Suburra frasi e citazioni

Suburra frasi e citazioni

Suburra frasi e citazioni

Un film del 2015, che ha come attori principali Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti, Antonello Fassari

Suburra frasi e citazioni, 2015, Stefano Sollima, Elio Germano, Sebastiano
Una scena di Suburra che ha come protagonista Elio Germano nel ruolo di Sebastiano
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Suburra frasi e citazioni. Seguono ora alcune frasi e citazioni tratte dalla pellicola di Stefano Sollima. Solo una breve introduzione a cui, nella seconda parte dell’articolo, seguiranno anche i dialoghi da non perdere. La seconda sezione è infatti più completa ed esaustiva.

Suburra frasi

1 Onorevole Filippo Malgradi (Pierfrancesco Favino) – Suburra frasi

Non siamo un paese sull’orlo del baratro.

Senti, sai che c’è? C’è che, ora come ora, in questo paese uno come me, uno che sta dove sto io, uno che è arrivato dove sono arrivato io, se ne fotte della magistratura! Io sono un parlamentare della Repubblica italiana! S’attaccassero al cazzo!

2 Manfredi Anacleti (Adamo Dionisi) – Suburra frasi

Pe’ piagne bisogna sta’ da soli.

Ma che cazzo fai?

3 Aureliano Adami, detto Numero 8 (Alessandro Borghi) – Suburra frasi

Me lo vedo ‘sto posto de merda, tutto trasformato… tutte luci, macchine che vanno e vengono sul lungomare, insegne luminose, fuochi d’artificio, una specie de festa continua, giorno e notte. Tutti grattacieli… sale da gioco, slot machine, casinò… e poi ‘na chilometrata de ristoranti, de locali, de gente che si diverte, de fregne stratosferiche… tutto ricco… tutto bello.

Te stai a pija er sole?

4 Altri personaggi – Suburra frasi

Ciao Seba’, ciao. (Padre di Sebastiano prima di suicidarsi)

Eminenza, lei è una persona troppo intelligente per non immaginare le conseguenze del suo atteggiamento. Se l’affare salta, quelli non ci mettono niente a farla finire in fondo al Tevere. E francamente preferirei per lei una sorte migliore. (Samurai)

I dialoghi – Suburra frasi e citazioni

Rognati: Tuo padre ci ragionava con le persone.
Numero 8: Ma io so’ io, nun so’ mi’ padre.
Rognati: Lo so. Infatti c’hai più palle che testa.

Dopo – Suburra frasi

Bacarozzo: È tutta cambiata ‘sta città: er traffico, i palazzi… pure ‘sto posto che roba è? Che c’era prima?
Samurai: Non c’era niente.
Bacarozzo: E tu? Pure tu sei cambiato? O sei sempre er Samurai che eri? Er guerriero al servizio dell’idea?
Samurai: L’idea ormai io me la porto qua. E basta.
Bacarozzo: Vent’anni. Tra rapine e banda armata me so fatto vent’anni. E invece Pippo sta lì, tu sei diventato il padrone de Roma… e io? Niente.
Samurai: E che vorresti?
Bacarozzo: Un pezzetto del traffico che fai con l’Africa. Te li tratto io i diamanti da laggiù.
Samurai: E se te dicessi de no?
Bacarozzo: Nun me lo poi dì.
Samurai: Perché?
Bacarozzo: Perché stavolta nun me sto zitto e bono.
Samurai: Che c’hai in mano?
Bacarozzo: Te nun te preoccupà, che c’ho.
Samurai: A casa niente. Abbiamo ripulito tutto quanto t’hanno bevuto.
Bacarozzo: Per i segreti esistono gli avvocati.
Samurai: Stai a bluffa’. E non sei manco bono a farlo.
Bacarozzo: Se sto a bluffà, vieni a vede’.
Samurai: L’avvocato tuo sta sul libro paga mio. Da anni.

