Monologo Nell in Hill House – The Haunting

Monologo Nell in Hill House – The Haunting

Monologo Nell in Hill House

Si tratta della prima stagione di The Haunting, una serie tv in streaming su Netflix

Monologo Nell in Hill House - The Haunting, Victoria Pedretti, Nell Crain
Una scena di The Haunting – Hill House, che ha come protagonista Victoria Pedretti nel ruolo di Nell Crain
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Vi ricordate il monologo di Nell in Hill House? The Haunting è una popolare serie tv antologica di genere paranormale in streaming su Netflix. E’ uno show creato e diretto da Mike Flanagan. La prima stagione della serie si intitola Hill House ed è tratta dal romanzo L’incubo di Hill House di Shirley Jackson. Ad interpretare il monologo di Nell Crain, è l’attrice Victoria Pedretti, che dà il volto al personaggio. Nella prima stagione di The Haunting, recitano anche Michiel Huisman, Carla Gugino, Henry Thomas, Elizabeth Reaser, Oliver Jackson-Cohen, Kate Siegel, Lulu Wilson, Mckenna Grace, Violet McGraw e Timothy Hutton.

The Haunting – Hill House, racconta la storia della famiglia Crain. Una tragedia colpisce la famiglia Crain dopo aver trascorso un’estate a Hill House. I componenti della famiglia si separano poco per volta negli anni. Quindici anni dopo, il padre Hugh e i cinque fratelli vivono ancora nel ricordo delle esperienze paranormali vissute in quella casa.

Ognuno cerca di affrontare le esperienze traumatiche del passato a modo suo. Quando si ritrovano a dover fronteggiare un nuovo lutto, che sembra collegato a Hill House, la famiglia Crain dovrà affrontare i fantasmi del passato. Sveleranno così il mistero dietro alla tragedia e alla casa. Dopo avervi introdotto la serie vi parlerò del monologo di Nell in Hill House.

L’interessante monologo di Nell in Hill House, la serie in streaming su Netflix

Ecco il monologo di Nell in Hill House.

Ho creduto a lungo che il tempo fosse come una linea e che i nostri momenti fossero tessere di un domino che cadevano l’una sull’altra, in sequenza in una lunga linea tra il principio e la fine. Ma mi sbagliavo, non è così. I nostri momenti ci cadono addosso come pioggia o neve o coriandoli. Mamma ha detto che una casa è come un corpo e che tutte le case hanno gli occhi, le ossa, la pelle e la faccia.

Questa stanza è come il cuore della casa. Anzi no, come lo stomaco. Era la tua sala da ballo Thio, la mia stanza dei giocattoli, una sala di lettura per la mamma, un soggiorno per Shirley, una sala da giochi per Steve, una casa sull’albero. Ma restava sempre la stanza rossa. Indossava facce diverse per farci stare tranquilli mentre ci digeriva. Io sono come una piccola creatura ingoiata intera da un mostro, che percepisce tutti i suoi piccoli movimenti al suo interno.

Ho imparato un segreto: non esiste un senso, io non sono sparita, sono disseminata in tantissimi piccoli pezzi, spolverati sulla vostra vita come neve fresca. Ci sono così tante cose che vorrei dirvi. Il perdono è caldo come una lacrima sulla guancia. Pensate a questo e a me, quando sarete nella pioggia. Vi ho amati con tutto il cuore, questo conta. Il resto sono solo coriandoli.

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Luca Miglietta

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Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.