Hostel si ispira ad una storia vera?
Si tratta di una pellicola del 2005 diretto da Eli Roth, di genere horror che alcuni credono si ispiri a fatti realmente accaduti. E’ davvero andata così?
Sei qui: Home »Il film Hostel si ispira ad una storia vera? Hostel è un film horror scritto, diretto e prodotto nel 2005 da Eli Roth. Nel 2007 è uscito il sequel, Hostel: Part II, sempre diretto da Eli Roth, nel 2011 è uscito Hostel: Part III, diretto invece questa volta da Scott Spiegel.
Non c’è dubbio che Hostel di Eli Roth sia un film molto inquietante. Non sto parlano della qualità del film piuttosto mediocre, ma dell’idea che sta dietro la trama.
Hostel racconta la storia di un viaggio di tre ragazzi nell’Europa orientale. Si tratta di due giovani statunitensi, Josh e Paxton, che attraversano l’Europa zaino in spalla assieme ad Oli, un islandese incontrato in viaggio.
I tre ragazzi son da subito più interessati alle droghe e al sesso, che ai musei e alle città d’arte. Decidono così di andare in Slovacchia, che gli avevano descritto essere una meta perfetta per il turismo sessuale. Raggiunto un paesino nei pressi di Bratislava, il gruppo si ferma in un ostello. Qui scoprono che dovranno condividere la loro stanza con due ragazze, Natalya e Svetlana.
Dividere la stanza con stupende e disinibite sconosciute per i ragazzi sembra un sogno che si avvera. Un sogno che presto si rivelerà un terribile incubo.
I ragazzi diventeranno vittime della “Elite Hunting” un club per soli ricchi che permette ai soci di comprare la possibilità di uccidere e soddisfare le proprie crudeli perversioni verso il malcapitato di turno.
Hostel si ispira ad una storia vera? Come ha raccontato Eli Roth si ispira a storie simili di cui era venuto a conoscenza
Sembra che Eli Roth si sia ispirato alla realtà per raccontare i fatti descritti in Hostel. Lo ha raccontato lo stesso regista in una intervista qualche anno fa.
Avevo appena finito di girare Cabin Fever, ed ero praticamente senza un dollaro. Mi servivano fondi ed idee. Li trovai entrambi in Thailandia, dove alcuni imprenditori decisero di finanziare il mio prossimo film. Mi parlarono inoltre di un posto a Lampang (un distretto nel Nord del paese) dove alcuni magnati russi e cinesi avevano organizzato un buisness terrificante. Per circa 100.000 bath (2.883 euro) era possibile torturare o sparare, anche a morte, ad alcuni uomini del luogo. I poveracci si offrivano volontari, poiché parte del ricavato andava alle proprie famiglie
Pagando una forte somma quindi era possibile torturare o sparare, anche a morte, ad alcuni uomini del luogo. Persone che a causa della loro povertà si ” offrivano” volontari perché una parte del ricavato andava alle proprie famiglie per poter permettere a loro di vivere. Gli elementi reali a cui si è ispirato Eli Roth non si son mai verificati insomma in Europa, ma in Thailandia
Polemica tra i paesi in cui è ambientata la trama di Hostel, il regista e la produzione
Hostel ha suscitato moltissime critiche da parte della Slovacchia, ma anche della Repubblica Ceca. Gli slovacchi in particolare sono rimasti disgustati dalla rappresentazione del loro Paese fatta dalla pellicola. Viene descritto come una terra sottosviluppata, povera, con un’altissima prostituzione e con criminalità diffusa. In sua difesa Eli Roth aveva dichiarato che il film non voleva essere offensivo e ha affermato che gli Americani non sapevano nemmeno dell’esistenza di questo Paese. Ha anche affermato che nonostante il famoso film horror “Non aprite quella porta” e i suoi seguiti fossero ambientati in Texas la gente continui ad andarci senza alcun timore.
Il mio film non è un’opera geografica, ma si propone di mostrare l’ignoranza degli Americani sul Mondo che li circonda.
Altre informazioni sulla pellicola
Titolo originale: Hostel
Lingua originale: inglese
Paesi di produzione: Usa, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Islanda
Anno: 2005
Durata: 90 min
Genere: horror
Regia: Eli Roth
Soggetto: Eli Roth
Sceneggiatura: Eli Roth
Fotografia: Milan Chadima
Montaggio: George Folsey Jr.
Effetti speciali: K.N.B. Effects Group, Pacific Title and Art Studio, Precinct 13 Entertainment
Musiche: Nathan Barr
Scenografia: Franco-Giacomo Carbone
Costumi: Franco-Giacomo Carbone
Attori: Jay Hernandez, Derek Richardson, Eythor Gudjonsson, Barbara Nedeljakova, Jana Kaderabkova, Jan Vlasák, Jennifer Lim, Paula Wild, Lubomir Bukovy, Petr Janis, Jana Havlickova, Vanessa Jungova, Martina Kralickova, Takashi Miike, Christopher Allen Nelson, Keiko Seiko, Mirosláv Táborský, Josef Bradna, Milda Havlas, Drahoslav Herzan, Mirek Navratil, Nick Roe, Vladimir Silhavecky, Mark Taylor, Natali Tothova, Petra Kubesova, Lubos Vinicky, Katerina Vomelova, Philip Waley, Patrik Zigo, Daniela Bakerova, Zina Blahusova, Jakub Habarta, Martin Kubacák, Barbora Oboznenkova
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Luca Miglietta