il segreto è morire in battaglia, lottare per la causa giusta, per la persona giusta. E se uno cade… si cade tutti insieme.

Alex, tu ora torni a casa e ti fai una bella dormita. E poi domani…Sì, domani andrai in tribunale e gli dirai chi sei, che sei un chirurgo che salva i bambini, che fa i waffle per i bambini, che hai fatto una sola stupidaggine e affronterai tutto quello che dovrai affrontare ma non ti butterai alla mercé di chichesia andando in prigione. Ok? (…) Qui si parla di te! Credi che sia nobile quello che vuoi fare? Non lo è affatto, vuol dire mollare e ammettere tutte le cose negative che hai detto su di te e io non te lo permetto!

Alex ascoltami bene puoi fare meglio di così. Tu sei più forte. Non fare come se fosse colpa tua. Ti conosco, tu fai così. Ma ti prego, ti prego non farlo. Non possiamo arrenderci dopo tutto questo tempo. Dobbiamo essere uniti, dobbiamo lottare. Perché siamo solo noi due ora, eravamo in cinque e siamo solo tu ed io ora e io non posso restare sola, non posso. Io morirei per battermi per te Alex, sai che lo farei. Ma tu non puoi arrenderti. Non puoi gettare la spugna. Perciò, qualunque sia la ragione per cui vuoi farlo, ti prego… non farlo. (messaggio vocale)

Episodio 10, Puoi guardare (ma è meglio non toccare)

Una volta i medici facevano visite a domicilio. Così se ti tagliavi un dito, ti svegliavi con un inizio di colera… potevi chiamare il medico, come la pizza a domicilio. Uno stimato membro della comunità al tuo servizio, il massimo dell’assistenza privata.

C’è una ragione se un medico preferisce vedere il paziente di persona, faccia a faccia… è il tenersi per mano, il contatto fisico, il barlume di un’unione. Ci prendiamo per mano per avere la sensazione di essere insieme vicini. Stabiliamo un contatto fra di noi, perché se non lo facessimo… ci sentiremmo troppo, troppo soli.

Episodio 11, Dove sono tutti?

Tutti abbiamo degli eroi. Persone che ammiriamo, a cui vorremmo assomigliare, che ci insegnano come essere migliori perché loro sono migliori di noi. Sono dei grandi se non li guardiamo troppo da vicino… perché se ci avviciniamo troppo, ci rendiamo conto che sono persone normali e le persone normali possono deluderci.

I nostri eroi non sono speciali, sono persone comuni, sono come noi, cercano solo di sopravvivere. Cercano di essere felici, cercano di fare meglio, di essere migliori, di stare meglio. Gli eroi non sono più speciali, più coraggiosi di noi, dopotutto siamo tutti umani. Soffrono, si spezzano, sanguinano… ma a volte, di tanto in tanto, quando è importante, fanno la cosa giusta, e allora cambia tutto. Un eroe è un essere umano ma il punto è questo, se lo possono fare loro lo puoi fare anche tu. E così, vai avanti, non molli, a testa alta combatti e sei lì per risolvere le cose.

Episodio 13, Va solo molto peggio

Nel 1949 Edward Murphy ha condotto un esperimento con un razzo su rotaia per vedere quanta tensione potesse sopportare un essere umano. L’esperimento di Murphy è fallito in modo clamoroso, più e più volte… inutile dirlo, era partito col piede sbagliato. Per questo si chiama legge di Murphy, perché se qualcosa può andar male, andrà male.

Quando le cose cominciano ad andare male è difficile spezzare il cerchio. La legge di Murphy non è fisica, è solo una cosa che ha detto un uomo per giustificare una giornata di merda. Anche se le cose vanno male, non vuol dire che siano fuori controllo. Sta a noi aggiustare le cose… sta a noi prendere tutto quello che può andar male, e farlo andare bene, sta a noi provarci quantomeno.

Episodio 14, È come tornare a casa

Io non vado alle rimpatriate: liceo, università, specializzazione… Non mi interessa la conversazione superficiale con tante persone che ricordo a malapena. Se voglio delle persone nella mia vita faccio in modo di tenermele… oppure, forse non so come liberarmene.

Io non faccio rimpatriate ma capisco perché le persone le fanno. Puoi sentirti come non ti sentivi da tanto tempo. È confortevole, familiare… è come tornare a casa. Vedi come sono diventate le persone, se hanno realizzato le proprie speranze e i sogni o se hanno perduto speranze e sogni. O forse vedi che hanno trovato quello che noi tutti dovremmo trovare, nuove speranze, nuovi sogni.

Episodio 15, Guerra civile

C’è una vecchia storia di un padre che aveva due figli. Quando seppe che stava per scoppiare la guerra civile mandò un figlio a combattere per i nordisti e uno per i sudisti. Pensava che se avesse avuto un figlio su ogni fronte, uno di loro sarebbe uscito vivo. Perché quando combatti una guerra in casa, le vittime sono i tuoi vicini, i tuoi amici, la tua famiglia…e tu resti da solo.

La guerra non è civile. Scegli da che parte stare e la difendi, attacchi…ferisci delle persone, vieni ferito. Combatti, combatti e combatti… a che scopo? Contro che cosa combattiamo? Per che cosa combattiamo? Quando è il momento di lasciar perdere tutte queste sciocchezze. E semplicemente arrendersi.

Episodio 17, Finché non te lo sento dire – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Le cose si spezzano, un guscio d’uovo non tornerà intero. Una finestra rotta è rotta. È il secondo principio della termodinamica, chiamato anche vita. Le cose di rado si aggiustano, ma si rompono sempre.

Ok, allora dovresti invitarmi a cena fuori.

Tutto si spezza a un certo punto, per tutti è lo stesso, è la legge. Siamo stati creati così. Dobbiamo affrontare la cosa e accettarla. E provare a tenere insieme i pezzi. Finché possiamo.

Episodio 18, Chetati, anima mia

Quando l’Alzheimer di mia madre si è aggravato, un giorno riordinando le sue bollette ho trovato un taccuino. Sopra c’era scritto “importante: dire a Meredith di non…” tutto qua, non ha mai finito quella frase. Dire a Meredith di non fare cosa? Di non bere troppo? Di non accarezzare cani sconosciuti? Di non innamorarsi del primo che passa? Di spegnere l’irrigazione. Non parlavamo molto in quei giorni… me ne dispiace, magari l’avessimo fatto.

Penso continuamente all’appunto di mia madre dire a Meredith di non…, di non abbattersi? Di non preoccuparsi? Di non arrendersi facilmente? Di non innamorarsi? Di non avere figli? Di non dire bugie. Mi ha lasciata con il dubbio, cosa fare, cosa non fare. Mi ha lasciata sapendo che tutto dipendeva da me e solo da me. E mi ha lasciata senza nessuno a cui chiederlo, così avrei deciso io cosa volesse scrivere. Dire a Meredith di non avere paura. Addio mamma.

Episodio 19, Quel che è dentro

La curiosità uccise il gatto. Uccise anche tanti antichi greci quando Pandora aprì quel vaso colmo di morte, pestilenza ed il resto. Perché dobbiamo sapere cosa c’è dietro la porta numero tre anche se siamo quasi certi che per noi sarà un male?

Meggie può farlo, insomma ha sepolto sua madre, va a trovarla, le porta i fiori e poi fa la sua vita.

Mettetevi nei panni di Pandora. Le danno un dono, un vaso meraviglioso pieno di cose che lei non sapeva neanche l’esistenza. Certo che l’ha aperto, voi non l’avreste fatto?

Episodio 20, Nell’aria stanotte

Turbolenza. Va da qualche piccolo scossone fino a un catastrofico fronte temporalesco che potrebbe buttar giù la tua lattina volante. In chirurgia le chiamiamo complicanze. C’è un intoppo, un ostacolo, una turbolenza. Quindi sapete com’è… meglio allacciare le cinture di sicurezza.

Una delle cose più imprevedibili delle turbolenze è quello che succede dopo. Tutto è scombussolato, danneggiato, sottosopra. Allora se hai una chance per evitare l’aereo che precipita, la cogli al volo? Vai sul sicuro? Oppure sali a bordo e corri il rischio.

Episodio 21, Non fermarmi adesso – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Non volevo farti soffrire. È l’ultima cosa che vorrei. Perché ti voglio bene più di qualunque altra cosa. Perciò, per quanto tu sia arrabbiata, per quanto tu voglia escludermi sappi questo… sei mia sorella, che ti piaccia o no. E ci sarò per sempre.

Episodio 22, Lascialo lì

Il cranio protegge il cervello. La cassa toracica difende i cuore. Il corpo è costruito per proteggere le parti più vulnerabili. Almeno così, dovrebbe funzionare.

Il corpo si adatta, si protegge ma non può chiudersi del tutto, se no non vivremmo davvero, giusto? Così lasciamo la porta aperta ancora un po’. Sperando come pazzi che valga la pena rischiare.

Episodio 23, Veri colori

Ci sono momenti in cui tutte le stelle si allineano, tutto sembra andare come dovrebbe. La tua vita sembra essersi risolta. Non è come se tutti i nostri problemi fossero spariti. È solo che all’improvviso i problemi sono gestibili, è una sensazione così bella che ti chiedi se sia tutto vero. E se ho imparato qualcosa, posso dire che è vero, è molto vero, ma è una sensazione che non dura.

Ci sono giorni in cui pensi di poter fare qualunque cosa. E senti che andrà tutto bene. Come dicevo, è una sensazione che non dura, non voglio essere cinica, solo che anche quando una giornata comincia molto, molto bene…quella giornata può finire molto molto male.

Episodio 24, L’anello di fuoco

Quando la vita ci forza di fare qualcosa di impossibile, c’è come un’esplosione nel corpo. Una scarica di ormoni esplode dentro di noi, rendendoci più forti. Più veloci. La biologia supera la paura, e questo rende possibile l’impossibile.

