Migliori frasi di Tyler Durden in Fight Club

Migliori frasi di Tyler Durden in Fight Club

Migliori frasi di Tyler Durden

E’ il protagonista indiscusso di questa famosa saga cinematografica

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Ecco le migliori frasi di Tyler Durden in Fight Club. In questa famosa pellicola cinematografica è Brad Pitt ad interpretare Tyler Durden. Si tratta di un personaggio ideato da Chuck Palahniuk nel 1996 nel suo famoso romanzo Fight Club. In questo articolo prenderò in esame le migliori frasi di Tyler Durden nella versione cinematografica.

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Una scena di Fight Club che ha come protagonista Brad Pitt – Migliori frasi di Tyler Durden

Le migliori frasi di Tyler Durden

Le citazioni – Migliori frasi di Tyler Durden

Istruzioni per il portello a 30 mila piedi. Illusione della sicurezza.

Ora una questione d’etichetta: mentre passo le do il culo o il pacco?

Be’, amico, poteva andarti peggio. Una donna poteva tagliarti il pene mentre dormivi e buttarlo via da una macchina in corsa.

Le cose che possiedi alla fine ti possiedono.

Quanto sai di te stesso se non ti sei mai battuto? Non voglio morire senza cicatrici. Perciò picchiami se no perdo il coraggio.

Signori, benvenuti al Fight Club. Prima regola del Fight Club: non parlate mai del Fight Club. Seconda regola del Fight Club: non dovete parlare mai del Fight Club. Terza regola del Fight Club: se qualcuno grida “basta”, si accascia, è spompato, fine del combattimento. Quarta regola: si combatte solo due per volta. Quinta regola: un combattimento alla volta, ragazzi. Sesta regola: niente camicia, niente scarpe. Settima regola: i combattimenti durano per tutto il tempo necessario. Ottava ed ultima regola: se questa è la vostra prima sera al Fight Club… dovete combattere!

L’automiglioramento è masturbazione, invece l’autodistruzione…

Diglielo, il liberatore che ha distrutto la mia proprietà ha riallineato le mie percezioni.

Respingo i principi base della civiltà, soprattutto l’importanza dei beni materiali.

Altre frasi di Tyler Durden

Infilarti le piume nel culo non fa di te una gallina.

Vedo nel Fight Club gli uomini più forti e intelligenti mai esistiti. Vedo tutto questo potenziale. E lo vedo sprecato. Porca puttana, un’intera generazione che pompa benzina, serve ai tavoli, o schiavi coi colletti bianchi. La pubblicità ci fa inseguire le macchine e i vestiti, fare lavori che odiamo per comprare cazzate che non ci servono. Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo né uno scopo né un posto. Non abbiamo la grande guerra né la grande depressione. La nostra grande guerra è quella spirituale, la nostra grande depressione è la nostra vita. Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinti che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock star. Ma non è così. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene!

Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, né il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca, sei la canticchiante e danzante merda del mondo!

Se l’aspirante è giovane digli che è troppo giovane. Vecchio, troppo vecchio. Grasso, troppo grasso. […] Se però aspetta per tre giorni senza mangiare, dormire o essere incoraggiato allora può entrare e cominciare l’addestramento.

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Una scena di Fight Club che ha come protagonisti Brad Pitt e Edward Norton – Migliori frasi di Tyler Durden
Altre frasi di Tyler Durden

Resta col dolore, non lo scacciare! Guarda la tua mano! Il primo sapone fu fatto con le ceneri di eroi, come le prime scimmie mandate nello spazio. Senza dolore, senza sacrificio, non avremmo niente!

Smettila! Questo è il tuo dolore! Questa è la tua mano che brucia! Eccola!

No! Non fare come fanno quei cadaveri ambulanti, andiamo!

Quello che senti è illuminazione prematura! È il momento più importante della tua vita e tu lo perdi perché sei altrove!

Sta’ zitto, basta! I nostri padri per noi erano come Dio, se loro se la svignavano questo cosa ti fa pensare di Dio?

Stammi a sentire, devi considerare la possibilità che a Dio tu non piaccia, che non ti abbia mai voluto, che con ogni probabilità lui ti odi, non è la cosa peggiore della tua vita?

