Lou Reed, una leggenda intramontabile della musica rock

Lou Reed

Una leggenda intramontabile della musica rock, da solista e coi Velvet Underground

Lou Reed, una leggenda intramontabile della musica rock
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Lou Reed è stato una leggenda della musica rock, sicuramente passerà alla storia come cantante, poeta e musicista, ma ha recitato pure in alcune pellicole.
Era entrato nell’olimpo della musica alla fine degli anni sessanta, quando con il polistrumentista John Cale aveva fondato i Velvet Underground; ai due si erano poi aggiunti Sterling Morrison al basso e alla chitarra e Maureen Tucker, alla batteria.

I Velvet Underground entrarono presto sotto l’ala protettrice dell’artista della pop art Andy Warhol, che fu promotore e finanziatore del primo album del gruppo, The Velvet Underground & Nico, nonché disegnatore della stressa copertina, che ritrae una fallica banana. In questo album si possono trovare autentici capolavori come Sunday Morning, I’m Waiting for the Man, Femme Fatale, Venus in Furs, Run Run Run, All Tomorrow’s Parties, Heroin, There She Goes Again, I’ll Be Your Mirror, The Black Angel’s Death Song e European Son.

Epiche sono le canzoni dei Velvet Underground, di cui faceva parte Lou Reed

Lou Reed con i Velvet Underground inciderà ancora tre album: White Light/White Heat, uscito il 30 gennaio 1968, The Velvet Underground, uscito nel Marzo 1969 e in infine nel settembre del 1970 venne pubblicato Loaded, che contiene canzoni destinate a durare nel tempo come Rock ‘n’ Roll e Sweet Jane.

Nel 1972 abbandonerà la band e pubblicherà un LP con il suo nome, che però ebbe scarso successo. In soccorso di Lou arrivò David Bowie, che gli produsse il secondo album, Transformer, che divenne presto un successo mondiale grazie a brani come: Satellite Of Love, Walk on the Wild Side, Vicious e Perfect Day, che venne poi utilizzata nella colonna sonora di Trainspotting, film di Danny Boyle.

L’abuso di droga

Ma la metà degli anni settanta per Lou sono anche quelli dell’abuso di droga, dalla metedrina alle anfetamine, che incideranno molto sull’artista e sulla persona.
La produzione di Reed continua a fasi alterne negli anni 80 e 90, periodo nel quale possiamo ricordare Songs for Drella, un concept album di Lou Reed e John Cale, uscito l’11 aprile 1990 per la Sire Records.

Questo album è dedicato alla memoria del loro amico e artista Andy Warhol, che era da poco scomparso dopo un’operazione chirurgica alla cistifellea. La parola Drella presente nel titolo dell’opera era uno dei soprannomi di Andy Warhol,  un incrocio tra Dracula e Cinderella, e che rappresentava la metaforica unione dei lati opposti del carattere dell’artista.

Il matrimonio

Nell’aprile 2008 Lou Reed si sposa in Colorado con la compagna Laurie Anderson e, nello stesso anno, Reed è stato inserito al 62esimo posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone.
Il suo ultimo album, Lulu, in collaborazione con i Metallica, è uscito nell’ottobre 2011.
Il 27 ottobre 2013 muore nella sua amata New York a Long Island, le cause della morte di Lou Reed non sono conosciute, ma solo nel maggio di quell’anno aveva subito un trapianto di fegato.

Ora, dopo aver preso in esame la carriera di Lou Reed dal punto di vista musicale come era doveroso fare vista la sua straordinaria carriera, concentriamoci su quello che più interessa ad un lettore di un blog dedicato al cinema: le apparizioni dell’artista newyorkese nel mondo della celluloide.

Sono diverse le sue apparizioni in sala, il suo esordio da attore avvenne nel 1980, con il film One Trick Pony di Robert M. Young, seguito nel 1983 da Get Crazy di Allan Arkush, in Italia uscito con il titolo Flippaut.
Nel 1988 interpreta se stesso nel film Permanent Record di Marisa Silver, cosa che rifarà nel 1993 in Così lontano, così vicino! di  Wim Wenders.

Alcuni film tra cui Prozac Nation

Nel 1995 veste i panni dell’uomo con occhiali strani in Blue in the Face di Paul Auster, Wayne Wang e Harvey Wang.
Nel 1998 interpreta Not Lou Reed in Lulu on the Bridge di Paul Auster.

Torna a vestire I panni di se stesso nel 2001 in Prozac Nation di Erik Skjoldbjaerg, dove fa un cameo.
Nel 2008 esce Berlin: Live at St. Ann’s Warehouse concept film diretto da Julian Schnabel.
Sempre nel 2008 interpreta la parte di se stesso in Palermo Shooting di Wim Wenders.

Nel 2009 e nell’anno successivo darà la voce a Maltazard in Arthur e la vendetta di Maltazard e in Arthur e la guerra dei due mondi.

The Velvet Underground & Nico, copertina cd dei The Velvet Underground

Le colonne sonore dei film di Lou Reed

Non si riduce però solo a questo il contributo dato da Lou Reed al cinema, perché le sue indimenticabili canzoni sono state usate all’interno di moltissimi film. Ecco un elenco con alcune delle colonne sonore più famose, alcune composte ai tempi dei Velvet Underground, altre da solista:

2012
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004

Blade: Trinity (Fatale e Venus in Furs scritte da Lou Reed)

2003
2001
2000
1998

B. Monkey – una donna da salvare (Sweet Jane, scritta da Lou Reed)

Radiofreccia (Vicious)

Velvet Goldmine (Satellite of Love)

1997

Mad City – Assalto alla notizia (Is Anybody Listening?, scritta da Lou Reed)

1996
1995
1994
1993 – 1985

Luca Miglietta