Dopo – Suburra frasi

Manfredi: Tu’padre, l’hai capito perché s’è ammazzato?
Sebastiano: No, purtroppo no…
Manfredi: Per i debiti. ‘Na montagna de debiti, con noi. Non je stava a dì tanto bene, ultimamente.
Sebastiano: So che due anni fa ha avuto un momento un po’difficile.
Manfredi: Sì, che poi è continuato nel tempo, avemo rilevato tutti i buffi sua e se ne semo fatti carico, e pe’buffi parlo de roba de mijoni. Perciò mo’ tutto quello che c’aveva lui diventa nostro. Visto che se n’è annato prima der tempo noi in qualche maniera dobbiamo rientra’. Perché vedi, amico mio, quanno finisce ‘a ciccia bisogna attaccarse a tutto: pure a li nervetti, alla cartilagine fino ad arrivà a l’osso. Capito l’antifona?
Sebastiano: Peccato che non ho nulla di intestato a me, altrimenti avrei anche potuto…
Manfredi: Ah, ah, ah ma cominciamo male così! La villa ‘ndo fai le feste non è ‘a tua?
Sebastiano: No, quella è intestata alla società, io ho soltanto delle azioni…
Manfredi: C’hai la maggioranza, quindi è la tua. Senti, te do una settimana per consegnarce la villa, casa, macchine e tutti i soldi spicci che riesci a rimedia’. Io con tu’ padre so’ avvelenato. Perciò, mo se nun te ne vai io ti taglio una gamba, me la metto ar frigorifero e te la do quando ce porti i sordi.

Dopo – Suburra frasi

Numero 8: L’onorevole s’è lamentato, Spadì. Ma che cazzo fai, je piombi in ufficio davanti a tutti, nun se fa.
Spadino: E te che cazzo c’entri con l’onorevole?
Numero 8: Nun se fa, Spadì. Quella è gente che va trattata in un’altra maniera.
Spadino: Ahò, se po’ sapé che voi? Chi sei tu, er maggiordomo suo? Perché non è venuto lui a parlamme?
Numero 8: Perché a parla’ co’lui chi c’è andato, tu’ fratello? O te c’ha mannato a te?
Spadino: Manfredi manco lo sa che sono andato dall’Onorevole. Questa è ‘na mano solo mia, so’ io er cartaro.
Numero 8: La politica non è roba tua, Spadì. Lascia perdere.
Spadino: Per chi sarebbe, per te? Eh, mi dispiace, ci tocca stringerce perché a ‘sto tavolo me ce siedo pure io.
Numero 8: Perché te tocchi il cazzo quando parli? Che c’hai lo scolo?
Spadino: Quello ce l’avrai te.
Numero 8: Nun me sta a pija per culo.
Spadino: Chi lo sa, potrebbe esse. C’ha proprio ragione mio fratello Manfredi quando dice che tra te e tu’ padre ce corre l’Oceano Atlantico, ahò.
Numero 8: Tu’ fratello non sa manco ‘ndo sta l’Oceano Atlantico, Spadì…
Spadino: Allora sai che famo? Je dico che un giorno di questi passi e je fai l’esame de Geografia, va bene?
Numero 8: Bravo.
Spadino: Mo levate dar cazzo che nun me piace che me stai davanti.

Dopo – Suburra frasi

Samurai: Ciao Pippo. Hai letto di Bacarozzo?
Malgradi: Sei stato tu?
Samurai: È stata Roma. In questa cazzo de città è diventato pericoloso pure attraversà la strada. Io poi col tempo ho imparato che con i morti bisogna andarce piano, so’ difficili da maneggià. Invece sembra che tu non lo sai.
Malgradi: Che stai dicendo, di che stai parlando?
Samurai: Ma come cazzo ti è venuto in mente di chiamare Aureliano Adami per risolvere la questione con la famiglia Anacleti? Manfredi Anacleti è uno dei fiji de ‘na mignotta più a cazzo dritto di tutta Roma!
Malgradi: Io non ho chiamato nessuno. Io questo Aureliano Adami non so chi sia…
Samurai: Lo chiamano “Il numero 8”.
Malgradi: Non lo conosco! Come te lo devo dire? Io ho solo chiesto che spaventassero quel deficiente che mi è venuto a ricattare. Ho parlato con un collega di partito che so che ha delle relazioni…
Samurai: Perché non hai chiamato me?
Malgradi: Io… sono anni che non ti vedo, sono anni che non ti sento… Ma che cazzo ne sapevo che quello faceva la cazzata di ammazzarlo?! Te come l’hai saputo?
Samurai: Io so un sacco de cose.