Al diavolo la dannazione e la redenzione! Siamo i figli indesiderati di Dio e così sia!

Altre frasi di Tyler Durden

O ti versi dell’acqua sulla mano e peggiori le cose o… Guardami! O usi l’aceto per neutralizzare il bruciore.

Prima ti devi arrendere, bello. Devi avere coscienza, non paura. Coscienza che un giorno tu morirai.

È solo dopo aver perso tutto che siamo liberi di fare qualsiasi cosa. (mostrando la cicatrice a forma di labbra sul dorso della mano)

Congratulazioni, ora hai fatto un passo verso il fondo.

anche la Monna Lisa cade a pezzi.

Questa settimana ognuno di voi ha un compito da svolgere: dovete uscire e mettervi a litigare con un perfetto sconosciuto. Dovete battervi… e dovete perdere.

Mani dietro la schiena!

Questi sono mamma e papà? Mamma e papà dovranno chiedere al dottor tal dei tali la tua cartella odontoiatrica. Sai perché? Perché non rimarrà niente della tua faccia.

Altre frasi di Tyler Durden

Sentite, balordi, non siete speciali, non siete un pezzo bello, unico e raro. Siete materia organica che si decompone come ogni altra cosa. […] Siamo la canticchiante e danzante merda del mondo. Facciamo tutti parte dello stesso mucchio di letame.

Quelli a cui dai la caccia sono le persone da cui dipendi, noi cuciniamo i tuoi pasti, togliamo la tua immondizia, colleghiamo le tue telefonate, guidiamo le tue ambulanze, ti sorvegliamo mentre stai dormendo. Non fare lo stronzo con noi! (al commissario di polizia Jacobs)

Abbiamo avuto un’esperienza di quasi vita! (parlando dell’incidete stradale)

Altre frasi di Tyler Durden

Nel mondo che vedo uno si muove con gli alci, tra le umide foreste dei canyon intorno alle rovine del Rockefeller Center. Indosserà abiti di pelle che gli dureranno per tutta la vita. Si arrampicherà per le liane che avvolgono la Sears Tower. E quando guarderà giù vedrà minuscole figure che pestano granturco e posano strisce di carne di cervo sulla carreggiata vuota di qualche superstrada abbandonata.

Cercavi un modo per cambiare la tua vita, non potevi farlo da solo. Tutti i modi in cui desideravi essere… quello sono io. Ho l’aspetto che vorresti avere tu, scopo come vorresti fare tu, sono intelligente, capace e, soprattutto, sono libero in tutti i modi in cui non lo sei tu.

Le persone parlano con se stesse e vedono se stesse come vorrebbero essere. Non hanno il coraggio che hai tu di lasciarsi trasportare.

A poco a poco… Ti stai lasciando diventare… Tyler Durden!

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Una scena di Fight Club che ha come protagonista Brad Pitt – Migliori frasi di Tyler Durden

Migliori frasi di Tyler Durden

I dialoghi – Migliori frasi di Tyler Durden

Tyler: Sa perché mettono le maschere d’ossigeno sull’aereo?
Protagonista: Per poter respirare.
Tyler: L’ossigeno ti fa sballare. In un’emergenza catastrofica, uno fa grandi respiri di paura. A un tratto diventi euforico, docile. Accetti il tuo destino.

Dopo

Protagonista: Lei che fa?
Tyler: Come sarebbe?
Protagonista: Cosa fa per vivere.
Tyler: Perché, per far finta che le interessa? D’accordo. C’è una distorta disperazione nella sua risata.
Protagonista: Abbiamo la stessa identica valigetta.
Tyler: Sapone.
Protagonista: Come?
Tyler: Io produco e vendo sapone. Un metro di misura della civiltà.

Subito dopo

Tyler: Lo sa che mescolando parti uguali di benzina e succo d’arancia congelato si può fare il napalm?
Protagonista: No, questo non lo sapevo. È vero?
Tyler: Verissimo. Si può fare ogni tipo di esplosivo usando semplici articoli casalinghi.
Protagonista: Sul serio?
Tyler: Se uno ha l’inclinazione.
Protagonista: Tyler, lei è finora l’amico porzione singola più interessante che abbia conosciuto. Io ho questa idea: sull’aereo tutto è porzione singola, anche le persone.
Tyler: Ah, ho capito. È molto acuto.
Protagonista: Ah. Grazie.
Tyler: E le dà soddisfazione?
Protagonista: Cosa?
Tyler: Essere acuto.
Protagonista: Tanta.
Tyler: Continui pure, allora… continui pure.

