Jack Black e l’adolescenza turbolenta

Jack Black e l’adolescenza turbolenta

Jack Black e l’adolescenza turbolenta

L’attore si è salvato grazie alla recitazione

Jack Black e l'adolescenza turbolenta. School of Rock, 2003, Richard Linklater, Jack Black, chitarra, lavagna
Una scena di School of Rock che ha come protagonista Jack Black
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Jack Black ha avuto un’adolescenza molto turbolenta. Non è solo un famoso attore, ma è anche il cantante del duo rock comico Tenacious D, un gruppo che ha formato nel 1994 con Kyle Gass. Thomas Jacob Black, meglio conosciuto come Jack, è nato in California da Thomas William Black e Judith Love Cohen, due ingegneri aereospaziali. I genitori divorziarono quando lui aveva solo 10 anni e Jack Black si trasferì con il padre a Culver City. In questo periodo Jack Black inizia ad avere un’adolescenza turbolenta.

Jack Black ha sempre amato la recitazione e la musica come ricorda: “sono sempre stato un performer, sin da bambino, mi piacevano musica e teatro. La prima passione è dovuta a mio fratello Howard che mi ha portato al mio primo concerto a 11 anni”. Il fratello gli ha trasmesso l’amore per la musica: “è stato lui a farmi innamorare della musica. Al liceo ho scoperto di avere anche del talento. Poi mi sono iscritto all’Università per far piacere a mio padre”.

Jack Black ebbe un’adolescenza turbolenta dopo aver sofferto moltissimo dopo la separazione dei suoi genitori e a 14 anni cominciò a far uso di droghe. L’attore non ricorda molto di quel periodo: “ricordo solo che avevo un sacco di guai. Avevo molti problemi con la cocaina. Andavo in giro con personaggi piuttosto pericolosi e avevo paura ad andare a scuola perché uno di loro voleva uccidermi. Volevo solo andarmene da lì”.

Jack Black ha avuto un’adolescenza turbolenta e pericolosa

I suoi genitori allora decisero di trasferirlo in una scuola privata per ragazzi problematici a Los Angeles. Jack Black ricorda che voleva mettere lui stesso la parola fine alla sua adolescenza turbolenta: “la maggior parte degli altri ragazzi erano lì perché erano stati espulsi da altre scuole, ma io ci sono andato volontariamente. Avevo bisogno di un posto dove ripartire da zero. Jack Black aveva già superato l’adolescenza quando a 20 anni dovette affrontare l’evento più doloroso della sua vita. Suo fratello Howard morì di Aids nel 1989.

Jack Black racconta: “ho due fratelli gay, la mia sorella maggiore Rachel e il mio fratello maggiore Howard. Lui ha avuto una grande influenza su di me”. L’attore ricorda il concerto di cui vi avevo parlato prima: “mi ha portato al mio primo concerto rock: io avevo 11 anni, lui 23. Era una persona davvero vivace, creativa, sorprendente. Ha plasmato i miei gusti musicali”.

Il fratello è morto dopo una lunga sofferenza: “la sua morte non è stata una cosa rapida. Abbiamo vissuto il ​​deterioramento della sua malattia. Aveva solo 31, era molto giovane. Siamo stati derubati di qualcosa di prezioso, è stato devastante. È stato difficile per tutti noi, ma lo è stato soprattutto per la mia mamma, che non si è mai più veramente ripresa”.

La scelta di buttarsi a capofitto nella recitazione

La morte del fratello è stata un punto di svolta nella vita di Jack Black: “quando mio fratello é morto di AIDS però ho mollato tutto e sono entrato a far parte di un teatro sperimentale di Tim Robbins. Usavo la recitazione come valvola di sfogo. Due anni dopo mi hanno offerto una parte da lì non ho più smesso di lavorare”. Jack Black grazie a Tim Robbins poté esordire al cinema in Bob Roberts nel 1992, seppure in un ruolo minore.

Jack Black non vuole che i suoi figli abbiano un’adolescenza turbolenta come la sua. L’attore ha sposato nel 2006 la moglie Tanya Haden ed i due hanno avuto due figli Samuel Jason Black e Thomas David Black. Jack Black dice di essere molto protettivo con i figli proprio a causa della sua adolescenza turbolenta: “non perdo mai di vista i miei bambini per fare in modo che non corrano pericoli. Perdere un membro della tua famiglia è la cosa peggiore che io possa immaginare”.

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Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.