Non so chi sia mio padre – Giorgio Panariello

Non so chi sia mio padre – Giorgio Panariello

“Non so chi sia mio padre” ha spiegato Giorgio Panariello

L’attore è cresciuto in una famiglia particolare e deve tutto ai nonni

"Non so chi sia mio padre". Giorgio Panariello
Giorgio Panariello
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“Non so chi sia mio padre” racconta Giorgio Panariello che poi aggiunge “no, la mancanza di mia madre non è stata una cosa drammatica, anzi, penso che sia stata una fortuna. Se avessi avuto un padre e una madre, tutto regolare, quasi certamente ora non sarei quello che sono, avrei preso un’altra strada, migliore, peggiore, non lo so, ma diversa. Forse è stata una situazione che mi ha dato qualcosa in più”.

Giorgio Panariello poi dopo aver ammesso “non so chi sia mio padre” spiega che la mancanza di genitori lo hanno fatto diventare quello che è ora. “Del resto gli artisti, in tutti i campi, spesso creano in momenti di sofferenza, il dolore affina la sensibilità. Se tutto va bene, se hai tutto, sei ricco e felice, paradossalmente inventarsi la vita può essere più difficile”. Lui deve molto ai suoi nonni: “la cosa più bella della mia infanzia? I nonni, la nonna. Come mi hanno accompagnato, tenendomi per mano”.

Giorgio Panariello nacque a Firenze nel 1960 e lo affidarono ai nonni su richiesta della madre che lo abbandonò pochi giorni dopo il parto. Cresce coi nonni a Cinquale, frazione del comune di Montignoso. Aveva un fratello, Franco, detto Franchino, nato nel 1961 e morto per ipotermia la notte del 26 dicembre 2011. Alla sua storia Panariello ha dedicato un libro intitolato “Io sono mio fratello”, edito da Mondadori. Giorgio Panariello dice “non so chi sia mio padre” ma parla in particolare della madre.

“Non so chi sia mio padre” dice Giorgio Panariello che parla anche della madre assente

Il comico in un’intervista al Corriere della sera parla della madre: “Raffaella? È la madre ufficiale, ma è solo un sostantivo”. Lui non ha mai potuto contare sulla mamma: “è stata una donna assente che ha abbandonato me e mio fratello dalla sera alla mattina. La vedevo per le feste quando veniva a portarci i regali accompagnata a un uomo sempre diverso, infatti come nel gioco delle tre carte ci ha nascosto i nostri veri padri”. Ecco perché Giorgio Panariello afferma: “non so chi sia mio padre”.

L’attore comico spiega che comunque: “non posso dire di non volerle bene, perché alla fine è sempre mia madre, ma non è nulla in confronto all’amore che porto per la Bona”. La “Bona” per chi non lo sapesse sta per “Bonaventura“, il cognome della nonna di Giorgio Panariello, che lui considera in pratica la sua vera madre. Giorgio Panariello ovviamente pensa che anche nonno Raffaello il suo vero padre. Lui infatti afferma “non so chi sia mio padre”, ma di base sa che quello che di fatto lo è stato è Raffaello.

Lui aveva una famiglia originale spiega al Corriere: “era una famiglia strana veramente. Accorgersi quando avevo 8-9 anni che niente era come sembrava , nessuno al suo posto, quelli che pensavo fossero i miei fratelli in realtà erano i miei zii, i miei genitori i miei nonni, la signora che veniva ogni tanto mia madre, mio padre mai visto”.

“Non so chi sia mio padre e mia madre è sempre stata assente”

Giorgio Panariello non sa come definire la sua famiglia: “insomma bislacca mi sembra riduttivo. Era un Circo Barnum, che ha creato problemi al carattere debole di Franchino e a me ha dato questo spirito di riscatto che mi ha permesso di fare un mestiere che potesse sdrammatizzare”. Poi il comico parla del fratello: “lo considero un ragazzo sfortunato”.

Poi spiega il motivo della sua affermazione: “ha avuto anzitutto la sfortuna di nascere un anno dopo di me, per cui i miei nonni non hanno potuto tenere anche lui in casa ed è stato affidato a un istituto”. Non ha vissuto una bella vita: “Franchino è un’anima perduta che però alla fine si era ritrovata”.

Poi Giorgio Panariello conclude: “ricordo che ai primi tempi in cui facevo tivù, ogni volta che Raffaella mi chiamava a Carràmba! Che sorpresa oppure Maria De Filippi a C’è posta per te, io avevo l’ansia che veramente avessero trovato mio padre”. Lui dice “non so chi sia mio padre” con un po’ di tristezza e non riesce a capire perché non si è mai fatto vivo. Si da questa spiegazione: “vorrei capire perché non si è mai fatto vedere, magari non lo sa nemmeno. Credo che sia stato uno di quegli incidenti di percorso che capitano”.

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Luca Miglietta

Io sono mio fratello


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Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.