Il ritiro di Susanna Tamaro

Il ritiro di Susanna Tamaro

Il ritiro di Susanna Tamaro

La scelta della scrittrice di abbandonare la scena pubblica a causa della sua malattia

Il ritiro di Susanna Tamaro
Susanna Tamaro
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Il ritiro di Susanna Tamaro è avvenuto il 12 dicembre del 2019.Lei aveva annunciato di lasciare la vita pubblica a causa della malattia di cui soffriva da tempo. Nessuno si aspettava ritiro di Susanna Tamaro, lei aveva spiazzato tutti. Ecco cosa aveva detto: “non ho energie e mi ritiro dalla vita pubblica. Scelgo di rimanere a casa per poter ancora scrivere”. Lei non voleva assolutamente rinunciare alla sua grande passione quella della scrittura”.

Il ritiro di Susanna Tamaro era dovuto alla sua malattia come spiega lei stessa: “come sapete soffro di una sindrome neurologica, quella di Asperger, che dà tanti vantaggi, come una memoria spaventosa, ma anche tanti svantaggi, soprattutto dopo 50 anni”. Poi approfondisce il problema: “vivevo e continuo a vivere in un mondo che è solo mio. E questo mondo ha leggi che nessun altro è in grado di capire”.

Susanna Tamaro continua parlando di quando era piccola: “all’epoca della mia infanzia simili disturbi non si conoscevano. Nel migliore dei casi venivo considerata una bambina strana, prigioniera di una timidezza patologica. Non dormivo, non parlavo, non guardavo mai negli occhi. Tutta la vita ho lottato contro la complessità dei miei disturbi, contro gli enormi ostacoli che disseminavano e continuano a disseminare nei miei giorni”.

Il ritiro di Susanna Tamaro è avvenuto a causa della sindrome di Asperger

Susanna Tamaro racconta: “per decenni mi sono colpevolizzata per non riuscire a essere come gli altri, per non essere in grado di affrontare cose che le altre persone consideravano normali. Avendo una profonda capacità introspettiva, non riuscivo a capire dove fosse il punto di frattura. Ero perfettamente consapevole di tutti i grandi traumi e di tutte le carenze della mia infanzia, eppure non riuscivo a trovare in questi la luce capace di illuminare i miei disturbi”.

Dopo il ritiro Susanna Tamaro dice cose di cui non aveva mai parlato: “ora lo posso dire. Provo una stanchezza quasi mortale. Sessant’anni di finzione senza essere un attore. I gesti normali delle persone, quelli che vengono compiuti quasi inconsapevolmente, per me sono dei piccoli Everest quotidiani. Conquiste faticose, che avvengono tutte in un riservato silenzio. Andare al ristorante, incontrare persone nuove in ambito professionale, fare o ricevere una telefonata, dormire in albergo in una camera che non conosco, prendere un treno pieno di gente, affrontare le ore di prigionia di un aereo”.

L’età non ha aiutato: “finché ero giovane ho potuto gestire la malattia, dopo i 50 anni ho cominciato a peggiorare, perché porta grande alterazione delle percezioni. Non posso più muovermi, viaggiare, fare incontri, non ho più la forza per farlo e dovendo scegliere scelgo di rimanere a casa per poter ancora scrivere”. Con queste parole ha annunciato il ritiro Susanna Tamaro.

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Luca Miglietta

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Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.