George Blake, una spia dalla vita spericolata la sua
Un agente segreto inglese che ha fatto per almeno 10 anni il doppio gioco a vantaggio dei sovietici
Sei qui: Home »La vita di George Blake era davvero spericolata. Era un agente segreto britannico classe 1922 che faceva il doppio gioco e lavorava per i sovietici. George Blake del resto aveva sposato la causa dell’URSS ed amava dire: “per tradire bisogna appartenere e non mi sono mai sentito di appartenere alla Gran Bretagna”.
La sua affermazione di non sentirsi britannico aveva qualche fondamento, era nato a Rotterdam in Olanda, l’11 novembre 1922 dove rimase fino all’età di 13 anni. Trascorse gli anni del liceo in Egitto con una zia dopo la morte del padre.
Il padre di Blake era un ebreo sefardita che aveva combattuto con il British Army durante la prima guerra mondiale e aveva la cittadinanza britannica. George Blake solo dopo essersi iscritto all’Università di Cambridge ha iniziato a vivere in Inghilterra.
Gli inglesi scoprirono che George Blake era una spia russa e lo arrestarono
Venne arrestato nel 1961 a Londra e condannato a 42 anni di carcere, uno ogni 007 inglesi da lui tradito e mandato a morte, secondo quanto avevano riportato i giornali dell’epoca. Nel 1966 George Blake fu protagonista di una incredibile fuga, riuscendo ad evadere dal carcere, attraversare la Manica su un traghetto nascosto in un furgone, attraversare la cortina di ferro tra le due Germanie e raggiungere Berlino Est.
Da allora George Blake ha vissuto in Russia, dove ha ricevuto le più alte onorificenze nazionali, l’Ordine di Lenin e l’Ordine della Bandiera Rossa. E’ poi morto a 98 anni a Mosca il 26 dicembre 2020.
Dopo la sua fuga a Mosca, lascia la moglie che ottenne il divorzio in contumacia e tre figli. In seguito si è risposato con una cittadina russa dalla quale ha avuto più figli. Negli ultimi anni dopo la caduta della Cortina di Ferro era però riuscito anche a ristabilire i contatti con i figli del primo matrimonio.
Come George Blake era diventato una spia
Dopo aver partecipato alla seconda guerra mondiale, entrò nel servizio diplomatico e, grazie alla sua conoscenza delle lingue, compreso il russo, venne arruolato nel Mi6, il servizio di spionaggio del Regno Unito. George Blake nella sua autobiografia, scritta dopo la diserzione in Unione Sovietica, racconta di essere diventato comunista durante la guerra di Corea, quando fu catturato dai nordcoreani.
In Corea assistette al bombardamento americano di poveri villaggi di contadini. Fu allora che il KGB sovietico, avendo appreso che una spia inglese era prigioniera dei nordcoreani, lo contattò e stabilì con lui una proficua collaborazione. Quando i nordcoreani liberarono George Blake, lui venne accolto come eroe in Inghilterra e continuò a lavorare l’Mi6. Peccato che segretamente fornisse informazioni ai sovietici.
Cosa rivelò ai sovietici George Blake?
Forse gli agenti che ha rivelato a Mosca non erano 42 anni come gli anni della sua condanna, ma di certo non erano pochi. Cosa rivelò però ai sovietici? Disse ad esempio ai russi dell’esistenza di una talpa nelle loro fila, che faceva il doppio gioco per la CIA. Aiutò inoltre la Stasi, l’organizzazione di sicurezza e spionaggio della Repubblica Democratica Tedesca, a scoprire un tunnel sotto il muro di Berlino.
Il KGB cercava di proteggerlo in tutti i modi ma l’Mi6 si insospettì, lo richiamò da una missione in Libano e lo arrestò. Sorprendentemente, durante l’interrogatorio, George Blake fece una confessione completa, ammettendo di fare il doppio gioco per i sovietici.
Come fuggi dal carcere?
La rocambolesca fuga dal carcere di Wormwwod Scrubs a Londra, riuscì grazie a due complici dietro le sbarre. All’età di 39 anni prende la cittadinanza sovietica in URSS e continuò a lavorare per il KGB. Raggiunta l’età pensionabile, il governo russo gli ha regalato una dacia alla periferia della capitale, dove ha vissuto fino alla morte con sua moglie.
A Mosca usciva con altre due famose spie britanniche che stavano facendo il doppio gioco per i sovietici, Kim Philby e Donald Maclean, fuggiti anche loro oltre le cortine dopo essere stati scoperti. Insomma gli inglesi non si erano accorti di avere un sacco di spie russe nelle loro fila.
Probabilmente le spie inglesi non erano brave come James Bond nella finzione cinematografica. George Blake non faceva però parte dei “Cambridge Five“, i cinque studenti della prestigiosa università che aveva aderito ai ranghi del comunismo.
George Blake soffrì della caduta dell’URSS
Ha sofferto per il crollo del comunismo, al quale George Blake era sempre rimasto fedele. Un giorno fece però la battuta: “ora sono quasi cieco e non vedo cosa possa rattristarmi”, per spiegare che era troppo anziano per pensare a queste cose.
La figura e le storie di George Blake, Kim Philby, Donald Maclean ispirarono molti film, serie tv e romanzi.
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Luca Miglietta