Come è nato il personaggio di Walter White?
L’innocuo professore universitario che si trasforma in Heisenberg, il protagonista della serie TV
Sei qui: Home »Come è nato il personaggio di Walter White? Una delle idee più geniali della storia è venuta a Vince Gilligan, uno sceneggiatore quarantenne, che in precedenza si era occupato per diversi anni della sceneggiatura della serie televisiva X-Files.
Gilligan intendeva creare una serie tv in cui il protagonista diventasse col passare del tempo un vero e proprio antagonista. Parlando di Breaking Bad lo sceneggiatore aveva infatti aveva affermato:
la televisione è storicamente brava a tenere i suoi personaggi in una stasi autoimposta in modo che gli spettacoli possano andare avanti per anni o addirittura decenni. Quando ho capito questo, il passo logico successivo è stato quello di pensare a come poter fare una serie in cui l’impulso fondamentale sia verso il cambiamento.
Come è nato il personaggio di Walter White? Ora conoscerete meglio questo straordinario personaggio
Vince Gilligan doveva però trovare un giusto attore a cui affidare il ruolo di Walter White, e si ricordò, che in uno dei tanti episodi di X-Files che aveva scritto, ve n’era proprio uno del 1998 in cui c’era una persona di cui aveva intuito il grande talento, che faceva al caso suo: Bryan Cranston. Nell’episodio della sesta stagione di X-File intitolato La corsa (Drive) Cranston interpretava un uomo antisemita con una malattia terminale che aveva preso in ostaggio il protagonista della serie Fox Mulder.
Secondo Gilligan il personaggio di Walter White doveva essere allo stesso tempo ripugnante e compassionevole, quindi per lui:
Bryan era l’unico attore che sapesse farlo, che sapesse tirar fuori quel trucco. Ed è un trucco. Non ho idea di come lo faccia.
I dirigenti della AMC non erano convinti della serie TV
Inizialmente lo sceneggiatore non era riuscito a convincere appieno i dirigenti dell’emittente AMC, che erano dubbiosi sulla scelta dell’attore protagonista perché conoscevano Cranston solo per il ruolo di Hal nella sitcom Malcolm, ma ben presto si accorsero che era straordinariamente perfetto per il ruolo.
Bryan Cranston, fu importante anche per la costruzione del personaggio di Walter White nella fase di pre-produzione della serie. Inizialmente le idee di Gilligan sulle particolarità caratteriali di Walter White erano molto generiche e fu Cranston a sviluppare alcuni dei principali tratti del personaggio. Gilligan ha ad esempio raccontato che Cranston gli consigliò:
Credo che dovrei avere dei baffi, e dovrebbero essere leggeri e sottili come un bruco morto, e dovrei essere pallido, e un po’ più grassoccio.
Cranston entrò benissimo nel personaggio
Dean Norris, che in Breaking Bad interpreta Hank Schrader, cognato di Walter ed agente della Dea, ha raccontato che nella famosa scena della prima stagione in cui i familiari si riuniscono per convincere Walter a sottoporsi alla chemioterapia, per sconfiggere il tumore terminale ai polmoni, Cranston pianse davvero per tutte le riprese, anche quando non era inquadrato.
Era così entrato nel personaggio durante la serie che trattava in malo modo sul set l’attore che interpretava l’amante di sua moglie Skyler, e dopo aver girato la scena molto drammatica nella quale lascia intenzionalmente morire soffocata la ragazza di Jesse, Cranston pianse per un quarto d’ora, abbracciato ad Anna Gunn (attrice che interpreta Skyler).
Bryan Cranston era poi molto socievole, ma determinato coi colleghi, perché alla fine di ogni stagione scriveva una lettera agli altri attori per tirare le somme e incoraggiarli a dare il meglio, ed inoltre organizzava sempre una festa al bowling.
E’ stato difficile scrivere il personaggio di Walter White
Gilligan ha anche confessato di trovare difficile scrivere le vicende di un peonaggio così oscuro e moralmente discutibile come era diventato Walter White:
mi mancherà la serie quando sarà finita, ma in qualche modo sarà un sollievo non avere più Walt nella mia testa.
Con il procedere della serie infatti l’ideatore e lo staff di sceneggiatori di Breaking Bad hanno reso Walter sempre più insensibile e freddo e questo non ha fatto altro che permettere l’idea iniziale di Gilligan, cioè trasformare il protagonista in un antagonista.
Uno degli obbiettivi dello staff a detta dello sceneggiatore era:
Vogliamo che le persone si domandino per chi fare il tifo, e perché.
Un personaggio in continua trasformazione
Prima di Breaking Bad non si era mai visto un personaggio che, nel procedere delle stagioni, si trasformava in modo così radicale: il cancro terminale ai polmoni innesca la sua trasformazione esaltando il suo lato oscuro, che era latente nella sua personalità.
Da innocuo professore si trasforma in Heisenberg, il più spietato trafficante di metamfetamina degli Stati Uniti del sud. Uccide a sangue freddo, avvelena un bambino innocente, lascia morire la ragazza di Jesse per puro interesse personale e manipola costantemente Jesse, così non si riesce più a capire chi sia più malvagio tra lui, Gustavo Fring, Tio Salamanca o tutti gli altri suoi antagonisti della serie. Riesce insomma a diventare, come spiega alla moglie Skyler, il pericolo lui stesso:
con chi stai parlando adesso? Chi pensi di avere davanti, mh? Lo sai quanto guadagno in un anno? Anche se te lo dicessi, non ci crederesti. Sai che succederebbe se di punto in bianco non andassi pià al lavoro? Che un’impresa che ha un giro d’affari di una multinazionale chiuderebbe, sparirebbe! Non esisterebbe più senza di me! No, è chiaro, è evidente che non sai con chi stai parlando. Ti comunico che non mi stanno minacciando, Skyler. Sono io la minaccia. Se sparassero a chi apre quella porta morirei io? No. A me non possono sparare.
Una discesa agli inferi perfetta
Frase che però, dobbiamo dirvelo, rende molto più in lingua originale, perché non è stata tradotta al meglio in italiano.
Il suo cambiamento è anche visivo, perché, durante la discesa agli inferi, Walter modifica anche il suo look: i suoi abiti diventano più scuri, si rasa i capelli e comincia ad indossare un cappello.
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Luca Miglietta