Nella mia città, lo chiamavamo Il gioco del calamaro

Nella mia città, lo chiamavamo Il gioco del calamaro

Nella mia città, lo chiamavamo Il gioco del calamaro

Monologo di Seong Gi-hun nell’incipit di Squid Game

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Una scena di Squid Game che ha come protagonista Lee Jung-jae
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Nella mia città, lo chiamavamo Il gioco del calamaro. Questo perché si giocava su un campo a forma di calamaro. Le regole sono semplici. I bambini si dividono in due gruppi, attacco e difesa”. Grazie al monologo di Seong Gi-hun nell’incipit di Squid Game scopriamo un famoso gioco coreano. Il personaggio interpretato da Lee Jung-jae dice queste parole parlando di uno strano “gioco del calamaro”.

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Nella mia città, lo chiamavamo Il gioco del calamaro. Questo perché si giocava su un campo a forma di calamaro. Le regole sono semplici

Ecco il monologo di Seong Gi-hun nell’incipit di Squid Game.

Nella mia città, lo chiamavamo Il gioco del calamaro. Questo perché si giocava su un campo a forma di calamaro. Le regole sono semplici. I bambini si dividono in due gruppi, attacco e difesa. All’inizio, la difesa corre normalmente entro i confini, mentre gli attaccanti, all’esterno, devono saltare su un piede solo. Se uno degli attaccanti percorre il centro del calamaro e supera la difesa, guadagna la possibilità di camminare liberamente su due piedi.

Per qualche ragione, quando succedeva, lo chiamavamo “l’ispettore segreto”. Dopo essersi preparati per la battaglia finale, gli attaccanti si riuniscono all’ingresso del calamaro. Per vincere gli attaccanti devono toccare col piede l’area segnata in cima al calamaro. Se il difensore ti spinge fuori dalla linea di confine del calamaro, muori. Esatto, muori. Una volta dato il tocco vincente, si grida “urrà”. In quel momento, mi sentivo come se il mondo intero fosse mio.

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Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.