Luca Miglietta
Anthony Hopkins e Hannibal Lecter
L’attore è stato fondamentale nella riuscita di questo incredibile personaggio
Anthony Hopkins parla Hannibal Lecter uno dei suoi personaggi più famosi e della sua genesi. Chi non conosce Hannibal? E’ un folle e sadico serial killer, ex psichiatra e criminologo, detenuto da oltre otto anni nel manicomio criminale di Baltimora. Anthony Hopkins interpreta Hannibal Lecter in Il silenzio degli innocenti, diretto nel 1991 da Jonathan Demme. Non si tratta del primo articolo che dedico al film, potete leggere anche questo: Il messaggio subliminale del silenzio degli innocenti.
Anthony Hopkins racconta come nacque il personaggio di Hannibal Lecter e come pensava di rappresentarlo. Lui ed il regista rifletterono su come Hannibal doveva presentarsi: “cominciammo le prove e Jonathan Demme mi chiese: ‘Come ti vuoi mettere? Seduto, coricato, intento a disegnare o scrivere?'” Anthony Hopkins gli rispose che probabilmente era meglio che Hannibal Lecter stesse in piedi: “risposi: ‘Voglio stare in piedi, in mezzo alla cella, ad aspettare Clarice’.
Clarice Starling è una donna che, per risolvere il caso di un nuovo assassino seriale che scuoia le sue giovani e belle vittime, chiede aiuto ad Hannibal rinchiuso in prigione. La giovane e promettente agente ritiene che Lecter possa sapere molte cose sul serial killer. Tornando alle considerazioni su come doveva mostrarsi Hannibal, Jonathan Demme chiese a Anthony Hopkins: “e come farai a sapere del suo arrivo?”. Si riferiva ovviamente a Clarice. Anthony Hopkins rispose: “ne sentirò l’odore”. Ad interpretare Clarice Starling era una bravissima Jodie Foster.
Anthony Hopkins racconta come volle rappresentare Hannibal Lecter
L’attore spiega: “Mi sembrava una buona idea per spaventare il pubblico. Per una decina di minuti, prima che si veda, parlano di Lecter come di uno psicopatico che parla a vanvera.. io volevo dare l’impressione opposta. Presentando il contrario di ciò che il pubblico si aspetta, lo si spaventa di più”. Una bella intuizione sicuramente quella di Anthony Hopkins che fu fondamentale nella riuscita del personaggio.
Anthony Hopkins poi va avanti con il suo ragionamento: “è come un gatto che sta per balzare sulla sua vittima, o come un leone che sta per uccidere la sua preda. Stanno immobili, non muovono un muscolo, non battono ciglio. Così cresce la tensione nel pubblico. Immobilità e paranoia sono molto più efficaci. Non serve fare tante facce strane”. Come non dar ragione a Anthony Hopkins! E’ completamente riuscito nel suo intento!
Anthony Hopkins è felicissimo di aver accettato il ruolo di Hannibal Lecter: “è una di quelle parti che ti capitano una volta nella vita. Dio solo sa come capii quell’uomo e come impersonarlo. Sapevo che è quell’ombra in agguato in ciascuno di noi. Non so perché ma ho una specie di sesto senso per queste cose. Il lato oscuro della mente umana mi affascina, perché spesso si tratta del nostro aspetto più creativo; se neghiamo il nostro lato oscuro, viviamo una vita insipida o distruttiva, poiché alla fine quel lato emerge in un modo o nell’altro”.
Altre curiosità su Anthony Hopkins e Il silenzio degli innocenti
Conoscevate questi aneddoti di Anthony Hopkins su Hannibal Lecter? Avete visto Il silenzio degli innocenti? Cosa ne pensate? Non trovate la sua interpretazione pazzesca ed inquietante? Dopo aver letto di Anthony Hopkins e Hannibal Lecter, potete leggere anche questi interessanti pezzi sull’attore e il film:
- Il messaggio subliminale del silenzio degli innocenti
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Luca Miglietta
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