Daniel Radcliffe soffre di disprassia
Si tratta di una leggera forma di questa patologia che comunque non gli ha impedito di girare film importanti come quelli della saga di Harry Potter
Sei qui: Home »Daniel Radcliffe soffre di disprassia. L’attore ora trentaduenne tempo fa ha rivelato di soffrire di un lieve caso di disprassia. Cos’è la disprassia? È una condizione che porta all’incapacità o alla ridotta capacità di pianificare ed organizzare delle azioni intenzionali, finalizzate al raggiungimento di uno scopo specifico. Un deficit dei movimenti volontari senza avere problemi cognitivi e sensoriali evidenti. Nel mondo circa il 5-6% dei bambini soffre di disprassia, una patologia che colpisce però più i maschi che le femmine.
Daniel Radcliffe ha raccontato che la sua lieve disprassia non gli permette di fare cose semplici come allacciarsi i lacci delle scarpe perché diventerebbe goffo facendolo. Lo ha rivelato nella speranza di aiutare gli altri che hanno una malattia simile. Il suo disturbo è diventato pubblico nel 2008, mentre stava ancora girando i film della saga di Harry Potter. Daniel Radcliffe ha ammesso di avere problemi nella scrittura perché è influenzata dalle sue capacità di coordinamento motorie.
Alcune persone con disprassia hanno difficoltà a fare cose semplici che richiedono coordinazione, ad esempio non riescono a prendere nemmeno una palla di grosse dimensioni che gli viene lanciata. Daniel Radcliffe per questo motivo ha detto che eseguire acrobazie e movimenti rapidi sul set dei film di Harry Potter lo ha aiutato a superare alcuni dei problemi di coordinazione che aveva. Poiché Daniel Radcliffe ha un caso molto lieve di disprassia non si è mai potuto davvero notare il suo disturbo debilitante.
Daniel Radcliffe soffre di disprassia, ma questo non gli ha mai impedito di diventare un buon attore
Prima di diventare famoso grazie ad Harry Potter, Daniel Radcliffe come ha raccontato in un’intervista ad Esquire non solo soffriva di questa malattia ma era vittima di bullismo. Era timido e goffo ed inoltre non sapeva come difendersi. Alcune volte è stato addirittura preso a pugni in faccia a scuola. Aveva anche problemi nello studio, non perché non gli piacesse stare sui libri, ma per la sua una lieve forma di disprassia.
Nel 2001 è uscito Harry Potter e la pietra filosofale, distribuito dalla Warner Bros e diretto da Chris Columbus, che ha incassato più di 974 milioni di dollari al botteghino in tutto il mondo. Un successo oltre le aspettative per il film tratto dall’omonimo romanzo di JK Rowling, uscito qualche anno prima nel 1997. Da quel momento il nome di Daniel Radcliffe è indissolubilmente legato al maghetto con gli occhiali di Hogwarts, capace di affrontare i pericoli con coraggio e di risolvere le situazioni più difficili con la sua bacchetta magica.
I problemi di Daniel Radcliffe con l’alcol
Daniel Radcliffe nella sua vita ha dovuto affrontare anche altre battaglie come quella contro l’alcolismo. Aveva infatti cominciato a bere appena era arrivato il successo per aver interpreto Harry Potter. Confessò a Vanity Fair che la fama lo aveva portato a cercare distruggere se stesso.
In una intervista a Off Camera condotta da Sam Jones ha inoltre raccontato:
Ovunque andassi ero circondato da persone che si avvicinavano a me e volevano qualcosa da me. Per dimenticare avevo solo una soluzione: ubriacarmi. Il fatto di ubriacarmi, però, portava le persone ad osservarmi ancora di più, a sussurrarmi o dirmi cose spiacevoli e l’unico modo per non sentirle era bere ancora di più. In questo modo entrai in un circolo vizioso che rischiava seriamente danneggiando la mia psiche.
Questo suo vizio dell’alcol aveva portato l’attore a presentarsi più volte sul set completamente ubriaco ed in condizioni pietose. Grazie ad amici e familiari che lo hanno aiutato a staccarsi dal vizio della bottiglia Daniel Radcliffe è riuscito a vincere la sua battaglia contro l’alcol.
Eè Importante che un attore riveli le proprie difficoltà per dare speranza agli altri
È apprezzabile che una persona famosa ammetta di avere una malattia o un disturbo, perché può portare speranza nelle persone comuni che non hanno la loro fortuna e magari si sentono sole. Non si tratta dell’unica star che soffre disprassia, basti pensare alla supermodella britannica Cara Delevingne e alla cantante britannica Florence Welch.
Sicuramente altri personaggi famosi hanno questa patologia, ho citato solamente coloro che hanno più volte ammesso di aver lottato contro la disprassia.
Conoscete qualche persona che soffre di questo debilitante disturbo? E’ importante che coloro che soffrono di questo problema non perdano mai la speranza e cerchino in tutti i modi di combatterlo. I risultati che si possono raggiungere con tanto lavoro posso portare ad aumentare l’autostima, ottenere un miglioramento personale e poter fare movimenti prima impensabili.
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Luca Miglietta