De Niro propone Al Pacino presidente degli USA

De Niro propone Al Pacino presidente degli USA

De Niro propone Al Pacino presidente degli USA

De Niro propone Al Pacino presidente degli USA e Donald Trump in carcere, durante la cerimonia de l’American Icon Award. L’attore non perde di nuovo occasione per attaccare il presidente USA, di nuovo sulla bocca di tutti in questi giorni per il bando Huawei

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Robert De Niro propone Al Pacino presidente degli USA durante l’American Icon Award, una manifestazione che premia le personalità più importanti degli Stati Uniti. Quest’anno tra i vincitori c’è il suo grande amico ed attore Al Pacino. L’attore italo-americano è stato premiato da Robert De Niro, che nonostante il clima di festa non ha perso l’occasione di attaccare ancora una volta Donald Trump.

Non bisogna essere meravigliati perchè Robert De Niro è ormai molto tempo che attacca il presidente USA, questa volta ha esordito il suo discorso con: “non pensavate davvero di cavarvela senza un sano e sincero ‘vaffanculo a Trump’” a cui son seguiti applausi e sonori fischi. Robert De Niro ha poi proseguito indicando una personalità che potrebbe sostituire Donald Trump come presidente americano:

il mio compatriota e amico di una vita Al Pacino non guida l’America, ma forse dovrebbe farlo lui al posto di Trump. Si è guadagnato il nostro rispetto e la nostra ammirazione e merita questo tributo. D’altra parte, l’individuo che attualmente pretende di guidare questo paese non è degno di alcun tributo, a meno che non si pensi al suo impeachment e alla sua reclusione come una sorta di omaggio. Ed è solo così che potrebbe rendere di nuovo grande l’America.

Il gioco di parole con il celebre motto “make America great again

Robert De Niro conclude il suo discorso facendo un gioco di parole con il celebre motto repubblicano che recita “make America great again“. L’attore aveva attaccato duramente il presidente USA già nel 2016:

è così stupido. E’ un cane, un maiale. Un artista della stronzata, un disastro nazionale. Mi fa arrabbiare il fatto che questo Paese sia arrivato al punto di consentire a quest’idiota di arrivare sin qui. Dice che prenderebbe la gente a pugni in faccia. A me piacerebbe prenderlo a pugni. E questo genere di persona che vogliamo presidente? Penso di no.

Non si tratta degli unici attacchi di Robert De Niro a Donald Trump, perchè negli ultimi anni vi sono state moltissime critiche dell’attore al presidente usa. L’attore italo-americano si è spesso lanciato in dichiarazioni anche abbastanza forti

Lo scorso ottobre aveva vietato l’ingresso al presidente americano in tutti i locali nipponici Nobu, di cui la star di Hollywood è co-fondatore dichiarando: “Non ti voglio nei miei ristoranti, saresti cacciato”.

Robert De Niro si è scontrato contro Donald Trump anche ad aprile 2019, questa volta descrivendolo come “aspirante ganster”, intervistato da Stephen Colbert al The Late Show, dove era stato invitato per parlare del suo nuovo film intitolato “The Irishman” diretto Martin Scorsese. Nel film che uscirà in autunno interpreterà il sicario Frank Sheeran, detto l’irlandese, che lavorava come killer per la mafia e così ha approfittato per attaccare Donald Trump:

alla gente piace il genere fuorilegge, peccato che ora abbiamo un aspirante gangster alla Casa Bianca. Anche i gangster hanno una morale e hanno un’etica. Hanno un codice e sai che quando dai a qualcuno la tua parola è la tua parola, perché tutto ciò che hai è la tua parola. Questo ragazzo non sa nemmeno cosa significhi.

La guerra di Donald Trump alla Huawei

In questi giorni si parla di nuovo moltissimo degli Stati uniti di Donald Trump a causa del bando verso Huawei, che ha inserito il colosso cinese nella “entity list”, la lista nera che vieta alle aziende statunitense di rifornirlo. La decisione ha spinto Google a decapitare gli smartphone Huawei, privandola delle licenze Android, il sistema operativo di cui si serve la multinazionale cinese per far funzionare i propri telefoni. Huawei che lancerà secondo i rumors il suo nuovo sistema operativo in autunno.

L.M.

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.