Nessuno si sveglia pensando il mio mondo esploderà oggi, il mio mondo cambierà. Nessuno lo pensa ma a volte capita, a volte ci svegliamo, affrontiamo le nostre paure. Le prendiamo per mano. E restiamo lì, in attesa a sperare, pronti a qualunque cosa.

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Episodio 1, Abbatti la casa

Una dolorosa ironia per i medici è che spesso dobbiamo farti stare peggio per poterti curare. Se un osso non guarisce bene lo dobbiamo rompere di nuovo, se una cicatrice è troppo spessa la dobbiamo rimuovere e creare una nuova ferita. Dobbiamo abbattere per poter ricostruire.

Studiamo medicina perché vogliamo imparare a riparare un osso rotto. Ma impariamo in fretta che spesso dobbiamo rendere le cose peggiori prima di poterle migliorare. È rischioso e spaventoso per i chirurghi e per i pazienti ma di solito ne vale la pena. Tu hai una seconda chance di vita e noi dobbiamo essere gli architetti di quella chance. È una vittoria… quando funziona.

Episodio 2, Distratti dal dolore

C’è un modo di dire che si sente spesso negli ospedali, ed è così: il dolore è inevitabile, la sofferenza è facoltativa. Ma dubito che la persona che l’ha coniato abbia subito un grande intervento chirurgico… o forse non parlava del dolore fisico ma dell’altro tipo di dolore, quello peggiore. Forse parlava del dolore cocente, lancinante, furente che ti dice che sei un fallito e un truffatore. La sofferenza è facoltativa. Quella persona non sapeva di cosa parlava.

Come chirurghi, tentiamo di eliminare il dolore; come esseri umani, tentiamo di evitarlo in ogni modo. Quando non riusciamo ad evitare il dolore, cerchiamo di capirlo… con piccole citazioni concise che ci schiariscano le idee. Tipo, soffrire è facoltativo, oppure, il tempo guarisce ogni ferita… e quella che preferisco, ogni sofferenza ha uno scopo. Dio, spero che questa sia vera.

Episodio 3, Vai alla grande o vai a casa

Vi svelo un segreto… i medici non sono dei. Ci piace farvi pensare che abbiamo una risposta a tutto. Dovete fidarvi di noi tanto da lasciarvi tagliare le carni e frugare all’interno. Perciò è meglio se pensate che sappiamo il fatto nostro. È meglio se non sapete che proprio come voi, noi siamo ansiosi, insicuri, arrabbiati. Dovete lasciarci intervenire su di voi con un bisturi. Quindi è meglio se non sapete che come voi, noi siamo distrutti.

Allora come si fa? Come salviamo le vite quando la nostra va a rotoli? Tanto per cominciare non operiamo mai senza un assistente. Esaminiamo il caso clinico. Riuniamo l’équipe e accettiamo di non dover fare tutto da soli.

Episodio 6, Vieni in barca con me, baby

Supereroi, soldati, primi soccorritori, pensiamo a loro quando pensiamo al coraggio… ma dovrebbero entrare anche i chirurghi nell’elenco.

I chirurghi non indossano mantelli né armature, non portiamo pistole e nessuno ci fa sfilare in parata. Ma anche noi lottiamo per salvarti la vita. In più abbiamo un coltello in mano, sapendo che potremmo porre fine alla tua vita.

Il coraggio non sempre è buttarsi nel fuoco. A volte vuol dire affrontare il passato. E nelle giornate più dure, vuol dire affrontare il futuro.

Episodio 7, Chi vive, chi muore, chi racconta la sua storia

I chirurghi sono scienziati, istruiti a credere solo in ciò che possono vedere e toccare. Ma questo insegnamento non vale sempre.

Scienziati o no, coloro che fanno questo lavoro da tempo sono costretti a prendere atto dei misteri della vita. Siamo costretti a prendere atto che alcuni tipi di magia esistono. E la storia e i ricordi e i fantasmi del nostro passato a volte sono tangibili come tutto ciò che possiamo stringere tra le mani.

Episodio 8, Fuori dal nulla

Ci sono dei disastri che non puoi prevedere. Non importa l’accuratezza dei tuoi programmi… una piccola sorpresa che cambia tutto. In chirurgia la chiamiamo complicanza… nella vita è una catastrofe. !

Un intoppo, un glic, una brutta sorpresa. Richiede misure estreme, bisogna reagire in fretta, cercare di stare al passo… perché è venuta dal nulla… e può portare via tutto.

Episodio 9, Quattro stagioni in un giorno

Ci sono momenti, in sala operatoria, in cui va tutto a rotoli e non importa quante tu ne abbia viste, quanto tu sia pronto, quanto aiuto ti diano, niente può davvero prepararti. Non puoi fermarti o il tuo paziente muore. Il problema è che in quei momenti il tuo istinto ti dice di restare immobile.

Allora che facciamo quando l’istinto ci dice di restare immobili, quando non riusciamo a vedere la risposta giusta? In quei momenti di solito è una buona idea seguire l’istinto e fermarsi un attimo, perché le decisioni prese nel fervore del momento possono rovinare tante vite.

Episodio 12, Harder, better, faster, stronger

Tutti conosciamo la citazione “il genio è per l’1% ispirazione e per il 99% traspirazione”. Facile a dirsi per Thomas Edison, lui aveva tutte buone idee.

L’ispirazione non è qualcosa di mistico e irraggiungibile. L’ispirazione è un seme, quel seme diventa visione, quella visione diventa un obiettivo. E si spera che quell’obiettivo diventi una vittoria. Ho detto, si spera.

Episodio 13, Hai davvero presa su di me

Il più lungo intervento chirurgico di cui si abbia notizia è durato quattro giorni. I chirurghi dell’equipe si sono dati il cambio con il bisturi in mano anche per diciotto ore di fila. Provate ad avere qualunque cosa in mano per diciotto ore. Ora immaginate di avere in mano anche la vita di qualcuno.

Quando stringi qualcosa troppo a lungo i muscoli prendono la forma della posizione che hai assunto. Questo vale per il cuore e per la mente, oltre che per le mani. È perché sai che il dolore arriverà che è più facile non lasciare la presa.

Episodio 14, Le regole del gioco – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Per i chirurghi, ogni giorno è una nuova partita. Ci siamo allenati, ci siamo esercitati, conosciamo le regole.

A differenza delle leggi della scienza, le regole della vita non sempre sono chiare. Ci sono regole non scritte, altre regole che lasciano spazio all’interpretazione. E quando pensiamo di aver capito le regole, succede qualcosa che cambia completamente il gioco.

Episodio 15, Vecchie cicatrici, cuori nuovi

In media un cuore sano batte 115 mila volte al giorno. Se ci eccitiamo, la frequenza cardiaca può anche raddoppiare. Il cuore pompa 7500 litri di sangue nel nostro corpo, 24 ore al giorno, non riposa mai. Il cuore è il muscolo che lavora di più nel nostro corpo ma quando è danneggiato è come la pelle, cicatrizza. E il tessuto cicatriziale sul cuore può essere molto pericoloso, lo indebolisce. E alla fine un cuore pieno di cicatrici smette di funzionare.

Le cicatrici del cuore non guariscono, ma col tempo le cicatrici possono cambiare. Possono diventare più lisce, spianarsi… E alcune cicatrici possono persino sparire.

Episodio 16, Sospesi nel tempo

I primi chirurghi erano vivisezionisti. Quando aprivano un corpo non avevano alcuna intenzione di chiuderlo. Volevano solo vedere cosa ci fosse dentro… e hanno trovato un mondo di possibilità. La possibilità di guarire, di cancellare il danno, di tornare indietro nel tempo.

Quando le nostre peggiori paure si materializzano, quando tutto quello su cui contavamo sparisce… c’è comunque qualcosa che ci spinge a sistemare il passato o a sistemare il nostro futuro. Quando l’unica cosa che merita davvero la nostra attenzione è il presente… e le sue infinite possibilità.

Episodio 17, Un giorno come questo

Per questo i medici ti scrutano come un falco, ti tengono sotto osservazione. Per questo ci comportiamo come se ogni movimento, ogni suono, ogni azione e reazione fosse questione di vita o di morte. Perché è cosi.

E un solo giorno può regalarci più opportunità di quante non potessimo immaginare.

Episodio 18, Trattieni le lacrime – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

La vita non ci deve niente, è così e basta. Come un fiume, va come deve andare. Puoi provare a lottare contro la corrente… o imparare a cavalcare l’onda. In quanto chirurghi ci dedichiamo a battaglie infinite contro la corrente.

A volte la corrente ci porta esattamente dove vogliamo andare. E a volte ci sbatte forte contro gli scogli.

Episodio 19, Beautiful dreamer

Quando sei piccolo e annunci ai tuoi genitori che vuoi diventare medico, loro sono entusiasti. Giochi a fare il medico sugli animali di peluche e sogni. I sogni diventano progetti, corsi di accesso a medicina, università, specializzazione, borse di studio. Ci vogliono quasi 15 anni per prepararsi ad essere un chirurgo, ma non importa quanto ti prepari…15 anni non bastano.

Trascorriamo la nostra infanzia a scrivere i nostri sogni nei diari. Da grandi quei sogni diventano silenziosamente realtà, ogni singolo giorno, ma a volte dimentichiamo di farci caso, finché è troppo tardi. Perciò rallenta e lasciati andare. Permettiti di assaporarlo. Perché a volte, anche i sogni più belli, svaniscono quando sorge il sole.

Episodio 20, Il giorno del giudizio

L’adrenalina è la risposta del corpo alle situazioni stressanti. È uno dei tanti componenti biochimici che il nostro corpo produce che altera lo stato di coscienza. L’ossitocina aiuta e promuove i legami affettivi. La dopamina ci mantiene più vigili e ci sprona a porci degli obiettivi. La mancanza di serotonina è stata associata alla depressione. Il gaba, un amminoacido neurotrasmettitore aiuta a ridurre l’ansia e le endorfine creano uno stato amplificato di felicità. Come quello che proviamo quando vinciamo.

