Star Wars: Il risveglio della Forza di J. J. Abrams, recensione

Star Wars: Il risveglio della Forza di J. J. Abrams, recensione

Star Wars: Il risveglio della Forza

Era il film più atteso degli ultimi anni e c’era una grande ansia per il ritorno della saga di Star Wars

Star Wars Il risveglio della Forza, 2015, J. J. Abrams, Harrison Ford, Han Solo, Chewbecca
Una scena di Star Wars Il risveglio della Forza che ha come protagonisti Harrison Ford e Chewbecca
Sei qui: Home » Star Wars: Il risveglio della Forza di J. J. Abrams, recensione

Il risveglio della Forza ha avuto un martellamento mediatico senza precedenti nella storia del cinema: ovunque si sentiva parlare di Star Wars, dai media, alle fermate delle stazioni a Google e Facebook, che hanno creato delle iniziative apposite per l’uscita del film. Guerre Stellari in pochi mesi è diventato un fenomeno di costume come non lo era mai stato per via della massiccia campagna pubblicitaria della Disney.

E’ stato creato una sorta di fenomeno di tendenza che ha attirato al cinema migliaia di nuovi aspiranti seguaci, che non avevano idea di cosa fosse Star Wars, cosa rapprendesse per il mondo cinema e come avesse influenzato l’immaginario collettivo. Persone incuriosite, ma alle quali interessava solamente essere intrattenute con qualcosa di semplice ed abbastanza leggero, come un Harry Potter o un Hunger Games qualsiasi.

Star Wars Il risveglio della Forza, 2015, J. J. Abrams, Daisy Ridley, Rey
Una scena di Star Wars Il risveglio della Forza che ha come protagonista Daisy Ridley

Un’analisi a freddo su Il risveglio della forza di J. J. Abrams

Se non avete ancora visto il film però non andate oltre perché ci saranno moltissimi spoiler. Fin dall’inizio di Il risveglio della Forza ci rendiamo conto che il film ha qualcosa di familiare: inizia proprio come Una Nuova Speranza, per poi proseguire e finire come, il film che ha dato origine alla saga. Tutto il film sa di già visto perché le due pellicole sono praticamente sovrapponibili: la struttura narrativa è la stessa e non si discosta quasi mai dall’originale.

Le somiglianze incredibili con capitoli precedenti della saga

Avrete notato i molti elementi e situazioni già sviluppati negli altri 6 episodi della saga, perché gli sceneggiatori non hanno neppure avuto il coraggio di cambiare almeno le caratteristiche dei pianeti o introdurre personaggi con qualche caratteristica diversa. Volete degli esempi? Bene, l’osteria spaziale del pianeta dove Rey sente il risveglio della Forza è uguale al bar di Mos Eisley. Ci sono pure una band simile, contrabbandieri e poco di buono.

Pensiamo allo scontro padre-figlio, che ne Il risveglio della Forza è rappresentato da Han Solo che vuole aiutare il figlio a ribellarsi al lato oscuro. Va a sostituire quello di figlio-padre della prima trilogia di Guerre Stellari, quando Luke che vuole redimere il padre. Che trovata originale! Complementi agli sceneggiatori!

E vogliamo parlare del pilota spaccone della ribellione Poe Dameron? Non vi sembra la copia di Han Solo, senza però personalità dell’originale? E Max von Sydow nella parte di Lor San Tekka non sembra un clone di Obi-Wan Kenobi della prima trilogia? Peccato perché sarebbe potuto essere un ottimo Sith. Ma veniamo al momento clou, i pianeti: Jakku è identico a Tatooine, Takodana a Naboo, lo Starkiller è la Morte Nera versione pianeta. In una galassia molto lontana quindi i pianeti sono tutti uguali o occupati da immense foreste, o desertici o ghiacciati.

Gli antagonisti

Ogni episodio di Star Wars ha avuto un antagonista di spessore, vogliamo parlare del cattivo o del lato oscuro ne Il risveglio della Forza? Viene completamente ridicolizzato: Kylo Ren sembra la caricatura di un personaggio malvagio. Vi ricordate cosa faceva Darth Vader quando qualcosa andava storto nei piani dell’Impero? Si vendicava coi sui sottoposti uccidendoli, non diventava una sorta di personaggio autistico che per sfogarsi distrugge con una spada laser le pareti dell’astronave come Kylo Ren.

Ma poi perché utilizza senza un motivo apparente una maschera? Non ne ha bisogno per vivere come Darth Vader. Sembra un emulatore talmente tanto invaghito dal nonno Darth Vader da voler indossare un costume per imitarlo. Vogliamo citare solo qualche potente Sith degli episodi precedenti? Darth Vader, Darth Maul o il Conte Dooku, vi sembrano così? Manca pure anche solo un villain come come Jabba the Hutt!

