La figlia di Nino Manfredi

La figlia di Nino Manfredi

La figlia di Nino Manfredi

Il racconto della donna

La figlia di Nino Manfredi, In nome del Papa Re, 1977, Luigi Magni, Nino Manfredi
Una scena di In nome del Papa Re che ha come protagonista Nino Manfredi
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Roberta Manfredi, la figlia di Nino Manfredi parla del padre: “a scuola, quando venivano le commissioni esterne e mi chiamavano tipo trofeo: ‘Lei è la figlia di Manfredi, e anche i suoi fratelli frequentano il nostro istituto’. Mi dicevo: allora papà deve essere importante. Naturalmente non è mai venuto a parlare con gli insegnanti… Mi sentivo diversa dagli altri, mamma un po’ hippy chic, quando avrei voluto vederla con un tailleur, papà sempre sul set”.

La figlia di Nino Manfredi racconta “mio padre era Severo, ma simpatico. Sul cibo non transigeva. Era figlio di contadini, non si buttava niente. Mio fratello Luca rimase davanti a un piatto di bollito da pranzo a cena. Lo contestavo, sono pure andata via di casa. Da ragazza mi fidanzai con Alan Sorrenti, che si presentò da papà offrendogli uno spinello. Lui si girò: ‘Robè, stavolta ti gonfio’. Mi vietò di frequentarlo, e io decisi che era il mio grande amore”.

La figlia di Nino Manfredi parla poi di Sorrenti: “abbiamo girato il mondo, a Dakar ci rubarono tutto, ero disperata. Da un benzinaio sento parlare italiano: ‘La prego, mi aiuti, sono la figlia di Nino Manfredi’. Un signore siciliano gentilissimo ci ospitò e ci diede i soldi per i biglietti. Siamo rimasti in contatto per anni”. A volte capitano cose davvero incredibili nella vita.

La figlia di Nino Manfredi racconta tanti aneddoti

Roberta Manfredi racconta che sua padre amava dire: “io e mia figlia siamo uguali”. Poi la figlia di Nino Manfredi prosegue dicendo: “è vero, siamo simili. Anch’io sono curiosa del prossimo, mi piace ascoltare; i miei fratelli Luca e Giovanna sono più riservati. Mi chiamano ‘la rana con la bocca larga’. Con papà eravamo complici ed ero gelosissima di mia madre. Lui amava la gente semplice e aveva la dote dell’empatia: credo sia stato l’attore più invitato a matrimoni e battesimi”.

La figlia di Nino Manfredi dice che suo padre: “era simile a Mastroianni, recitava con naturalezza, senza vanità. Non frequentava gli attori: l’amico più caro era un geometra del Comune di Roma, Claudio Gatto, papà del musicista Roberto. Ho tanti ricordi belli, peccato che gli ultimi anni siano stati difficili”. E’ stato un periodo difficile di cui Roberta comunque parla, ricordando quei momenti terribili.

Poi Roberta parla degli ultimi anni del padre: “con l’avanzare dell’età papà era depresso, cala il testosterone e gli uomini entrano in crisi. Era legatissimo alla famiglia ma è stato un tombeur de femmes, aveva avuto problemi ai polmoni e fumava, forse col sesso esorcizzava la morte. Ogni tanto mamma lo cacciava: dal piano terra lui veniva su, in questo appartamento. Poi facevano pace, sono rimasti insieme tutta la vita”.

La madre di Roberta e moglie di Nino Manfredi

La figlia di Nino Manfredi prosegue raccontando: “mia madre Erminia è una donna straordinaria, la vera artista di casa: pensi che portava i nipoti in giro per il quartiere a dipingere i cassonetti con le bombolette argentate. ‘Così diventano più belli’, diceva”. Quando Nino Manfredi era ricoverato in ospedale arrivò la figlia dalla Bulgaria, Tonina. Nessuno la conosceva perché l’attore non aveva mai parlato della sua esistenza. Una figlia di uno dei tanti amori dell’attore che aveva molte storie in giro per il mondo.

La figlia di Nino Manfredi racconta: “abbiamo scoperto così di avere una sorella. Che dire, è stato un colpo, siamo andati tutti insieme dal notaio, è entrata nell’asse ereditario”. Non è stato bello vedere il padre nel periodo prima che morisse: “gli ultimi mesi di vita di papà sono stati un calvario: non potevo accettare di vederlo tracheotomizzato, prigioniero del corpo. Avevo tre bambini, stavo crollando, mi ricordo una crisi di nervi terribile”.

Poi Roberta Manfredi conclude dicendo: “così il medico mi proibì di andarlo a trovare, troppo dolore, non reggevo più. Papà era un uomo libero, aveva combattuto le battaglie coi radicali. Vedendolo così mi ha fatto riflettere su tante cose. Dobbiamo essere padroni di noi stessi, per questo sono per il testamento biologico”. Lei ha le idee chiare su questo argomento come ha rivelato in altre interviste.

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La figlia di Nino Manfredi ha raccontato degli aneddoti interessanti sul padre. Quale film amate di più di Nino? Ne ha fatti davvero tanti di molto belli!. Dopo aver letto della figlia di Nino Manfredi, potete dare un’occhiata anche a questi interessanti pezzi sull’attore:

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Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.