Subito dopo – Suburra frasi

Malgradi: Perché mi sei venuto a cercare?
Samurai: Pe’ darte una mano. Se qualcuno t’è vie’ sotto te copro io. In cambio mi serve la legge sulle periferie.
Malgradi: Quella è già incardinata…
Samurai: Con dentro l’emendamento per gli arenili di Ostia?
Malgradi: No, quello ancora…
Samurai: Va votata subito, con dentro l’emendamento. Tu stai in commissione, no?
Malgradi: Sì, ma non è che posso…
Samurai: Te lo ripeto: va votata subito. Tra qualche giorno il tuo partito, il governo… salta tutto per aria.
Malgradi: Voci, chiacchiere, comunque… chiederò ai miei referenti di partito…
Samurai: I tuoi referenti non esistono più. Se la legge passa prima della crisi di governo, e cioè a giorni… la Befana ti porterà sul conto della fondazione un paio di milioni di euro. Devi solo accelerare il percorso della legge in aula, recuperare i voti di chi ha cambiato bandiera…
Malgradi: Qui tira aria di tagli, come faccio?
Samurai: Se ti servono soldi, non c’è problema. Possiamo comprare chiunque. Tu devi fa’ solo la tua parte, al resto ce penso io. Hai capito tutto?
Malgradi: Sì…
Samurai: Dimmi “va bene”.
Malgradi: Va bene.

Dopo – Suburra frasi

Sabrina. Ma Spadino l’hai fatto ammazza’ tu?
Malgradi: Ma come fa a venirti in mente una cosa simile?
Sabrina: Guarda che so troppe cose tue, me so messa da parte tutto: foto, video, t’ho ripreso mentre dormivi, mentre pippavi… a me se succede qualcosa te tiro fuori tutto, te rovino! Tu a me non mi puoi toccare!
Malgradi: Io non ho chiesto a nessuno di ammazzare Spadino, è stata la cazzata di un coglione di Ostia che chiamano “Numero 8”, quello che te non capisci… è che c’è il rischio che ti viene a cercare uno che è molto peggio, fidati.

Dopo – Suburra frasi

Viola: E ‘sto poraccio sarebbe er grande Samurai? Ma poi che cazzo fa, va in giro da solo?
Numero 8: A mio padre di quelli della Magliana era l’unico che je faceva paura.
Viola: Perché?
Numero 8: Sa un sacco de cose.

Dopo – Suburra frasi

Samurai: Te e la tua famiglia state dentro ‘sto affare soltanto perché se fa’ qui a Ostia che è zona tua. Ma tu me preoccupi. Vuoi fa’ er capo? Be’, me pare che ancora tu te sei imparato a farlo.
Numero 8: Sì, ma a me nun me piace ‘sto modo de parlarme, Samurà. E io te rispetto; però che vojo rispetto pure io.
Samurai: Ed è perché me rispetti che hai ammazzato uno che dovevi soltanto spaventa’?
Numero 8: No, allora nun hai capito, quello voleva entra’ dentro l’affare, me l’ha detto a me…!
Samurai: Non dì stronzate, Aurelià! Gli Anacleti nun sanno un cazzo de ‘sta storia.
Numero 8: Vabbè, ma che ho fatto de così grave ahò? Ho levato dalla strada ‘n altra faccia de merda, ma che è?
Samurai: Tu non devi discute’, tu devi fa’ quello che te dico io! Te devi comporta’ come se comportava tu’padre.
Numero 8: Mi’ padre gli ultimi tempi leccava er culo alle famije de bassa Italia, a me ‘sta cosa nun me sta’ bene!
Samurai: Le “famiglie della bassa Italia” come le chiami te dentro a ‘sta storia c’hanno messo i mijioni. E io sono il loro garante. Voglio lavora’ tranquillo.
Numero 8: Vabbè, ma ‘sto grande affare se fa’, se fa’… ma mi pare che stiamo sempre qua a parla’, no?
Samurai: Se fa’, se nun famo più cazzate se fa’. Ce la fai a sta’bono per qualche settimana? Rispondi.
Numero 8: Ce riesco, ce riesco…
Samurai: Me lo auguro per te.

