“Io c’ho una cosa da dire”, dal monologo di Radiofreccia
Il monologo di freccia nel film del 1998 diretto dal cantante Luciano Ligabue

“Io c’ho una cosa da dire”, questo è un estratto del monologo di Ivan Benassi detto “Freccia” alla radio nel film Radiofreccia. Ad interpretare freccia è l’attore Stefano Accorsi. Questa famosa pellicola generazionale del 1998 è diretta dal cantante Luciano Ligabue. Radiofreccia è tratta dalla raccolta di racconti Fuori e dentro il borgo scritto nel 1997 dallo stesso Ligabue.
La storia in particolar modo segue i racconti “Il girotondo di Freccia” e “Radio Fu“. Al film partecipa anche un altro celebre cantante, Francesco Guccini, nel ruolo di Adolfo, il proprietario del bar. Dopo avervi introdotto il film vi parlo del monologo di freccia che dice: “io c’ho una cosa da dire”.
“Io c’ho una cosa da dire” è parte di un famosissimo monologo del film che vi riporterò per intero.
Segue il monologo completo di Freccia nel film, che dice “Io c’ho una cosa da dire”.
Buonanotte… qui è Radio Raptus… e io sono Benassi… Ivan. Forse lì c’è qualcuno che non dorme, be’ comunque che ci siate oppure no, io c’ho una cosa da dire. Oggi ho avuto una discussione con un mio amico; lui… lui è uno di quelli bravi, bravi a credere a quello in cui gli dicono di credere. Lui dice che se uno non crede in certe cose non crede in niente. Be’ non è vero… anch’io credo… Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards.
Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che viene a prendere l’affitto ogni primo del mese. Credo che un’Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qua, però prima di credere in qualcos’altro bisogna fare i conti con quello che c’è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche Dio.
Credo che c’ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n’roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un caz*o della vita degli altri. Credo che per credere, certi momenti ti serve molta energia. Ecco, allora vedete un po’ di ricaricare le vostre scorte con questo.
La canzone di David Bowie
il monologo in cui Freccia dice “Io c’ho una cosa da dire” si conclude con la canzone “Rebel Rebel” di David Bowie. Si tratta di un brano musicale scritto dall’artista inglese e pubblicato come 45 giri il 15 febbraio 1974. “Rebel Rebel“, diventato in poco tempo un inno del movimento glam, parla del desiderio di ribellione e del bisogno di dare libero sfogo alla propria individualità.
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Luca Miglietta
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