Incipit di Il favoloso mondo di Amélie

Incipit di Il favoloso mondo di Amélie

Incipit di Il favoloso mondo di Amélie

Il monologo del narratore all’inizio di questo famoso film francese

Incipit di Il favoloso mondo di Amélie, 2001, Jean-Pierre Jeunet, Audrey Tautou, Amélie Poulain, cucchiaio
Una scena di Il favoloso mondo di Amélie che ha come protagonista Audrey Tautou nel ruolo di Amélie Poulain
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Nell’incipit di Il favoloso mondo di Amélie si sentono le parole del narratore. La sua voce fuori campo dice: “il 3 settembre 1973, alle 18, 28 minuti e 32 secondi, una mosca della famiglia dei Calliphoridi, capace di 14.670 battiti d’ali al minuto, plana su rue Saint-Vincent, a Montmartre. Nello stesso momento, in un ristorante all’aperto a due passi dal Moulin de la Galette, il vento si insinua magicamente sotto una tovaglia facendo ballare i bicchieri senza che nessuno se ne accorga”.

Amélie Poulain è una giovane cameriera che vive a Parigi e lavora come cameriera al Café des 2 Moulins, un bar di Montmartre. La sua vita trascorre serena e spesso va a visitare l’anziano padre vedovo. Lei ama spezzare la crosta della crème brûlée col cucchiaino, far rimbalzare i sassi sul Canal Saint-Martin e immergere le dita nei legumi. Questi sono i suoi passatempi preferiti. Amélie la sera in cui muore la principessa Diana trova per caso una scatoletta dietro una piastrella di un muro del suo appartamento.

Trova al suo interno dei piccoli ricordi e giocattoli ed pensa che molto probabilmente la scatoletta sia stata nascosta tempo prima da un bambino che abitava nello stesso appartamento. Il favoloso mondo di Amélie è una pellicola diretta nel 2001 da Jean-Pierre Jeunet. Il film ha protagonisti Audrey Tautou nel ruolo di Amélie Poulain e Mathieu Kassovitz in quello di Nino Quincampoix. Dopo avervi introdotto il film vi parlo dell’incipit di Il favoloso mondo di Amélie.

Il lungo incipit di Il favoloso mondo di Amélie

Ecco l’incipit di Il favoloso mondo di Amélie.

Il 3 settembre 1973, alle 18, 28 minuti e 32 secondi, una mosca della famiglia dei Calliphoridi, capace di 14.670 battiti d’ali al minuto, plana su rue Saint-Vincent, a Montmartre. Nello stesso momento, in un ristorante all’aperto a due passi dal Moulin de la Galette, il vento si insinua magicamente sotto una tovaglia facendo ballare i bicchieri senza che nessuno se ne accorga. In quell’istante, al quinto piano del 28 dell’Avenue Trudaine, IX Arrondissement, Eugène Koler, di ritorno dal funerale del suo migliore amico, Emile Maginot, ne cancella il nome dalla sua rubrica.

Sempre nello stesso momento, uno spermatozoo con il cromosoma X del signor Raphaël Poulain, si stacca dal plotone per raggiungere un ovulo della signora Poulain, nata Amandine Fouet. Nove mesi più tardi, nasce Amélie Poulain. Il padre di Amélie, ex-medico militare, lavora presso la Stazione termale di Enghien-les-Bains. A Raphaël Poulain non piace: fare pipì accanto a qualcuno; sorprendere uno sguardo di disprezzo sui suoi sandali; uscire dall’acqua e sentirsi il costume appiccicato addosso.

Incipit di Il favoloso mondo di Amélie continua..

A Raphaël Poulain piace: strappare enormi pezzi di carta da parati; mettere in fila le sue scarpe e lucidarle con cura; svuotare la scatola degli attrezzi, pulirla bene, e riporre tutto, alla fine. La madre di Amélie, Amandine Fouet, maestra originaria di Gueugnon, è sempre stata una persona instabile e nervosa. Ad Amandine Poulain non piace: avere le dita lessate quando fa il bagno; essere – da qualcuno che non le va – sfiorata con la mano; avere il segno del cuscino stampato sulla guancia la mattina.

Ad Amandine Poulain piace: il costume dei pattinatori artistici in tv; far brillare il parquet con le pattine; svuotare la borsetta, pulirla bene, e riporre tutto, alla fine. Amélie ha 6 anni. Come tutte le bambine, vorrebbe che suo padre l’abbracciasse ogni tanto, ma… lui ha un contatto fisico con lei solo durante il controllo medico mensile. La piccola, sconvolta da tanta intimità eccezionale, non riesce a contenere il batticuore, perciò, il padre la crede affetta da un’anomalia cardiaca. A causa di questa malattia fittizia la piccina non va a scuola. È sua madre che le fa da maestra.

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Luca Miglietta

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Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.