Umberto Galimberti e i giovani
Le parole del famoso psicoanalista e filosofo italiano
Sei qui: Home »Umberto Galimberti parla dei i giovani: “Google, Facebook, li hanno inventati nei garage, in quell’età che va dai 20 ai 30 anni. E hanno creato la trasformazione più radicale della storia. Non c’è né guerra mondiale né guerra atomica, che abbia determinato una trasformazione così radicale del mondo. Cambiamento della nozione di tempo: noi oggi non viviamo più nel tempo , viviamo nella velocizzazione del tempo. Eliminazione dello spazio: io posso parlare con uno in Australia, o posso vedere tutto quello che non vedo quando faccio esperienza fuori di casa. Hanno fatto una trasformazione radicale fra i 20 e i 30 anni”.
Umberto Galimberti riflette sui giovani: “ora consideriamo che i nostri giovani tra i 20 e i 30, anche dai 15 ai 30 anni, hanno il massimo di potenza biologica :sono belli e sono forti e il mercato compra quella roba qua . Perché il mercato conosce i nostri giovani meglio dei genitori e meglio dei professori. Il massimo della forza sessuale, ma non riproduttiva. Perché la nostra cultura non può generare quando ti nascono gli organi sessuali a 14/15 anni. Può generare a 30/35. E una sessualità finalizzata diventa una sessualità insignificante”.
Umberto Galimberti spiega che i giovani spesso son insicuri: “lo dico da psicoanalista. Non è vero che i giovani fanno tanto l’amore. No. Non è vero. È poi soprattutto sono così insicuri che sono pieni di Viagra e quelle robe lì. Sessualità finalizzata”. Poi aggiunge: “Jacques Maritain aveva scritto una lettera a Papa Paolo sesto dicendo : la nostra civiltà ha creato degli angeli che Dio non aveva previsto. È chiaro che i ragazzi non fanno gli angeli, però una sessualità finalizzata diventa insignificante”.
Lo psicoanalista Umberto Galimberti parla dei giovani
Umberto Galimberti spiega che i giovani: “hanno il massimo di potenza intellettuale. Dai 15 ai 30 anni. Poi decadiamo. Senza pensare ad Alessandro Magno che a 27 anni aveva conquistato mezzo mondo, non so a Mozart che a 17 anni suonava davanti a principi e re, Einstein ha scoperto la sua formula a 24 anni, no quando aveva 60, Leopardi aveva scritto l’infinito che ne aveva 21… Ti immagini oggi uno che 21 anni scrive l’infinito? Allora c’è una decadenza reale, no?”
Secondo Umberto Galimberti i giovani vengono mal sfruttati in Italia: “perché? Perché noi i giovani non li usiamo… gli facciamo fare le fotocopie i lavoro a Co co co , i lavori a progetto, i lavori in affitto …Ma il massimo della potenza creativa, il momento intuitivo, è in quell’età li. Io il mio primo libro l’ho scritto a 26 anni. Si intitolava Il tramonto dell’Occidente. Avevo visto giusto, avevo visto”. Lui ha scritto molto durante la sua carriera e, come dice, spesso ha avuto ragione.
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Luca Miglietta