Il risveglio della forza è un film privo di vere emozioni

Per tutto Il risveglio della forza quello che manca sono le emozioni e neanche la morte di Han riesce a suscitarle negli altri peonaggi: muore uno dei personaggi più leggendari della saga e nessuno dice due parole. Neppure nel sequel si parla della cosa e non c’è neanche un accenno al funerale! Lasciare così Han Solo nel dimenticatoio come se non fosse morto è proprio triste.
Il modo in cui gli altri personaggi vivono la sua morte è assurdo. I piloti della resistenza restano tranquilli, ha salvato più volte la galassia, bazzecole! Lui dovrebbe essere il loro eroe!

Quello che stupisce di più è però l’atteggiamento di Chewbacca il suo migliore amico e di Leia, la sua amata. I due non solo non si scambiano due parole di conforto e non si guardano di striscio, e addirittura Leia abbraccia Rey in arrivo dalla missione e non si mostra neanche turbata dalla morte di Han! Ma un po’ tutti i personaggi sono quasi privi di emozione, cosa che raramente accadeva negli episodi precedenti della saga.

Il travaglio interiore di Anakin Skywalker? Il suo dolore per la morte della madre e per la possibile morte di Padmé Amidala? Palpatine che provoca Anakin? Non c’è spazio neanche per la malinconia di Luke Skywalker che fissa i soli gemelli di Tatooine cercando di capire come abbandonare il pianeta.

Star Wars Il risveglio della Forza, 2015, J. J. Abrams, Max von Sydow, Lor San Tekka
Una scena di Star Wars Il risveglio della Forza che ha come protagonista Max von Sydow
I personaggi

Ne Il risveglio della Forza si salvano solo il personaggio di Han Solo (Harrison Ford) e quello di Rey, interpretato dalla brava e bella Daisy Ridley. Anche se sul personaggio di Rey e il suo utilizzo della Forza ci sarebbe da ridire. Come è possibile che in pochi istanti Rey impari tante cose della Forza? Di questo però parlerò però più avanti.

Leia (Carrie Fisher) è l’ombra di se stessa, Poe Dameron (Oscar Isaac) come vi dicevo prima un Han Solo riuscito male. Dei cattivi ho già parlato e spiace vedere un bravo attore come Adam Driver sfruttato così male. Ho scritto un pezzo divertente sul suo personaggio in questo articolo: Kylo Ren è Herbert Ballerina, la somiglianza incredibile.

Lo spazio e il tempo nel film

Avete notato che lo spazio ed il tempo sono un po’ strani nel film? Sono stati compressi in modo inconcepibile. Come è possibile che i colpi sparati dalla Starkiller raggiungano in brevissimo tempo ben tre pianeti della galassia? Perché i salti nell’iperspazio sono velocissimi senza neanche calcolare le coordinate, i buchi neri o i campi d’asteroidi?

Il Millennium Falcon salta addirittura nell’iperspazio dall’hangar di una nave, ma vi ricordate che nella vecchia saga a volte faticava ad andare alla velocità della luce pure nello spazio profondo?

Gli effetti speciali

Ma veniamo ai lati positivi, Il risveglio della Forza è un film bello dal punto di vista degli effetti speciali, della grafica e ho trovato molto positiva la scelta di realizzare quasi tutte le creature presenti nel film con costumi e animatronics, utilizzando quindi poca Computer Grafica. Alcune inquadrature come quelle delle astronavi distrutte sul pianeta sono davvero belle.

L’utilizzo della forza

Ora vi parlerò di un dei punti più dolenti de Il risveglio della Forza: la Forza in questo nuovo film è banalizzata, sembra un semplice espediente utilizzato da Rey nel film per risolvere una situazione ingarbugliata. Ma la Forza non è questo, non si tratta dei poteri magici degli stregoni de Il signore degli anelli o di qualche altro film fantasy, non è sufficiente la predestinazione. In Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora infatti Luke si allena duramente nell’uso della Forza sul pianeta di Yoda. Vi ricordate che fa un’immensa fatica ad alzare gli oggetti?

E vogliamo parlare di Anakin che è stato addirittura concepito con l’intervento della Forza? Nel modesto Star Wars Episodio I – La minaccia fantasma si dice “È troppo grande per essere addestrato”. Lui ha solo 9 anni! Anakin solo dopo molto tempo e molta dedizione impara ad usare la Forza, la ventenne Rey si improvvisa Jedi da un momento all’altro: le basta una visione e riesce addirittura quasi a sconfiggere Kylo Ren utilizzando la spada laser, incredibile! Ma vi pare realistico? Ed invece quando si libera utilizzando per la prima volta i poteri mentali Jedi?

Star Wars Il risveglio della Forza, 2015, J. J. Abrams, Harrison Ford, Han Solo, Adam Driver, Kylo Ren
Una scena di Star Wars Il risveglio della Forza che ha come protagonisti Harrison Ford e Adam Driver

Perché vedere Il risveglio della Forza?

