L’autoironia di Hitchcock

L’autoironia di Hitchcock

L’autoironia di Alfred Hitchcock

Il maestro della suspense sapeva fa sorridere

L'autoironia di Alfred Hitchcock, Kim Novak, Alfred Hitchcock
Kim Novak, Alfred Hitchcock
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L’autoironia di Alfred Hitchcock è nota a tutti. Il grande regista e maestro de brivido una volta disse: “come regista sono etichettato”. Poi spiega il motivo in maniera ironica: “se facessi Cenerentola, il pubblico cercherebbe subito il cadavere nella carrozza”. Una divertente frase che in lingua originale è: “I am a typed director. If I made Cinderella, the audience would immediately be looking for a body in the coach”.

Alfred Hitchcock attribuisce la sua bravura nel creare brivido e suspense alla sua paura. Il regista una volta disse: “ho avuto la grande fortuna di essere molto pauroso. Il mio vantaggio è di essere un codardo e di avere una soglia della paura bassa, perché un eroe non è in grado di fare film di suspense”.

Alfred Hitchcock ha sempre amato l’ironia, famosa è la sua frase: “La durata di un film dovrebbe essere direttamente commisurata alla capacità di resistenza della vescica umana”. Altre frasi iconiche di sono “il dramma è la vita con le parti noiose tagliate”. Disse anche: “non sono contro la polizia, ne ho solo paura.”

L’autoironia di Hitchcock lo ha portato a dire divertentissime frasi iconiche

Non è solo famosa l’autoironia di Alfred Hitchcock, ma anche la sua capacità di catturare il presente. Lui credeva che: “in un buon film il sonoro potrebbe sparire e il pubblico avrebbe comunque un’idea chiara di cosa stava succedendo”. Alfred Hitchcock riflette anche su cosa dovrebbe essere il dialogo: “il dialogo dovrebbe essere semplicemente un suono fra gli altri, solo qualcosa che esce dalla bocca delle persone, i cui occhi raccontano la storia per mezzo di espressioni visive”.

Un’altra volta aveva spiegato che il pubblico si preoccupa di più ed è più coinvolto quando è una star in pericolo rispetto ad un attore normale: “vedi, quando la star è in pericolo, la reazione del pubblico è molto più forte che se ci fosse un caratterista magari uno più adatto al ruolo”. Molti registi hanno confermato che avviene davvero così!

Alfred Hitchcock si è anche interrogato su cosa succede dopo la morte. “Nessuno sa come va a finire. Una persona dovrebbe morire per sapere esattamente cosa accade dopo la morte, nonostante i cattolici abbiano le loro speranze”. Riflette con umorismo su una delle domande che si pone di più la gente.

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Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.