Luca Miglietta
Nino d’angelo e la sorpresa di Sophia Loren
Un affettuoso ricordo del cantautore napoletano
Nino d’angelo parla di Sophia Loren nel libro “Il Poeta che non sa parlare“. Il cantante napoletano racconta: “qualche anno fa, ricevetti la telefonata dall’agente di Sophia Loren proprio mentre stavo facendo i preparativi per la mia festa di compleanno, che si doveva tenere a casa mia a Casoria”. Poi prosegue dicendo: “mi disse che la grande attrice aveva visto il mio intervento a Domenica In con Mara Venier, che le era piaciuto molto il brano che avevo cantato e che le avrebbe fatto piacere se lo avessi cantato anche alla festa in suo onore che si doveva tenere a Pozzuoli”.
Nino d’angelo era felice dell’invito di Sophia Loren: “accettai con grande emozione quell’invito inaspettato. Chiesi all’agente quando sarebbe arrivata Sophia a Napoli e lui mi rispose: ‘Il 21 giugno’. Proprio il giorno del mio compleanno? Mentre mi facevo questa domanda, ne formulai una all’agente: ‘ma secondo te verrebbe Sofia la sera al mio compleanno?’ Dopo cinque minuti mi richiama e mi conferma la presenza della Loren alla mia festa”.
Nino d’angelo sposta la festa perché arriva Sophia Loren: “cambio il programma. La festa che si doveva fare a casa mia a Casoria la sposto subito nell’albergo dove lei andrà ad alloggiare, l’Hotel Vesuvio. Non avevo mai visto i miei parenti così silenziosi e ordinati, non proprio a loro agio. Più che il mio compleanno sembrava quello di Sophia: mi chiedevano solo di lei. Al mio tavolo c’era anche Mara Venier, pure lei a Napoli per la festa della Loren, e pure lei festeggiatissima dai miei parenti”.
Nino d’angelo racconta di un episodio con Sophia Loren il girono del suo compleanno
Il cantatore napoletano continua il suo racconto: “eccola, Sophia, bella come sempre, sui suoi tacchi da diva senza volerlo essere. Proprio lei, quella dell’Oscar, la scugnizza di Pozzuoli. Non mi sembrava vero, Sophia Loren al mio compleanno? Zia Carmela non perse un attimo: ‘Sophia sì troppo bella, mio marito buonanima era un tuo ammiratore’. Come mia zia anche gli altri erano abbagliati dalla sua presenza, a nessuno sembrava vero, qualche parente invidioso disse persino che non era la Loren, ma una sosia”.
Nino d’angelo poi continua a parlare di Sophia Loren: “dopo aver mangiato, fece la foto con tutti e tutti furono contenti. Il giorno seguente andammo insieme alla sua festa a Pozzuoli. Viaggiammo su un traghetto che le avevano messo a disposizione. Quando arrivammo, ad aspettarla c’era una folla incredibile che aveva voglia di festeggiarla. Mara Venier mi annunciò e io cominciai a cantare ‘O pate’, la canzone che aveva toccato il cuore di Sophia e per la quale io mi trovavo lì. Durante l’esibizione, sentii un boato improvviso che veniva dal pubblico, e subito dopo una mano che mi si poggiava sulla spalla. Era la carezza di Sophia, che voleva farmi sentire tutto il suo affetto”.
Nino d’angelo rivede poi Sophia Loren qualche anno dopo: “qualche anno dopo l’ho rivista. L’ho voluta ospite alla Piedigrotta, dove ero direttore artistico. Fu una serata indimenticabile, era contenta di vedermi in quella veste. Mentre la gente scandiva urlando il suo nome, in una nuvola di fumo e luci, come una madonna rossa, Sophia apparve in tutta la sua bellezza, senza età e felice davanti a quell’applauso infinito che la emozionò fino a farla piangere”.
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Luca Miglietta
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