Dopo

Tyler: Sai cos’è un piumino?
Protagonista: Una trapunta.
Tyler: Una coperta, solo una coperta. Perché due come te e me sanno cos’è un piumino? È essenziale alla nostra sopravvivenza nel senso cacciatore raccoglitore? No, allora cosa siamo?
Protagonista: Siamo… Che so? Siamo consumatori?
Tyler: Esatto, siamo consumatori. Siamo i sottoprodotti di uno stile di vita che ci ossessiona. Omicidi, crimini, povertà. Queste cose non mi spaventano. Quello che mi spaventa sono le celebrità sulle riviste, la televisione con cinquecento canali, il nome di un tizio sulle mie mutande, i farmaci per capelli, il viagra…
Protagonista: L’arredatrice.
Tyler: Poche calorie.
Protagonista: Martha Stewart.
Tyler: Fanculo Martha Stewart! Martha sta lucidando le maniglie sul Titanic. Va tutto a fondo, bello. Perciò vaffanculo tu e il tuo divanetto a strisce verdi Ohamshab della Strinne. Io dico: non essere mai completo. Io dico: smettila di essere perfetto. E io dico: dai, evolviamoci, le cose vadano come devono andare. Per me, eh. Forse potrei sbagliarmi. Forse è una terribile tragedia.

Dopo

Protagonista: Posso stare a casa tua?
Tyler: Sì.
Protagonista: Grazie.
Tyler: Ma devi farmi un favore.
Protagonista: Sì, certo.
Tyler: Colpiscimi più forte che puoi.

Dopo

Tyler: Nell’ambiente le chiamiamo “bruciature di sigarette”.
Protagonista: È il segnale che la bobina sta finendo. Lui cambia proiettore, il film continua a scorrere, e nessuno del pubblico si accorge di niente.
Tyler: Perché uno farebbe questo lavoro di merda?
Protagonista: Perché gli permette altre interessanti opportunità.
Tyler: Come montare un’inquadratura pornografica in un film per famiglie.
Protagonista: Così, quando il gatto gradasso e il cane coraggioso doppiati da voci famose si incontrano per la prima volta nel rullo tre, potrete avere un flash del contributo di Tyler al film.
Protagonista: Nessuno sa di averlo visto, ma l’hanno visto.
Tyler: Un gran bel cazzo.
Protagonista: Più rapido di un battito di ali di un colibrì.

Dopo

Tyler: Non guardare. Non posso farla se guardi…
Protagonista: A parte insaporire il brodo d’aragosta, scoreggiava sulle meringhe, starnutiva sul tortino di indivia e, sulla zuppa alla crema di funghi… lui, beh…
Tyler: Eh, avanti, diglielo.
Protagonista: L’avete capito.

Dopo

Tyler: Che leggi?
Protagonista: Sta’ a sentire, è un articolo scritto da un organo del corpo in prima persona. “Sono il midollo allungato di Jack, senza di me Jack non regolerebbe il cuore, la pressione del sangue e la respirazione”. C’è tutta una serie di queste cose. “Siamo i capezzoli di Jean…”, “Sono il colon di Jack…”.
Tyler: Sì, mi becco il cancro e ammazzo Jack!

Dopo

Protagonista: Io non conosco mio padre. Insomma, lo conosco, ma se n’è andato via quando avevo sei anni. Ha sposato un’altra donna, ha avuto altri figli. Lo fa ogni sei anni: va in una nuova città e mette su una nuova famiglia.
Tyler: Il cazzone ha aumentato le filiali! Il mio non ha fatto l’università, perciò era essenziale che ci andassi io.
Protagonista: Questa non mi è nuova.
Tyler: Così mi laureo, gli faccio un’interurbana e gli dico: “Papà, e adesso”? E lui: “Trovati un lavoro!”.
Protagonista: Stessa cosa!
Tyler: A venticinque anni faccio la mia telefonata annuale e dico: “Papà, e adesso?” E lui: “Non lo so, vedi di sposarti!”.
Protagonista: Sì, come a me… Uno non può sposarsi… Ho trent’anni, sono piccolo.
Tyler: Siamo una generazione di uomini cresciuti dalle donne. Mi chiedo se un’altra donna è veramente la risposta che ci serve.

