Confessioni di Marco Giallini

Confessioni di Marco Giallini

Le confessioni di Marco Giallini a Vanity Fair

L’attore lo scorso marzo ha rilasciato un’intervista alla popolare rivista di Gossip e moda

Le confessioni di Marco Giallini a Vanity Fair
Una scena di Rocco Schiavone, che ha come protagonista Marco Giallini  
Sei qui: Home » Confessioni di Marco Giallini

Vi riportiamo un pezzo molto interessante delle confessioni di Marco Giallini, che il popolare attore interprete di Rocco Schiavone ha rilasciato il marzo scorso al giornalista Malcom Pagani .

È novembre e sto guidando la mia moto. La macchina che mi precede sfiora il paraurti di un camion e si ribalta. Provo a evitarla e mentre stringo le dita sul freno, due secondi prima dell’impatto, capisco che sto morendo. Per cui quando sei più di là che di qua rivedi tutta la tua vita passare in un istante. Una volta riaperti gli occhi con il casco sulla testa il palato, il bacino, il coccige in mille pezzi e più di cinquanta fratture in tutto il corpo. Fosse tutto simile a un sogno, come succede solo al cinema. Recuperando in tre mesi quando secondo i medici avrei dovuto metterci almeno un anno. Sul set di Romanzo criminale ero pieno di antidolorifici e mi reggevo in piedi a stento.

Le inedite confessioni di Marco Giallini a Vanity Fair

Avevo un corpo martoriato e ogni tanto, tra gambe, polso e braccia, mi si addormenta ancora tutto. La chiamano parestesia, ma ci vivo bene. Così bene che non ne potrei quasi fare a meno. Avete presente quando si è troppo felici e si ha paura che quella felicità finisca? Quello che mi è successo in fondo mi riporta alla mia natura: stare sempre all’erta. Se ti distrai, è finita. Se fossi stato un miracolato l’incidente non l’avrei fatto, avrei scartato di lato e sarei caduto come il bufalo cantato dal mio amico De Gregori.

L’attore prosegue così:

Questa storia per prima cosa mi ha insegnato che poteva succedere anche a me. Che non ero immortale e non ero neanche Dio. Io sono intelligente. Se sei intelligente non puoi pensare di morire. Per terra, la notte dell’incidente mi dissi: “Cazzo, qui si mette male”, e poi, una volta superato il pericolo che il cuore, con tutte quelle emorragie interne, non reggesse, mi dissi un’altra cosa… Che, anche se sfortunatamente non ero io, Dio doveva esistere per forza…

Una bella intervista di Marco Giallini in cui si è messo a nudo, non trovate? L’attore che interpreta Rocco Schiavone è una persona molto profonda.

L.M.

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.