I chirurghi possono beneficiare da stati di coscienza alterati, ma solo se ottenuti in modo naturale. I momenti duri ci spingono a dare il meglio. L’emozione di salvare una vita è il premio per un lavoro ben fatto… e poi ci sono volte in cui il nostro stato mentale è alterato ma non c’entra niente con la chimica del cervello. Le nuove opportunità ci portano possibilità migliori. Informazioni nuove, una nuova prospettiva possono cambiare la nostra consapevolezza per sempre e il modo in cui vedremo il mondo non sarà mai più lo stesso.

Episodio 21, Una brutta reputazione

Nel primo anno da strutturato ti consigliano di procedere a piccoli passi. Di cercare casi semplici, vittorie scontate. Non ha senso rendersi ridicoli, meglio racimolare qualche vittoria facile. Non puoi evitare degli errori per tutta la tua carriera, ma di certo puoi provare a farlo. Perché farsi una brutta reputazione, ti può far morire sul nascere.

Sono le nostre azioni a definirci ma non vuol dire che dobbiamo vivere secondo questa definizione. Possiamo cambiare la nostra storia. Possiamo anche rifiutare il modo in cui le persone ci definiscono, possiamo lavorare da pazzi per evitare di farci una brutta reputazione per poi chiederci se ci siamo riusciti. Può essere dura liberarsi degli errori del passato, torneranno sempre a tormentarci. Ma una cosa non la facciamo mai, non ci fermiamo, non molliamo. Ci rialziamo e ricominciamo a lottare.

Episodio 22, Combatti per la tua mente

Prima di un intervento facciamo ai pazienti una serie di domande. Deve riprendere a lavorare? Ha una famiglia che la supporta? Esaminiamo eventuali disturbi mentali, ansia, depressione, allucinazioni…dobbiamo assicurarci che siate sani di mente. Dobbiamo assicurarci che sappiate cosa aspettarvi. Ma se controlliamo la salute mentale dei pazienti, perché non controllare quella dei chirurghi? Qualcuno dovrebbe davvero pensarci.

Curare la salute mentale non è come chirurgia. Non basta controllare gli esami del sangue o i parametri vitali. Con la salute mentale è più difficile misurare il progresso e se qualcosa non va, dobbiamo agire. C’è tanta incertezza, tanta paura, e quello che più essere semplice per una persona per qualcun altro può richiedere uno sforzo inimmaginabile. Ma dobbiamo provarci. Dobbiamo lottare contro i nostri demoni, dobbiamo affrontare la realtà per quanto è possibile, chiedere aiuto se non ci riusciamo. E quando lo facciamo, possiamo guarire.

Grey's Anatomy, Ellen Pompeo, Meredith Grey, Patrick Dempsey, Derek Shepherd, bacio, kiss - Le migliori frasi di Meredith Grey in Grey's Anatomy
Una scena di Grey’s Anatomy, che ha come protagonisti Ellen Pompeo e Patrick Dempsey – Le migliori frasi di Meredith Grey

Le migliori frasi di Meredith Grey, i dialoghi

In breve una serie di dialoghi tratti da Grey’s Anatomy in cui troviamo le migliori frasi di Meredith Grey selezionate per voi.
Anche la sezione sui dialoghi contiene solo quelli più importanti. Ho però cercato di riportarli quasi interamente per essere il più esaustivo possibile.

Prima stagione di Grey’s Anatomy – Le migliori frasi di Meredith Grey
EPISODIO 1, QUANDO IL GIOCO SI FA DURO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Solo sei donne su venti?
Cristina: Sì, e ho sentito che una fa la modella. Figuriamoci, pensa quanto ci rispetteranno.

Incontra Meredith in ospedale dopo la loro notte di sesso da ubriachi

Derek: Meredith, posso parlarti un momento?
Meredith: A dire il vero sto… dottor Shepherd…
Derek: Dottor Shepherd? Stamattina ero Derek, ora sono il Dr. Shepherd?
Meredith: Dottor Shepherd, fingeremo che non sia mai successo.
Derek: Che cosa, il fatto che sei venuta a letto con me ieri notte o che mi hai cacciato stamattina? Perché sono entrambi dolci ricordi a cui tengo!
Meredith: No. Non ci saranno più ricordi. Non sono più la ragazza del bar e tu non sei quel tipo. La cosa non è successa, lo capisci, vero?
Derek: Ti sei approfittata di me ed ora vuoi dimenticare.
Meredith: Io non mi sono affatto…
Derek: Ubriaco, vulnerabile e affascinante, e te ne sei approfittata.
Meredith: Ok, ero io ad essere ubriaca e tu non sei poi così affascinante.
Derek: Forse non oggi, ma ieri sera ero molto affascinante, avevo la mia bellissima camicia rossa e tu te ne sei approfittata.
Meredith: Non me ne sono approfittata!
Derek: Ti va di farlo di nuovo? Venerdì sera?
Meredith: No. Tu sei il responsabile ed io la tua specializzanda. Smettila di guardarmi così.
Derek: Così come?
Meredith: Come se mi avessi vista nuda. Dottor Shepherd, tutto ciò è inappropriato.

EPISODIO 2, IL PRIMO TAGLIO È IL PEGGIORE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Derek: A Seattle ci sono i ferryboat?
Meredith: Sì.
Derek: Non lo sapevo. Sto qui da sei settimane. Non avevo idea che ci fossero.
Meredith: Seattle è circondata dall’acqua su tre lati.
Derek: Ecco perché i ferryboat. Allora mi piacerà stare qui. Non era previsto che mi piacesse. Sono di New York, geneticamente programmato per detestare tutto tranne Manhattan, ma ho un debole per i ferryboat.
Meredith: Non voglio uscire con te.
Derek: Ti ho chiesto di uscire con me? Ti va di uscire con me?
Meredith: No, per niente. E di sicuro non torno a letto con te: sei il mio capo.
Derek: Sono il capo del tuo capo.
Meredith: Sei il mio insegnante. E l’insegnante del mio insegnante, quindi il mio insegnante.
Derek: E sono tua sorella e tuo figlio.
Meredith: Mi stai molestando sessualmente.
Derek: Sto salendo con l’ascensore.
Meredith: Sto tracciando una linea. Una linea di confine. Ed è molto netta.
Derek: Questa linea di confine è immaginaria oppure ti serve un pennarello?

EPISODIO 3, VINCITORI E VINTI – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Derek: Andiamo…
Meredith: È una caccia e non ci sto. Il brivido della caccia. Mi sono chiesta più di una volta per quale motivo insisti tanto a volere che esca con te. Tu sei il mio capo, è contro il regolamento e continuo a dirti di no. È una caccia.
Derek: Ma è divertente.
Meredith: Visto? Per te è solo un gioco, ma non lo è per me. Io al contrario di te ho ancora qualcosa da dimostrare.

Dopo

Meredith: Mi assediano, continuamente. Izzie è disinvolta e George cerca di essere servizievole e premuroso. Si dividono il cibo, usano cose, si parlano sempre, respirano, sembrano felici.
Cristina: Sbattili fuori.
Meredith: Non posso farlo, sono appena arrivati e gli ho chiesto io di venire da me.
Cristina: Vuoi reprimere tutto in un’oscura parte della psiche finché un giorno esploderai e li farai a pezzi?
Meredith: Sì.
Cristina: Ecco perché siamo amiche.

Dopo

Derek: Non è una caccia.
Meredith: Cosa?
Derek: Tu ed io. Non è il brivido della conquista. Sono i tuoi insulsi piccoli polsi. Sono i tuoi capelli.
Meredith: I miei capelli?
Derek: Profumano. E tu sei veramente prepotente e questo mi piace.
Meredith: Tanto con te non esco lo stesso.
Derek: Per il momento.

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Seconda stagione di Grey’s Anatomy – Le migliori frasi di Meredith Grey

Episodio 1, La pioggia – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Derek: Era così scontato, immorale, disonesto, crudele… soprattutto crudele. E così sono partito.
Meredith: E hai incontrato me…
Derek: E ho incontrato te…
Meredith: E… per te che cos’ero? Solo la donna giusta per dimenticare?
Derek: Tu sei stata ossigeno puro, stavo annegando e mi hai salvato. Ti sembra poco?
Meredith: Non mi sembra abbastanza.

Dopo

Derek: Meredith!
Meredith: Vattene!
Derek: Aspetta! Parliamone un po’!
Meredith: Vuoi parlarne? No! E per favore non seguirmi!
Derek: Fammi almeno spiegare!
Meredith: Vuoi spiegare? Sai quando dovevi spiegare? Quando ci incontrammo al bar prima che iniziasse tutto! Sì, in quel momento dovevi parlare!
Derek: Senti… lo so cosa provi!
Meredith: Tu lo sai?! Scusami, ma non ci credo, perché se lo sapessi non fiateresti nemmeno, ti volteresti e torneresti subito dentro perché avresti capito che ho una gran voglia di salire in auto, investirti e passarti sopra almeno un migliaio di volte!

EPISODIO 2, QUANDO È TROPPO È TROPPO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Derek: Io mi sono aperto con te ieri!
Meredith: Non basta.
Derek: Come non basta?
Meredith: Quando hai aspettato due mesi, senza dirmelo, e io lo sono venuta a saperlo da Addison in persona, quando si è presentata qui tutta bella scosciata, allora hai levato il tappo. Sono un lavandino stappato, qualsiasi cosa tu dica mi svuoto immediatamente, non c’è niente che basti.

