Luca Miglietta
Marco Masini e la sfortuna
Lo avevano accusato senza motivo fi essere uno iettatore
Marco Masini secondo una serie di dicerie infondate portava sfortuna. Il cantante fiorentino aveva cominciato con la musica fin da adolescente quando al liceo aveva fondato il gruppo musicale Errata Corrige. Marco Masini durante la sua carriera ha anche collaborato alla realizzazione di colonne sonore di alcuni film come Mediterraneo, Mery per sempre e Ragazzi fuori. Masini, come prima di lui Mia Martini, è stato accusato nel mondo dello spettacolo di portare sfortuna. Parlo della collega in questo articolo: “Mia Martini porta sfortuna”, il tremendo pregiudizio.
La diceria secondo cui Marco Masini portava sfortuna a messo a rischio la sua carriera. Il cantante ne ha parlato ad esempio nel 2021 alla trasmissione “Non disturbare” condotta da Paola Perego. Marco Masini racconta il periodo più buio della sua carriera, quando lo accusavano di portare la sfortuna: “io non credo nella cattiveria della gente. Nessuno l’ha fatto apposta, non credo sia iniziato per odio. La cosa è iniziata per scherzo, è andata come è successo per Mimì”. Lui sottolinea che la cosa tragica è che l’accusa di essere uno iettatore era nata quasi per scherzo per poi amplificarsi in maniera assolutamente incontrollata.
Marco Masini era accusato di portare sfortuna per via dei messaggi delle sue canzoni
Marco Masini parla anche della collega Mia Martini accusata come lui di portare sfortuna: “per lei è successo per una cosa casuale, credo sia successo qualcosa durante un montaggio del palco di un suo concerto. Per me per le canzoni che ho scritto. Chi si identificava pensava che sarebbero state d’aiuto per uscire da un momento triste. Chi non viveva quel momento e si disinteressava del disagio generazionale, mi ha individuato come un cantante negativo perché esprimevo dei concetti negativi. Ma io non sono mai stato incazzato con nessuno”.
Lui ricorda che alcune persone hanno preso i messaggi delle sue canzoni come pretesto per mettere in giro la diceria e trasformare la sua via in un inferno. Marco Masini aveva pensino pensato di smettere: “a un certo punto ho pensato di ritirarmi. Era una persecuzione, non riuscivo più neanche ad andare al bar a prendere un caffè al bar. C’era gente che si girava e che si toccava. Mi sentivo disarmato, perché questa è un’arma letale”. Per tutti Marco Masini portava sfortuna.
Una carriera che rischiava di terminare troppo presto
La carriera di Marco Masini ha rischiato di finire perché alcuni produttori non accettavano le sue canzoni perché pensavano che portasse sfortuna: “il momento più buio è stato nel 2001. Al mio manager arrivò una lettera di una televisione con su scritto ‘mi dispiace il pezzo è molto bello ma il suo artista emana energie negative’. Una casa discografica mi restituì il contratto perché non aveva il budget per i miei progetti, avendo difficoltà a promuovermi”.
Marco Masini ha parlato di nuovo dell’accusa di portare sfortuna in una intervista del 2022 al Corriere della Sera. Lui spiega di non avercela con nessuno: “ho una grande fortuna che è quella di non aver mai provato odio per nessuno. Ho sempre sfruttato qualsiasi situazione, anche la più difficile, per crescere e imparare. Quello che conta è migliorarsi, e tutto quello che ha contribuito a rendere difficile la vita mi ha fortificato e mi ha portato a scrivere canzoni più forti. Forse ne avrei scritte di più brutte se non avessi passato quei momenti bui, non avrei superato le difficoltà che avevo nell’incontrare di nuovo la gente”.
La citazione di Ritorno al futuro
Marco Masini parlando della sfortuna ha citato il film Ritorno al futuro: “se c’è una cosa che ho imparato da Ritorno al Futuro è che se potessi parlare al me stesso del 1991, la cosa peggiore che potrei fare è dirgli cosa lo farà soffrire, come non sbagliare, parlargli delle insidie dell’amore, di chi ti vuole male, in cosa credere e in cosa no, a cosa affidare il proprio cuore e le proprie speranze sono contento del cammino che ho fatto e non vorrei mai che un saggio consiglio dal me di oggi lo cambiasse. E se non commetti errori non rafforzerai mai la tua armatura esistenziale e professionale. Sbagliare è la cosa più importante della vita“.
Lui insomma non cambierebbe nulla del suo passato tornando indietro nel tempo. Non avvertire la sua versione giovane dicendo “un giorno diranno che Marco Masini e la sfortuna”
Cosa hanno significato per Marco Masini gli anni Novanta
Marco Masini dopo aver parlato della sfortuna ha fatto una riflessione sugli anni ’90: “era un periodo molto particolare, come già negli anni 80 andavamo alla ricerca di qualcosa che ci portasse fuori da un diffuso disagio generale: il nostro colpo di grazia, la mazzata finale, è stata Tangentopoli, quando la politica e gli uomini politici caddero come birilli la mia generazione così invischiata in tanti dubbi e paure non sapeva più dove e come innestare pensieri e sentimenti che giravano intorno a un disagio rabbioso e crudo. Io almeno ero così, e non avevo i social con cui sfogarmi”.
Marco Masini ha ricordato il senso di disagio che lo ha accompagnato in quegli anni: “per certe cose non possiamo dire che i tempi siano cambiati. Ho cantato tutte cose che adesso sono ancora attuali: adesso per esempio viviamo una guerra vicino a casa, e viviamo una vita che ha bisogno di essere ordinata, calcolata, perché la crisi economica profonda in cui stiamo entrando lo impone, non è diverso da quello che succedeva nei Novanta”.
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