Alessandro Barbero su La vita è bella di Benigni

Alessandro Barbero su La vita è bella di Benigni

Alessandro Barbero su La vita è bella di Benigni

Le considerazione del famoso storico torinese sulla pellicola e la storia in generale

Alessandro Barbero su La vita è bella di Benigni
Alessandro Barbero
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Vi ricordate cosa disse Alessandro Barbero su La vita è bella? Il famosissimo storico Alessandro Barbero nel 2019 si era pronunciato contro la falsificazione storica nel film La vita è bella di Roberto Benigni, nel quale i carri armati statunitensi liberano il campo di concentramento di Auschwitz. Accade nella famosa scena finale della pellicola.

Alessandro Barbero aveva spiegato che si tratta di una delle tante falsificazioni storiche attuate dai “vincitori” di ogni epoca. Chi meglio di lui storico, accademico e scrittore italiano, specializzato in storia del Medioevo e in storia militare poteva affrontare l’argomento? Come ben sappiamo, non son stati gli americani ma i sovietici a liberare la maggior parte dei campi di concentramento e sterminio, tra cui quello di Auschwitz, il più il più grande e tremendo di tutti.

Inoltre, come ricorda spesso il popolare storico torinese, molti fanno finta di dimenticare che è stata l’Armata Rossa a sconfiggere oltre il 70% dell’esercito tedesco nella Seconda Guerra Mondiale. Ho deciso di parlarvi della critica dello storico al film proprio oggi perché oggi è il compleanno di Alessandro Barbero. Lui è nato a Torino il 30 aprile 1959.

Per Alessandro Barbero la “memoria storica” è fondamentale

Per Barbero la storia è sempre stata qualcosa di serio e bisogna raccontare come si son davvero svolti i fatti citando le fonti. Questo è uno dei motivi per cui Alessandro Barbero ha espresso una giusta critica su La vita è bella di Benigni. Lo storico nell’intervista su La Stampa.it il 30 gennaio 2011 intitolata “Alessandro Barbero: levate la polvere alla storia e vi divertirete” aveva detto:

Si può raccontare la storia in forma lieve, senza essere troppo ponderosi, rispettando tuttavia le fonti e la verità storica. Montanelli era molto bravo a scrivere, ma in fondo ne sapeva poco, gli piaceva gigioneggiare, sprofondava nell’anacronismo. Oggi ci si è accorti che, nel raccontare la storia, essere rigorosi ed essere divertenti non è conflittuale.

La critica di Alessandro Barbero su La vita è bella di Benigni

Cosa aveva detto Alessandro Barbero su La vita è bella di Benigni? Ecco le sue considerazioni:

E’ anche  importante che quando si celebra la memoria o si sceglie quale memoria ricordare e si fanno le giornate della memoria si sappia sempre che si sta individuano un pezzetto del passato, su quello si fa la dichiarazione politica: “noi lo vogliamo ricordare stando dalla parte di chi aveva ragione” e quindi nel giorno della memoria, nel giorno della liberazione di Auschwitz lo ricordiamo stando dalla parte delle vittime e esecrando i colpevoli,

Sarebbe poi anche bene se diversamente da Roberto Benigni nel suo film ci ricordassimo che a liberare Auschwitz e le sue vittime sono stati i “malvagi comunisti sovietici” e non i “buoni americani”, ecco vedete come si sfuma tra la memoria vera, la memoria ricostruita. Quanta gente ha visto il film e si ricorderà per sempre che Auschwitz è stata liberata dagli americani, no? Ecco, la storia è un’altra cosa!

Il video della considerazione di Alessandro Barbero su La vita è bella di Benigni

Se volete vedere il video della critica di Alessandro Barbero su La vita è bella di Benigni lo trovate in streaming su YouTube cliccando su questo link: Alessandro Barbero contro Benigni sulla liberazione di Auschwitz. Sotto potete vederne l’anteprima.

Altre pellicole in cui la storia è un optional

Una considerazione che si può fare anche su molte altre pellicole cinematografiche in cui la storia viene riscritta o romanzata eccessivamente. Questo accade ad esempio in film come Il patriota, 10.000 AC, Apocalypto, Braveheart – Cuore impavido, U-571 o Alexander. A volte i film non rispettano neppure le fonti da cui son tratte. Pensate alle innumerevoli discrepanze del film Troy con la mitologia greca.

Non trovate anche voi giuste le considerazioni di Alessandro Barbero su La vita è bella di Benigni?

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Luca Miglietta

ALABAMA di Alessandro Barbero – sponsorizzato

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.