EPISODIO 5, IL POTERE DEL DOLORE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Ho mentito. Non sono… fuori dal nostro rapporto, ci sono dentro talmente tanto che sono umiliata perché sono qui a supplicarti..
Derek: Meredith…
Meredith: Sta’ zitto! Tu dici Meredith e io urlo, l’hai dimenticato? Ok, ecco qui. La tua scelta è semplice: lei o me. Io sono sicura che lei è una gran donna, ma vedi, io ti amo, in un modo veramente incredibile, cerco di amare i tuoi gusti musicali, ti lascio l’ultimo pezzo di torta, potrei saltare dalla montagna più alta se me lo chiedessi e ciò che mi porta ad odiarti mi spinge ad amarti per cui prendi me, scegli me, ama me. Io vado da Joe stasera e se tu dovessi decidere di firmare i documenti mi trovi lì.

EPISODIO 8, LASCIA CHE SIA – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Non credo ci si possa aspettare che qualcuno voli sotto di noi per salvarci, credo ci si debba salvare da soli.
George: Vuoi dire che i piccioni non arriveranno?
Meredith: I piccioni non arriveranno, no.

EPISODIO 13, RICOMINCIARE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Sto guarendo, quindi non guardarmi in quel modo.
Derek: Quale modo?
Meredith: Quel modo, il nostro modo. Ti ho dimenticato.
Derek: Be’, anche io.
Meredith: Davvero?

EPISODIO 17, PRESENTIMENTO, CODICE NERO PT. 2 – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Sì, sono quasi morta oggi. Non riesco… non riesco a ricordarmi il nostro ultimo bacio. Il mio solo pensiero era che sarei morta senza il ricordo del nostro ultimo bacio, il che è patetico, ma è l’ultima volta in cui eravamo insieme e felici. Mi piacerebbe ricordarlo, ma non ci riesco. Non lo ricordo.
Derek: Sono felice che tu sia viva. […] Era un giovedì mattina, indossavi quella vecchia maglietta che ti sta così bene, quella che ti lascia scoperto il collo… ti eri appena lavata i capelli che profumavano di fiori. Ero in ritardo per un intervento e tu mi hai detto che ci saremmo visti più tardi, ti sei avvicinata, mi hai messo una mano sul petto e mi hai baciato, piano, svelta, come se fosse un’abitudine, come se potessimo farlo ogni giorno della nostra vita. Poi hai ripreso a leggere il giornale e io sono andato al lavoro. È stata l’ultima volta che ci siamo baciati.
Meredith: Lavanda. Hai sentito profumo di lavanda, è il mio balsamo.

EPISODIO 18, IERI – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Mark: Io e Derek abbiamo gli stessi gusti in materia di donne…
Meredith: Mi scusi?
Mark: Sei la sexy specializzanda di Derek, vero? Ho sentito parlare di te perfino a New York… Sei famosa!
Meredith: Beh, io sentito parlare di lei perfino qui a Seattle, quindi credo che abbiamo molte cose in comune.
Mark: Siamo gli amanti clandestini!
Meredith: Sì, in effetti lo siamo…
Mark: Il mio strizzacervelli da quattrocento dollari l’ora dice che dietro questa maschera da duro sicuro di sé io mi odio, e sono in realtà autodistruttivo fino al limite della patologia.
Meredith: Ehi… Allora abbiamo davvero molto in comune…
Mark: Sai, è buffo. Perché Derek mi becca nudo a letto con sua moglie, e diciamo anche in piena azione, e che fa? Si gira dall’altra parte e se ne va. Ma poi mi vede qui in ospedale parlare con te… E con un cazzotto mi stende! Interessante, non credi?

EPISODIO 27, HO PERSO IL MIO CREDO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Derek: Meredith.
Meredith: Lasciami in pace.
Derek: Meredith.
Meredith: Voglio stare da sola.
Derek: Volevo sapere se stai bene.
Meredith: No, non sto per niente bene. Ok? Sei soddisfatto? Io non sto bene. Perché tu hai una moglie e mi hai dato della puttana, il nostro cane è morto e non fai che guardarmi. Smettila di guardarmi.
Derek: Io non ti guardo. Non è vero che ti guardo.
Meredith: Tu non fai che guardarmi, non fai che osservarmi e Finn ha dei progetti e a me piace Finn, è perfetto per me e io sto provando davvero ad essere felice, ma non posso respirare, non posso respirare se tu mi guardi in quel modo, quindi smettila!
Derek: Tu credi che io lo faccia apposta? Credi che non preferirei guardare mia moglie? Io sono sposato, ho delle responsabilità, ma lei non mi fa perdere il controllo, non mi rende impossibile tutto quello che faccio, non mi fa venire il mal di stomaco se penso che il mio veterinario l’ha sfiorata con le sue mani. Io farei qualunque cosa per non guardarti più!

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EPISODIO 5, SENSI DI COLPA – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Cristina: Perché semplicemente non le sparano alla nuca?
Meredith: Perché sarebbe troppo umano.

EPISODIO 6, QUESTIONI DI IMPEGNO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

George: D’accordo, io faro Cristina per te se tu farai Izzie per me.
Meredith: Ci sto! Ieri sera c’era una donna nella roulotte di Derek. Era orrenda, orrenda. A parte il fatto che era alta e stupenda, e che lui era nudo!
George: Emm… oh ecco… Stranamore faceva, faceva il porco con una vogliosa. È un fottuto bastardo! Allora, com’è andata?
Meredith: Alla grande.
George: Era da Cristina?
Meredith: Si, si.
George: Ah si.
Meredith: Vai, ora sono Izzie.
George: Allora Callie non vuole ragionare, non mi saluta neanche. Mi ha mollato. Il che non è un gran problema per me, al contrario.
Meredith: Bravo, perché tu meriti di meglio. Davvero. Senti tu sei George. Dico sul serio, sul serio. Allora, ti avrebbe detto così Izzie?
George: Si, questo è molto da Izzie.

EPISODIO 13, ASPETTATIVE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Derek: Sei andata via senza di me.. Non mi parli neanche?… Sono un idiota. A volte i fidanzati sono idioti ma non per questo non gli si parla. Lo capisci che ti sto chiedendo scusa, vero?
Meredith: Tu mi hai urlato contro senza nessuna ragione e poi te ne sei andato. E adesso ti rifai vivo?
Derek: Certo che mi rifaccio vivo, perché non dovrei? Non ti fidi di me?
Meredith: Sì, mi fido.
Derek: Perché è così che funziona: a volte si litiga e poi ci si chiede scusa.
Meredith: Io come posso saperlo questo?
Derek: Non ci sei mai passata?
Meredith: No, io non ci sono mai passata.
Derek: Mm, d’accordo, allora facciamo così: d’ora in avanti, tu dovrai aspettarti che mi faccia vivo. Anche se io ho urlato o sei hai urlato tu, mi farò sempre vivo. Ok?

EPISODIO 17, UNA SPECIE DI MIRACOLO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Io avevo dei problemi sentimentali..
Danny: Già…
Meredith: Non sai quanto mi sembrino stupidi adesso!
Danny: Sì, lo so!
Meredith: Non mi basta… non mi basta qualche momento con Derek, o con Cristina… devo tornare indietro! Vi prego.. non posso, non posso…

EPISODIO 25, NUOVE SCELTE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Tu puoi farlo…
Cristina: Diventare di sua proprietà? Certo non vedo l’ora!
Meredith: Qualsiasi cosa accada, tu percorrerai quella navata oggi. Ho bisogno che tu percorra quella navata.
Cristina: La carta igienica ti blocca la circolazione?
Meredith: Il fatto che sposi Burke è un segno, un segno che le persone come me e te possono farlo, essere sane, essere felici. Il fatto che sposi Burke mi restituisce la fede in me stessa.
Cristina: Ah, adesso ci sono! Il mio matrimonio riguarda te!
Meredith: Sì!
Cristina: Ok!
Meredith: Tu puoi farcela, vero?
Cristina: Posso farcela!
Meredith: Ok!

Dopo

Meredith: Se vuoi rompere con me così da poter uscire con altre donne fallo e basta; non dirmi che hai conosciuto un’altra donna, facciamola finita, se è quello che vuoi!
Derek: Non posso.
Meredith: Certo che puoi. Ecco come si fa: “Meredith, non voglio vederti mai più. Meredith, io non ti amo più”.
Derek: Meredith, io ti amo. Non lo vedi? Non lo capisci? Sei l’amore della mia vita, non posso lasciarti. Ma tu mi lasci continuamente, te ne vai quando vuoi, torni quando vuoi, non lo fai con tutti, non lo fai con i tuoi amici, solo con me. Quindi voglio chiederti, se non vedi un futuro per noi, se non sei coinvolta, ti prego, ti prego, lasciami, perché io non ce la faccio. Metti fine al mio dolore.

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EPISODIO 1, CAMBIAMENTI – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Cristina: Non ho ancora visto Burke.. Oh, hai un braccio amputato?
Meredith: È il mio braccio, mio, sta lontana.
Cristina: Forse non è di turno oggi..
Meredith: Forse dovresti affrontarlo e passare oltre.
Cristina: Oh nono, se non lo rivedessi più non mi importerebbe.
Meredith: Beh io ho visto Derek e Derek ha visto me.
Cristina: E?
Meredith: Imbarazzante. Inoltre pare che conosca Lexie.
Cristina: E?
Meredith: Ed è molto imbarazzante, la tua specializzanda è la mia sorellastra, assurdo.

EPISODIO 4, IL CUORE DEL PROBLEMA – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Cristina: Non sono una cattiva insegnante, vero?
Meredith: Non chiederlo a me, ho perso una paziente oggi.
Cristina: Hai ucciso qualcuno?
Meredith: Perso letteralmente. Non la trovo.
Cristina: Oh, Sheperd dice che sono egoista e competitiva. Che diavolo c’è di sbagliato? Sono un’insegnante eccellente.
Meredith: Io no. Ed oltre ad aver perso un paziente ho perso anche il mio novellino. Mi sono girata e non c’era più. Ha disertato.
Cristina: Che cos’hanno che non va questi nuovi? Noi non eravamo così.
Meredith: Noi eravamo grandiosi!
Cristina: Io ero grandiosa! Tu.. tu eri brava!

