La fisica secondo Tarantino

La fisica secondo Tarantino

La fisica secondo Tarantino

A volte vengono rispettate le leggi della fisica, altre no

La fisica secondo Tarantino. Quentin Tarantino, set, piedi, Grindhouse - A prova di morte
Quentin Tarantino sul set di Grindhouse – A prova di morte
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La fisica secondo Tarantino è sfaccettata, questo ambito scientifico viene affrontato dal regista per sua stessa ammissione in maniera differente. Le Iene, Pulp fiction e Jackie Brown sono realistici e privi di esagerazioni o storture che facciano pensare “nella realtà non accade così”.

Nel film Le Iene addirittura Quentin Tarantino si sia preoccupato che la quantità di sangue fosse realistica chiamando sul set un paramedico, un’attenzione maniacale insomma per la realisticità delle scene. Il paramedico doveva assicurarsi che la quantità di “perdita di sangue” di Mr. Orange, interpretato da Tim Roth, fosse mantenuta costante e realistica. Si voleva far sembrare il più possibile che il personaggio fosse stato vittima di un colpo d’arma da fuoco.

Per questa volontà registica di raggiungere la più alta realisticità possibile in diverse scene Tim Roth era rimasto nella pozza di sangue per così tanto tempo che il liquido usato per riprodurre il sangue si asciugò, divenendo con solidificarsi una sorta di colla. Ci vollero così diversi minuti perché si riuscisse a staccare l’attore dal pavimento ogni volta che veniva riprovata la scena.

La fisica secondo Tarantino

La fisica secondo Tarantino, il regista è spiegato in più occasioni le sue scelte

Quentin Tarantino aveva spiegato in un’intervista che alcuni suoi film sono ambientati in una sorta di “mondo di Quentin”, cioè il mondo reale, dove le azioni rispondono alle leggi della fisica, le ferite sono realistiche, le perdite di sangue e le morti lo sono allo stesso modo.

Altri suoi film sono invece ambientati nel “mondo dei film”, ovvero in una pellicola, che come detto dallo stesso Tarantino, “Vincent Vega potrebbe andare a vedere al cinema”. Pensate a Bastardi senza gloria, Django Unchained o Kill Bill: Volume 1 e 2. Questa categoria di film non rispondono alle leggi della fisica, in questo caso Beatrix Kiddo puó tagliare a metà in verticale una persona con la katana e il sangue sgorga dai corpi con una pressione esagerata e in quantità irrealistica.

L.M.

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.