La copertina di London Calling

La copertina di London Calling

La copertina di London Calling

Si tratta di una delle foto più famose al mondo, l’ha scattata Pennie Smith

La copertina di London Calling
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Sapete come nasce la foto sulla copertina di London Calling? Era il 20 settembre del 1979 e i Clash si stavano esibendo al Palladium di New York. Una struttura che oggi non esiste più nella Grande mela, ma negli anni settanta era una famosa sala da concerto, oltre che cinema e night club. Si trovava sul lato sud della East 14th Street, tra Irving Place e Third Avenue. Alla fine del concerto, il bassista Paul Simonon, insoddisfatto della sua performance, decise di spaccare il suo basso sul palco.

La fotografa inglese Pennie Smith, che si trova a bordo palco, riesce ad immortalare quel preciso istante con una Pentax ESII con pellicola TRIX 400 ASA. Uno scatto che in breve tempo farà il giro del mondo. Si tratta in assoluto di una delle fotografie più famose della storia del rock, tanto da aggiudicarsi il riconoscimento di miglior fotografia Rock and Roll di sempre. Non potevano che sceglierla quindi per la copertina del famosissimo album London Calling, pubblicato dai Clash qualche mese dopo, il 14 dicembre del 1979.

Sapete dove si trova il basso elettrico semi distrutto di Paul Simonon? E’ esposto al Rock and Roll Hall of Fame and Museum, che si trova a Cleveland in Ohio. È un museo dedicato alla memoria di alcuni tra i più importanti e influenti artisti e personalità che hanno influenzato l’industria musicale. Il Rock and Roll Hall of Fame and Museum ovviamente si dedica principalmente a questo tipo di musica. Non poteva quindi mancare il basso sulla copertina di London Calling.

La copertina di London Calling immortala Paul Simonon che distrugge il suo basso sul palco

Pennie Smith l’autrice della foto sulla copertina di London Calling ha raccontato in più interviste che quello scatto non voleva nemmeno farlo. Ha raccontato che il dito le era partito da solo ed è venuto fuori uno scatto che lei avrebbe persino scartato. Era infatti una foto sbiadita e fuori fuoco. Invece Joe Strummer aveva insistito e aveva convinto Pennie Smith che quello scatto rappresentava benissimo lo spirito della band e la sua rabbia. Nessuno si sarebbe immaginato che quella foto sarebbe diventata storica e la copertina di London Calling era destinata ad essere una delle più famose al mondo.

I Clash nel settembre del 1979 erano sulla cresta dell’onda. Erano gli anni dei Sex Pistols e di decine di altre band che stavano dando vita al punk. Il successo per la band inglese guidata da Joe Strummer era travolgente e così oltre ai concerti inglesi arrivarono anche i tour all’estero. Negli USA però c’era un problema, lì non ci sono i pub o club in cui la gente sta accalcata, le band finiscono per suonare in grandi teatri coi posti assegnati, con le poltroncine in fila come al cinema. E questo, per una band punk abituata alla calca, i cori e la gente che tocca il palco e salta da una parte all’altra spinta dal pogo, è un problema enorme.

I Clash alla fine degli anni settanta erano una delle band più famose e facevano tour in tutto il mondo compresi gli Stati Uniti. Quella serata di settembre al Palladium di New York la band si esibì, ma il pubblico era meno coinvolto del solito e così Paul Simonon preso dalla rabbia distrusse il suo prezioso basso. Un gesto che poi negli anni successivi imiteranno anche tanti altri colleghi. Quello che aveva fatto Simonon era perfettamnte coerente con la ribellione degli anni Settanta.

La copertina di London Calling

Sulla copertina dell’album noterete la scritta “London Calling” in rosa e verde sul lato sinistro e inferiore della copertina. Si tratta di una citazione del primo album omonimo di Elvis Presley, uscito nel 1956. Sul disco di Elvis c’è una foto in bianco e nero, ma il Re del rock and roll ha una chitarra intatta in mano. Simonon invece nello scatto sta distruggendo il suo basso con violenza, mostrando tutta la sua rabbia.

Se sentite attentamente la registrazione del concerto al Palladium, ad un certo punto avvertirete il rumore del basso che viene spaccato a terra. Lo sentirete al minuto 1:08:10. Un concerto che si puà facilmente reperire in rete ed al momento si trova in streaming su YouTube. Non mi resta dopo avervi parlato citarvi i brani dell’album.

Tracce dell’album London Calling
  1. London Calling – 3:20
  2. Brand New Cadillac – 2:08
  3. Jimmy Jazz – 3:54
  4. Hateful – 2:44
  5. Rudie Can’t Fail – 3:29
  6. Spanish Bombs – 3:18
  7. The Right Profile – 3:54
  8. Lost in the Supermarket – 3:47
  9. Clampdown – 3:49
  10. The Guns of Brixton – 3:09 (Paul Simonon)
  11. Wrong’em Boyo – 3:10 (Clive Alphonso, accreditato come “Alphanso”)
  12. Death or Glory – 3:55
  13. Koka Kola – 1:47
  14. The Card Cheat – 3:49
  15. Lover’s Rock – 4:03
  16. Four Horsemen – 2:55
  17. I’m Not Down – 3:06
  18. Revolution Rock – 5:33 (Jack Edwards, Danny Ray)
  19. Train in Vain – 3:09
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Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.