Dopo

Izzie: Avete visto Callie?
Cristina: No. Oh, è arrivato il momento di farti sbriciolare le ossa?
Izzie: Non credi che possa batterla?
Meredith: Avete davvero intenzione di farlo?
Izzie: Hai saputo?
Meredith: Tutto l’ospedale lo sa!
Izzie: Ecco perché c’è la fila al bancone dell’insalata!

Dopo

Derek: Voglio sposarti, voglio avere dei figli da te, voglio metter su famiglia, voglio sistemarmi, invecchiare con te, voglio morire quando avrò 110 anni fra le tue braccia. Non voglio 48 ore ininterrotte. Io voglio tutta la vita. Vedi che cosa succede? Io dico cose del genere e tu vorresti scappare nella direzione opposta. Va bene così, capisco. Prima non capivo ma ora si. Tu sei agli inizi. Io questo già lo faccio da molto tempo. Nel profondo sei ancora una novellina. Non sei ancora pronta.
Meredith: Non sono pronta adesso, ma le cose possono restare come sono finché non sarò pronta, io sarò pronta.
Derek: Le cose possono rimanere come sono. Ci incontriamo nell’ascensore o nella stanza del medico di guardia. E un giorno sarai pronta e io aspetterò. Aspetterò fino ad allora.
Meredith: Ok, si.
Derek: Sì, ma cosa succederà se mentre aspetto incontro qualcuno che è pronto a darmi quello che voglio da te?
Meredith: Che cosa succederà?
Derek: Non lo so.

EPISODIO 7, FISICA ATTRAZIONE… CHIMICA REAZIONE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

George: Ciao!
Meredith: Hai un’aria strana…
George: Non ho l’aria strana!
Meredith: Che succede?
George: Sto bene!
Meredith: Ti conosco!
George: È orribile. Il sesso. Con Izzie. È… orribile. È come se facesse troppo è.. è.. hai mai visto un porno? Non che Izzie sia da porno, lei è un angelo, ma… è come se imitasse una pornostar! Cerca di essere provocante e sexy, il che suona grandioso, giusto? Ma in realtà io vorrei dirle: Izzie, solo perché riesci a fare quella cosa con le gambe non significa che devi…
Meredith: Ahhh… voglio scappare!
George: Scappa! Vai, vai, vai, vai!

Dopo

Izzie: Oh! Io amo George.
Meredith: Oddio!
Izzie: È così, lo amo. E sono felice perché… lui è gentile, e brillante, e dolce, e sexy, e perfetto… perfetto a parte il fatto che bacia come una gallina! Capito? Una gallina che becca il terreno per mangiare, e becca, e becca, e becca! E quando mi becca in quel modo io mi dimentico che è gentile, e dolce, e sexy, e vorrei solo urlargli “smettila di beccarmi”! Ha beccato anche te come una gallina?

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EPISODIO 2, SOGNAMI – 2ª PARTE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Hai detto che Derek e io non ce l’avremmo fatta..
Cristina: E sono stata karmicamente impalata per averlo detto.
Meredith: Ma hai ragione. La gente non vive per sempre felice e contenta, la gente a malapena riesce a vivere. E allora perché dovrebbe essere diverso per Derek e me?
Cristina: Meredith, perché ti importa di quello che penso io?
Meredith: Perché tu sei la mia persona. E se farò questo con lui, se divento una ragazza sana, una ragazza tenera e sdolcinata che convive, ho bisogno di te. Devo sapere che ci sei, ho bisogno che mi incoraggi. Perché sei l’unica che mi conosce veramente, che sa tutto di me. Ho bisogno che tu faccia finta che ce la farò, anche se non ci credi, perché se mi abbandoni ora, allora sul serio, non ce la farò. E non avrò mai il lieto fine e questa sarà solo..
Cristina: La vita.
Meredith: Guarda che ti sto pregando.
Cristina: Io credo che tu e Derek ce la farete, farete funzionare la cosa.
Meredith: Lo dici solo per farmi felice?
Cristina: Sono la tua persona. Sono dalla tua parte.

EPISODIO 3, PIOVE SUL BAGNATO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Alex: Quando pensavi di dirci che dobbiamo traslocare?
Derek: Quando pensavi di dirgli che devono traslocare?
Meredith: Cosa? Perché dovrebbero traslocare?
Izzie: Meredith, guarda, l’ho preparato per te!
Derek: È uno zoo, una confraternita, e Alex, con la sua schiera di donne..
Izzie: ..la sua schiera di troiette..
Alex: È lo stesso, devo cercare una casa o no?
Meredith: Non lo so… io devo pensarci!
Izzie: Beh insomma, mangia il muffin, Meredith. Assaggia il muffin. Non dimenticare il muffin.

EPISODIO 12, COMPASSIONE PER IL DIAVOLO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

George: Ah non ascoltarli Meredith, le piacerai!
Meredith: No, io non piaccio alle madri! Alle madri piacciono le ragazzi brillanti e positive… Izzie… Alle madri piace Izzie…
Izzie: Beh è vero, alle madri piace Izzie. Allora ho nascosto la tequila, tolto i preservativi dalla biscottiera e ho sostituito tutte le riviste di gossip con riviste arretrate di chirurgia. Meredith… Casa tua puzza…
George: La casa della mia mamma profuma di menta, è così accogliente!
Meredith: Perché, la mia no?
Alex: La mia casa era un posto infernale, qui mi trovo a palazzo…
Meredith: Perché la mia casa non è accogliente, George?!
George: Non te lo so spiegare, è una sensazione!
Meredith: Izzie non può coprire le sensazioni!
Izzie: Così la farete impazzire, ditele qualcosa di carino!
Alex: Rebecca ha fatto pipì su quel cuscino.
Meredith: Grazie Alex, sei un amico.
Alex: Piacere!

EPISODIO 17, TI SEGUIRÒ NELL’OSCURITÀ – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Derek: Vattene a casa, torna a casa.
Meredith: Fino a quando pensi di nasconderti? Perché stai facendo questo, ti stai nascondendo, hai sbagliato, è morta e da questo non puoi nasconderti.
Derek: Io non mi nascondo, ho finito, ho finito di operare.
Meredith: Ah ok allora ti arrendi.
Derek: Dovresti capirlo meglio di chiunque tu, tu hai scritto il manuale della resa, della fuga e del nascondersi, hai scritto tanti libri.
Meredith: Sarà anche vero ma sono qui adesso.
Derek: Ah. Mm, sei qui adesso? a-ah. Mi volevi fuori di casa appena ci sono entrato.
Meredith: Non è affatto vero.
Derek: Sei incapace di sopportare qualunque cosa somigli ad un impegno, mi hai mentito, hai detto che stavi bene, che eri guarita ma tu non puoi guarire, sei marcia.
Meredith: Derek tu sei ubriaco, e arrabbiato e visto che ci sono passata ti capisco ma questo non ti dà il diritto di…
Derek: Vattene a casa!!
Meredith: Non andrò da nessuna parte.
Derek: Ho detto vattene! Vattene via!
Meredith: Io so dell’anello.
Derek: Cosa?
Meredith: Il capo me lo ha detto, so dell’anello.
Derek: Vuoi l’anello?

EPISODIO 19, LETTERE D’AMORE IN ASCENSORE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Derek: Ciao, accomodati. Questa è la tac di Katy Price, una ragazza di 16 anni con un aneurisma sub-aracnoideo.
Meredith: Caduta durante la ginnastica ritmica, me lo ricordo.
Derek: Il primo intervento che abbiamo fatto insieme. La nostra prima vita salvata. E qui c’è una cisti cerebrale, è stata dura ma ce l’abbiamo fatta. Ti ho baciata sulle scale dopo l’intervento. E questo l’abbiamo fatto quando la Bailey ti ha cacciata dalla sala perché ci aveva beccati sul tuo vialetto con la mia macchina. E questa è una craniotomia di sette ore in cui hai retto il divaricatore senza battere ciglio. Li ho capito che saresti stata un bravo chirurgo. Bet Moureau che ha decretato il successo dei nostri test clinici sopravvivendo, tu mi hai convinta ad operarla e li ho capito, di aver bisogno di te. E questo è oggi: tac postoperatoria del cranio di Izzie Stevens, hai visto? Qui, niente più tumore, merito tuo, tu mi hai riportato in sala operatoria. Perché se c’è una crisi tu non ti blocchi, tu vai avanti, e fai andare avanti anche tutti noi. Perché hai visto di peggio, al peggio sei sopravvissuta e sai che anche noi sopravvivremo. Dici di essere cupa e torbida ma non è un difetto, è una forza. Una forza che fa di te quello che sei. Non mi metterò in ginocchio, non ti farò nessuna domanda. Io ti amo Meredith Grey e voglio passare il resto della mia vita con te.
Meredith: E io voglio passare il resto della mia vita con te.

EPISODIO 24, ORA O MAI PIÙ – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Derek: Che cosa ci vogliamo promettere?
Meredith: Che mi amerai, anche quando non mi sopporterai.
Derek: Ci ameremo anche quando non ci sopporteremo. Non si scappa, mai. Nessuno lascia l’altro qualsiasi cosa succeda.
Meredith: Non si scappa.
Derek: Che altro?
Meredith: Ci prenderemo cura l’uno dell’altra anche quando saremo vecchi e puzzolenti e cadenti e se mi viene l’Ahlzeimer e mi dimenticherò chi sei..
Derek: Prometto di ricordarti chi sono io ogni giorno. E ci prenderemo cura l’uno dell’altra da vecchi, puzzolenti e cadenti. Questo è per sempre. Firma.
Meredith: Questo è il nostro matrimonio, un post-it?
Derek: Solo se lo firmi.
Meredith, dopo aver firmato: E adesso?
Derek: Adesso bacio la sposa.

