Monologo di Viva l’Italia

Monologo di Viva l’Italia

Monologo nel finale di Viva l’Italia

A farlo è un uomo politico di nome Michele Spagnolo

Monologo di Viva l’Italia, 2012, Massimiliano Bruno, Michele Placido
Una scena di Viva l’Italia che ha come protagonista Michele Placido
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Monologo di Michele Spagnolo in Viva l’Italia inizia così: “vedete se io sono qua, ho un problema: non riesco più a dire bugie. Però siccome qualcosa da raccontare ce l’ho, se permettete, io lo faccio. Al ristorante, quando arriva il cameriere col conto, voi ve lo leggete quello che c’è da pagare, oppure no? Voglio dire, preferite scegliere voi quello che dovete mangiare o vi accontentate di quello che vi diamo noi? Perché, se non lo avete ancora capito, qua noi, stiamo a rifà l’inciucio, come con la bicamerale, come col compromesso storico, fatevelo raccontare il compromesso storico, parlo ai giovani qua, dai vostri genitori cos’è stato”.

Michele Spagnolo è un importante uomo politico, leader del partito “Viva l’Italia“, che ha approfittato del suo ruolo anteponendo sempre i suoi interessi personali a quelli del paese. Nella sua militanza politica di trent’anni, ha sistemato i suoi tre figli Riccardo, Valerio e Susanna attraverso varie raccomandazioni. Michele partecipa a sorpresa a “La verità ti fa male“, uno spettacolo televisivo dove esorta i cittadini ad una maggiore e più conscia partecipazione politica, e si dichiara disposto a raccontare ai magistrati tutte le malefatte della casta politica di cui è stato complice

Si propone come primo “pentito politico” della storia italiana e dove propone l’introduzione dell’articolo 140 della Costituzione, che reciterebbe “tutti i cittadini hanno il diritto di conoscere la verità”. Michele Spagnolo intrepretato da un bravissimo Michele Placido, dopo un malore infatti perde i freni inibitori e inizia a dire la verità sulla maggior parte della politica. Viva l’Italia è un film diretto da Massimiliano Bruno e che oltre a Placido ha come protagonisti Raoul Bova, Ambra Angiolini, Rocco Papaleo, Alessandro Gassman, Edoardo Leo. Dopo questa breve introduzione vi lascio al monologo nel finale di Viva l’Italia.

Il liberatorio monologo del politico nel finale di Viva l’Italia

Ecco cosa dice Michele Spagnolo nel suo monologo in Viva l’Italia,

Vedete se io sono qua, ho un problema: non riesco più a dire bugie. Però siccome qualcosa da raccontare ce l’ho, se permettete, io lo faccio. Al ristorante, quando arriva il cameriere col conto, voi ve lo leggete quello che c’è da pagare, oppure no? Voglio dire, preferite scegliere voi quello che dovete mangiare o vi accontentate di quello che vi diamo noi? Perché, se non lo avete ancora capito, qua noi, stiamo a rifà l’inciucio, come con la bicamerale, come col compromesso storico, fatevelo raccontare il compromesso storico, parlo ai giovani qua, dai vostri genitori cos’è stato.

E anche in questo momento noi stiamo decidendo cose grosse eh, senza chiedervi il permesso, e voi che fate? State zitti, così. E allora voglio dirvi una cosa: per conservare la vostra identità come cittadini in questo Paese, dovete pretendere di inserire un nuovo articolo nella Costituzione, l’articolo 140, che dice “Tutti i cittadini hanno diritto di conoscere la verità”. La vedo la faccia tua che mi dice, ma si onorevole ma se la verità non la dite come facciamo a conoscerla? Eh avete ragione, perché io sono quarant’anni che faccio ‘sto lavoro.

Monologo di Viva l’Italia continua…

Beh insomma, la verità, e chi l’ha mai detta? Io mi son sempre aggiustato gli affari miei, assieme a quei galantuomini dei miei colleghi, a quegli ipocriti dei miei avversari, che poi qui da noi, essere furbi è quasi un merito, e la gente ti invidia pure, “Io quello lo voto perché è un paraculo, quello ha capito tutto”, “Si però meglio quello che va con le ragazzine che quello che va coi trans”. Insomma, si sceglie il meno peggio, ecco, e lo si porta ad esempio come se non ci potesse essere strada migliore, come se ci fosse solo una possibilità. Ma insomma come si fa per esempio a invidiare uno come me che ha parlato sempre di valore, di famiglia e non ha mai rispettato la moglie!

Uno che ha collaborato a costruire un Paese dove ci sono persone che avrebbero diritto a un lavoro, ma sono costrette a trovarlo all’estero questo lavoro. Altre che non ce l’hanno proprio un lavoro, altri giovani che non hanno manco i soldi per andare a cercare un lavoro all’estero e sono sottopagati, sono sfruttati, con il timore di essere licenziati da un momento all’altro, con la paura che non vedranno mai uno straccio di pensione. Ragazzi, ricordatevi, siete ancora in tempo per cambiare le cose, perché siete proprio voi che state andando a votare. Che è meglio pensare, che credere.

Monologo di Viva l’Italia continua…

È meglio scegliere, facendo sacrifici piuttosto che fregarsene, fare gli indifferenti, credetemi. Perché se ci sono contrasti, significa che ci sono idee, e se le idee sono tante, diverse, allora si, c’è la democrazia. Però attenzione, a noi ci dovete fare pelo e contropelo, prima di darci una poltrona in Parlamento e una pensione a vita, perché in questi anni veramente eh, abbiamo votato gente che ha avuto a che fare con mafia, camorra, ‘ndrangheta, sacra corona unita e compagnia cantando, e qualcuno lo sapeva e l’ha votato! Beh, adesso s’è deciso da quest’anno che dobbiamo pensarla tutti, più o meno, allo stesso modo, e dobbiamo stare tutti sulla stessa barca. Però io su questa barca non ci voglio salire.

Anzi, non ci vogliamo salire. Io non so adesso se questo articolo 140 verrà mai scritto nella Costituzione, ma per quanto mi riguarda il diritto alla verità per me è già in vigore. Lo sto imparando io, lo stanno imparando anche i miei figli. E spero che piano piano lo imparerete anche voi. Sapete, avrei tante cose da dirvi su come ho gestito questo Paese assieme ai miei colleghi. A tante domande sarei capace di rispondere, però tranquilli, questo non è un comizio, io ho chiuso con questa politica, sono guarito. Quindi mi metto a disposizione della magistratura. Si, Michele Spagnolo sta qua”.

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Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.