Qualsiasi fiume prima di arrivare al mare

Qualsiasi fiume prima di arrivare al mare

Qualsiasi fiume prima di arrivare al mare

Lo scrive Alessandro Baricco nel suo libro “City”

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“Qualsiasi fiume prima di arrivare al mare fa esattamente una strada tre volte più lunga di quella che farebbe se andasse diritto”. Scrive questa bellissima frase Alessandro Baricco nel suo libro “City“, uscito nel 1999. Baricco ha raccontato che il titolo del romanzo è legato alla struttura stessa del testo in cui immagina che i quartieri siano storie e le strade personaggi. In “City” si intrecciano tre trame: la storia principale, che parla di Gould un bambino geniale, che tutti ritengono destinato al Nobel e della sua governante Shatzy, poi c’è la storia della boxe immaginata da Gould quando si ritira in bagno ed infine il soggetto cinematografico per un western di Shatzy.

Dopo avervi introdotto il libro di Alessandro Baricco vi parlerò di cosa accade a “qualsiasi fiume prima di arrivare al mare”. Si tratta di bellissime parole dello scrittore, drammaturgo, sceneggiatore e autore televisivo torinese. Un pensiero dello scrittore che merita di essere letto, se avrete pazienza, nel prosieguo dell’articolo.

Qualsiasi fiume prima di arrivare al mare fa esattamente una strada tre volte più lunga di quella che farebbe se andasse diritto

Cosa accade a qualsiasi fiume prima di arrivare al mare? Ce lo spiega Alessandro Baricco che dice: “mi viene solo in mente quella storia dei fiumi, e al fatto che si son messi lì a studiarli perché giustamente non gli tornava ‘sta storia che un fiume, dovendo arrivare al mare, ci metteva tutto quel tempo, cioè scelga, deliberatamente, di fare un sacco di curve, invece di puntare dritto allo scopo, c’è qualcosa di assurdo in tutte quelle curve, e così si sono messi a studiare la faccenda e quello che hanno scoperto alla fine, c’è da non crederci, è che qualsiasi fiume, prima di arrivare al mare fa esattamente una strada tre volte più lunga di quella che farebbe se andasse diritto, sbalorditivo, se ci pensi, ci mette tre volte tanto quello che sarebbe necessario, e tutto a furia di curve, appunto, solo con questo stratagemma delle curve”.

Poi Baricco scrive: “è quello che hanno scoperto con scientifica sicurezza a forza di studiare i fiumi, tutti i fiumi, hanno scoperto che non sono matti, è la loro natura di fiumi che li obbliga a quel girovagare continuo, e perfino esatto, tanto che tutti, dico tutti, alla fine, navigano per una strada tre volte più lunga del necessario, anzi, per essere esatti, tre volte virgola quattordici, giuro, il famoso pi greco, non ci volevo credere, in effetti, ma pare che sia proprio così, devi prendere la loro distanza dal mare, moltiplicarla per pi greco e hai la lunghezza della strada che effettivamente fanno, il che, ho pensato, è una gran figata, perché, ho pensato, c’è una regola per loro vuoi che non ci sia per noi”.

Ecco cosa accade a qualsiasi fiume prima di arrivare al mare

Alessandro Baricco poi continua: “voglio dire, il meno che ti puoi aspettare è che anche per noi sia più o meno lo stesso, e che tutto questo sbandare da una parte e dall’altra, come se fossimo matti, o peggio smarriti, in realtà è il nostro modo di andare diritti, modo scientificamente esatto, e per così dire già preordinato, benché indubbiamente simile a una sequenza disordinata di errori, o ripensamenti, ma solo in apparenza perché in realtà è semplicemente il nostro modo di andare dove dobbiamo andare, il modo che è specificatamente nostro, la nostra natura, per così dire, cosa volevo dire?”

Alessandro Baricco conclude: “quella storia dei fiumi, sì, è una storia che se ci pensi è rassicurante, io la trovo molto rassicurante, che ci sia una regola oggettiva dietro a tutte le nostre stupidate, è una cosa rassicurante, tanto che ho deciso di crederci, e allora, ecco, quel che volevo dire è che mi fa male vederti navigare curve da schifo come quella di Couverney, ma dovessi anche andare ogni volta a guardare un fiume, ogni volta, per ricordarmelo, io sempre penserò che è giusto così, e che fai bene ad andare, per quanto solo a dirlo mi venga da spaccarti la testa, ma voglio che tu vada, e sono felice che tu vada, sei un fiume forte, non ti perderai”.

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Luca Miglietta

Libro – sponsorizzato

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.