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Sesta stagione di Grey’s Anatomy – Le migliori frasi di Meredith Grey

EPISODIO 16, SUCCEDE TUTTO PER CASO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Lexie: È solo sesso d’accordo?! Non ci sono sentimenti di mezzo.
Meredith: Certo, perché tu sei il tipo di ragazza che non prova sentimenti. Il tuo cuore vive nella tua vagina.

Settima stagione di Grey’s Anatomy – Le migliori frasi di Meredith Grey

EPISODIO 2, SHOCK AL SISTEMA – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Cristina: Il 50% dei matrimoni finisce col divorzio quindi tra noi due a te e Stranamore dovrebbe andar bene… Credevo che mi avrebbe risanata.
Meredith: Non ti ha sposata per questo.
Cristina: Non ha sposato me, ha sposato un cadavere, sono morta dentro.
Meredith: L’ho detto a Derek, dell’aborto, gliel’ho detto. Tu sei sposata Cristina, nel bene e nel male, questo è il momento del male. Il punto è che verranno momenti buoni, dovresti tornare da Owen.
Cristina: Sì.
Meredith: Sì.
Owen entrando nella stanza: Cristina, ora non senti niente d’accordo, ma sentivi qualcosa oggi, eri terrorizzata e spaventata e arrabbiata, eri arrabbiata con me e dopo quello che hai passato ne hai il diritto, d’accordo? È così che dovresti sentirti, io lo so perché quando ci sono passato provavo le stesse cose e io mi sfogavo sempre su di te e tu sei stata paziente e gentile e hai sopportato tutto, perché tu mi ami. Tu mi ami, perciò puoi avere paura con me o essere arrabbiata con me o essere felice, non me ne importa perché io ti starò vicino. Non andrò da nessuna parte, Cristina, non andrò da nessuna parte senza di te.
Cristina: Andiamo a casa allora.
Meredith: L’avevo già convinta prima che arrivassi ma è stato un discorso bello.

EPISODIO 4, NON PUOI COMPETERE CON LA BIOLOGIA – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Ho deciso di fare il test genetico per l’Alzheimer.
Derek: No.
Meredith: Dovrei saperlo, dovremmo saperlo.
Derek: No.
Meredith: Ho l’utero ostile, magari non potremmo neanche avere un bambino e anche se potessimo è possibile che io abbia il cervello danneggiato dall’Alzheimer, potrei non ricordare come si chiama mio figlio, o peggio trasmetterei l’Alzheimer al bambino e tu avresti una moglie di 80 anni che sbava e un figlio di 50 che sbava.
Derek: Non m’importa. Io ti amo e tu mi ami e qualunque cosa accada, non mi interessa. Non voglio saperlo, davvero non voglio.
Meredith: In laboratorio hanno già il mio sangue.
Derek: Ok, sai che facciamo? Niente più medici, niente più analisi e tu e io faremo tanto sesso. Potremmo avere un figlio oppure no, potrebbe venirti l’Alzheimer oppure no ma al diavolo le probabilità, al diavolo la scienza. Viviamo e basta. Quello che dovrà essere, dovrà essere. Siamo tu e io, ok?

EPISODIO 9, UNA LUNGA NOTTE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Dottoressa Altman è disponibile per un consulto? sto aspettando i risultati di una tac.
Teddy: Oh beh, Joe mi ha preso le chiavi perciò oltre a non guidare non dovrei lavorare.
Meredith: Allora che ci fa qui?
Teddy: Ammazzo il tempo fino a che Joe non mi ridarà le chiavi.
Meredith: E non può aspettare al bar?
Teddy: Cristina Yang lavora nel bar, perciò non posso, mi deprimo troppo!
Meredith: Cristina fa la barista per una specie di scherzo oppure…
Teddy: Nono fa proprio la barista. Si lo so, hai presente l’espressione del tuo viso? Percorre tutto il mio corpo e non solo perché Cristina fa il cocktail più alcolico del mondo ma anche perché la coppia che ritenevo perfetta si è divisa, loro vivono in due continenti diversi e io esco con uomini che vivono ancora con la mamma. Però non lo scrivono questo sul loro profilo, aspettano. aspettano. Grazie, aspettano che io per un’ora mi trucchi e che poi mi pettini e che attraversi la città e poi mi dicono questo piccolo inutile dettaglio. Grazie! Oh, e la mia allieva migliore, la più promettente specializzanda che abbia mai visto, prepara bombe irlandesi per un addio al celibato nel bar di Joe, non voglio neanche accennare al fatto che si lasci palpare dai ragazzi perché questo aggiungerebbe beffa al danno! Oh merda sono ubriaca fradicia!

EPISODIO 11, IL RITORNO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Sto ovulando.
Derek: Oddio.
Meredith: Insomma mi rubi la mia migliore amica e non mi sta bene, non mi sta bene che voi due usciate insieme come se io non esistessi.
Derek: Io non esco con lei cerco soltanto di aiutarla.
Meredith: Uscendo con lei.
Derek: Lo facciamo o no?
Meredith: Sono troppo arrabbiata per guardarti.
Derek: Be’ allora girati.
Meredith: Va bene.

Dopo

Derek: Da quando ti interessa di più informare le mogli in sala d’attesa invece di operare?
Meredith: Da quando sono stata io la moglie in sala d’attesa, Derek. Ma sul serio credi che tu e Cristina siate i soli ad aver subito un trauma?
Derek: Non ricominciare con Cristina! Non comportarti da ragazzina viziata nella mia sala operatoria.
Meredith: Come mai se Cristina fa quello che vuole va bene e se lo faccio io no? Perché io non mi nascondo sotto un tavolo ne faccio la barista?
Derek: Meredith!
Meredith: Ma dai tu e Cristina siete cosi impegnati ad aiutarvi a vicenda, almeno ti sei accorto che anche io ho subito un trauma? Io ero la moglie in sala d’aspetto. Ed è tremendo essere la moglie in sala d’aspetto, al punto che sono entrata in sala operatoria mentre quell’uomo vi puntava addosso la pistola e gli ho detto di uccidere me. Ecco che vuol dire essere una moglie in sala d’aspetto. Vado ad informare la moglie della mia paziente.

Dopo

Cristina: Vuoi bere qualcosa?
Meredith: Sì certo… magari non una cosa alcolica perché sto cercando di rimanere incinta e se bevo potrei avere un figlio tre teste e sedici dita!
Cristina: Preferisci un po’ di crack?

EPISODIO 13, NON M’INGANNARE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Tu sei diabolica.
Cristina: Ha cominciato lui.

EPISODIO 17, SIAMO COSÌ – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Lexie: Io dico che è completamente gay.
Meredith: Se fosse gay, allora perché inviterebbe April?
Lexie: Nessun etero aspetterebbe un mese per provarci.
Cristina: Forse ha l’herpes.
Alex: Neanche quello fermerebbe un etero, io voto per gay. Vorrei tanto piacergli io, così farei tutti gli interventi fichi.
April: Non è gay e non ha l’herpes, e io non lo uso per fare interventi fichi. Abbiamo tante cose di cui parlare, è un tipo interessante se lo conosci.
Alex: Sì perciò si toglierà le mutandine per lui ‘sta notte.
April: Nessuna mutandina verrà tolta.
Meredith: Un film a casa sua? Per definizione è togliersi le mutandine.
Cristina: La vergine è andata.

EPISODIO 21, SOPRAVVIVRÒ – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Ciao, che cosa fai?
Cristina: Mi preparo a rimuovere un albero dal polmone di un uomo, non ho tempo per consigli alle mamme.
Meredith: E se l’assistente sociale mi chiedesse di quando sono stata in giro per l’Europa?
Cristina: Ah, questa è facile. Emh, stavi assorbendo altre culture.
Meredith: E se parla del fatto che mia madre ha avuto un Alzheimer precoce e potrebbe avermi trasmesso il gene?
Cristina: Ti fa apprezzare di più il dono della vita.
Meredith: Ok. Ho preso in mano una bomba all’interno di un corpo umano, potrebbe pensare che forse…
Cristina: Un gesto suicida? Nooo, di coraggio piuttosto.
Meredith: Ho detto a un uomo armato di spararmi!
Cristina: Cambia argomento.

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EPISODIO 1, CADUTA LIBERA – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Mi metto a fare la mamma.
Cristina: Senti, c’è una voragine gigantesca, Teddy mi sta addosso, non chiamarmi d’urgenza se non è una cosa seria!
Meredith: È una cosa seria! Forse essere licenziata è stato positivo. Che dicono gli ottimisti quando gli capita qualcosa di brutto per non farlo sembrare tanto brutto?
Cristina: Si chiude la porta e si apre un portone?
Meredith: Si! Forse, è successo questo, proprio questo. E posso fare marmellate e portare mia figlia a scuola e a giocare con le amiche e magari basta questo. Magari io diventerò una brava mamma.
Cristina: Ok! Ok, adesso vomito! Chiamami quando Meredith è tornata.
Meredith: Forse anche tu vuoi fare la mamma ed è per questo che non riesci ad abortire.
Cristina: Mi piacerebbe volere un figlio, vorrei volerlo da morire perché allora sarebbe tutto facile: sarei felice, avrei Owen e la mia vita non sarebbe un casino, ma non lo voglio. Non voglio un figlio, non voglio fare marmellate, non voglio accompagnarlo a scuola. Sul serio, sul serio, io non voglio diventare madre, voglio fare il chirurgo! E ti prego di capire. Mi serve che qualcuno mi capisca, vorrei che quel qualcuno fosse Owen, vorrei che da un momento all’altro lui lo capisse e venisse da me ma questo non succederà. Sei tu la mia persona. Ho bisogno che tu sia lì stasera alle sei a tenermi la mano, perché sono spaventata, Meredith, e triste, perché mio marito non riesce a capirlo, perciò devi capirlo tu.

