FBI controllava Woody Guthrie per le sue idee politiche

FBI controllava Woody Guthrie per le sue idee politiche

FBI controllava Woody Guthrie

L’agenzia e la Commissione per le attività antiamericane durante il maccartismo lo consideravano pericoloso per le sue idee

Woody Guthrie
Woody Guthrie
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FBI controllava Woody Guthrie per via delle sue idee socialiste e per il fatto che era un militante comunista. Woody Guthrie è una delle figure più influenti e leggendarie della musica folk americana. Era nato nel 1912 a Okemah in Oklahoma ed era stato registrato all’anagrafe come Woodrow Wilson Guthrie. Iniziò presto a suonare la chitarra, a scrivere canzoni e ad esibirsi con un gruppo chiamato The Corncob Trio al liceo.

Guthrie lasciò la casa a 16 anni dopo che sua madre morì della malattia di Huntington. Salì su un treno diretto Pampa in Texas, e lavorò lì per un po’ di tempo prima di dirigersi in California a Los Angeles. Fuggiva come altre persone in quel periodo dalla Dust Bowl e dalle tempeste di polvere che avevano colpito in Texas in quel periodo danneggiano l’agricoltura.

FBI controllava Woody Guthrie per le sue idee socialiste considerate pericolose per il paese

Woody Guthrie in California si interessò per la prima volta alla politica. Lui arrivava dal Texas un luogo chiuso e reazionario molto diverso da Los Angeles che era aperta a nuove idee. Guthrie nel 1937 divenne un popolare conduttore radiofonico sulla stazione radio KFVD, che trasmetteva da Los Angeles.

Nel 1939 il collega conduttore Ed Robbin fece cantare Guthrie a un raduno del Partito Comunista. Presto si esibì in eventi politici e sindacali in giro per Los Angeles e scrisse una rubrica, “Woody Sez“, per il giornale comunista “People’s Daily World“. FBI controllava Woody Guthrie proprio per questo.

Attraversava la California per battersi a sostegno dei lavoratori migranti, dei lavoratori in sciopero. Scriveva inoltre canzoni incentrate sulle disuguaglianze sociali negli Stati Uniti che colpivano i lavoratori durante la Grande Depressione e che continuano a colpire ancora oggi gli americani. Guthrie e la sua famiglia poi si trasferirono a New York nel 1939.

FBI controllava Woody Guthrie, aveva più file su di lui

A partire dal 1941 la sede centrale dell’FBI iniziò a tenere un file su Woody Guthrie, questo era il primo dei tre file che l’agenzia avrebbe compilato sul cantante americano. Oltre alla sede centrale avevano creato un fascicolo su di lui anche l’ufficio distaccato di New York e un altro dall’ufficio distaccato di Los Angeles.

L’FBI però non è stata in grado di determinare se Guthrie fosse effettivamente un comunista o un simpatizzante comunista, ma ha deciso di trattarlo come tutti i socialisti d’America. Chi aveva di idee come quella di lottare per l’uguaglianza di tutti gli americani non piaceva alle autorità statunitense.

Perchè l’FBI controllava Woody Guthrie?

Il file del quartier generale dell’FBI conteneva informazioni riguardanti le sue canzoni e il suo lavoro. Quello dell’ufficio di New York fornisce invece un’idea più chiara del perché l’FBI controllava Woody Guthrie. C’era una fotografia di Guthrie con la sua famosa chitarra “This Machine Kills Fascists” e a una foto con William Cumming, identificato dall’agenzia come ex presidente della sezione Spokane del Partito Comunista.

il file rilevava l’amicizia di Guthrie con George Haggerty e Ramón Durem, due veterani della Brigata Abraham Lincoln. Si tratta di una brigata di americani socialisti che avevano combattuto durante la guerra civile spagnola contro il fascista Francisco Franco

George Haggerty e Ramón Durem erano considerati pericolosi delle autorità americane

L’FBI sosteneva che George Haggerty e Ramón Durem facevano parte di un gruppo che intendeva sostenere l’Unione Sovietica in caso di guerra tra l’URSS e gli Stati Uniti. Pare che l’agenzia sapesse però fin dall’inizio che Woody Guthrie non rappresentasse alcun tipo di minaccia alla sicurezza nazionale

Nel suo fascicolo infatti c’era scritto che due informatori avevano rassicurato l’FBI del fatto che il cantante non rappresentava alcuna minaccia. Erano persone che controllavano Woody Guthrie tra l’aprile e il maggio 1950 e ritenevano che lui in loro presenza non avesse fatto alcuna dichiarazione di vicinanza all’URSS.

La malattia di Guthrie

Quando Guthrie aveva 44 anni cominciò a soffrire della malattia neurodegenerativa di Huntington. E’ una patologia lentamente progressiva, che coinvolge le aree del sistema nervoso centrale responsabili del movimento, dei comportamenti e delle capacità di ragionamento.

Così l’FBI annotò nel suo fascicolo che, poiché aveva una malattia mortale e non c’erano informazioni affidabili sulla sua appartenenza al Partito Comunista, pensarono di rimuoverlo dall’indice di sicurezza e di indicarlo solo più come “potenziale minaccia”.

La vita in ospedale e le visite di Joan Baez e Bob Dylan

Rimase in questa lista fino al 1959 e come sua residenza era indicato l’ospedale “Brooklyn State Hospital” e come impiego c’era scritto “Paziente ospedaliero“. FBI in paratica controllava Woody Guthrie anche da malato e ricoverato in ospedale! Piuttosto grottesco vero?

Sembra che alcuni giovani cantanti folk come Joan Baez, Bob Dylan, Phil Ochs e i The Greenbriar Boys siano andati a trovarlo e abbia suonato musica per lui durante i suoi anni in ospedale. Guthrie morì poi il 3 ottobre 1967 al “Creedmoor State Hospital“, nel Queens, a New York.

Un’America in cui non si era liberi di esprimere le proprie idee

FBI controllava Woody Guthrie e anche tantissime altre persone considerate pericolose senza motivo nell’America del maccartismo. Pensate alla alla lista nera di Hollywood (Hollywood blacklist) che conteneva una lista di sceneggiatori, attori, registi, musicisti e altri professionisti dello spettacolo americani a cui negare il lavoro perché accusati di simpatie comuniste.

Una lista che veniva seguita tra la fine degli anni quaranta e la fine degli anni cinquanta che danneggiò la carriera di decine di tantissimi artisti tra cui il grande regista e regista Dalton Trumbo.

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Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.