Dopo – Suburra frasi

Manfredi: Nun invecchi mai te, quant’è passato? Dieci anni che nun se vedemo?
Samurai: Bisogna farla finita con ‘sto casino tra te e quelli de Ostia.
Manfredi: Quale casino, io non ho fatto nessun casino.
Samurai: Hai cercato de ammazzà Numero 8 e n’altro po’ fai ‘na strage.
Manfredi: Te faccio presente che m’ha ammazzato mi’fratello, e che poche ore fa hanno buttato giù du’ragazzi che ho visto nasce. A me nessuno me può impedì de vendicarme.
Samurai: Non è il momento de fa ‘sta guerra del cazzo tra de voi. Sto su un progetto che interessa alle Famiglie, e c’ho bisogno di tranquillità.
Manfredi: Un progetto? Che progetto?
Samurai: Un progetto…
Manfredi: Dev’esse ‘na cosa grossa se te se scomodato te… com’è che se è così grossa io non ne so niente?
Samurai: Perché se fa a Ostia. Ce sta di mezzo la politica, la finanza. Voi, fino a ieri, scontavate le cambiali a gente con le pezze ar culo.
Manfredi: Sì, però mo’ siamo cresciuti, e ce rispettano tutti.
Samurai: Davanti, perché je fate paura, ma dietro? Ancora ve chiamano “zingari de merda”. Sempre poracci cravattari rimanete.
Manfredi: Vabbè, a me di ‘ste stronzate nun me ne frega niente, io voglio solo rimettere in pari i morti. Per quanto riguarda Numero 8 mi spiace solo che non l’ho ammazzato come ‘n cane.
Samurai: Io quello che te dovevo di’, te l’ho detto. Pensaci bene Manfré prima di metterti contro de me, e contro le Famiglie.

Dopo – Suburra frasi

Numero 8: Nun te lamenta’, che n’artro al posto mia te buttava da un ponte per la stronzata che hai fatto. Ma che te pensi, eh Viò? Che giocamo a “Guardia & ladri”, che se divertimo? Manco per cazzo! Qua basta ‘na stronzata, sartano i mijoni e pijamo anni de galera, pijamo!
Viola: Nun se po’ fa sempre pippa…
Numero 8: Ma che cazzo ne sai te?! Hai fatto ‘na caciara, Violà.
Viola: T’ho vendicato, no?
Numero 8: E mo’ ce tocca facce la Terza guerra mondiale con ‘sti zingari de merda.

Dopo – Suburra frasi

Numero 8: Senti, ‘o so avemo fatto ‘na cazzata, ah? Mò che tocca fa’ per sistemà ‘sta cosa?
Samurai: Ho fatto un accordo con Manfredi, entra pure lui nel progetto, e a risarcimento dei morti che hai fatto se prende una parte della quota tua.
Numero 8: Ma manco per cazzo, questa non è zona loro, Samurà…
Samurai: Ho già deciso.
Numero 8: Meno male che hai deciso! Perché io è ‘n anno che sto qui a rompemme il culo per far venne ‘e ville, gli stabilimenti, i terreni ce sto io! Quinni mi sa tanto che te tocca anna’ da Manfredi e dije che ‘sta cosa nun se pò fa’!
Samurai: E poi la tossica: me la devi da’.
Numero 8: Viola nun se tocca, è robba mia. E nun chiamarla così, per favore che me infastidisce.
Samurai: Me stai a di’ niente tossica e niente accordo con Manfredi?
Numero 8: Preciso. Tanto ‘o sai pure te che qui a Ostia senza di me nun se move ‘na fojia. E’ che io nun so’ come mi’ padre, Samurà; a me nun me ne frega un cazzo di chi sei, di chi eri, di quello che rappresenti. Tu per me nun sei nessuno. Eri… ma mo’ stamo a oggi. Te eri… io so’!

Infine altre informazioni a proposito della pellicola presenti sul blog – Suburra frasi e citazioni

Colonna sonora film: non ancora presente

Curiosità sul film: n.p.

Errori presenti nel film: non ancora presente

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Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.