Dopo

Meredith: Owen, lei non ha ancora abortito. Lo vuole fare e non può per causa tua, perché ti ama. E tu invece di amarla, la punisci. E per cosa? Perché è la donna di cui ti sei innamorato?
Owen: Questi non sono affari tuoi Meredith…
Meredith: Sai che cosa succederà se Cristina avrà un figlio che non vuole? Potrebbe ucciderla. Fingere di amare un figlio almeno quanto ama la chirurgia potrebbe arrivare a ucciderla e rovinerà vostro figlio. Lo sai che vuol dire essere cresciuto da una persona che non ti vuole? Io sì. Sapere che hai ostacolato la carriera di tua madre? Io sì. Io sono stata cresciuta da una Cristina, mia madre era come lei e da figlia non desiderata io ti dico: non farle questo, perché lei è gentile e affettuosa e non può farcela. Il senso di colpa per il rancore verso vostro figlio la mangerà viva.

EPISODIO 3, PRENDI IL CONTROLLO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Non ti fidi di me.
Derek: Perché dovrei fidarmi di te? Perché dovrei fidarmi di te?! Hai rovinato la mia ricerca, ostacolato la mia carriera, hai quasi distrutto la tua, quella di Richard, non ho ragione di fidarmi!
Meredith: E allora perché stai con me?
Derek: Per quello! Perché io ci credevo davvero! Ho promesso che non sarei scappato, ho promesso che ti avrei amata.
Meredith: Anche quando mi odi.
Derek: Anche quando ti odio, sì. Ci sto provando Meredith, ma tu me lo rendi maledettamente difficile.
Meredith: Capisco, e non voglio che tu mantenga la promessa se non lo vuoi veramente, e se non puoi fidarti di me con Zola.
Derek: Si mi fido di te con Zola.
Meredith: Ma se hai appena detto…
Derek: Non volevo dire ciò che ho detto. So che l’hai presa per proteggerla, so che hai alterato lo studio per Adele e Richard, ti sei messa davanti ad una pallottola per me. So perché fai queste cose, è questo che amo di te.
Meredith: E che odi di me.

EPISODIO 11, MOMENTO MAGICO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Mi ha portata via da un intervento che capita una volta nella vita per fare da cuscinetto tra lei e il suo fidanzato?!
Bayley: Non usare questo tono con me!

EPISODIO 13, “E SE…” – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Perché stasera non dimentichi il malumore e sei solo un uomo in un bar?
Derek: E tu solo una donna in un bar?
Meredith Esattamente, e bevo Tequila!

Nona stagione di Grey’s Anatomy – Le migliori frasi di Meredith Grey

EPISODIO 2, RICORDANDO IL PASSATO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Parlavo di partire. Sicura che sia giusto farlo? Che sia la cosa giusta? Perché temo che tu stia scappando via.
Cristina: Si! Scappo, fuggo! Come Bambi dall’incendio, e dovresti farlo anche tu perché accadono cose orribili qui.
Meredith: No, è accaduta una cosa orribile e dovremmo stare insieme.
Cristina: Meredith siamo rimaste insieme, siamo cresciute insieme, come due alberi contorti, intrecciate l’una all’altra provando a sopravvivere.
Meredith: Sopravvivere a cosa?! La vita è questa, le cose brutte accadono. È dura, trovi i tuoi simili, trovi la tua persona e a loro ti appoggi.
Cristina: Dio ti ama, Meredith. Ti sono capitate cose terribili e magari è tutto ok per te, ma non dovrebbe. Corri ad Harvard, ovunque, ma scappa da qui dove vedrai tua sorella morta ad ogni angolo. Tua madre è morta qui, a tuo marito hanno sparato qui, George è morto qui.
Meredith: È la mia vita e anche tu ne hai fatto parte. Adesso parli come quella stronzetta solitaria e molesta piombata qui in moto 5 anni fa, come se gli ultimi 5 anni non fossero passati.
Cristina: Un po’ vorrei che fosse così, lo sai?
Meredith: Ok! Allora è giusto che tu vada e non voltarti indietro, corri! Lo sai? Hai ragione. Io non sono la tua persona e Owen non è la tua persona. La tua persona sei tu e lo sei sempre stata.

EPISODIO 3, AMA CHI TI STA VICINO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Lei era vergine! Hai violato una vergine!
Jackson: Smettila di darmi botte in testa, giuro che sto per reagire male, ok? Sono un uomo adulto e lei è una donna adulta. Chi è April Kepner? Credimi, è adulta. Non l’ho manipolata, non l’ho violata oppure ingannata, non le ho rubato la verginità, è stata lei a darmela. Non si tratta di una cosa che io ho fatto a lei, è una cosa che abbiamo fatto insieme e non riesce ad accettarla. Così lei prega Justin Timberlake a quanto pare. E io sono arrabbiato ed è un macello, perciò smettila di darmi botte in testa.
Meredith: Così Alex è un bulimico del sesso, di nuovo, e April non è più vergine. Wow! Mi sono persa molto con quel disastro aereo.
Jackson: Si, ti sei persa molto. Il capo si è fatto mia madre.
Meredith: Cosa? Owen si è fatt…
Jackson: Webber, il dottor Webber si è fatto mia madre.
Meredith: Oh, oh. Oh mio Dio! Beh, se ti fa stare meglio, si è fatto anche mia madre!

EPISODIO 5, FUORI CONTROLLO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Cristina: Hai lo zaino da evacuazione?
Meredith: Che cos’è?
Cristina: È la borsa dei pannolini per adulti. Io lo sto preparando.
Meredith: E che ci hai messo finora?
Cristina: Tequila.
Meredith: È un buon inizio.
Cristina: E che altro?
Meredith: Il segreto di una borsa per pannolini sono i ricambi nel caso finiscano.
Cristina: Perciò altra tequila.

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EPISODIO 12, PARLA ORA – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Cristina: Sono cambiata. Sto facendo tutto da sola ed è dura tanto quello che fai tu. Ma pensavo almeno di avere te.
Meredith: Sono così invidiosa di te che darei fuoco a tutto. Tu hai fatto quello che cercavo di fare io senza riuscirci e non sai come ci sei riuscita. Tu hai solo tempo e concentrazione. Non sei come quando sei arrivata qui. Sei quello che volevamo diventare entrambe.
Cristina: E tu sei diventata quello che non avremmo mai immaginato. Sei brava, sia come madre che come chirurgo. E io sono felice per te. Ma ci stiamo allontanando.
Meredith: Lo so e non voglio competere con te. Però lo faccio. Noi dovremmo stimolarci e migliorarci l’un l’altra per sempre dal giorno in cui ci siamo incontrate, giusto?
Cristina: Giusto.

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EPISODIO 1, FORSE L’HO PERSO NEL VENTO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Alex: Eccoti qui. Prendi la tua roba, andiamo a bere!
Meredith: Oh, non posso, devo tornare a casa e affrontare…
Alex: A litigare con Shepherd? Devi lamentarti un po’ con me prima. Devi assolutamente bere.
Meredith: Di che cosa hai paura? Che io possa…
Alex: Che tu possa piombarmi nel letto nel cuore della notte! Senti… la Yang mi ha lasciato le sue azioni, il suo seggio e… mi ha lasciato anche te. Siamo noi due ora. Non so se ti serve qualcuno con cui sfogarti o che io diventi…
Meredith: La mia persona…
Alex: Non so neanche di cosa parli.
Meredith: Lo so io.

EPISODIO 11, L’UNICA COSA CHE POTEVO FARE ERA PIANGERE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Webber: C’è qualche problema?
Meredith: Niente di serio, lasciamo perdere.
Webber: Va tutto bene?
Meredth: Sì, tutto bene!
Webber: Davvero, a me lo puoi dire!
Meredith: Preferisco di no.
Webber: Hai detto che era importante.
Meredith: Si tratta di sesso… l’emergenza di fare sesso con mio marito…
Webber: Non dovevo chiedere!
Meredith: Te l’avevo detto.

EPISODIO 15, SENTO LA TERRA CHE SI MUOVE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: E non sei certo un esperto di relazioni lunghe.
Alex: Ah sì? No, non è vero per niente!
Meredith: Come Izzie? Era un matrimonio terminale, durato cinque minuti. Ah, e poi c’è stata Ava che ha fatto la pipì sul mio divano!
Alex: Va bene! La vuoi smettere?
Meredith: No, ce n’è un’altra che mi sfugge…
Jo: Pronto? Ci sono anch’io!
Meredith: Oh, ecco, l’infermiera con la sifilide!
Jo: La sifilide?
Meredith: Era tanto tempo fa, Wilson, tranquilla. Non è un tram tram. Io ho tutto un mondo da gestire, tutto da sola. Il mio mondo non gira e non deve girare intorno a Derek Sheperd. Volevo andare a Washington nel week-end, ma sono un chirurgo con due figli a casa e lui è all’NIH, perciò per adesso dobbiamo accettare il fatto che la nostra vita è così! Ma non è che non siamo felici.
Alex: Va bene, benissimo! Hai un matrimonio felice, senza marito!

EPISODIO 17, CON O SENZA TE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Derek: Credevo che Washington fosse tutto… e mi sbagliavo. Tu… tu… tu sei tutto. Io ti amo e non smetterò mai di amarti, non posso vivere senza di te. Non voglio vivere senza di te… e farò tutto quello che posso per dimostrartelo.
Meredith: Io posso vivere senza di te… ma non voglio… e non lo vorrò mai.

