Quando gli attori si immedesimano troppo nei personaggi

Quando gli attori si immedesimano troppo nei personaggi

Quando gli attori si immedesimano troppo nei personaggi che interpretano

Che succede nel caso gli attori entrino troppo nella parte?

Quando gli attori si immedesimano troppo nei personaggi che interpretano
Una scena de Il cavaliere oscuro, che ha come protagonista Heath Ledger nei panni di Joker
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Se gli attori si immedesimano troppo nei personaggi, questo a volte può portare a dei problemi. Ci sono ad esempio alcuni interpreti la cui depressione è stata amplificata dalla situazione psichica dei personaggi che hanno interpretato. Nei casi più gravi questo li ha portati anche all’autolesionismo. Alcuni attori infatti per entrare meglio nella parte vogliono sperimentare le emozioni che provano i loro alter ego virtuali. Questo voler entrare a tutti i costi nella psiche di uomini o donne problematici per interpretare una parte ha portato alcune star del cinema a dover affrontare i propri demoni interiori senza il filtro del personaggio.

Un attore deve sempre aver ben chiaro nella mente che ciò che sta facendo sul set è qualcosa di virtuale e che fa parte dell’immaginazione tipica del mondo dello spettacolo anche se sembra molto reale. Gli attori del resto sanno tutto dei personaggi di cui vestono i panni, conoscono cosa diranno e faranno, cosa gli accadrà e che emozioni proveranno. Quindi non del tutto impossibile perdersi nel ruolo, specie se questo è complesso.

Se gli attori si immedesimano troppo nei personaggi questo può essere un problema

Per interpretare un ruolo si devono ripetere più volte parole ed azioni, perché le scene vanno girate fino a quando il regista non è soddisfatto della loro riuscita. Finché regista e produttori non sono contenti del risultato gli attori devono reinterpretare la parte altre volte anche se l’errore è stato commesso da un collega, o dai tecnici che controllano gli effetti sonori o l’illuminazione.

Se l’interprete è una persona debole di carattere o facilmente impressionabile, può andare in tilt. A volte vestire i panni di un personaggio può inoltre far scoprire all’attore aspetti del sé che lui avrebbe preferito mai conoscere nella vita. Quando questo accade l’attore può rendersi conto o autoconvincersi che la propria vita è un disastro e non gli piace. Alcuni riescono a chiedere aiuto a qualcuno, altri invece cominciano ad autodistruggersi con una vita sregolata. In questo caso diventa indispensabile chiedere aiuto ed aver la fortuna di essere circondato dalle persone giuste. Ottenere il giusto aiuto può fare infatti la differenza per loro.

Il Joker ha distrutto Heath Ledger

Non sempre quando gli attori si immedesimano troppo nei personaggi questo può causare problemi. L’esempio perfetto è Daniel Day-Lewis, famoso per entrare sempre con tutto sé stesso nella parte durante le riprese, cosa che di solito non è un problema, ma lo diventa nel caso debba vestire i panni di un personaggio psicopatico. In questo caso la cosa può diventare più problematica e potrebbe portare a problemi seri.

Pensate a Heath Ledger, era un personaggio solare fino a quando ha interpretato il Joker ne Il cavaliere oscuro. L’attore australiano è entrato troppo in profondità nel personaggio e questo lo ha portato all’autodistruzione e alla morte. I suoi colleghi erano preoccupati per lui perché non era in grado di allontanarsi dalla mente malata di Joker, tanto da non dormire più. Heath Ledger venne trovato morto a New York nel quartiere di SoHo il 22 gennaio 2008 a causa di una intossicazione acuta provocata dagli effetti combinati di ossicodone, idrocodone, diazepam, temazepam, alprazolam e doxilamina.

Quando il proprio personaggio diventa più famoso di quello che si è nella realtà

Un attore potrebbe aver problemi se per entrare troppo nella parte decidesse di testare droghe o alcol solo per capire meglio la psiche di un tossicodipendente o di un alcolista. Questo sarebbe in grado di portarli a sviluppare delle dipendenze ed a ridursi come i personaggi che vogliono interpretare.

Infine le star di Hollywood devono stare attente a non identificarsi troppo in un ruolo perché una volta terminata la parte possono sentirsi soli come individui in assenza dei personaggi che li hanno resi delle celebrità. Può anche capitare che gli attori vogliano essere conosciuti per la loro personalità ed individualità, ma i loro fan vogliano conoscere solo il loro personaggio.

Il pubblico può volere più il loro alter ego virtuale che l’attore reale in carne ed ossa. Cosa che può essere degradante per l’ego dell’attore e portarlo ad odiare il personaggio che li ha resi celebri. Anche in questo caso l’attore può scegliere di reagire o autodistruggersi. La vita dell’attore non è facile quanto può sembrare dall’esterno. Voi lo sapevate o pensavate fosse un mestiere molto facile e rilassante?

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Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.