Il risveglio della Forza si può definire uno Star Wars? Non notate che manca qualcosa? L’atmosfera è la stessa? In Star Wars: Il risveglio della Forza manca proprio una cosa fondamentale, quella dimensione epico-cavalleresca in salsa fantastico-fantascientifica a cui eravamo abituati e che la saga era riuscita a portare avanti per ben 6 film. Lo si vede nei comportamenti superficiali dei personaggi di cui parlavo poco fa, ma pure nei dialoghi piatti che contraddistinguono Il risveglio della Forza. Tutti i comportamenti e tutte le situazioni vanno contro l’epica di Star Wars. Enigmatico poi è proprio il comportamento assurdo di Leia alla morte di Han.

In conclusione si può dire che questo prodotto confezionato da J. J. Abrams per la Disney ha pochissimo a che fare con l’universo creato da George Lucas se non per essere una sorta di remake ed allo stesso tempo reboot di Una Nuova Speranza per tutte quelle generazioni e quei mercati che non conoscevano ancora Star Wars, come ad esempio il redditizio mercato cinese.

Il paragone con la trilogia prequel

Con questo non voglio esaltare George Lucas che con i prequel di Star Wars poteva fare qualcosa di meglio, soprattutto con l’episodio I, perché l’episodio II ed il III sono due buoni film, anche se non sono così straordinari. Molti fan hanno aspramente criticato George Lucas per questa seconda trilogia, ma rispetto a Il risveglio della Forza sono migliori e rispettano la filosofia e l’atmosfera di Star Wars.

Introducono comunque elementi nuovi, come città sottomarine, pianeti la cui superficie è interamente occupata da acqua o combattimenti tra Jedi e nemici in un’arena. Infine pensateci: in questo film dove si trova un combattimento anche solo paragonabile a quello tra Anakin e Obi-Wan Kenobi in mezzo alla lava? Combattimenti di un’epicità simile non si trovano.

Un’occasione persa

Il risveglio della Forza è un’occasione persa perché Abrams che ha preferito dare ai fan quello volevano: Una Nuova Speranza, per evitare di rischiare di fare qualcosa di originale ma che non venisse capito. Speriamo che la prossima volta che Abrams farà un remake faccia bene i compiti e cerchi almeno di rispettare l’originale! Non mi aspettavo di vedere un capolavoro, ma almeno un bel film, che rispettasse i canoni di Star Wars, che delusione Il risveglio della forza!

Star Wars Il risveglio della Forza, 2015, J. J. Abrams, Harrison Ford, Han Solo
Una scena di Star Wars Il risveglio della Forza che ha come protagonista Harrison Ford
Dati tecnici del film

Titolo originale: Star Wars: The Force Awakens
Paese di produzione: USA
Anno: 2015
Durata: 135 min
Regia: J. J. Abrams
Sceneggiatura: Lawrence Kasdan, J. J. Abrams, Michael Arndt
Fotografia: Daniel Mindel
Montaggio: Mary Jo Markey, Maryann Brandon
Effetti speciali: Chris Corbould, Roger Guyett
Musiche: John Williams
Scenografia: Rick Carter, Darren Gilfort
Costumi: Michael Kaplan
Trucco: Amy Byrne
Attori: Harrison Ford (Han Solo), Mark Hamill (Luke Skywalker), Carrie Fisher (Leia Organa), Adam Driver (Kylo Ren), Daisy Ridley (Rey), John Boyega (Finn), Oscar Isaac (Poe Dameron), Lupita Nyong’o (Maz Kanata), Andy Serkis (Leader Supremo Snoke), Domhnall Gleeson (Generale Hux), Anthony Daniels (C-3PO), Peter Mayhew (Chewbacca), Max von Sydow (Lor San Tekka)

Star Wars Il risveglio della Forza, 2015, J. J. Abrams, Daisy Ridley, Rey, spada laser
Una scena di Star Wars Il risveglio della Forza che ha come protagonista Daisy Ridley

Altre curiosità su Star Wars: Il risveglio della Forza presenti sul blog

La multa sul set: Multa per infortunio Ford sul set di Star Wars

Una divertente somiglianza: Kylo Ren è Herbert Ballerina

Infine vi ricordo che, per rimanere sempre aggiornati sulle ultime notizie riguardanti film, serie TV, musica e cartoni animati, potete seguire il blog sui social. Non sono solo film ha un canale Telegram e pagine su Facebook, Instagram e Twitter. Se vi è piaciuta la recensione di Fight Club, trovate questa ed altre schede dei film in questa sezione: Recensione.

Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.

2 Risposte a “Star Wars: Il risveglio della Forza di J. J. Abrams, recensione”

  1. First of all I would like to say terrific blog! I had a quick question in which I’d like to ask if you don’t mind.

    I was curious to find out how you center yourself and clear your thoughts prior to writing.
    I have had difficulty clearing my mind in getting my thoughts out there.
    I do take pleasure in writing however it just seems like the first 10 to 15 minutes tend to be lost simply just trying to figure out how
    to begin. Any ideas or hints? Cheers!

I commenti sono chiusi.