EPISODIO 20, PRECIPITARE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Da quanto sei sveglio? È ancora buio fuori!
Derek: Solo da un po’, non da tanto. Russavi e mi hai svegliato!
Meredith: Io non russo più!
Derek: Sai, a Washington sentivo la stazione della metro dal mio appartamento, i treni mi svegliavano ogni mattina, preferisco svegliarmi in questo modo.
Meredith: Sì?
Derek: Tu russi come un treno, Meredith! Solo in modo più carino!
Meredith: Io non russo!
Derek: Sì che russi! È come una musica… come la melodia di un uccellino! Un uccellino gracchiante e rumoroso… su un treno!

Dodicesima stagione di Grey’s Anatomy – Le migliori frasi di Meredith Grey

EPISODIO 1, MAZZATE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Amelia: Ne abbiamo parlato di buttarlo giù.
Meredith: Ne abbiamo parlato mentre bevevo tequila!
Amelia: Hai detto che era una buona idea, me lo ricordo, io ero quella sobria!
Meredith: Beh, ho detto che ci avrei pensato.
Amelia: Ma le parole che hai detto state “buttiamo giù questo muro di merda!”
Meredith: Era la tequila a parlare.
Amelia: Allora quando hai detto che è anche casa mia devo pensare che era la tequila a parlare?
Meredith: Sì, suona come una cosa che direbbe la tequila!

EPISODIO 3, IO HO SCELTO TE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Sei nuda?
Pierce: Oh mio Dio!
Amelia: Ci metto cinque minuti.
Pierce: Non indossi mutandine?
Amelia: Figurati, lei ama respirare!
Meredith: Ti prego non dirmi che sei a chiappe nude nella mia auto nuova di zecca!
Amelia: Hai finito di guardare o…
Meredith: Amelia, i miei figli siedono proprio lì!
Amelia: È un problema solo se leccano i sedili! Leccano i sedili?
Meredith: No, dimmi che non l’ha detto!

EPISODIO 7, QUALCOSA CONTRO DI TE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Quando sei arrivato qui, facevi pipì ovunque, eri disgustoso! Ti abbiamo educato.
Alex: Nessuno mi ha educato.
Meredith: L’abbiamo fatto, con discrezione non te ne sei accorto!

EPISODIO 16, QUANDO FA TANTO MALE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Era la coperta di Derek. Ho sempre odiato questa stupida cosa… non è morbida, non tiene caldo, non ha un bel colore. Lui l’aveva nella roulotte, l’ha portata qui, l’ha voluta nella casa dei sogni. L’ha messa per terra davanti al camino per noi due una volta. E ora lui non c’è più e io ho ancora questa dannata coperta. Ho perso la testa stamattina.
Alex: Ho sentito. Tutto ok? Allora hai portato quel tipo qui ed è stato terribile. Non è stato terribile. E allora perché hai perso la testa?
Meredith: È questo il problema. È stato incredibile. Stava per andare via e poi ci siamo addormentati e quando ci siamo svegliati… io… lui era lì e io… tutti dicevano che ero pronta. Tu hai detto che andava bene così ho pensato di farlo e togliermi il pensiero ma… ma non ero pronta… per essere…
Alex: Sei al caldo ora?
Meredith: Sì, sto bene.

Dopo

Meredith: Non sei tu. Cioè, sei tu, ma non è… perché sei tu. È… io… ho perso mio marito, due anni fa, e tu in effetti sei la prima persona che frequento da allora. Sarebbe stato più facile se ieri sera fra noi fosse stato orribile, o qualcosa di simile. È che ho tante cose per la testa… tante. E tu sei meraviglioso. E ieri sera è stato meraviglioso…
Will: Sì, l’ho pensato anch’io. Ma… c’è un “ma”.
Meredith: Sì.
Willl: Non sei pronta…
Meredith: Credo di no. Mi piacerebbe…
Will: Va bene, allora ti prometto che mi farò da parte. Per un po’. Ma tu preparati, perché… ti chiamerò ancora. E se mi ignorerai, mi farò vivo e staremo seduti in auto a chiacchierare e a ridere… e a ridere. E io aspetterò finché non sarai pronta, perché sono sicuro che farlo per te vale la pena.

EPISODIO 24, AFFARI DI FAMIGLIA – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Tu sei me.
Amelia: Cosa?
Meredith: Sei me prima di Derek. Starò al tuo fianco, so come fare. Posso essere la tua complice folle, dimmi solo come mi vuoi. Vuoi che ti dica che sei una splendida sposa e che ti spedisca a calci all’altare? Sei una splendida sposa, girati e ti prendo a calci. Vuoi che chiami tua madre e gliene urli quattro? Sono pronta a farlo. Ti serve una spalla su cui piangere? Io ne ho due. Vuoi dare i numeri e mandare tutto all’aria? Vuoi scappare? Sarò l’autista della fuga. Tu, dimmi solo che ti serve e io sarò al tuo fianco. Sono io la tua famiglia Amelia. Oggi sono la tua persona. Dimmi solo come mi vuoi.

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EPISODIO 1, UNDO (ANNULLA) – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Si sono letteralmente appena sposati, cerchiamo di essere felici per loro almeno per cinque minuti.
Riggs: Assolutamente, sì! Siamo felici! Vuoi ballare?
Meredith: Beh, non sono così felice!

EPISODIO 2, CATASTROFE E CURA – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Maggie ti chiederà di uscire, un appuntamento.
Riggs: Ah, così… vuole mettersi con me.
Meredith: Vuole uscire con te e tu sarai gentile e dirai di no.
Riggs: Uh, allora non sa che sei follemente innamorata di me.
Meredith: Non sono follemente innamorata di te.
Riggs: Manca poco, mi amerai.
Meredith: Manca poco e ti odierò!
Riggs: Davvero? Allora dovremmo farla finita subito! Facciamolo sul divano, mandiamo un messaggio chiaro, così lo sanno tutti. Oh, ci stai pensando!
Meredith: Sei disgustoso.
Riggs: Ti stai innamorando di me.

EPISODIO 9, NON HAI FATTO NIENTE – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Smettila di parlare di me! Smettila di usarmi come scusa per farti stare meglio, certo che starò bene! Io sto sempre bene, non lo sai questo? Qui si parla di te! Tu sarai distrutto, la tua vita, la tua carriera, tutto… sarà finito! Ciò che sei ora non ci sarà più.
Alex: Ti abbraccerei per dirti addio ma sono sporco.
Meredith: Beh, perché non è un addio Alex, tu non puoi entrare qui mentre io sto per operare!
Infermiera: Dottoressa Grey, noi siamo pronti.
Meredith: Mi serve un minuto.
Alex: Bacia i bambini per me.
Meredith: No, Alex… Alex, tu non vai via di qui!

EPISODIO 19, QUEL CHE È DENTRO – LE MIGLIORI FRASI DI MEREDITH GREY

Meredith: Stasera al ristorante Sabrina.
Riggs: Scusa?
Meredith: Andiamo a bere qualcosa e a chiacchierare.
Riggs: Un appuntamento?
Meredith: No, niente affatto. Solo due persone che escono per vedere se stanno bene prima di dirlo a Meggie.
Riggs: Ah, se tutto va bene lo dirai a Meggie.
Meredith: Potrebbe non andar bene, potremmo finire per odiarci e non dovremmo dire niente.
Riggs: Tu non mi odi.
Meredith: Potrei odiarti, ti odiavo prima. Otto in punto.
Riggs: È un appuntamento.
Meredith: Niente affatto!

Quattordicesima stagione di Grey’s Anatomy – Le migliori frasi di Meredith Grey

EPISODIO 3, VAI ALLA GRANDE O VAI A CASA – Le migliori frasi di Meredith Grey

Meredith: Perché la borsa?
Riggs: Ho accumulato parecchie ferie e pensavo di prendermi una vacanza, vedere che succede ora.
Meredith: No.
Riggs: Non hai voce in capitolo, ok? Non siamo amici, lo hai chiarito.
Meredith: Perché sono arrabbiata. Perché hai avuto un regalo che io non avrò mai… e lo stai sprecando, lo stai buttando via. Avevamo lo stesso sogno e quando non hai voluto lottare per lei, l’hai tradito e così tradisci me.
Riggs: Non ti ho tradito. Lei non vuole stare con me perché pensa che io sia innamorato di te e infatti lo sono o lo ero e non voglio guardarla in faccia e mentire.
Meredith: Dio, certe volte sei esasperante! Nathan, la vita è complicata e Megan lo capisce. Non devi mentire… devi lottare. Dimostrale che ami lei, ricordale perché si è innamorata di te. Falle capire che lei è la tua prima e unica scelta. Ti prego non sprecare tutto.

Grey's Anatomy, Ellen Pompeo, Meredith Grey, Justin Chambers, Alex Karev, ospedale - Le migliori frasi di Meredith Grey in Grey's Anatomy
Una scena di Grey’s Anatomy, che ha come protagonisti Ellen Pompeo e Justin Chambers – Le migliori frasi di Meredith Grey in Grey’s Anatomy

Infine altre informazioni a proposito della serie tv presenti sul blog – Le migliori frasi di Meredith Grey in Grey’s Anatomy

Recensione della serie tv: non ancora presente

Colonna sonora show: non ancora presente

Curiosità sulla serie: non ancora presente

Approfondimento su una frase famosa tratta dal medical drama: “La tua scelta è semplice, lei o me” – Meredith Grey.

Infine vi ricordo che, per rimanere sempre aggiornati sulle ultime notizie, potete seguire il blog sui canali Facebook, Instagram e Twitter. Se vi è piaciuto l’articolo “Le migliori frasi di Meredith Grey in Grey’s Anatomy” lasciate un commento o condividetelo. Trovate questa ed altre citazioni degli show televisivi qui: Frasi e citazioni tratte dalle serie tv.

Anche questa sezione del blog è in continuo aggiornamento, segnalate se vi sono degli errori. Vi ricordo che anche voi potete segnalare nei commenti le vostre citazioni preferite.

Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.