Difficoltà di Ian McKellen col green screen nello Hobbit

Difficoltà di Ian McKellen col green screen nello Hobbit

Le difficoltà di Ian McKellen col green screen nello Hobbit

Durante le riprese dovendo recitare da solo si sentiva piuttosto infelice

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Una scena de Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, che ha come protagonista Ian McKellen
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Le difficoltà di Ian McKellen col green screen sul set di Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato sono state molte. Recitare davanti ad uno schermo verde durante le riprese del film per l’attore è stato molto problematico. Si è scoperta la difficoltà di Ian McKellen col green screen durante le interviste presenti nei contenuti extra dell’edizione estesa di Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, uscita in DVD e Blu-Ray nel 2014. E’ stato lo stesso attore a dire che questo tipo di riprese lo avevano reso “piuttosto infelice”.

Ian McKellen ha girato moltissime scene davanti ad uno schermo verde, che erano necessarie per via degli effetti visivi che il regista Peter Jackson voleva usare nella pellicola. Per questo l’attore si è trovato a lavorare da solo per lunghi periodi durante le riprese in Nuova Zelanda.

Lo ha affermato lo stesso Ian McKellen nei contenuti speciali del DVD e del Blu-Ray di Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato.

Mi sentivo piuttosto infelice… e ho pensato che forse sarebbe giunto il momento per me di smettere del tutto di recitare. Non riuscivo a far fronte a queste difficoltà.

Le difficoltà di Ian McKellen col green screen erano moltissime. Perchè queste scene spettavano proprio all’attore?

Voi vi chiederete perché proprio l’attore inglese doveva recitare così tante scene, da solo, davanti ad uno schermo verde, vero? Ian McKellen ne Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato interpreta lo stregone Gandalf il Grigio, personaggio che è molto più alto degli Hobbit e soprattutto dei tanti nani presenti nel film. Per creare la falsa prospettiva in cui Gandalf era più alto, Ian McKellen doveva essere filmato separatamente, su un set con schermo verde, e poi gli sfondi e gli altri personaggi venivano aggiunti in seguito, durante la fase di montaggio.

Era così angosciante, scoraggiante e difficile che ho pensato “Non voglio fare questo film se è quello che dovrò fare”. Non è quello che faccio per vivere. Recito con altre persone, non Recito da solo.

Peter Jackson aveva notato le difficoltà di Ian McKellen col green screen e ne era dispiaciuto

Il regista Peter Jackson nelle interviste ha affermato di aver notato l’infelicità di Ian McKellen e di averlo ha incoraggiato ad andare avanti, nonostante recitasse isolato dal resto degli attori. 

Ha passato davvero un periodo così infelice i primi due giorni di riprese. Ci è dispiaciuto che sia stato scaricato nella terra dello schermo verde.

Anche la troupe si era accorta che Ian McKellen era un po’ in difficoltà di fronte a questo tipo di riprese e, un giorno, per sollevare il morale all’attore aveva organizzato un “Giorno di apprezzamento di Gandalf” . Sono riusciti a rallegrare l’attore decorando la sua tenda con oggetti di scena dei film del Signore degli Anelli.

Ian McKellen ha superato il problema e ha recita anche nel sequel Lo Hobbit La desolazione di Smaug

L’attore dopo le prime difficoltà ha continuato a recitare ne Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato e ha preso parte anche ai due sequel Lo Hobbit La desolazione di Smaug e Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate.

Conoscevate le difficoltà di Ian McKellen col green screen? Voi come recitereste davanti ad uno schermo verde? Non vi sentireste un po’ spaesati?

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Luca Miglietta

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Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.