Nuove regole per le scene di sesso a Hollywood

Nuove regole per le scene di sesso a Hollywood

L’industria del  cinema è pronta a ripartire con nuove regole, ora che negli Stati Uniti sta lentamente attenuandosi la pandemia di coronavirus

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Sharon Stone in una scena di Basic Instinct di Paul Verhoeven
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Anche il cinema è pronto a ripartire dopo lo stop a causa dell’emergenza COVID19, con nuove regole per le scene di sesso a Hollywood. L’emergenza coronavirus ha cambiato la nostra vita quotidiana, rivoluzionando le nostre abitudini e il nostro modo di relazionarci con le persone.

Il governatore della California Gavin Newsom ha dato il via libera all’industria del cinema di ripartire dal prossimo 12 giugno. Si tornerà davanti alla macchina da presa con nuove linee guida, indicate in un file di 22 pagine realizzato dall’associazione di categoria degli editori cinematografici. Le nuove regole riguarderanno anche le scene di sesso dei futuri film che verranno prodotti.

In questo documento si leggono una serie di regole igieniche, vi sono esempi su come lavarsi bene le mani e viene spiegata la necessità di utilizzare vetri di plexiglass per fare i provini. Le linee guida non riguarderanno solo gli attori, perchè tutto il personale del backstage dovrà indossare mascherine e visiere.

Le scene di combattimento per la vicinanza dei corpi ad esempio dovranno essere realizzate totalmente in digitale. Quelle che son destinate ad essere rivoluzionate radicalmente dalle nuove regole di Hollywood sono le scene di sesso, definite pericolose perchè possono causare possibili contagi.

I momenti di contatto ravvicinato devono essere riscritti, abbandonati o risolti dalla CGI per ridurre al minimo la diffusione del COVID-19 durante le riprese.

In pratica nelle scene di sesso, ma anche nel caso dei semplici baci, gli attori saranno sostituiti dalla loro versione digitale.

Nuove regole per le scene di sesso a Hollywood, la CGI risolverà davvero il problema? Come faranno le pellicole a basso budget?

Queste linee guida son state discusse con gli studios in questo periodo. Le case cinematografiche si sono infatti preparate nei mesi scorsi ad iniziare ad utilizzare la tecnologia CGI e la realtà virtuale per le scene più problematiche dal punto di vista del possibile contagio da coronavirus.

Non si tratta della prima malattia a causare un cambiamento rivoluzionario nelle produzioni cinematografiche. Prima dell’esplosione della pandemia di coronavirus, l’industria del porno negli anni novanta aveva creato una serie di misure per difendere gli attori dalla possibile trasmisisone della HIV.

Questo settore del cinema ha dimestichezza coi test sierologici da moltissimo tempo. Ovviamente le misure di sicurezza devono essere diverse, perchè l’HIV e il COVID19 hanno due tipi di trasmissione diversa, ma si tratta comunque di un settore che è riuscito a mettere in sicurezza i propri attori. Questo deve essere un buon esempio per l’industria del cinema tradizionale per poter continuare a produrre in sicurezza, nonostante la pandemia di COVID19.

E’ un vero aiuto la CGI?

Bisognerà solamente capire quanto la CGI possa dar vita ad un risultato di livello, essendo molto costosa, come faranno i film a basso budget? Se utilizzeranno una CGI scadente sarà un problema. Esempi di pessima CGI li abbiamo avuti in molte pellicole dalla metà degli anni novanta in poi.

Luca Miglietta