Dopo

Protagonista: Tra quelli famosi con chi ti batteresti?
Tyler: Vivi o morti?
Protagonista: Non importa. Allora, chi?
Tyler: Hemingway. Tu?
Protagonista: William Shatner, il capitano Kirk di Star Trek.

Dopo

Tyler: Personaggio storico?
Protagonista: Mi batterei con Gandhi.
Tyler: Ottima risposta!
Protagonista: Sentiamo: e tu?
Tyler: Lincoln.
Protagonista: Lincoln?
Tyler: Ah-ah. Alto, braccia lunghe… I magri si battono fino a spappolarsi.

Dopo

Tyler: Senti, non posso lasciare che tu le parli di me.
Protagonista: Perché le dovrei parlare?
Tyler: Se dici qualcosa di me o di quello che succede in questa casa a lei o a qualcun altro, abbiamo chiuso. Promettimelo.
Protagonista: D’accordo.
Tyler: Lo prometti?
Protagonista: Sì, lo prometto.
Tyler: Promettilo.
Protagonista: Te l’ho appena promesso. Che cosa?
Tyler: L’hai promesso tre volte!

Dopo

Tyler: Mentre si tratta il grasso il sego sale in superficie. Come nei boy scout.
Protagonista: È difficile immaginarti nei boy scout.
Tyler: Continua a girare. Induritosi il sego puoi scremare uno strato di glicerina. Se aggiungi acido nitrico ottieni nitroglicerina, se aggiungi nitrato di sodio e un po’ di segatura ottieni dinamite. Se il sapone è abbastanza puoi far saltare in aria tutto.
Protagonista: Era pieno di informazioni utili.
Tyler: Ora, gli antichi scoprirono che i loro indumenti erano più puliti se lavati in un certo punto del fiume. Sai perché?
Protagonista: No.
Tyler: Vieni qui. Lì sopra, sulle colline, facevano sacrifici umani, bruciavano i cadaveri, l’acqua filtrava attraverso legni e cenere e creava la liscivia. Ecco la liscivia, l’ingrediente essenziale. Una volta unita al grasso fuso dei cadaveri, una densa crema saponosa bianca finiva nel fiume. Mi dai la mano per favore?
Protagonista: Che significa?
Tyler: Significa: bruciatura chimica. Ti brucerà come non mai, ti resterà la cicatrice!

Dopo

Tyler: Non sai se sono infetto, Lou! Eh? Non sai se sono infetto! Lou, faccelo usare, Lou! Ti prego!
Lou: Usatelo questo scantinato di merda!
Tyler: Voglio la tua parola, Lou! Voglio la tua parola!
Lou: Lo giuro sugli occhi di mia madre!

Dopo

Tyler: Portafoglio. “Raymond K. Hessel. 1320 SE Benning, appartmento A.” Un buco striminzito in nel seminterrato, vero?
Raymond: Come lo sai?
Tyler: I seminterrati di merda mettono le lettere invece dei numeri. Raymond, tu stai per morire.

Dopo

Tyler: C’è anche un tesserino universitario già scaduto. Cosa studiavi, Raymond?
Raymond: Roba…
Tyler: Roba? Materia tosta, eh? Ti ho chiesto cosa studiavi.
Raymond: Biologia per…
Tyler: Perché?
Raymond: Io… Io… Non lo so…
Tyler: Cosa volevi diventare, Raymond K. Hessel? La domanda — Raymond! — era: “cosa volevi diventare?”
Protagonista: Rispondigli, Raymond! Accidenti!
Raymond: Veterinario! Veterinario!
Tyler: Animali!
Raymond: Sì, animali! Roba!
Tyler: E roba… Sì, ho capito. Ti servono altri anni di scuola.
Raymond: Troppi anni di scuola.
Tyler: Preferisci essere morto?
Raymond: No! Ti prego!
Tyler: Preferisci morire qui, piangendo come un coglione sul retro di un piccolo emporio?
Raymond: No… No… Ti prego… No… No…
Tyler: Mi tengo la tua patente. Ti sorveglierò. So dove vivi. Se non riprendi i tuoi studi di veterinaria entro sei settimane sei morto. Ora corri a casa. Corri, Forrest Gump! Corri!

