Amici miei di Mario Monicelli
Una commedia italiana che ha come attori principali Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret, Duilio Del Prete, Adolfo Celi, Olga Karlatos
Sei qui: Home »Amici miei racconta le zingarate e gli scherzi organizzate da un gruppo di amici di mezza età composto da: Raffaello Mascetti (Ugo Tognazzi), Rambaldo Melandri (Gastone Moschin), Giorgio Perozzi (Philippe Noiret), Guido Necchi (Duilio Del Prete), professor Alfeo Sassaroli (Adolfo Celi). I loro scherzi vengono organizzate ai danni di amici conoscenti e ignari cittadini. Il motivo è quello di non prendersi sul serio e di tenere lontana la vecchiaia e la morte che però farà la sua comparsa portandosi via uno del gruppo.
Amici miei è diretto da, ma scritto da Pietro Germi, che non poté star dietro la macchina da presa a causa di una grave malattia
Amici miei è un film italiano del 1975 diretto da Mario Monicelli e scritto da Pietro Germi. Il regista genovese infatti non fece in tempo a realizzarlo a causa del sopraggiungere della malattia che lo condusse alla morte nel 1974.
Nei titoli di testa del film, infatti, si è voluto rendere omaggio all’autore con la scritta “un film di Pietro Germi”, cui segue solo dopo “regia di Mario Monicelli”. Vinse due David di Donatello ed ebbe due seguiti Amici miei – Atto II e Amici miei – Atto III.
Le scene di Amici miei che rimarranno per sempre impresse negli spettatori
Amici miei presenta alcune scene indimenticabili che sono rimaste nell’immaginario collettivo, come quella in cui i cinque amici prendono a schiaffoni i passeggeri affacciati ai finestrini dei treni fermi alla stazione. Scena che infatti è stata omaggiata da Paolo Villaggio nel film Fantozzi alla riscossa, con la sola differenza che il treno è in arrivo e non in partenza: per questo Fantozzi verrà poi malmenato dai passeggeri infuriati, e nel cinepanettone A spasso nel tempo.
Il neologismo
Amici miei ha inoltre dato origine alla parola supercazzola, un termine tutt’ora comunemente usato nella lingua italiana per indicare un giro di parole privo di alcun senso, fatto allo scopo di confondere le idee al proprio interlocutore.
I personaggi di Amici miei sono ispirati a persone realmente esistite
Pare che i personaggi e fatti raccontati in Amici miei non fossero esclusivamente frutto della fantasia di Pietro Germi che aveva scritto la sceneggiatura, perché sia il conte Mascetti, nobile fiorentino decaduto, che l’architetto Melandri, inguaribile romantico, sembrano essere legati a persone realmente esistite.
Gastone Moschin ad esempio raccontò che il suo ruolo si ispirava ad un architetto fiorentino perdutamente innamorato della moglie di un noto avvocato, nel film trasformato nel chirurgo Sassaroli. E non è finita qui, perché secondo la leggenda, sembra che l’architetto sia andato a chiedere la mano della donna al marito cornuto.
Neppure la supercazzola è un’invenzione del film perché come raccontato dallo stesso Mario Monicelli in un’intervista al Corriere fiorentino:
C’era un certo Raffaello Pacini, ad esempio, il conte Mascetti del film, che era bravissimo nella ‘‘supercazzola”: era capace di fermare chiunque in strada e tenerlo anche per un quarto d’ora, pronunciando, una dopo l’altra, frasi senza senso.
Questo argomento merita un approfondimento ne ho parlato nel 2020 in questo articolo: A chi è ispirato amici miei.
Gli attori che avrebbero potuto partecipare alla pellicola
La parte del Conte Mascetti pare dovesse spettare a Marcello Mastroianni, mentre Ugo Tognazzi avrebbe dovuto vestire i panni del Perozzi. Mastroianni però decise di rifiutare l’ingaggio, preoccupato che la sua interpretazione venisse offuscata dagli altri attori. Il ruolo venne così assegnato a Tognazzi, mentre per la parte del giornalista venne ingaggiato Philippe Noiret.
Per quanto riguarda il personaggio del barista Necchi, pare che Germi avesse già indicato Duilio Del Prete e Monicelli decise di rispettare le sue volontà. Sembra però che il regista avesse già in mente il nome di Renzo Montagnani, che infatti sostituirà Del Prete nel secondo e nel terzo atto della trilogia.
Il titolo della pellicola
Pare che il titolo Amici miei sia l’inizio della frase con cui Pietro Germi si accomiatò dal mondo del cinema andando a morire in privato:
Amici miei, ci vedremo, io me ne vado…
Pietro Germi
Perché vedere Amici miei?
Amici miei è una delle ultime commedie all’italiana, feroce amara e cinica, un film divertentissimo ma allo tempo stesso malinconico, assolutamente da vedere. Non ne rimarrete sicuramente delusi.
Dati tecnici della pellicola di Mario Monicelli
Paese di produzione: Italia
Anno: 1975
Durata: 140 min
Genere: commedia
Regia: Mario Monicelli
Soggetto: Pietro Germi, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tullio Pinelli
Sceneggiatura: Pietro Germi, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tullio Pinelli
Produttore: Carlo Nebiolo
Fotografia: Luigi Kuveiller
Montaggio: Ruggero Mastroianni
Musiche: Carlo Rustichelli
Scenografia: Lorenzo Baraldi
Costumi: Giuditta Mafai
Trucco: Franco Di Girolamo
Attori e personaggi
Ugo Tognazzi: Raffaello Mascetti
Gastone Moschin: Rambaldo Melandri
Philippe Noiret: Giorgio Perozzi
Duilio Del Prete: Guido Necchi
Adolfo Celi: professor Alfeo Sassaroli
Bernard Blier: Nicolò Righi
Marisa Traversi: Bruna, l’amante di Perozzi
Milena Vukotic: Alice Mascetti
Franca Tamantini: Carmen Necchi
Olga Karlatos: Donatella Sassaroli
Silvia Dionisio: Titti Ambrosio
Ulla Johanssen: Amante di Titti
Angela Goodwin: Laura Perozzi
Maurizio Scattorin: Luciano Perozzi
Giorgio Iovine: colonnello Ambrosio, padre Titti
Mauro Vestri: il neurologo
Mario Scarpetta: vigile urbano
Altre informazioni su Twister di Mario Monicelli presenti sul blog
Citazioni e dialoghi: Amici miei, citazioni e dialoghi
Colonna sonora: non ancora presente
Curiosità: A chi è ispirato amici miei.
Errori: non ancora presente
Conoscete Amici miei? Fa parte a tutti gli effetti della storia del cinema italiano. Se avete visto la pellicola, vi è piaciuta? Dite la vostra opinione scrivendolo nei commenti sotto l’articolo.
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Luca Miglietta