Luca Miglietta
Monologo di Frank Sheeran in The Irishman
E’ la voce narrante in questa famosa pellicola di Martin Scorsese
Oggi vi parlerò del monologo di Frank Sheeran in The Irishman. Si tratta di una pellicola diretta da Martin Scorsese nel 2019 e che ha come protagonisti Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci, Harvey Keitel, Steven Van Zandt e Bobby Cannavale. Robert De Niro in The Irishman interpreta Frank Sheeran. The Irishman è l’adattamento cinematografico del saggio “L’irlandese. Ho ucciso Jimmy Hoffa“, scritto da Charles Brandt ed uscito nel 2004. Nella pellicola Frank Sheeran, ormai anziano parla del suo passato come sicario per la mafia italo-americana.
Negli anni cinquanta Frank Sheeran lavora come autista di camion per le consegne e inizia a vendere parte del contenuto delle sue spedizioni al gangster locale Felix “Skinny Razor” DiTullio (Bobby Cannavale). Dopo che la sua compagnia lo accusa di furto lo difende Bill Bufalino (Ray Romano) e Sheeran si rifiuta di fare i nomi dei suoi clienti al giudice. Bill allora presenta Sheeran a suo cugino Russell Bufalino (Joe Pesci), capo della omonima famiglia mafiosa. Sheeran inizia a lavorare per Russell, uno dei più importanti esponenti della mafia di Filadelfia. Dopo questa breve introduzione vi parlerò finalmente del monologo di Frank Sheeran in The Irishman.
L’interessante monologo di Frank Sheeran in The Irishman
Ecco, per una cosa del genere servono due pistole: quella che usi e una di scorta. Ne serve una che risolva il problema a razzo, più di una 22… e di sicuro non ci vuole il silenziatore, bisogna fare un sacco di chiasso per far scappare i testimoni, così almeno non ti guardano. Ma non il chiasso che fa una 45 perché quella ne fa troppo, e una pattuglia la può sentire anche a un paio di isolati di distanza.
La polizia chiama la 32 una pistola da donna perché è facile da maneggiare e non fa i danni che fa una 38, ma insomma… ne fa abbastanza. Bisognava farlo tardi, così non c’erano in giro turisti, erano già tutti a letto. E dato che era Little Italy, forse lui si sentiva più a suo agio, più rilassato. Era il suo compleanno, quindi era lì con moglie e figli e in questo caso andava bene perché il punto era proprio quello: dovevano vedere come funziona.
Monologo di Frank Sheeran in The Irishman continua…
Lui aveva già bevuto, cosa che l’avrebbe molto rallentato. Con lui c’era la guardia del corpo e anche Joe poteva essere armato, ma il pezzo era di sicuro nella borsa della moglie. Non venivi mai avvisato molto in anticipo. Sapevi solo qual era la tua parte. E John il Rosso sapeva solo una cosa: mi doveva lasciare lì, fare il giro dell’isolato e tornare a riprendermi. È meglio fare fuori prima la guardia del corpo. Non ucciderlo, on ucciderlo, solo metterlo fuori gioco.
Non hai niente contro di lui, quindi non in faccia o al petto. Eh qualche volta, in una situazione del genere, è meglio andare prima in bagno. Così ti assicuri che nessuno ti ha seguito. E anche che in bagno non c’è nessuno di cui ti devi preoccupare. E in più puoi andare davvero in bagno, così… non sei a disagio. Ma io c’ero già andato e in un posto così piccolo, così tardi, è meglio mettersi subito al lavoro.
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