Subito dopo

Protagonista: Mi sento male.
Tyler: Pensa come si sente lui.
Protagonista: E dai, non è divertente! Non era divertente! A che cazzo è servito tutto questo?!
Tyler: Domani sarà il giorno più bello della vita di Raymond K. Hessel. E vedrai che mangerà con più gusto di quanto io e te abbiamo mai mangiato.

Dopo

Tyler: Che volevi fare, sballato?
Protagonista: Volevo distruggere qualcosa di bello.

Dopo

Tyler: Perché credi abbia fatto esplodere casa tua?
Protagonista: Cosa?!
Tyler: Toccare il fondo non è un ritiro spirituale, non è uno stramaledetto seminario! Smettila di cercare di controllare tutto! Pensa solo a lasciarti andare! Lasciati andare!

Protagonista: Ancora non riesco a pensare a niente.
Tyler: Ah, umorismo da flashback! Ora la cosa si fa eccitante. Due minuti e mezzo. Pensa a tutto quello che abbiamo concluso. Da queste finestre vedremo il crollo della storia della finanza. Un passo più vicini all’equilibrio economico.
Protagonista: Perché lei è qui?
Tyler: Una faccenda in sospeso.
Protagonista: Non farlo. Per favore, ti scongiuro.
Tyler: Non lo sto facendo io; noi lo stiamo facendo.
Protagonista: No.
Tyler: È questo che vogliamo.
Protagonista: Io non voglio questo.

Subito dopo

Tyler: Giusto. Il fatto è che tu sei insignificante, ora. Dobbiamo dimenticarci di te.
Protagonista: Sei solo una voce nella mia testa!
Tyler: Tu sei una voce nella mia!
Protagonista: Sei soltanto un’allucinazione! Perché non posso liberarmi di te?
Tyler: Hai bisogno di me!
Protagonista: No, non è vero, non è più vero ormai.
Tyler: Ehi! Tu hai creato me! Io non ho creato un alter ego perdente per potermi sentire meglio! Assumiti la responsabilità!
Protagonista: Lo faccio. Sono responsabile di tutto questo! Lo riconosco in pieno! Però per favore, ti scongiuro, ferma subito questa cosa.
Tyler: Ho mai deluso noi due? Quanta strada hai fatto grazie a me? Porterò noi due fino in fondo, come sempre. Anche se tu urlerai e scalcerai, alla fine mi ringrazierai.
Protagonista: Tyler. Tyler, ti sono molto grato per tutto quello che hai fatto per me, ma questo è troppo! Io non voglio questo!
Tyler: Che cosa vuoi? Tornare al tuo lavoro di merda? Alla tua vita da condominio a guardare la tv? Vaffanculo! Io non ci sto!
Protagonista: Oh, mio Dio, non sta accadendo veramente.

Subito dopo

Tyler: È già fatto, perciò sta’ zitto. Sessanta secondi. Lo puoi vedere da te.
Protagonista: No… Posso risolvere tutto. Lo posso fare, tutto questo non è reale. Tu non sei reale. Quella pistola… non è nemmeno nella tua mano. La pistola è nella mia mano.
Tyler: Buon per te. Non cambia niente… Perché vuoi puntartela alla gola?
Protagonista: Non alla mia gola, Tyler, alla nostra.
Tyler: Interessante… Dove vuoi arrivare, Mister IKEA? Ehi, siamo tu e io. Amici.
Protagonista: Tyler… Voglio che mi ascolti attentamente.
Tyler: Va bene.
Protagonista: Ho gli occhi aperti.
Tyler: Cos’è questo odore?

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Una scena di Fight Club che ha come protagonista Brad Pitt – Migliori frasi di Tyler Durden
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Luca Miglietta

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Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.