No a un ritorno alla normalità

No a un ritorno alla normalità

No a un ritorno alla normalità

L’appello su Le Monde di scienziati e Artisti: “no a un ritorno alla normalità”, dopo la pandemia di coronavirus

Juliette-Binoche, 2000, Chocolat, Lasse-Hallström
Una scena di Chocolat, che ha come protagonista Juliette-Binoche
Sei qui: Home » No a un ritorno alla normalità

Duecento artisti e scienziati di tutto il mondo, fra i quali il regista Paolo Sorrentino, Monica Bellucci, Madonna e Robert de Niro, hanno firmato un appello contro un “ritorno alla normalità”, dopo la pandemia di coronavirus. L’appello è stato pubblicato ieri sul quotidiano francese Le Monde. I firmatari al contrario vorrebbero una “trasformazione radicale con audacia e coraggio”, invitando ad abbandonare un sistema basato sul “consumismo”.

All’appello hanno partecipano anche Jane Fonda, Cate Blanchett, Marion Cotillard, Pedro Almodovar, Peter Brook, Marianne Faithfull e tanti altri. Ora che tanti Paesi affrontano la fine del lockdown causato dal COVID19, al collettivo di scienziati ed artisti sembra “inimmaginabile tornare alla normalità”. L’iniziativa è stata lanciata dall’attrice Juliette Binoche e dall’astrofisico francese Aurélien Barrau.

All’iniziativa lanciata da Juliette Binoche e dall’astrofisico Aurelién Barrau hanno aderito varie personalità, tra cui Madonna, Monica Bellucci, Robert De Niro e Jane Fonda

Secondo i firmatari, la pandemia è una “tragedia”, ma “la crisi ha il vantaggio di invitarci a far fronte alle domande essenziali”. Perchè “il problema è sistemico”. Proseguono dicendo che la catastrofe ecologica in corso fa parte di una metacrisi perché il “consumismo ci ha portati a negare la vita stessa: quella dei vegetali, degli animali e quella di un gran numero di umani. L’inquinamento, il riscaldamento e la distruzione degli spazi naturali portano il mondo a un punto di rottura”.

L’appello “solenne” di artisti e gli scienziati firmatari è lanciano ai “dirigenti e cittadini”, che devono “uscire dalla logica insostenibile che ancora prevale, per lavorare a una profonda rifondazione degli obiettivi, dei valori e delle economie. Una  trasformazione radicale si impone a tutti i livelli. Non ci sarà senza un impegno massiccio e determinato perché è una questione di sopravvivenza, oltre che di dignità e di coerenza”.

Un giusto appello. Sono infatti bastati due mesi senza inquinamento ed i mari e i fiumi in Italia sono tornati limpidi e puliti. Senza parlare della qualità dell’aria e di tanti altri fattori. Tornando alla normalità dobbiamo cercare di impedire che l’ambiente venga nuovamente inquinato e devastato dall’uomo, distruggendo le bellezze naturali e l’habitat in cui noi stessi viviamo. Giusto anche l’appello per la riduzione delle diseguaglianze sociali, che causano ricchezze smisurate e povertà estrema.

Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.